VENERDÌ 03 LUGLIO 2020 20.20.26
>>>ANSA/Servizi telefonia pagati a 'zero click', 12 indagati
ZCZC4329/SXA SDK28799_SXA_QBXB R CRO S0A QBXB >>>ANSA/Servizi telefonia pagati a 'zero click', 12 indagati Procura Milano scopre ingente truffa, migliaia le vittime Francesca Brunati (ANSA) - MILANO, 03 LUG - (di Francesca Brunati) Soldi prelevati a tantissime persone e a loro insaputa. Cinque o dieci euro che, moltiplicate per l'alto numero di vittime, porta a cifre da capogiro. E' una truffa imponente quella scoperta dalla Procura di Milano, migliaia di clienti delle piu' importanti compagnie telefoniche che si sono visti prelevare importi per servizi a pagamento come giochi, suonerie o oroscopo. Senza aver dato il loro consenso. A squarciare il velo su una vicenda per cui tantissimi sono i consumatori danneggiati - e da anni - e' l'inchiesta coordinata dal pm Francesco Cajani, dall'aggiunto Eugenio Fusco e dal Procuratore della Repubblica Francesco Greco, - pure lui caduto in passato nella rete truffaldina - e condotta dal Nucleo tutela privacy e frodi tecnologiche, guidato dal tenente colonnello Gian Luca Berruti. Una dozzina, al momento, gli indagati: tre ex dirigenti di Wind, tra cui Luigi Sacca', figlio dell'ex direttore generale della Rai Agostino, altrettanti dipendenti di Pure Bros Spa e un consulente della stessa societa' di riferimento delle Telco in Italia (anche lei indagata come persona giuridica), un socio di un'agenzia pubblicitaria e tre sviluppatori, cioe' giovani informatici italiani di una azienda con sede a Dubai e con compensi, si legge nelle carte, da 5 mila dollari in su al mese. I 'ragazzi', cosi' sono stati soprannominati, hanno collaborato con gli inquirenti nella ricostruzione del complesso meccanismo. Frode informatica, intrusione abusiva a sistema telematico e tentata estorsione contrattuale i reati contestati a vario titolo. Avviata nell'estate 2018 in seguito a una denuncia di DigitalApp, l'indagine ha visto le Fiamme Gialle effettuare perquisizioni e acquisizioni a partire dal gennaio 2019 fino a ieri, quando ad Orvieto i militari hanno acquisito carte presso la Vetrya, societa' (non indagata) che fa parte della filiera su cui sono in corso accertamenti. Oltre al sequestro di 12 milioni su conti esteri, i pm hanno anche inviato il mese scorso una lettera all'Agcom con cui hanno chiesto sia di "estendere gli accertamenti ritenuti di propria competenza" a Vodafone e Tim, ipotizzando che il "metodo" usato sia comune a tutte e tre le compagnie, sia di comunicare gli "esiti dell'istruttoria in corso" relativa a Vetrya e a Pure Bros. Bastava visitare una pagina web, talvolta con l'inganno di fraudolenti banner pubblicitari e, senza far nulla (Zero Click), ci si ritrovava istantaneamente ad essere abbonati a un servizio che prevede il pagamento di una somma di denaro sul conto telefonico ogni settimana o mese in cambio dell'accesso a contenuti come notizie, gossip o video. Oppure era sufficiente attivare i Servizi a Valore aggiunto, Vas, attraverso schede sim usate tra macchine per lo scambio di dati (per esempio per accendere il riscaldamento a distanza). Tra i meccanismi truffaldini smascherati anche la "truffa delle etichette", come l'ha battezzata il pm Cajani, ovvero il fatto che le societa' coinvolte avrebbero allo steso tempo svolto un ruolo da controllori e controllate. Rintracciati i flussi di denaro, nel corso delle indagini e' stato rinvenuto un quaderno su cui venivano annotati a mano destinatari e somme di denaro. Quasi non ci si fidasse dei mezzi offerti da quella stessa informatica che ha consentito di mettere a segno la maxi truffa. BRU 03-LUG-20 20:19 NNNN
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