Peccato che nelle strutture pubbliche non tutti i medici siano come lui
>>>ANSA/ Addio a Carlo Flamigni, luminare della fecondazione
ZCZC0843/SX4 XSP20187008499_SX4_QBKN R CRO S04 QBKN >>>ANSA/ Addio a Carlo Flamigni, luminare della fecondazione Faro su salute donne. Ultimo monito, guardia sia alta su diritti (di Stefania Passarella) (ANSA) - BOLOGNA, 05 LUG - Medico, ginecologo, luminare della fecondazione assistita, strenuo sostenitore di un insegnamento laico, mente brillante, aperta e curiosa agli scambi, protagonista del dibattito sociale su temi come la riproduzione, la genitorialita', faro sulla salute delle donne e appassionato di bioetica e filosofia. Era tutto questo, e non solo, Carlo Flamigni, forlivese, classe 1933, morto questa mattina nella sua casa di famiglia nella citta' romagnola per una malattia che lo ha portato via in poco tempo. Nonostante i suoi 87 anni, ha lavorato fino a pochi giorni fa, lucidissimo, e l'ultimo monito che ha lasciato ai colleghi e' stato a non abbassare la guardia sui diritti acquisiti. Su Facebook lo ricorda il figlio, Carlo Andrea, con un "ciao papa', speravo che questo momento non arrivasse mai". Il curriculum di Flamigni lascia poco spazio ai commenti, dalla laurea in Medicina e chirurgia all'Universita' di Bologna nel '59 e' stato un crescendo, ha diretto la clinica di Ostetrica e ginecologia dell'Alma Mater, oltre mille memorie all'attivo, monografie e libri, presidente della Societa' italiana di fertilita', membro del Comitato nazionale di bioetica. Ha costruito una carriera e negli anni una reputazione solida, tra i massimi esperti mondiali della procreazione medicalmente assistita. Il ritratto che restituiscono i suoi colleghi e amici di lunga data, affettuoso, e' di una personalita' eclettica - era anche scrittore di gialli - lucida fino alla fine. Renato Seracchioli, direttore del reparto di Ginecologia e fisiopatologia della riproduzione umana dell'Ospedale Sant'Orsola di Bologna, e' stato non solo suo discepolo e collega, ma da Flamigni e' stato pure sposato quando nel '97 il professore era presidente del Consiglio comunale di Bologna. Qui da consigliere aveva occupato per anni lo scranno intitolato a un altro forlivese, il patriota risorgimentale Aurelio Saffi. L'ultimo incontro poco piu' di una settimana fa, a nella casa di Flamigni. Un momento di dibatitto e scambio su temi di stretta attualita', come il caso Umbria per la delibera sull'aborto farmacologico con la Ru486. L'ultimo pensiero di Flamigni e' stato un monito, spiega Seracchioli, "a non abbassare mai le difese sui diritti anche quando acquisiti". Anche Eleonora Porcu che guida il centro di procreazione assistita dell'Ospedale Sant'Orsola, cresciuta accanto al 'maestro', ricorda con affetto e rispetto la statura dell'esperto che definisce il "patriarca" del settore in Italia. L'insegnamento "laico" per un altro suo discepolo e amico, Corrado Melega, ex direttore della Maternita' dell'ospedale Maggiore di Bologna e gia' consigliere comunale del capoluogo emiliano, e' tra le eredita' maggiori di Flamigni. Cosi' come l'aver traslato la medicina sul piano sociale, politico, in prima fila al fianco delle donne, a partire da quelle di Bologna, e l'impegno divulgativo su temi come contraccezione, aborto, sterilita' e maternita' "con decine e decine di riunioni nelle fabbriche, nei caseggiati". Infine l'interesse per la bioetica, la filosofia. Per il suo contributo alla medicina, al dibattito etico e anche al territorio, Flamigni e' ricordato dal ministro della Salute, Roberto Speranza, ma anche dalle autorita' emiliano-romagnole. Il governatore Stefano Bonaccini ne evidenzia competenza e sensibilita'. Il Comune della sua Forli' sottolinea il legame con il territorio romagnolo. Domani il sindaco di Bologna Virginio Merola lo ricordera' in apertura della seduta del Consiglio comunale, mentre all'ospedale di Forli' si aprira' la camera ardente, alle 14, aperta anche martedi' fino alle 15. Poi la salma sara' cremata. (ANSA). PSS 05-LUG-20 19:01 NNNN
DOMENICA 05 LUGLIO 2020 17.28.26
>ANSA-FOCUS/ Cosa resta della legge 40, aboliti 5 divieti
ZCZC0594/SXB XSP20187008399_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB >ANSA-FOCUS/ Cosa resta della legge 40, aboliti 5 divieti Flamigni si schiero' contro, per lui era "sconcerto e disagio" di Maria Emilia Bonaccorso (ANSA) - ROMA, 05 LUG - ''Crea solo sconcerto e disagi ai pazienti''. Si esprimeva cosi' Carlo Flamigni nei confronti della legge 40 del 2004 che ha introdotto l'uso delle tecniche di fecondazione assistita in Italia, una legge contrastata in aule parlamentari ma anche giudiziarie dall'esperto, massima autorita' riconosciuta dalla comunita' scientifica sulla medicina della riproduzione. Una legge che lui defini' inapplicabile e per la quale auspicava una completa abrogazione anche attraverso il referendum. Flamigni, subito dopo l'approvazione della legge, dichiaro' di essere pronto ad autodenunciarsi per il mancato rispetto di alcuni dei divieti, smontati in buona parte poi dalle sentenze dei giudici. Il 12 e 13 giugno 2005, la Legge 40/04 sulla Procreazione Medicalmente Assistita fu oggetto del referendum popolare sull'abrogazione di buona parte dei divieti che andavano contro il diritto alla salute. Non fu raggiunto il quorum ma l'80% di chi voto' scelse di cancellare le proibizioni su fecondazione assistita e ricerca sulle cellule staminali embrionali. Negli anni l'Associazione Luca Coscioni, realta' attiva a livello internazionale nella tutela del diritto alla salute e alla scienza ed uno dei principali propositori dei quesiti, ha attivato giurisdizioni nazionali e internazionali cancellando alcuni di questi divieti attraverso sentenze della Corte costituzionale. L'avvocato Filomena Gallo, segretario nazionale dell'Associazione Luca Coscioni, ed un collegio di giuristi esperti in materia hanno assistito le coppie in molti di questi procedimenti: ""Rispetto al 2005 - spiega - siamo attivi a tutti i livelli per eliminare l'ultimo divieto del referendum, quello di ricerca scientifica sugli embrioni non idonei per una gravidanza e in generale per raggiungere l'obiettivo di una piena tutela del diritto alla salute, recentemente abbiamo ribadito al Governo l'urgente necessita' di inserire la Diagnosi Genetica Preimpianto fra i Livelli Essenziali di Assistenza, un'azione necessaria per evitare aborti. Stiamo inoltre agendo sulle regioni perche' promulghino la proroga del limite di eta' attualmente previsto. Per ora solo Campania, Lazio e Toscana hanno reagito positivamente. Inoltre abbiamo chiesto la possibilita' del rimborso ai donatori di gameti; l'aggiornamento in modo chiaro della parte dei LEA relativa alle prestazioni di Procreazione Medicalmente Assistita e che le tabelle sui costi siano corrispondenti ai reali costi delle tecniche avanzate di PMA, allo stato attuale non effettivamente erogabili. Infine di erogare tecniche eterologhe e indagini preimpianto anche nel pubblico". Fra i divieti cancellati compare quello di produzioni di piu' di tre embrioni e di contemporaneo impianto di tutti gli embrioni prodotti, rimossi con sentenza della Corte costituzionale n. 151/2009 . Altre tre sentenze hanno poi eliminato il diivieto di diagnosi pre-impianto per le sole coppie infertili, il divieto di eterologa e di accesso alle coppie fertili ma portatrici di patologie genetiche. Resta in vigore il divieto di utilizzo degli embrioni per la ricerca scientifica e revoca del consenso e il divieto di accesso alla fecondazione assistita per single e coppie dello stesso sesso. (ANSA). BR 05-LUG-20 17:27 NNNN
DOMENICA 05 LUGLIO 2020 17.21.46
Flamigni: Melega, insegnamento laico sua grande eredita'
ZCZC0568/SX4 XSP20187008392_SX4_QBKN R CRO S04 QBKN Flamigni: Melega, insegnamento laico sua grande eredita' 'L'ultimo saluto ieri sera, lucido e ironico fino alla fine' (ANSA) - BOLOGNA, 05 LUG - L'insegnamento della laicita' come sua piu' grande eredita', il consiglio ai medici a usare "piccole virtu', come la tolleranza, l'ascolto, la competenza, la passione". E poi l'impegno per la medicina portato sul piano sociale, politico, in prima fila al fianco delle donne, sui temi della riproduzione e della genitorialita'. Cosi' Corrado Melega, ex direttore della Maternita' dell'ospedale Maggiore di Bologna e gia' consigliere comunale del capoluogo emiliano, ricorda all'ANSA il suo mentore, poi collega e amico Carlo Flamigni, padre della fecondazione assistita. Ieri sera l'ultima telefonata e l'ultimo saluto, condito da battute, perche' "una grande dote di Flamigni era anche la sua autoironia", dice Melega. "Era ancora in pieno fervore lavorativo, ha smesso solo pochi giorni fa quando le forze hanno cominciato a scemare. Una malattia se l'e' portato via in pochissimo tempo". Melega ripercorre il percorso di Flamigni, quello da ginecologo, da direttore di clinica universitaria, "innovatore perche' fin dagli anni '70 ha posto l'attenzione su un nuovo modo di affrontare la ginecologia, funzionale, focalizzandosi su problemi ormonali, di sterilita', che a quei tempi non si consideravano". Poi il binario parallelo, l'impegno politico con le donne di Bologna, e la divulgazione su temi come contraccezione, aborto, sterilita' e maternita' "con decine e decine di riunioni nelle fabbriche, nei caseggiati. Gia' negli anni '70 con lui abbiamo aperto la strada dei consultori". Infine l'interesse per la bioetica, la filosofia, "fino a pochi giorni fa stava facendo ricerca sulla storia delle religioni". La passione politica li ha uniti. Melega ha condiviso con Flamigni, dopo di lui, lo stesso scranno in consiglio comunale a Bologna. Quello intitolato al patriota forlivese Aurelio Saffi. "Fu lui a chiedere che mi potessi sedere li'". (ANSA). PSS 05-LUG-20 17:21 NNNN
DOMENICA 05 LUGLIO 2020 14.45.59
Flamigni:associazione Coscioni, faro per tutela salute donne
ZCZC0141/SXB XSP20187008239_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB Flamigni:associazione Coscioni, faro per tutela salute donne Gallo, con lui elaborato progetti di riforma della legge 40 (ANSA) - ROMA, 05 LUG - Addio a Carlo Flamigni, ginecologo, parlamentare, ma soprattutto "maestro di bioetica. E' stato Consigliere Generale e amico dell'Associazione Luca Coscioni, sin dalla fondazione, partecipando a convegni e congressi e, attivamente, alle iniziative in materia fecondazione assistita, salute riproduttiva e diritto alla scienza", ricorda Filomena Gallo, Segretario Nazionale dell'Associazione Luca Coscioni. "In questi anni, in particolare dalle audizioni sulla legge che poi divenne la Legge 40 del 2004 sulla Procreazione Medicalmente Assistita, Carlo si e' distinto per il suo impegno in ogni sede a tutela della salute della donna e della liberta' di scelta, e nel fare emergere quanto quella norma non avesse alcuna base scientifica. Ma dal 2004 il legislatore ha inteso non modificare la legge 40 e le uniche modifiche sono avvenute solo tramite interventi della Corte Costituzionale che ha cancellato i divieti che tanto stati anche oggetto di quesiti referendari. "Insieme abbiamo elaborato anche progetti di riforma della legge 40 e testi per garantire la preservazione della fertilita', fino all'ultimo lavoro per la redazione di una buona norma per la gestazione per altri solidale. Ci stringiamo alla sua compagna di una vita Marina Mengarelli nostra dirigente da tanti anni e attualmente protagonista nelle librerie con l'opera "Diritti che camminano: Uno sguardo sui diritti civili in Italia dal 1968 ad oggi attraverso gli occhi di Carlo Flamigni", testo di cui e' autrice e che proprio nei giorni scorsi abbiamo presentato nel corso de "Il Maratoneta", su Radio Radicale, puntata cui, per l'aggravamento della malattia, Carlo non aveva potuto partecipare. Gli scritti e gli interventi di Carlo Flamigni rimarranno per sempre, per noi dell'Associazione Luca Coscioni, un faro per comprendere e per trovare le strade necessarie nella quotidiana azione difesa e conquista di nuove liberta' civili. Ciao Carlo". (ANSA). BR 05-LUG-20 14:45 NNNN
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