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giovedì 21 luglio 2022

Scienza: per la prima volta robot impara a immaginare se stesso

 

MERCOLEDÌ 13 LUGLIO 2022 17.36.36

Scienza: per la prima volta robot impara a immaginare se stesso =

Scienza: per la prima volta robot impara a immaginare se stesso = (AGI) - Roma, 13 lug. - (NOTIZIA CON EMBARGO ALLE 20.00) Sviluppare un sistema in grado comprendere e immaginare se stesso. Questo l'obiettivo che ha guidato uno studio, pubblicato sulla rivista Science Robotics, condotto dagli scienziati della Columbia Engineering e della Duke University, che hanno realizzato un robot capace di creare un modello cinematico di se stesso, utilizzato per pianificare il proprio movimento, raggiungere obiettivi ed evitare ostacoli in una varieta' di situazioni. Il team, guidato da Hod Lipson, ha posizionato un braccio robotico all'interno di cinque videocamere in streaming. L'automa poteva osservarsi attraverso le telecamere mentre ondeggiava. Come un bambino che esplora il proprio corpo in uno specchio, il robot si muoveva per capire come le proprie parti reagivano ai comandi motori. Dopo circa tre ore di apprendimento, il robot si e' fermato e la sua rete neurale profonda era in grado di stabilire la relazione tra le proprie azioni e il volume di spazio occupato. "L'immagine del nostro corpo - afferma Lipson - non e' sempre accurata o realistica, ma costituisce un'informazione importante che determina il modo in cui ci identifichiamo nel mondo. Eravamo davvero curiosi di capire se e come un robot riuscisse a proiettare immagini mentali del proprio se'". La capacita' dei robot di modellarsi senza assistenza da parte degli ingegneri permette di risparmiare manodopera, ma allo stesso tempo consente un rilevamento piu' rapido delle usure e dei danni. "All'interno del nostro cervello - osserva Boyuan Chen, della Duke University - siamo in grado di raffigurare il nostro corpo, e di capire come ci muoviamo nello spazio. Un robot con una forma primitiva di autocoscienza puo' funzionare meglio nel mondo, prendere decisioni migliori e presentare vantaggi evolutivi". "Il nostro sistema non e' accurato come quello che caratterizza gli esseri umani - conclude Lipson - ma sicuramente e' un interessante punto di partenza. Per i prossimi step, cercheremo di procedere lentamente e con attenzione, in modo da poter ottimizzare i risultati e ridurre al minimo i rischi associati a queste tecnologie". (AGI)Sci/Noc 131736 LUG 22 NNNN


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