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giovedì 21 luglio 2022

TUMORI: TERAPIA GENICA CONTRO CANCRO CERVELLO PIU' CATTIVO, STRATEGIA ITALIANA

 

MERCOLEDÌ 13 LUGLIO 2022 13.02.44

TUMORI: TERAPIA GENICA CONTRO CANCRO CERVELLO PIU' CATTIVO, STRATEGIA ITALIANA =

ADN0541 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RLO TUMORI: TERAPIA GENICA CONTRO CANCRO CERVELLO PIU' CATTIVO, STRATEGIA ITALIANA = Piattaforma Sr-Tiget Milano usa cellule immunitarie come 'cavalli di Troia', crescita glioblastoma inibita in modello malattia Milano, 13 lug. (Adnkronos Salute) (EMBARGO ALLE 20) - E' il tumore cerebrale più comune fra gli adulti, e il più aggressivo. Cresce rapido e, per correre indisturbato, è in grado di crearsi un ambiente favorevole impedendo una risposta immunitaria adeguata. Il glioblastoma multiforme (Gbm) continua a rappresentare una 'bestia nera' per l'oncologia. Nonostante il perfezionamento delle tecniche di rimozione chirurgica, seguite da radioterapia e chemioterapia, la sopravvivenza dei pazienti è inesorabilmente breve. Gli scienziati sono al lavoro per studiare nuove armi. E un team di ricercatori italiani ha messo a punto una nuova piattaforma di terapia genica, che in modelli sperimentali della malattia appare in grado di inibire la crescita del tumore. Una strategia che per colpire in maniera mirata il nemico usa come 'cavalli di Troia' i soldati del sistema immunitario richiamati a sé dal tumore in crescita. I ricercatori dell'Istituto San Raffaele-Telethon per la terapia genica (Sr-Tiget) di Milano lo dimostrano in uno studio pubblicato oggi su 'Science Translational Medicine'. La piattaforma permette di veicolare in maniera mirata, selettiva e regolabile il rilascio di molecole immunostimolanti - in particolare interferone alfa e interleuchina 12 - nel glioblastoma multiforme. Il Gbm è caratterizzato da una rapida proliferazione cellulare, da uno sviluppo anomalo di vasi sanguigni che forniscono nutrimento al tumore e da un microambiente tumorale particolarmente immunosoppressivo che impedisce lo sviluppo di una risposta immunitaria adeguata. La possibilità di invertire quest'ultima caratteristica mediante molecole immunostimolanti è ostacolata dalla tossicità associata alla loro somministrazione sistemica. Per questo lo sviluppo di immunoterapie efficaci è estremamente difficoltoso. Nello studio i ricercatori sono riusciti a prevenire la tossicità sistemica e a modulare il microambiente tumorale da immunosoppressivo ad attivante la risposta anti-tumorale, ottenendo un'inibizione della crescita neoplastica. La ricerca, coordinata da Luigi Naldini, direttore di Sr-Tiget e professore dell'università Vita-Salute San Raffaele, e da Nadia Coltella, ricercatrice di Sr-Tiget, è stata sostenuta dalla Fondazione Airc per la ricerca sul cancro. (segue) (Lus/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 13-LUG-22 13:02 NNNN

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