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sabato 28 maggio 2011

Corte dei Conti"...Con ricorso depositato il 13 maggio 2010 presso la segreteria di questa Sezione giurisdizionale, il sig. ....ha rappresentato di aver prestato servizio presso il Ministero dell'Interno - Polizia di Stato dal 17.1.1984 al 19.5.2000, per complessivi anni 16 mesi 4 e giorni 3, ai quali occorre aggiungere, per il computo della pensione, 1/5 del servizio effettivo prestato (anni 3 mesi 3 giorni 6), previsto dall'art. 3, comma 5, della legge 27 maggio 1997 n. 284, giungendo al periodo convenzionale attribuibile a pensione di anni 19 mesi 7 e giorni 9...."

C. Conti Piemonte Sez. giurisdiz., 05-01-2011, n. 4Fatto Diritto P.Q.M.
Svolgimento del processo
Con  ricorso depositato il 13 maggio 2010 presso la segreteria di questa Sezione giurisdizionale, il sig. ....ha rappresentato di aver prestato servizio presso il Ministero dell'Interno - Polizia di Stato dal 17.1.1984 al 19.5.2000, per complessivi anni 16 mesi 4 e giorni 3, ai quali occorre aggiungere, per il computo della pensione, 1/5 del servizio effettivo prestato (anni 3 mesi 3 giorni 6), previsto dall'art.  3, comma 5, della legge 27 maggio 1997 n. 284, giungendo al periodo convenzionale attribuibile a pensione di anni 19 mesi 7 e giorni 9.
Secondo  il ricorrente, tale periodo convenzionale risulta utile a pensione in base alle normative vigenti al momento del collocamento in congedo in data 19.5.2000.
L'interessato ha poi fatto presente di aver presentato all'INPDAP nuova richiesta di pensione in data 11.9.2009, a seguito della sentenza di questa Corte n. 177/2009 che  aveva respinto un suo precedente ricorso.
L'Istituto previdenziale, tuttavia, con l'impugnato provvedimento in data 8 aprile 2010,  ribadiva che "al 20.5.2000, data di cessazione dal servizio presso il Ministero dell'Interno Questura di Omissis, non sussistevano i requisiti  per il diritto a pensione".
Il ricorrente contesta la statuizione di cui sopra in quanto l'art. 58 del D.P.R. n. 335/82 prevede che le cause di cessazione dal servizio del personale di cui al  suddetto decreto sono quelle previste dal testo unico approvato con D.P.R. 10 gennaio 1957 n. 3 e successive modificazioni, nonché con testo unico approvato con D.P.R. 29 dicembre 1973 n. 1092. I limiti di età per il collocamento a riposo sono quelli previsti dalla tabella "b", introdotta e sostituita con l'art. 2-bis del D.L. 19 dicembre 1984 n. 858 e poi dalla tabella 2 allegata al D.L. 5 ottobre 2000, n. 334. Pertanto  esiste una normativa prevista dalla tabella antecedente al 5.10.2000 che deve essere applicata ai soggetti che vanno in pensione anteriormente a tale data.
Il sig. M. ha poi precisato che, contrariamente a quanto indicato dalla Prefettura di (...), la legge di aumento del periodo di servizio di 1/5 va applicata anche sul servizio prestato per 2 anni e 6 mesi in qualità di agente ausiliario e agente ausiliario trattenuto, come da giurisprudenza costante della Corte di Cassazione Civile.
Il ricorrente ha infine fatto presente di aver presentato domanda di riscatto del periodo di studi universitari (1 settembre 1997 - 27 aprile  2000) per il conseguimento della Laurea in Scienze Politiche della durata legale di anni 4, respinta dall'INPDAP con provvedimento in data 8 aprile 2010 per decorrenza dei termini per la presentazione dell'istanza, come previsto dall'art. 2 del D.Lgs. 30 aprile 1997, n. 184.  In proposito l'interessato lamenta che nulla viene indicato dalla legge  sulla effettiva, costante o pregressa iscrizione per la presentazione della domanda di riscatto, mentre la contemporaneità tra servizio lavorativo e periodo di studi richiesto a riscatto viola il principio di  uguaglianza costituzionalmente garantito.
In conclusione, il ricorrente ha chiesto:
1) dichiararsi il proprio diritto alla corresponsione del trattamento di quiescenza ex art. 40 e 42 del D.P.R. n. 1092/1973, con conseguente condanna al pagamento dei ratei di pensione non corrisposti dal 20.5.2000 oltre accessori di legge;
2) la condanna della Pubblica Amministrazione al risarcimento del danno ai sensi e per gli effetti dell'art. 35 del D.Lgs. n. 80/1998 così come modificato dall'art. 7 della legge n. 205/2000;
3) con vittoria delle spese di giudizio.
Con  deposito in data 18 ottobre 2010 il ricorrente ha insistito per l'accoglimento del ricorso, producendo ulteriore documentazione.
In  data 9 luglio 2010 l'INPDAP ha depositato il fascicolo amministrativo degli atti afferenti il ricorso, costituendosi in giudizio con successiva memoria depositata il 3 novembre 2010.
Nel  predetto atto l'Istituto ha premesso che, con sentenza n. 177/2009, questa Sezione ha già avuto modo di decidere su quanto oggi richiesto dal ricorrente, relativamente all'asserita maturazione del diritto a pensione, nel senso che "...la richiesta dell'interessato appare palesemente infondata (...)".
Secondo l'INPDAP, ci si trova dunque di fronte ad una evidente violazione del divieto di frazionamento della domanda inerente lo stesso rapporto, domanda che deve quindi essere dichiarata improcedibile. In effetti, l'art. 20 del D.L. n. 112/2008, convertito con modificazioni nella legge n. 133/2008, ai commi 7 e 8 stabilisce:
"7.  A decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto, nei procedimenti relativi a controversie in materia di previdenza e assistenza sociale, a fronte di una pluralità di domande o di azioni esecutive che frazionano un credito relativo al medesimo rapporto, comprensivo delle somme eventualmente dovute per interessi, competenze e  onorari e ogni altro accessorio, la riunificazione è disposta d'ufficio  dal giudice ai sensi dell'art. 151 delle disposizioni per l'attuazione del codice di procedura civile e disposizioni transitorie, di cui al regio decreto n. 18 dicembre 1941, n. 1368.
8.  In mancanza della riunificazione di cui al comma 7, l'improcedibilità delle domande successive alla prima è dichiarata dal giudice, anche d'ufficio, in ogni stato e grado del procedimento. Analogamente, il giudice dichiara la nullità dei pignoramenti successivi al primo in caso  di proposizione di più azioni esecutive in violazione dell'art. 7".
L'INPDAP  ha poi ribadito che quanto richiesto dal sig. M. viola il principio del  ne bis in idem, essendo già stato oggetto di giudicato. In tale contesto, quanto deciso con la citata sentenza n. 177/2009 copre sia il dedotto che il deducibile.
Per quanto riguarda  l'istanza di riscatto, l'INPDAP ne sostiene la totale infondatezza alla  luce delle due seguenti considerazioni:
1) come riconosciuto dallo stesso ricorrente, il periodo di cui si chiede la valorizzazione risulta già interamente ricoperto da contribuzione ai fini previdenziali. Trattasi, infatti, di periodo per il quale il ricorrente ha prestato attività lavorativa alle dipendenze del Corpo di Polizia di Stato;
2)  l'istanza amministrativa per il riscatto del Diploma di Laurea (presentata il 3 settembre 2009) è stata inoltrata oltre i termini di decadenza all'uopo individuati dalla normativa di riferimento e, comunque, al di là di ogni ragionevole termine atto a garantire la certezza dei rapporti giuridici.
In conclusione, l'INPDAP ha chiesto, in via pregiudiziale, di pronunciare l'inammissibilità del presente ricorso e, nel merito, di rigettarlo stante l'evidente infondatezza delle domande proposte. In estremo subordine, per la denegata e non creduta ipotesi di un favorevole riscontro alle domande di parte ricorrente, l'INPDAP ha chiesto che sulle somme conseguentemente da erogarsi, previa declaratoria della prescrizione quinquennale, sia corrisposta la sola maggior somma tra interessi legali e rivalutazione monetaria a far data dal 1.1.1992, nei termini indicati dall'art. 16, 6° comma, della legge n. 412/91 - autenticamente interpretato dall'art. 45, 6° comma, della legge n. 448/98, oltre che in osservanza alle indicazioni all'uopo fornite dalla sentenza delle Sezioni Riunite di questa Corte n. 10/2002/QM.
All'odierna  udienza il dott. Prato, in rappresentanza dell'INPDAP, ha osservato che  la domanda del ricorrente è già stata oggetto di altro giudizio definito con sentenza n. 177/2009. Ha pertanto insistito per il rigetto e  per la condanna del ricorrente alle spese da liquidarsi in modo equitativo.Motivi della decisione
Relativamente  alla domanda avente ad oggetto la concessione della pensione di anzianità a decorrere dal 20 maggio 2000, il ricorso è inammissibile.
Come  è noto, nel nostro sistema processuale vige il fondamentale principio del ne bis in idem, ossia il divieto per qualsiasi giudice di pronunciarsi sulla materia che ha costituito oggetto di pronuncia passata in giudicato e ciò sia per una esigenza di economia processuale,  sia per evitare un possibile contrasto di giudicati. Pertanto, se risulta che la medesima azione sia stata riproposta allo stesso o ad altro giudice, quest'ultimo, valutata l'effettiva identità, dovrà dare atto dell'eccezione di cosa giudicata.
Nella fattispecie non vi è dubbio che la sentenza di questa Sezione giurisdizionale n. 177 del 31 luglio 2009 (passata in giudicato) si riferisca ad azione identica a quella qui riproposta, sia sul piano soggettivo che su quello oggettivo (petitum e causa pretendi).
Tale  azione non può essere ripresentata in primo grado, atteso che se il ricorrente riteneva censurabile la decisione adottata dal giudice di prime cure (che ha negato la spettanza del diritto a pensione), avrebbe dovuto far valere le sue doglianze con gli ordinari mezzi di impugnazione previsti dal c.p.c., cioè con la proposizione dell'atto di appello.
Alla luce di quanto sopra, la segnalazione effettuata dall'Amministrazione controinteressata circa la sussistenza di una sentenza che ha già definito la questione, costituisce eccezione di giudicato, per cui, sul punto, il ricorso va dichiarato inammissibile perché afferente a causa già decisa.
A conclusione identica si perviene facendo applicazione delle norme di cui all'art. 20, commi 7 e 8 del D.L. n. 112/2008, convertito con modificazioni nella legge n. 133/2008,  che impongono al giudice di dichiarare l'improcedibilità (inammissibilità) delle domande successive alla prima che frazionano un credito relativo al medesimo rapporto.
Per completezza di esposizione si ribadisce che la pretesa del ricorrente è comunque infondata anche sul piano sostanziale, in quanto l'interessato al momento del congedo, non aveva l'anzianità sufficiente ai fini della maturazione del diritto alla pensione.
E, difatti, quand'anche l'aumento del quinto previsto dall'art. 3, comma 5, della legge 27 maggio 1977 n. 284 dovesse essere riconosciuto sull'intero servizio prestato, determinando  una anzianità di convenzionale di anni 19 mesi 7 e giorni 9, ciò non sarebbe sufficiente alla maturazione del diritto a pensione, per la mancanza della necessaria anzianità al momento del congedo.
L'art. 6 del D.Lgs. n. 165 del 1997 ha infatti previsto che il diritto alla pensione di anzianità del personale delle Forze di Polizia si consegue secondo le disposizioni di cui all'art. 1 commi 25, 26, 27 e 29 della legge n. 335 del 1995. Tale statuizione, a norma dell'art. 8 dello stesso D.Lgs., entra in vigore dal 1 gennaio 1998.
L'art. 59 della legge n. 449/1997 che, con effetto dal 1 gennaio 1998, ha introdotto sostanziali modifiche alla legge n. 335 del 1995 di riordino del sistema pensionistico, ha poi previsto che il personale della Polizia di Stato possa accedere ai trattamenti pensionistici anticipati, avendo già acquisito l'anzianità massima contributiva prevista dagli ordinamenti di  appartenenza, al compimento dell'età anagrafica e con l'anzianità individuata dalla lettera b) del comma 12 della legge n. 449/1997, con il quale è stata sostituita la tabella B di cui all'art. 6, comma 2, del decreto legislativo n. 165 del 1997, corrispondenti, per l'anno 2000, a 54 anni di età e 35 di anzianità, oppure 37 anni di anzianità.
Poiché  tali requisiti non erano posseduti dal ricorrente alla data di cessazione del rapporto (20 maggio 2000), è evidente la carenza in capo allo stesso dei requisiti per il collocamento in pensione di anzianità.
Relativamente  alla domanda avente ad oggetto l'istanza di riscatto del periodo di studi universitari (1 settembre 1997 - 27 aprile 2000) della durata legale di anni 4 per il conseguimento della Laurea in Scienze Politiche,  il ricorso è infondato.
Il periodo di studi universitari indicato dall'interessato nell'istanza di riscatto (1 settembre 1997 - 27 aprile 2000) risulta infatti interamente coperto da contribuzione connessa al servizio prestato presso la Polizia di Stato (17 gennaio 1984 - 19 maggio 2000). Tale periodo non può quindi essere valutato (ai fini di pensione) due volte, come sancito dall'art. 2 comma  5°, ultimo periodo, del D.L. 1 ottobre 1982 n. 694, aggiunto dalla legge di conversione 29 novembre 1982, n. 881,  che così dispone: "L'esercizio della facoltà di riscatto resta limitato  ai periodi di studio non contemporanei ai servizi civili e militari, di  ruolo e non di ruolo, considerati utili agli stessi fini per effetto di  disposizioni diverse".
A ciò si deve aggiungere che, ai sensi dell'art. 147 del D.P.R. n. 1092 del 1973 "Il dipendente statale che abbia da far valere servizi o periodi computabili a domanda, con o senza riscatto, può presentare la domanda contestualmente alla dichiarazione di cui all'articolo 145 oppure successivamente, ma almeno due anni prima del raggiungimento del limite di età previsto per la cessazione dal servizio, pena la decadenza.
Qualora  la cessazione dal servizio abbia luogo prima che sia scaduto il termine  di cui al primo comma, la domanda deve essere presentata, a pena di decadenza, entro novanta giorni dalla comunicazione del provvedimento di  cessazione".
Nella fattispecie il ricorrente,  cessato dal servizio con decorrenza 20 maggio 2000, ha presentato domanda di riscatto solamente il 3 settembre 2009 e quindi ben oltre il termine decadenziale previsto dalla sopra richiamata normativa.
Il  ricorso deve quindi essere dichiarato inammissibile con riferimento alla prima domanda e infondato con riferimento alla seconda.
Non  vi è luogo a pronuncia sulle spese, non ravvisandosi gli estremi per la  condanna della parte soccombente ai sensi dell'ultimo comma dell'art. 96 del c.p.c., come richiesto dall'INPDAP.P.Q.M.
La  Corte dei conti, Sezione Giurisdizionale per la regione Piemonte, in composizione monocratica, definitivamente pronunciando dichiara inammissibile e, in parte, infondato il ricorso in epigrafe presentato dal sig. M.F.
Nulla per le spese.
Si fissa in 60 giorni il termine per il deposito della sentenza.
Così deciso in Torino, il 17 novembre 2010.
Depositata in Segreteria il 5 gennaio 2011.

Dec. 19-5-2011 n. 2011/308/UE DECISIONE DEL CONSIGLIO sugli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell'occupazione. Pubblicata nella G.U.U.E. 26 maggio 2011, n. L 138.

Dec. 19 maggio 2011, n. 2011/308/UE   (1).
DECISIONE DEL CONSIGLIO sugli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell'occupazione.

(1) Pubblicata nella G.U.U.E. 26 maggio 2011, n. L 138.


IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 148, paragrafo 2,
vista la proposta della Commissione europea,
visto il parere del Parlamento europeo (2),
visto il parere del Comitato economico e sociale europeo (3),
previa consultazione del Comitato delle regioni,
visto il parere del Comitato per l'occupazione,
considerando quanto segue:
(1)  L'articolo 145 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE) prevede che gli Stati membri e l'Unione si adoperano per sviluppare una strategia coordinata a favore dell'occupazione, e in particolare a favore della promozione di una forza lavoro competente, qualificata, adattabile e di mercati del lavoro in grado di rispondere ai mutamenti economici, al fine di realizzare gli obiettivi di cui all'articolo 3 del trattato sull'Unione europea.
(2) La strategia Europa 2020 proposta dalla Commissione consente all'Unione di far progredire la sua economia verso una crescita intelligente, sostenibile e  inclusiva, accompagnata da elevati livelli di occupazione, produttività e coesione sociale. In data 13 luglio 2010 il Consiglio ha adottato la raccomandazione sugli orientamenti di massima per le politiche economiche degli Stati membri e dell'Unione . Inoltre, in data 21 ottobre 2010 il Consiglio ha adottato la decisione sugli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell'occupazione («orientamenti a favore dell'occupazione»). Tale insieme di orientamenti  costituisce gli orientamenti integrati per l'attuazione della strategia  Europa 2020. Cinque obiettivi principali, elencati negli orientamenti integrati corrispondenti, costituiscono traguardi comuni che orientano l'azione degli Stati membri, tenendo in
considerazione le rispettive posizioni di partenza e le situazioni nazionali, e orientano altresì l'azione dell'Unione. La strategia europea per l'occupazione svolge un ruolo di primo piano nella realizzazione degli obiettivi fissati dalla strategia Europa 2020 relativamente all'occupazione e al mercato del lavoro.
(3) Gli orientamenti integrati sono in linea con le conclusioni del Consiglio europeo del 17 giugno 2010. Gli orientamenti integrati danno agli Stati membri indicazioni precise per la definizione  dei rispettivi programmi nazionali di riforma e per l'attuazione delle riforme, tenendo conto dell'interdipendenza e in linea con il patto di stabilità e crescita. Gli orientamenti a favore dell'occupazione dovrebbero essere alla base di tutte le eventuali raccomandazioni specifiche per paese rivolte dal Consiglio agli Stati membri a norma dell'articolo 148, paragrafo 4, TFUE, parallelamente alle raccomandazioni specifiche per paese rivolte agli Stati membri a norma dell'articolo 121, paragrafo 4, di tale trattato. Gli orientamenti a favore dell'occupazione dovrebbero costituire inoltre la base per la redazione della relazione comune sull'occupazione che Consiglio e Commissione trasmettono
ogni anno al Consiglio europeo.
(4) L'esame dei progetti di programmi nazionali di riforma degli Stati membri, contenuti nella relazione comune sull'occupazione adottata dal Consiglio il 7 marzo 2011, dimostra che gli Stati membri dovrebbero continuare a compiere ogni sforzo per affrontare le seguenti priorità: incrementare la partecipazione al mercato del lavoro e ridurre la disoccupazione strutturale; sviluppare una forza lavoro qualificata rispondente alle esigenze del mercato occupazionale e promuovere la qualità del lavoro e l'apprendimento permanente; migliorare l'efficacia dei sistemi d'istruzione e formazione a tutti i livelli, e aumentare la partecipazione all'istruzione terziaria, promuovere l'inclusione sociale  e lottare contro la povertà.
(5) Gli orientamenti a favore dell'occupazione adottati nel 2010 dovrebbero rimanere stabili fino al 2014 per mantenere la centralità della loro applicazione. Negli anni intermedi, fino alla fine del 2014, il loro aggiornamento dovrebbe continuare ad essere rigorosamente limitato.
(6) Gli Stati membri dovrebbero prendere in considerazione la possibilità di far ricorso al Fondo sociale europeo per attuare gli orientamenti a favore dell'occupazione,
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

(2)  Parere del 17 febbraio 2011 (non ancora pubblicato nella Gazzetta ufficiale).
(3)  Parere del 16 febbraio 2011 (non ancora pubblicato nella Gazzetta ufficiale).


Articolo 1
Gli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell'occupazione figuranti nell'allegato della decisione 2010/707/UE del Consiglio, sono mantenuti per il 2011 e sono presi in considerazione dagli Stati membri nelle rispettive politiche a favore dell'occupazione.




Articolo 2
Gli Stati membri sono destinatari della presente decisione.
Fatto a Bruxelles, addì 19 maggio 2011.
Per il Consiglio
Il presidente
BALOG Z.

ROMA: IN NOVE ASSALTANO E SVALIGIANO FURGONE, ARRESTATI = PROPRIETARIO COLPITO DA UNA SPORTELLATA, INSEGUITI DAI CARABINIERI FINISCONO CONTRO UN PALO

ROMA: IN NOVE ASSALTANO E SVALIGIANO FURGONE, ARRESTATI =
PROPRIETARIO COLPITO DA UNA SPORTELLATA, INSEGUITI DAI
CARABINIERI FINISCONO CONTRO UN PALO

Roma, 28 mag. - (Adnkronos) - Nove nomadi arrestati per rapina
e' il bilancio di un'operazione dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile
di Roma intervenuti, ieri pomeriggio, in zona Casetta Mattei, su
richiesta del titolare di una societa' di termoidraulica a cui avevano
letteralmente svuotato, di tutta l'attrezzatura e dei materiali, il
proprio furgone in sosta.

Otto uomini, tra i 16 e 64 anni, una donna di 38 anni, tutti di
origine bosniaca, domiciliati presso il campo nomadi di via Alessandro
Marchetti, sono arrivati, a bordo di un Ducato, hanno notato il mezzo
della ditta di termoidraulica parcheggiato e dopo aver forzato il
portellone, in un attimo, hanno rubato dal suo interno tutti i
materiali e utensili, caricandoli a bordo del loro furgone. Il
proprietario della ditta, che stava svolgendo una riparazione in un
negozio del centro commerciale, arrivato al momento della fuga dei
ladri, ha cercato di bloccarli ma e' stato colpito da una violenta
sportellata.

L'uomo ha cosi' chiamato al 112 dei Carabinieri che ha subito
diramato le ricerche del mezzo dei fuggitivi, intercettato da una
pattuglia di militari del Nucleo Radiomobile che si trovava poco
distante. Dopo un breve inseguimento, il conducente del furgone ha
perso il controllo ed e' andato a sbattere contro un palo. I
Carabinieri del Nucleo Radiomobile li hanno cosi' bloccati ed
arrestati tutti per rapina, restituendo gli attrezzi e i materiali
alla vittima. I maschi maggiorenni sono stati condotti presso il
carcere di Regina Coeli, il minorenne presso il Centro di prima
Accoglienza di via Virginia Agnelli mentre la donna a Rebibbia.

(Asc/Ct/Adnkronos)
28-MAG-11 10:30

NNNN

EVADE DA DOMICILIARI E INVESTE SCOOTER CON AUTO, 2 FERITI A ROMA

EVADE DA DOMICILIARI E INVESTE SCOOTER CON AUTO, 2 FERITI A ROMA =
(AGI) - Roma, 28 mag. - Alza un po' troppo il gomito, evade dai
domiciliari, si mette alla guida dell'auto e travolge uno
scooter ferendo due persone. E' finita con l'arresto la "notte
brava" di R.S., 54 anni, che proprio per essere stato sorpreso
piu' volte ubriaco al volante quattro anni fa si era visto
ritirare la patente.
Secondo la ricostruzione degli uomini del Commissariato san
Giovanni, l'uomo non ha rispettato la segnaletica stradale di
via Casalmonferrato ed e' andato a sbattere violentemente
contro lo scooter con due persone a bordo: gli agenti
intervenuti sul posto, all'incrocio con piazza Asti, hanno
trovato la vettura con il parabrezza in frantumi, il
motoveicolo completamente distrutto e i due feriti, uno disteso
a terra e l'altro riverso sul cofano della vettura. I due sono
stati condotti in ospedale, mentre R.S. ha rifiutato ogni
assistenza: i rilievi effettuati dal IX Gruppo della Polizia
municipale hanno evidenziato per lui un tasso alcolemico di
1.83 grammi/litro. E' stato arrestato per evasione e denunciato
per guida in stato d'ebbrezza e senza patente. (AGI)
Bas
281114 MAG 11

MILANO, COMELLINI (PDM): PDL FA PROPAGANDA ELETTORALE NELLE CASERME DELL'ARMA E DELLA FINANZA. COMPROMESSA ESTRANEITA' A COMPETIZIONE POLITICA - LA RUSSA DIA SPIEGAZIONI.

MILANO, COMELLINI (PDM): PDL FA PROPAGANDA ELETTORALE NELLE CASERME DELL'ARMA E DELLA FINANZA.
COMPROMESSA ESTRANEITA' A COMPETIZIONE POLITICA - LA RUSSA DIA SPIEGAZIONI.  
 
  Roma 28 maggio 2011    
"In questi giorni sono stato più volte informato che lo scorso 10 maggio due delegati della rappresentanza militare, uno del Cobar Lombardia della Guardia di Finanza, e uno del Cocer dell'Arma dei carabinieri, entrambi candidati nella lista del PdL avrebbero svolto attività di propaganda politica in modo contrario a quanto stabilito dagli articoli 1350, 1483 e 1484 del codice dell'ordinamento militare, (decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66). Infatti, n  on è possibile fare politica a favore di questo o quel candidato o partito quando ci si trova in determinate condizioni fra le quali rientrano quelle del divieto di qualificarsi come militare in servizio o fare propaganda all'interno delle caserme e degli uffici o comunque dei luoghi adibiti al servizio.    
Personalmente ho sempre sostenuto che chi indossa una divisa deve avere le stesse libertà e diritti degli altri cittadini ma ci sono degli obblighi per i militari che comportano di dover garantire l'assoluta estraneità del corpo di appartenenza alla competizione elettorale.
 
 
  Esporre il proprio programma politico e cercare consensi rappresenta un naturale e libero esercizio dei diritti costituzionali che devono essere garantiti a chi indossa una divisa al pari di qualsiasi altro cittadino ma quello che mi preoccupa è il metodo utilizzato e cioè, a quanto mi risulta, l'invio della loro propaganda elettorale sarebbe avvenuto direttamente agli indirizzi di posta elettronica istituzionale dei militari in forza ai comandi territoriali della Guardia di Finanza e dell'Arma dei carabinieri.   
   
   
La legalità dell'agire e il rispetto delle regole ci deve essere sempre e in ogni condizione, perché diversamente potrebbe verificarsi l'uso di apparati (armati) dello Stato per fini politici, a favore di questa o di quell'altra parte politica, e ciò non può essere accettabile in un paese democratico.   
E' ovvio, comunque, che questi "candidati" sono stati inseriti nella lista del PdL per raccattare qualche voto all'interno della compagine militare di appartenenza, ma è anche noto che dopo le recenti bastonate inflitte dal Governo chi indossa una divisa considera la maggioranza (PdL e Lega) e i suoi esponenti solo un branco di chiacchieroni buoni a fare solo propaganda.   
Più volte con interrogazioni parlamentari a firma del deputato radicale Maurizio Turco, cofondatore del Pdm, abbiamo chiesto al Ministro della difesa per quale motivo i militari che militano apertamente nei partiti dell'opposizione - ma nel pieno rispetto dei regolamenti - vengono regolarmente sanzionati disciplinarmente o brutalmente invitati a dimettersi, mentre i delegati del Cocer - in particolare quelli dei carabinieri - che fanno politica a favore del partito di La Russa vengono tollerati ed anzi considerati degli intoccabili.   
E' comunque una strana coincidenza che lo stesso giorno - il 10 maggio - gli indirizzi istituzionali di posta elettronica di migliaia di finanzieri e carabinieri siano stati invasi dalla propaganda del PdL senza che i vertici militari abbiamo fatto qualcosa per impedire che ciò avvenisse.   
Credo che il Ministro della difesa dovrà dare delle spiegazioni su quanto accaduto perché diversamente non sarebbe possibile escludere una sua diretta responsabilità nel coinvolgimento dell'Arma dei carabinieri e della Guardia di Finanza a favore della sua parte politica e, prescindere dalle possibili violazioni del Codice dell'Ordinamento militare, mi auguro che sulla questione la magistratura militare faccia degli accertamenti perché se fossero stati utilizzati i mezzi informatici delle amministrazioni per diffondere l'invito a votare e far votare i due delegati della rappresentanza militare, allora si potrebbe configurare anche l'esistenza di ipotesi di reato."   
Lo dichiara Luca Marco Comellini - Segretario del Partito per la tutela dei Diritti di Militari e Forze di polizia (Pdm).    
Via Torre Argentina , 76 - 00186 Roma - Tel. 0668979221 - Fax. 0668210375 - Cell. 3335350305 - 3457388556   
 

PRIMO GIPETO NATO IN NATURA TRA LE VETTE VALDOSTANE

PRIMO GIPETO NATO IN NATURA TRA LE VETTE VALDOSTANE
(NOTIZIARIO TURISMO VALLE D'AOSTA)
(ANSA) - AOSTA, 28 MAG - Lieto evento in Valsavarenche, sul
versante valdostano del Parco Nazionale Gran Paradiso, dove e'
venuto alla luce il gipeto 'Siel' ('Cielo' in francoprovenzale),
il primo esemplare nato in natura sulle Alpi occidentali
italiane dal 1913. Il nome 'Siel' e' stato deciso dagli alunni
della scuola elementare di Valsavarenche.
Scomparso all'inizio del secolo scorso, il gipeto - grande
avvoltoio tra le specie di maggiore dimensione in Europa - e'
stato reintrodotto negli ultimi 30 anni attraverso rilasci
ripetuti di esemplari nati in cattivita' in quattro aree alpine
protette, mentre in Valle d'Aosta e' giunto spontaneamente. La
schiusa di un uovo rappresenta una 'prima' assoluta per le Alpi
occidentali. Intorno al luogo in cui la coppia di rapaci aveva
depositato l'uovo era stato predisposto un cordone di sicurezza
che prevedeva anche lo stop al sorvolo degli elicotteri e alle
escursioni degli alpinisti.
Nella vicina val di Rhemes, sempre all'interno del territorio
della piu' antica area protetta d'Italia, il Centro Visitatori
di Rhemes-Notre-Dame propone una mostra permanente dedicata alla
storia del grande rapace. Il racconto proposto nel percorso
espositivo e' arricchito da numerosi testi, immagini, suoni,
alcuni giochi multimediali, oltre alla ricostruzione di un vero
e proprio nido di Gipeto su una parete rocciosa. Il centro e'
visitabile fino al 18 giugno il sabato e la domenica dalle 14,30
alle 18,30 (anche il 2-3 giugno con lo stesso orario) e dal
venerdi' al lunedi' con lo stesso orario nel periodo estivo.
(ANSA).

YU1-MZ/FCO
28-MAG-11 01:00 NNNN

GIAPPONE: REGISTRATI ALTI LIVELLI RADIOTTIVITA' SU FONDALI PACIFICO

GIAPPONE: REGISTRATI ALTI LIVELLI RADIOTTIVITA' SU FONDALI PACIFICO =

Tokyo, 28 mag. - (Adnkronos) - (Adnkronos/Dpa) - Alti livelli di
materiale radioattivo sono stati rilevati sul fondale del Pacifico, in
un tratto di 300 chilometri al largo dell'impianto nucleare di
Fukushima Daiichi, nel nord-est del Giappone, danneggiato in seguito
al terremoto e allo tsunami dello scorso 11 marzo. A riferirlo e'
l'agenzia Kyodo News. Il governo ha riferito che materiale
radioattivo, fino a diverse centinaia di volte superiore alla norma,
e' stato rilevati nel tratto di oceano che va dalla prefettura di
Miyagi a prefettura di Chiba ed ha avvertito che la contaminazione
puo' pregiudicare la sicurezza dei frutti di mare.

In particolare, il ministero della Scienza giapponese ha
rilevato iodio e cesio sul fondale in una dozzina di siti a 15-50
chilometri dalla costa, tra il 9 ed il 14 maggio scorsi. Greenpeace
Giappone ha riferito di aver trovato giovedi' scorso materiali
radioattivi, oltre i limiti ufficiali per il consumo, in 14 dei 21
campioni di prodotti alimentari esaminati, tra cui alghe, crostacei e
pesci catturati a 22-60 chilometri.

Hidehiko Nishiyama, portavoce dell'Agenzia per la sicurezza
nucleare e industriale, ha piu' volte detto che il materiale
radioattivo rilevato e' diluito in modo significativo dal momento che
e' stato consumato da specie marine. Ma Greenpeace ha ribattuto di
aver osservato una riconcentrazione delle sostanze radioattive nel
mare e ha chiesto una ricerca a lungo termine.

(Sec-Ada/Ct/Adnkronos)
28-MAG-11 09:39

venerdì 27 maggio 2011

MESTIERI: SELF CONTROL E FORMAZIONE PER BUTTAFUORI 'DENTRO' VIGILANZA LOCALI = DAL 1° LUGLIO IN LUOGHI PUBBLICI INTRATTENIMENTO PERSONALE ADDETTO A CONTROLLI

MESTIERI: SELF CONTROL E FORMAZIONE PER BUTTAFUORI 'DENTRO' VIGILANZA LOCALI =
DAL 1° LUGLIO IN LUOGHI PUBBLICI INTRATTENIMENTO PERSONALE
ADDETTO A CONTROLLI

Roma, 27 mag. (Adnkronos/Labitalia) - Per tutti i buttafuori, e'
ora di entrare in azione. Dal 1° luglio, per tutti i luoghi aperti al
pubblico, dove si effettuano attivita' di intrattenimento e
spettacolo, dovranno dotarsi di personale addetto ai servizi di
controllo. Largo dunque a quelli che dal popolo della notte vengono
etichettati con il termine 'buttafori' e che un decreto ministeriale
inquadra come nuova professione.

Per vigilare basta essere maggiorenni, incensurati, dotati di
adeguato self control ma anche di una formazione giuridica, tecnica e
psicologica ben precisa. E, se si e' in possesso di questi requisiti,
ci si potra' iscrivere in un vero e proprio albo, istituito presso le
Prefetture, per poi intraprendere una carriera di addetto ai servizi
di controllo delle attivita' di intrattenimento e di spettacolo in
luoghi aperti al pubblico o in pubblici esercizi.

Per iscriversi al nuovo albo, bisogna essere in buona salute
fisica (assenza di daltonismo, di uso di alcool e stupefacenti ad
esempio), non avere condanne anche non definitive per delitti non
colposi, non essere assoggettati a misure di prevenzione o destinatari
di provvedimenti di divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono
manifestazioni sportive, non essere o essere stati aderenti a
movimenti, associazioni o gruppi organizzati, essere in possesso del
diploma di scuola media inferiore e aver superato un apposito corso di
formazione. (segue)

(Lab /Opr/Adnkronos)
27-MAG-11 16:07

NNNN
MESTIERI: SELF CONTROL E FORMAZIONE PER BUTTAFUORI 'DENTRO' VIGILANZA LOCALI (2) =

(Adnkronos/Labitalia) - La domanda di iscrizione agli elenchi
prefettizi, che saranno rivisti ogni due anni, puo' essere presentata
o dal gestore del locale o dal titolare dell'istituto di vigilanza.
Infatti, i gestori dei locali di intrattenimento e spettacolo possono
provvedere ai servizi di controllo direttamente con proprio personale
o avvalendosi di personale dipendente da istituti autorizzati di
vigilanza. Previste multe salate per gli 'abusivi': da 1.500 a 5.000
euro.

Quanto alla formazione, l'organizzazione dei corsi e' affidata
alle regioni. Si studieranno materie di area giuridica (ordine e
sicurezza pubblica, compiti delle forze di polizia, disciplina
normativa del settore dell'intrattenimento e dello spettacolo),
tecnica (prevenzione incendi, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro,
primo soccorso sanitario) e psicologico-sociale (capacita' di
concentrazione, autocontrollo, contatto con il pubblico, adeguata
comunicazione verbale ecc.). (segue)

(Lab /Opr/Adnkronos)
27-MAG-11 16:23

NNNN
MESTIERI: SELF CONTROL E FORMAZIONE PER BUTTAFUORI 'DENTRO' VIGILANZA LOCALI (3) =

(Adnkronos/Labitalia) - Ma cosa fa esattamente il buttafuori?
Innanzitutto, fa controlli preliminari con osservazione sommaria dei
luoghi per verificare la presenza di eventuali sostanze illecite od
oggetti proibiti e si occupa delle prevenzione degli incendi. Poi,
quando il locale e' aperto, assicura i controlli sia al momento
dell'accesso del pubblico sia all'interno.

Quindi, presidia gli ingressi e regolamenta i flussi di
pubblico, verifica il possesso del titolo di accesso (eta' minima se
prevista, controllo documenti) e fa un controllo sommario visivo delle
persone, volto a verificare l'eventuale introduzione di sostanze
illecite, oggetti o altro materiale pericoloso per la pubblica
incolumita' o salute delle persone, con l'obbligo di immediata
comunicazione alle forze di polizia.

All'interno del locale, svolge un'attivita' generica di
osservazione per verificare il rispetto di disposizioni, prescrizioni,
regole di comportamento stabilite da soggetti pubblici o privati. Ma
puo' anche contribuire al primo intervento, che non comporti
assunzione di pubbliche funzioni, per prevenire o interrompere
condotte o situazioni potenzialmente pericolose per l'incolumita' o la
salute delle persone, sempre con immediata comunicazione alle forze di
polizia. Per essere riconoscibile, il personale addetto ai servizi di
sicurezza deve essere munito di idoneo documento di identita' e tenere
esposto il tesserino di riconoscimento di colore giallo con scritto
'assistenza'.

(Lab /Opr/Adnkronos)
27-MAG-11 16:35

NNNN

SPARATORIA A FIRENZE, FERITI POLIZIOTTO E RICERCATO

SPARATORIA A FIRENZE, FERITI POLIZIOTTO E RICERCATO =
Firenze, 27 mag. - Un poliziotto e un ricercato sono rimasti
feriti intorno alle 17 in seguito a una colluttazione avvenuta
a Firenze. Secondo una prima ricostruzione della polizia un
agente della squadra mobile stava inseguendo un ricercato che
all'interno di un marsupio aveva una pistola dalla quale ha
esploso un colpo raggiungendo se stesso e l'agente. Il
malvivente si e' ferito ad una gamba mentre l'agente e' stato
ferito all'avambraccio. Entrambi i feriti sono stati portati al
pronto soccorso. (AGI)
Sep
271834 MAG 11

NNNN

GIUSTIZIA: FNSI, INACCETTABILE INSULTO CONTINUO PREMIER A GIORNALISTI = SI VERGOGNI CHI NON HA IMPARATO A RISPETTARE INFORMAZIONE

GIUSTIZIA: FNSI, INACCETTABILE INSULTO CONTINUO PREMIER A GIORNALISTI =
SI VERGOGNI CHI NON HA IMPARATO A RISPETTARE INFORMAZIONE

Roma, 27 mag. - (Adnkronos) - ''Non si puo' accettare in
silenzio, come se fosse la normalita' di un paese civile, l'insulto
pressoche' continuo che il Presidente del Consiglio rivolge ai
giornalisti''. Lo dichiara in una nota il presidente della Federazione
Nazionale della Stampa Italiana, Roberto Natale, riferendosi alle
accuse rivolte dal premier Silvio Berlusconi ai giornalisti nel corso
della conferenza stampa al G8.

''Forse perche' troppo abituato a muoversi nell'ambiente
superprotetto di alcune simil-interviste, l'on.Berlusconi reagisce in
maniera scomposta quando si sente fare una domanda vera - osserva
Natale - Giornalisti che fanno il loro mestiere non hanno nulla di cui
vergognarsi''.

''La vergogna - sottolinea il presidente della Fnsi - e'
piuttosto nel comportamento di un capo del governo che si vanta di
essere il recordman delle presenze ai vertici internazionali, ma non
ha ancora imparato dai leader degli altri Paesi democratici come si
rispetti l'informazione''.

(Sin/Pn/Adnkronos)
27-MAG-11 18:23

NNNNGiustizia/ Fnsi: Vergogna premier che non rispetta informazione
Reagisce in maniera scomposta quando gli fanno domande vere

Roma, 27 mag. (TMNews) - "Non si pu accettare in silenzio, come
se fosse la normalit di un paese civile, l'insulto pressoch
continuo che il presidente del Consiglio rivolge ai giornalisti".
E' quanto afferma in una nota il presidente della Federazione
nazionale della stampa italiana, Roberto Natale commentando le
parole di Silvio Berlusconi contro i giornalisti.

"Forse perch troppo abituato a muoversi nell'ambiente
superprotetto di alcune simil-interviste, Berlusconi reagisce in
maniera scomposta quando si sente fare una domanda vera - osserva
Natale -. Giornalisti che fanno il loro mestiere non hanno nulla
di cui vergognarsi. La vergogna piuttosto nel comportamento di
un capo del governo che si vanta di essere il recordman delle
presenze ai vertici internazionali, ma non ha ancora imparato dai
leader degli altri paesi democratici come si rispetti
l'informazione".

Red/Gal

271859 mag 11

Scoperto super -colesterolo più pericoloso di LDL

SALUTE: SCOPERTO SUPER-COLESTEROLO PIU' PERICOLOSO DI LDL
ESPERTI, PRESENTE SOLO IN DIABETICI PER ALTERAZIONI METABOLISMO
(ANSA) - ROMA, 27 MAG - C'e' un nuovo nemico delle arterie
per i malati di diabete. E' un colesterolo ultra-cattivo,
battezzato cosi' dagli scienziati di Coventry che l'hanno
isolato. I ricercatori hanno rilevato che e' ancora piu'
''colloso'' del colesterolo LDL, finora considerato 'cattivo' e
quindi capace di attaccarsi alle pareti delle arterie con piu'
facilita' e formare placche che ostruiscono il flusso del
sangue. Il nome scientifico e' MGmin-LDL (metilgliossale-LDL) e
deriva da un processo di glicazione, (l'aggiunta di zucchero
alle proteine del noto LDL). E' questo processo che rende la
sostanza piu' densa e, sempre secondo la defizione dei
ricercatori dell'universita' di Warwick che hanno pubblicato la
loro ricerca su Diabetes, piu' 'appiccicosa'.
''Il metilgliossale e' un composto che si trova in quantita'
3-4 volte superiori nei diabetici - afferma all'ANSA Enzo
Manzato, del dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche
dell'universita' di Padova - perche' nei malati c'e'
un'alterazione del metabolismo dello zucchero. L'LDL, infatti,
nelle persone sane si modifica molto meno''.
''Questa trasformazione metabolica - aggiunge Cesare
Sirtori, del dipartimento di Scienze Farmacologiche
dell'universita' di Milano - avviene in funzione della gravita'
del diabete ed e' uno dei fattori che si ritiene siano in gioco
nell'aterosclerosi dei diabetici, proprio per la sua
SOLcapacita' di formare delle placche nelle arterie''.
L'isolamento di questo composto potrebbe spiegare il motivo
per cui la metformina, un farmaco molto usato per il diabete di
tipo 2, sia piu' efficace contro le malattie cardiovascolari,
proprio perche' abbassa i livelli di zucchero nel sangue e
'combatte' la formazione del colesterolo MGmin-LDL.(ANSA).

Y63-MRB
27-MAG-11 12:59 NNNN

Salute: giornata del sollievo, numero verde per consulenza psicologica

SALUTE:GIORNATA SOLLIEVO;NUMERO VERDE CONSULENZA PSICOLOGICA
INIZIATIVA PROMOSSA DA NOPAIN ONLUS
(ANSA) - MILANO, 27 MAG - Un nuovo servizio di Consulenza
Psicologica Telefonica e' stato annunciato da Nopain Onlus,
Associazione Italiana per la cura della Malattia Dolore, in
occasione della 'X Giornata nazionale del Sollievo' che si
celebra domenica prossima 29 maggio.
Lo ha reso noto la stessa associazione ''nella convinzione -
riferisce una nota - che un corretto approccio alle persone con
dolore non puo' essere rappresentato soltanto dall'applicazione
di protocolli e linee guida di terapia farmacologia e di
applicazione tecnologica, ma anche dal sostegno psicologico e
dalla capacita' di rapportarsi umanamente a chi soffre''.
''Occorre considerare il malato nella sua interezza - spiega
Paolo Notaro, presidente di Nopain Onlus e responsabile della
Struttura di Terapia del Dolore dell'Ospedale di Niguarda - e
porre attenzione a tutti i suoi bisogni, psichici, fisici,
sociali e spirituali, per migliorare la qualita' di vita del
paziente e della sua famiglia.
Notaro ricorda che il 61% dei pazienti con dolore cronico
subisce una riduzione della capacita' lavorativa, il 50% soffre
di depressione reattiva secondaria, i disturbi ansiosi sono
presenti nel 40% dei casi e i pensieri suicidi sono triplicati
rispetto alla media della popolazione.
Il servizio, totalmente gratuito, e' attivo ogni mercoledi'
dalle 9.30 alle 12.30 e vi si accede chiamando il numero verde
800 974 261. E' finalizzato ad accogliere problematiche di
natura emotiva connesse sia alla specifica condizione medica che
il paziente e i suoi familiari si trovano ad affrontare, sia al
mantenimento del benessere psicologico. (ANSA).

BRA
27-MAG-11 14:46 NNNN

Aggiornamenti delle aree riservate ai possessori di userid e password (al 27 maggio 2011)

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LIBANO: AL-JAZEERA, 5 SOLDATI ITALIANI FERITI IN ESPLOSIONE VICINO SIDONE - NELL'ATTENTATO UN MORTO E QUATTRO FERITI, UNO E' GRAVISSIMO =

LIBANO: TV; ESPLOSIONE CONTRO MEZZO UNIFIL, FERITI ++

(ANSA) - BEIRUT, 27 MAG - Un numero imprecisato di feriti e'
il primo bilancio di un'esplosione che ha colpito oggi un mezzo
dell'Unifil, la missione Onu schierata nel sud del Libano.
Lo riferisce la tv panaraba al Jazira con una scritta in
sovrimpressione, mentre l'emittente libanese Future Tv afferma
che un ordigno e' esploso a sud di Sidone (40 km a sud di
Beirut) nei pressi del fiume Awwali, al passaggio di un mezzo
dei caschi blu. (ANSA).

Z10-GV
27-MAG-11 16:09 NNNN
LIBANO: AL-JAZEERA, 5 SOLDATI ITALIANI FERITI IN ESPLOSIONE VICINO SIDONE =

Beirut, 27 mag. - (Adnkronos/Aki) - Cinque soldati italiani
dell'Unifil, la forza Onu dispiegata nel sud del Libano, sarebbero
rimasti feriti a causa di un'esplosione verificatasi nei pressi di
Sidone. Lo riferisce la tv al-Jazeera. La deflagrazione avrebbe
colpito un mezzo militare. Al momento non si conoscono ulteriori
dettagli su quanto avvenuto.

(Hay-Vir/Col/Adnkronos)
27-MAG-11 16:15
LIBANO: DIFESA, NELL'ATTENTATO UN MORTO E QUATTRO FERITI, UNO E' GRAVISSIMO =

Roma, 27 mag. (Adnkronos) - Fonti militari della Difesa
confermano all'Adnkronos la notizia dell'attentato contro
un'autocolonna di caschi blu italiani della missione Unifil in Libano.
Un militare italiano e' morto e quattro sono rimasti feriti in
conseguenza dell'esplosione di un ordigno nelle vicinanze di Sidone.
Uno dei feriti e' in condizioni gravissime.

(Mac/Col/Adnkronos)
27-MAG-11 16:49


NNNN

Ministero del lavoro e delle politiche sociali Lett.Circ. 19-5-2011 n. 15/VI/0011398 Chiarimenti in merito alle modifiche all’articolo 38, comma 1 del D.Lgs. n. 81/2008, introdotte dal D.Lgs. n. 106/2009. Emanata dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Direzione generale della tutela delle condizioni di lavoro, Div. VI.

Lett.Circ. 19 maggio 2011, n. 15/VI/0011398 (1).
        Chiarimenti in merito alle modifiche all’articolo 38, comma 1 del D.Lgs. n. 81/2008, introdotte dal D.Lgs. n. 106/2009.         

(1) Emanata dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Direzione generale della tutela delle condizioni di lavoro, Div. VI.


                               
                                  
Al                                                  
Ministero della difesa                                           
                                                    
Direzione generale della sanità militare                                           
                                                    
Via S. Stefano Rotondo, 4                                           
                                                    
00184 - Roma                                           
                                  
Al                                                  
Ministero dell’interno                                           
                                                    
Dipartimento della polizia di Stato                                           
                                                    
Direzione centrale di sanità                                           
                                                    
Piazza Vittorio Emanuele, 13                                            
                                                    
00184 - Roma                                           
                                  
Alla                                                  
Fnomceo                                           
                                                    
Piazza Cola di Rienzo, 80/A                                           
                                                    
00192 - Roma                                           
                                  
Alla                                                  
Simla - Società italiana di medicina legale e delle assicurazioni c/o Prof. Paolo Arbarello                                            
                                                    
Dipartimento scienze anatomiche                                           
                                                    
Università La Sapienza                                           
                                                    
Roma                                           
                                  
Alla                                                  
Simlii - Società italiana di medicina del lavoro e igiene industriale                                           
                                                    
Piazzale Spedali Civili, 1                                            
                                                    
25123 - Brescia                                           
                                  
Alla                                                  
Siti - Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica                                           
                                                    
Viale Città d’Europa, 74                                            
                                                    
00144 - Roma                                           
                                  
All’                                                  
Airm - Associazione italiana di radioprotezione medica                                            
                                                    
Via degli Archinto, 4                                            
                                                    
00163 - Roma                                           
                                  
All’                                                  
Anma - Associazione nazionale medici d’azienda e competenti                                           
                                                    
Via San Maurilio, 40                                           
                                                    
20123 - Milano                                         


                 



In relazione ai numerosi quesiti pervenuti alla scrivente, riguardanti la possibilità per i medici competenti ex articolo 38, comma 1, lettera d-bis), del D.Lgs. n. 81/2008 di esercitare la propria attività in ambito civile, si ritiene di dover chiarire alcuni aspetti della norma di cui trattasi.     
Il D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 180 del 5 agosto 2009, recante: “Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 in materia della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”, ha modificato l’articolo 38 (Titoli e requisiti dei medici competenti), comma 1 del predetto D.Lgs. n. 81/2008,  introducendo la lettera d-bis), la cui specifica dizione è: "con esclusivo riferimento al ruolo dei sanitari delle Forze armate, compresa  l’Arma dei carabinieri, della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza, svolgimento di attività di medico nel settore del lavoro per almeno quattro anni".     
La ratio di tale modifica è stata quella di sanare situazioni di potenziale criticità in materia di salute e sicurezza sul lavoro presenti nelle Forze Armate e nella Polizia di Stato in relazione alle attività dei medici militari, come si evince chiaramente dalla Relazione di accompagnamento al D.Lgs. n. 106/2009,  che recita testualmente: “.. omissis...L’emendamento all’articolo 38 serve a consentire ai medici operanti presso le Forze Armate e la Polizia di Stato di continuare a svolgere le funzioni di medico competente - come oggi è loro consentito ex lege (v. articolo 44, comma 1, lettera d), D.Lgs. 5 ottobre 2000, n. 334) - qualora in possesso di una esperienza professionale specifica almeno quadriennale”.     
La volontà del Legislatore risulta chiaramente  diretta ad individuare una disciplina peculiare, applicabile unicamente  alle aree “riservate” ai medici delle Forze Armate e della Polizia di Stato senza che in ragione di tale previsione - la quale ha valore di eccezione - possa configurarsi un regime diversificato della disciplina di ordine generale relativa al possesso dei titoli e, per quanto qui interessa, ai requisiti necessari per l’ammissione agli esami per l’iscrizione nell’elenco nominativo dei medici autorizzati alla sorveglianza sanitaria ex D.Lgs. n. 230/1995 e successive modifiche e integrazioni.     
Pertanto, in condivisione con il Ministero della Salute - Dipartimento della Prevenzione e della Comunicazione, Direzione Generale della Prevenzione - Ufficio II, sulla base delle prescrizioni dell’art. 44 del D.Lgs. n. 334/2000 e delle motivazioni contenute nella Relazione d’accompagnamento al D.Lgs. n. 106/2009,  che circoscrivono l’ambito di attività dei medici di cui all’articolo 38, comma 1, lettera d-bis), all’interno delle Amministrazioni di appartenenza, si ritiene che tali sanitari, ove non in possesso dei titoli e dei requisiti richiesti dalla normativa di riferimento generale, non possono essere ammessi a sostenere gli esami di abilitazione per l’iscrizione nell’elenco nominativo dei medici autorizzati alla radioprotezione, istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.     

     
Si invitano i destinatari della presente lettera circolare a darne la massima diffusione.     

     
Il Direttore generale      
Dott. Giuseppe Umberto Mastropietro   



D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, art. 38
D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106, art. 24
D.Lgs. 5 ottobre 2000, n. 334, art. 44
D.Lgs. 17 marzo 1995, n. 230