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sabato 23 novembre 2024

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-03841 presentato da DORI Devis testo di Giovedì 21 novembre 2024, seduta n. 385   DORI e ZARATTI. — Al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che: il 20 ottobre 2024 Moussa Diarra, ragazzo ventiseienne originario del Mali, è stato ucciso da un colpo al cuore sparato dalla pistola di un agente della polizia ferroviaria all'entrata della stazione dei treni, di Porta Nuova a Verona; quando è stato ucciso, Moussa Diarra mostrava uno stato di forte disagio psichico, vagando da ore senza meta in zone limitrofe e stazione, sembra sfogando la propria frustrazione verso la biglietteria e la tabaccheria; in quelle ore sarebbe stato intercettato più volte dalla polizia di Stato e dalla polizia locale che non hanno chiamato alcuna ambulanza;

 

            ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03841

Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 385 del 21/11/2024

Firmatari
Primo firmatario: DORI DEVIS
Gruppo: ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Data firma: 20/11/2024
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZARATTI FILIBERTO ALLEANZA VERDI E SINISTRA 21/11/2024


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 20/11/2024
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03841
presentato da
DORI Devis
testo di
Giovedì 21 novembre 2024, seduta n. 385

  DORI e ZARATTI. — Al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

il 20 ottobre 2024 Moussa Diarra, ragazzo ventiseienne originario del Mali, è stato ucciso da un colpo al cuore sparato dalla pistola di un agente della polizia ferroviaria all'entrata della stazione dei treni, di Porta Nuova a Verona;

quando è stato ucciso, Moussa Diarra mostrava uno stato di forte disagio psichico, vagando da ore senza meta in zone limitrofe e stazione, sembra sfogando la propria frustrazione verso la biglietteria e la tabaccheria;

in quelle ore sarebbe stato intercettato più volte dalla polizia di Stato e dalla polizia locale che non hanno chiamato alcuna ambulanza;

nelle ricostruzioni giornalistiche che citano le immagini delle numerose telecamere situate ad ogni angolo della stazione, pare che Moussa Diarra stesse per aggredire con un coltello l'agente della Polfer che poi gli ha sparato, ma questa circostanza deve essere accertata dai periti balistici;

a quasi un mese dall'uccisione, le immagini delle telecamere che controllano l'area ferroviaria sono state visionate soltanto dall'autorità giudiziaria;

nonostante siano state richieste dalla famiglia, autorità del Mali, amici, avvocati e dalle 5000 persone che hanno manifestato a Verona per chiedere «Verità e giustizia per Moussa», le riprese delle telecamere della stazione, che potrebbero far luce sull'uccisione di Moussa Diarra non sono ancora state consegnate ai legali della famiglia, al medico legale e ai periti di parte che le chiedono per ricostruire l'esatta dinamica dei fatti;

in data 12 novembre 2024, è stata indetta una conferenza stampa davanti alla stazione dei treni Porta Nuova Verona, con l'avvocato della famiglia di Moussa Diarra, Paola Malavolta, il Comitato Verità e Giustizia per Moussa, l'Associazione Faso Yeredon di Verona, il console Gianfranco Rondello, del consolato onorario della Repubblica del Mali, Mahamoud Idrissa Bouné presidente dell'Alto consiglio dei Maliani in Italia per chiedere «Verità e giustizia per Moussa» e per richiedere accesso alle riprese delle telecamere in modo da garantire trasparenza nell'accertamento della verità dei fatti;

il 13 novembre 2024, il quotidiano «Il Gazzettino» ha pubblicato un articolo in cui sostiene «la telecamera centrale orientata verso il piazzale (della stazione) non era in funzione a causa di un'anomalia su cui ora sono in corso accertamenti» e continua dicendo che «non sarebbe dunque disponibile un video ravvicinato dei fatali istanti in cui sono stati esplosi i tre colpi di pistola da parte del poliziotto» e che questo fatto è ora al vaglio degli inquirenti;

tuttavia, nelle scorse settimane l'esistenza di questi video era stata confermata da un comunicato congiunto inviato il 20 ottobre 2024 da procura e questura e nel quale viene citata la tesi della legittima difesa, proprio in virtù dei video delle telecamere. Nel comunicato si sostiene infatti che sono al vaglio della procura «tutte le immagini registrate dalle numerose telecamere presenti della zona» e che «l'indagine potrà avvalersi di riscontri oggettivi che saranno fondamentali per una ricostruzione completa ed imparziale di quanto accaduto» –:

quali iniziative di competenza intendano adottare i Ministri interrogati al fine di contribuire a fare luce sulla vicenda anche in considerazione delle esigenze di tutela efficace e immediata della sicurezza pubblica.
(4-03841)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

apparecchio di registrazione

dispositivo di sicurezza

stazione ferroviaria

omicidio

legittima difesa

polizia locale

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