SANITA': DONATORI POLIZIA, RECORD EMERGENZA SANGUE NEL LAZIO
=
Roma, 30 ago. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Il Lazio ha bisogno
di sangue. "Nella regione
la carenza di liquido ematico sta toccando
livelli record. In particolare,
nelle ultime ore, e' scattata una vera
e propria emergenza per gli ospedali
romani che non riescono a far
fronte alle richieste di sangue. La grave
situazione, dovuta anche al
calo delle donazioni nei mesi estivi, sta
pregiudicando l'attivita'
operativa dei nosocomi romani. Sono diversi gli
interventi chirurgici
programmati rinviati per favorire le esigenze di pronto
soccorso". Lo
afferma l'Advps-Onlus, Associazione donatori e volontari
personale
Polizia di Stato.
"Numerosi sono stati anche gli acquisti di
sacche di sangue da
altre regioni: per far fronte alle emergenze e' stato
gia' inviato
diverse volte personale sanitario a Bergamo, Bolzano e Aversa".
"Lo
scorso 16 agosto l'Asl Roma H (Sit di Velletri) - spiega
Carmelo
Mandalari, responsabile Roma dell'Advps-Onlus - ha dovuto inviare
a
Roma oltre 140 sacche di sangue per poter garantire gli interventi
di
urgenza. Si tratta di un problema sanitario e sociale che va avanti
da
molte legislature regionali". Con il paradosso che il Lazio e'
"l'unica
regione a non essere autosufficiente in molti mesi dell'anno,
con particolare
riferimento alla citta' di Roma e alla Provincia".
Insomma, il Lazio "e'
in grave deficit e serve la solidarieta'
di tutti per salvare vite umane".
Per questo motivo l'Advps-Onlus
invita tutti i possibili donatori a recarsi
in qualsiasi Centro
trasfusionale oppure nei centri di raccolta gestiti dalle
Associazioni
dei donatori di sangue. L'appello alla donazione e' rivolto a
tutti i
cittadini in buona salute tra i 18 e i 65
anni. Per donare il sangue,
ricorda l'associazione, e' necessario avere un
peso corporeo non
inferiore ai 50 Kg. E' necessario recarsi al prelievo a
digiuno. E'
possibile bere un caffe', un te' o un succo di frutta. Non
e'
consentito ingerire latte e
derivati.
(Red-Mal/Ct/Adnkronos)
30-AGO-11 16:50
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martedì 30 agosto 2011
SCIOPERI:SARA' UN SETTEMBRE CALDO,CGIL APRE STAGIONE DIFFICILE
SCIOPERI:SARA' UN SETTEMBRE CALDO,CGIL APRE STAGIONE
DIFFICILE =
(AGI) - Roma, 30 ago. - Sara' un settembre caldo, e non solo
dal punto di vista meteorologico. Sul fronte degli scioperi, e'
prevista una raffica di proteste che prendera' il via con lo
stop generale della Cgil indetto per il 6 settembre contro la
manovra. Ma si incroceranno le braccia anche nel trasporto
aereo e ferroviario.
Il sindacato di Corso Italia ha indetto per martedi' uno
sciopero generale di otto ore per ogni turno "contro e per
cambiare la manovra iniqua e sbagliata del governo". Saranno
cento le piazze dove si terranno le manifestazioni mentre le
modalita' e l'articolazione della protesta nei vari settori
variera' da territorio a territorio. La Filt Cgil incrocera' le
braccia dalle 10 alle 18 nel trasporto aereo e dalla 9 alle 17
nel trasporto ferroviario. Sempre martedi' 6 a protestare per
l'intero turno di lavoro saranno anche i lavoratori del
pubblico e privato aderenti a Usb, Slai-Cobas, Cib-Unicobas,
Snater, Sicobas e Usi.
Il 15 settembre e' invece la volta dei trasporti. Gli
assistenti di volo di Meridiana Fly aderenti alla Filt Cgil Rsa
incrociano le braccia dalle 10 alle 14. Nella stessa giornata i
dipendenti di Trenitalia aderenti all'Orsa Ferrovie scioperano
per il settore cargo tutto il giorno dalle 21 del 15 alle 20.59
del 16. Il giorno dopo si fermano i lavoratori delle Fs
aderenti all'Orsa (personale settore cargo e settore trasporto
viaggiatori) dalle 21 del 17 alle 20.59 del 18. Sempre giovedi'
15 stop dei vigili del fuoco (compreso il personale degli
aeroporti) dalle 10 alle 14. Infine lunedi' 26 settembre la
protesta riguarda i magistrati professionali e onorari: al
ministero della Giustizia i dipendenti aderenti
all'Associazione magistrati tributari si asterranno dalle
udienze fino al 1 ottobre. (AGI)
Ila
301423 AGO 11
NNNN
(AGI) - Roma, 30 ago. - Sara' un settembre caldo, e non solo
dal punto di vista meteorologico. Sul fronte degli scioperi, e'
prevista una raffica di proteste che prendera' il via con lo
stop generale della Cgil indetto per il 6 settembre contro la
manovra. Ma si incroceranno le braccia anche nel trasporto
aereo e ferroviario.
Il sindacato di Corso Italia ha indetto per martedi' uno
sciopero generale di otto ore per ogni turno "contro e per
cambiare la manovra iniqua e sbagliata del governo". Saranno
cento le piazze dove si terranno le manifestazioni mentre le
modalita' e l'articolazione della protesta nei vari settori
variera' da territorio a territorio. La Filt Cgil incrocera' le
braccia dalle 10 alle 18 nel trasporto aereo e dalla 9 alle 17
nel trasporto ferroviario. Sempre martedi' 6 a protestare per
l'intero turno di lavoro saranno anche i lavoratori del
pubblico e privato aderenti a Usb, Slai-Cobas, Cib-Unicobas,
Snater, Sicobas e Usi.
Il 15 settembre e' invece la volta dei trasporti. Gli
assistenti di volo di Meridiana Fly aderenti alla Filt Cgil Rsa
incrociano le braccia dalle 10 alle 14. Nella stessa giornata i
dipendenti di Trenitalia aderenti all'Orsa Ferrovie scioperano
per il settore cargo tutto il giorno dalle 21 del 15 alle 20.59
del 16. Il giorno dopo si fermano i lavoratori delle Fs
aderenti all'Orsa (personale settore cargo e settore trasporto
viaggiatori) dalle 21 del 17 alle 20.59 del 18. Sempre giovedi'
15 stop dei vigili del fuoco (compreso il personale degli
aeroporti) dalle 10 alle 14. Infine lunedi' 26 settembre la
protesta riguarda i magistrati professionali e onorari: al
ministero della Giustizia i dipendenti aderenti
all'Associazione magistrati tributari si asterranno dalle
udienze fino al 1 ottobre. (AGI)
Ila
301423 AGO 11
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MANOVRA: SPI CGIL, UN ACCORDO SULLE SPALLE DEI PENSIONATI
MANOVRA: SPI CGIL, UN ACCORDO SULLE SPALLE DEI
PENSIONATI =
Roma, 30 ago. (Adnkronos) - "Ingiustizia e' fatta. Il contributo
di solidarieta' sparisce per alcuni ma resta a carico dei pensionati,
gia' colpiti dal blocco della perequazione, e dei pubblici
dipendenti". E' la posizione di Ivan Pedretti, segretario nazionale
Spi-Cgil. "Bossi e Berlusconi hanno ritenuto sommamente ingiusto
chiedere un contributo mensile netto di 21 euro, per due anni, a chi
ha un reddito netto di oltre 5.000 (lo 0,4% per due anni). Non e'
andata cosi' per il prelievo mensile di circa 42 euro netti messo a
carico di pensionati con un reddito netto di 1.900 euro. Un contributo
che gravera' su pensionato finche' campa (il 2,2% a vita)", spiega il
sindacato.
"La verita' e' che si sta usando la crisi per infliggere un
ulteriore colpo al sistema previdenziale pubblico. Lo conferma la
decisione, con effetto retroattivo, di non considerare utili ai fini
del raggiungimento dei 40 anni di contributi il servizio militare e,
soprattutto, gli anni riscattati", aggiunge Pedretti.
Questo Governo, conclude, "non ha accettato di tassare i
capitali esportati illegalmente perche' non ha voluto infrangere un
patto. Nessuno scrupolo invece nell'infrangere il patto con quei
cittadini che hanno investito il loro denaro per costruirsi un futuro.
Ancora una volta questo Governo premia l'illegalita'".
(Sec/Ct/Adnkronos)
30-AGO-11 15:27
NNNN
MANOVRA: PANTALEO (FLC-CGIL), GOVERNO FA CASSA CON PENSIONI =
(AGI) - Roma, 30 ago. - "Invece di recuperare le risorse
derivanti dalla eliminazione della sovratassa su redditi alti
con una imposta patrimoniale, con una seria lotta alle evasioni
fiscali e con una riduzione seria dei costi della politica, si
sceglie di far cassa attraverso pesanti interventi sulle
pensioni". Cosi' Mimmo Pantaleo, segretario generale della FLC
CGIL, commenta le ultime modifiche del governo alla manovra
anticrisi secondo cui il servizio militare e gli anni di
universita', anche se regolarmente riscattati, non sono piu'
riconosciuti ai fini della maturazione dell'eta' pensionistica.
"E' un vero ladrocinio - aggiunge Pantaleo - quello che sta
per commettere il governo a danno dei lavoratori innalzando
l'eta' pensionabile da uno fino a 6 anni. Chi ha fatto il
militare dovra' rimanere in servizio un anno in piu', mentre
chi ha riscattato gli anni di laurea addirittura cinque. In
molti casi queste misure si sommano fino a bloccare per 6 anni
l'uscita dal lavoro. Ma il tempo diventa infinito se si
aggiunge il prolungamento di un anno per la finestra mobile
nella scuola".
Per Pantaleo, ci si trova di fronte a "un governo bugiardo
e infingardo che ha preso di mira nuovamente i settori della
conoscenza dove c'e' la piu' alta concentrazione di personale
laureato. Solo nella scuola - elenca il segretario Flc Cgil -
ogni anno ci sono in media 30.000 pensionamenti di docenti,
dirigenti e ATA di cui circa l'80% e' personale laureato.
Evapora il piano triennale sulle immissioni in ruolo perche'
ritardando i pensionamenti non ci saranno prospettive di
stabilizzazioni nei prossimi anni ne' per i precari e ne' per i
neolaureati che intendono intraprendere la professione docente.
Questo ulteriore provvedimento si aggiunge, nei settori della
conoscenza, ai tagli pesantissimi agli organici, al blocco dei
contratti, degli scatti di anzianita', al TFR liquidato dopo
due anni e alla possibilita' di congelare la tredicesima
mensilita'". A questo si somma il decreto correttivo di
Brunetta con cui "si intende annullare ogni spazio di
contrattazione modificando in maniera unilaterale e retroattiva
il contratto vigente per penalizzare ancora di piu' la dignita'
del lavoro pubblico". Per Pantaleo, "alle politiche
antipopolari bisogna rispondere con un duro e lungo conflitto
perche' il Governo Berlusconi sta portando il Paese nel
baratro". A fronte di tutto cio', conclude il segretario, "si
rafforzano tutte le ragioni per aderire in massa allo sciopero
generale indetto dalla CGIL il 6 settembre e partecipare in
massa alle manifestazioni territoriali". (AGI)
Rmg
301524 AGO 11
NNNN
Roma, 30 ago. (Adnkronos) - "Ingiustizia e' fatta. Il contributo
di solidarieta' sparisce per alcuni ma resta a carico dei pensionati,
gia' colpiti dal blocco della perequazione, e dei pubblici
dipendenti". E' la posizione di Ivan Pedretti, segretario nazionale
Spi-Cgil. "Bossi e Berlusconi hanno ritenuto sommamente ingiusto
chiedere un contributo mensile netto di 21 euro, per due anni, a chi
ha un reddito netto di oltre 5.000 (lo 0,4% per due anni). Non e'
andata cosi' per il prelievo mensile di circa 42 euro netti messo a
carico di pensionati con un reddito netto di 1.900 euro. Un contributo
che gravera' su pensionato finche' campa (il 2,2% a vita)", spiega il
sindacato.
"La verita' e' che si sta usando la crisi per infliggere un
ulteriore colpo al sistema previdenziale pubblico. Lo conferma la
decisione, con effetto retroattivo, di non considerare utili ai fini
del raggiungimento dei 40 anni di contributi il servizio militare e,
soprattutto, gli anni riscattati", aggiunge Pedretti.
Questo Governo, conclude, "non ha accettato di tassare i
capitali esportati illegalmente perche' non ha voluto infrangere un
patto. Nessuno scrupolo invece nell'infrangere il patto con quei
cittadini che hanno investito il loro denaro per costruirsi un futuro.
Ancora una volta questo Governo premia l'illegalita'".
(Sec/Ct/Adnkronos)
30-AGO-11 15:27
NNNN
MANOVRA: PANTALEO (FLC-CGIL), GOVERNO FA CASSA CON PENSIONI =
(AGI) - Roma, 30 ago. - "Invece di recuperare le risorse
derivanti dalla eliminazione della sovratassa su redditi alti
con una imposta patrimoniale, con una seria lotta alle evasioni
fiscali e con una riduzione seria dei costi della politica, si
sceglie di far cassa attraverso pesanti interventi sulle
pensioni". Cosi' Mimmo Pantaleo, segretario generale della FLC
CGIL, commenta le ultime modifiche del governo alla manovra
anticrisi secondo cui il servizio militare e gli anni di
universita', anche se regolarmente riscattati, non sono piu'
riconosciuti ai fini della maturazione dell'eta' pensionistica.
"E' un vero ladrocinio - aggiunge Pantaleo - quello che sta
per commettere il governo a danno dei lavoratori innalzando
l'eta' pensionabile da uno fino a 6 anni. Chi ha fatto il
militare dovra' rimanere in servizio un anno in piu', mentre
chi ha riscattato gli anni di laurea addirittura cinque. In
molti casi queste misure si sommano fino a bloccare per 6 anni
l'uscita dal lavoro. Ma il tempo diventa infinito se si
aggiunge il prolungamento di un anno per la finestra mobile
nella scuola".
Per Pantaleo, ci si trova di fronte a "un governo bugiardo
e infingardo che ha preso di mira nuovamente i settori della
conoscenza dove c'e' la piu' alta concentrazione di personale
laureato. Solo nella scuola - elenca il segretario Flc Cgil -
ogni anno ci sono in media 30.000 pensionamenti di docenti,
dirigenti e ATA di cui circa l'80% e' personale laureato.
Evapora il piano triennale sulle immissioni in ruolo perche'
ritardando i pensionamenti non ci saranno prospettive di
stabilizzazioni nei prossimi anni ne' per i precari e ne' per i
neolaureati che intendono intraprendere la professione docente.
Questo ulteriore provvedimento si aggiunge, nei settori della
conoscenza, ai tagli pesantissimi agli organici, al blocco dei
contratti, degli scatti di anzianita', al TFR liquidato dopo
due anni e alla possibilita' di congelare la tredicesima
mensilita'". A questo si somma il decreto correttivo di
Brunetta con cui "si intende annullare ogni spazio di
contrattazione modificando in maniera unilaterale e retroattiva
il contratto vigente per penalizzare ancora di piu' la dignita'
del lavoro pubblico". Per Pantaleo, "alle politiche
antipopolari bisogna rispondere con un duro e lungo conflitto
perche' il Governo Berlusconi sta portando il Paese nel
baratro". A fronte di tutto cio', conclude il segretario, "si
rafforzano tutte le ragioni per aderire in massa allo sciopero
generale indetto dalla CGIL il 6 settembre e partecipare in
massa alle manifestazioni territoriali". (AGI)
Rmg
301524 AGO 11
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Anche i Paperoni tedeschi si schierano 'Tassateci di più e non tagliate il welfare'
Appello di 48 ricchi al governo: abbiamo troppi soldi
BERLINO - «Abbiamo tanti soldi, più di quanti ce ne servano. Per affrontare la crisi aumentate le tasse a noi ricchi, non tagliate welfare e servizi ai poveri o ai meno abbienti!». L´appello è di un gruppo di 48 tedeschi ad alto reddito, rilanciato ieri dal quotidiano berlinese Der Tagesspiegel in apertura della sezione economia. L´esempio dato in America dalle dichiarazioni pubbliche del supermiliardario Warren Buffett, poi a Parigi da molti esponenti delle "grandes familles" francesi, fa scuola. Viene raccolto anche dai ricchi della prima economia europea. E gli economisti dànno loro ragione: l´erario federale, raccogliendo l´invito dei "Paperoni" di Germania a spremerli di più, potrebbe contare su entrate tributarie supplementari stimate tra i dieci e i venti miliardi di euro in più ogni anno.
L´iniziativa è partita da Peter Vollmer, un editore berlinese settantunenne. «Non mi servono tutti i soldi che ho, ne ho più che abbastanza e la proprietà non è una priorità intoccabile per me, con parte dei miei soldi si possono fare cose sensate nell´interesse pubblico», egli dice. E ha lanciato un appello a organizzarsi per un pressing dei ricchi sul potere politico, chiedendo di essere tassati di più. Hanno già risposto in quarantotto persone: psicoterapeuti, pedagoghi, medici, imprenditori, insomma cittadini benestanti d´ogni tipo.
«Siamo intellettuali mossi dalla coscienza», ha spiegato Herr Vollmer al Tagesspiegel. L´editore non è nuovo a sorprese del genere: l´anno scorso ha donato 5 milioni di euro a un´associazione di beneficienza che si batte per imporre condizioni di lavoro più umane.
Il Tagesspiegel, aiutato da Herr Vollmer, ha fatto i conti: anche in Germania i ricchi sono sempre più ricchi, e la forbice del reddito si aggrava. Almeno 90mila cittadini federali hanno un patrimonio di 5 milioni di euro. Per cui, se il governo li tassasse di più introducendo tasse sulle proprietà immobiliari, o restaurando la patrimoniale abolita da Helmut Kohl, le entrate tributarie aumenterebbero tra i 10 e i 18 miliardi secondo Stefan Bach dell´istituto economico Diw, e di 20 miliardi l´anno a detta dell´armatore amburghese Peter Kraemer, un altro ricco solidale
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 30 giugno 2011, n. 147 Regolamento recante attuazione dell'articolo 2, comma 3, della legge 7 agosto 1990, n. 241, come modificato dall'articolo 7 della legge n. 69/2009, in materia di termini, non superiori a 90 giorni, di conclusione dei procedimenti amministrativi di competenza del Ministero dell'economia e delle finanze, della Scuola superiore dell'economia e delle finanze, dell'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, della Guardia di finanza e dei Fondi previdenziali e assistenziali del personale della Guardia di finanza. (11G0189) (GU n. 200 del 29-8-2011 ) note: Entrata in vigore del provvedimento: 30/08/2011
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Visti il regio decreto-legge 8 dicembre 1927, n. 2258, convertito dalla legge 6 dicembre 1928, n. 3474, istitutivo dell'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato e il relativo regolamento di organizzazione, approvato, da ultimo, con il decreto del Presidente della Repubblica 15 dicembre 2003, n. 385 e il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze 1° ottobre 2004 che individua gli uffici di livello dirigenziale non generale della Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato; Visto il regio decreto-legge 5 luglio 1934, n. 1187, recante provvedimenti per la Guardia di finanza, e successive modificazioni, ed in particolare gli articoli 23 e 33 che istituiscono, rispettivamente, il Fondo di previdenza per il personale appartenenti ai ruoli ispettori, sovrintendenti, appuntati e finanzieri e la Cassa ufficiali, attribuendo loro la personalita' giuridica; Visti l'articolo 1, comma 1, della legge 23 aprile 1959 n. 189 e l'articolo 1 del decreto legislativo 19 marzo 2001, n. 68, che dispongono che la Guardia di finanza e' una forza di polizia ad ordinamento militare, con competenza generale in materia economica e finanziaria, che dipende direttamente e a tutti gli effetti dal Ministro dell'economia e delle finanze, e le disposizioni che regolano l'assetto organizzativo, centrale e periferico, dello stesso Corpo costituite dall'articolo 5 della legge 23 aprile 1959, n. 189, dal decreto del Presidente della Repubblica 29 gennaio 1999, n. 34 e dalle determinazioni del Comandate generale; Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive modificazioni, che disciplina l'attivita' di Governo e l'ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ed in particolare l'articolo 17 comma 3, concernente l'adozione di regolamenti con decreti ministeriali nei casi previsti dalla legge; Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, concernente nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi, ed in particolare l'articolo 2 (come da ultimo sostituito dall'articolo 7 della legge 18 giugno 2009, n. 69) comma 3, che determina le modalita' di fissazione dei termini di conclusione dei procedimenti non superiori a novanta giorni; Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, e successive modificazioni, che riforma l'organizzazione del Governo, ed in particolare gli articoli da 23 a 25, relativi all'ordinamento del Ministero dell'economia e delle finanze; Visti il decreto del Ministro delle finanze 28 settembre 2000, n. 301, che riordina la Scuola superiore dell'economia e delle finanze che, all'articolo 1 dello stesso decreto, viene definita come una istituzione di alta cultura e formazione, posta alle dirette dipendenze del Ministro, con autonomia organizzativa e contabile e di bilancio, e il decreto del Rettore 22 dicembre 2000, approvato con decreto del Ministro delle Finanze 28 dicembre 2000, concernente la disciplina di funzionamento e organizzazione della Scuola superiore dell'economia e delle finanze, e successive modificazioni, e il decreto del Rettore 20 giugno 2002, recante il regolamento didattico e di ricerca della Scuola superiore dell'economia e delle finanze, e successive modificazioni; Visto il decreto legislativo 3 luglio 2003 n. 173 di riorganizzazione del Ministero dell'economia e delle finanze e delle agenzie fiscali; Vista la legge 18 giugno 2009, n. 69, recante disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitivita' nonche' in materia di processo civile che, tra l'altro, modifica ed integra alcuni articoli della citata legge n. 241/1990, ed, in particolare, l'articolo 7 della stessa legge n. 69/2009; Visti il decreto del Presidente della Repubblica 30 gennaio 2008, n. 43, di riorganizzazione del Ministero dell'economia e delle finanze e il decreto ministeriale 28 gennaio 2009, che individua le attribuzioni degli Uffici di livello dirigenziale non generale dei dipartimenti del Ministero dell'economia e delle finanze; Visto il decreto del Ministero per la pubblica amministrazione e l'innovazione, di concerto con il Ministro per la semplificazione normativa del 12 gennaio 2010 (pubblicato nella Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana, serie generale, 1° aprile 2010, n. 76), recante le linee di indirizzo per l'attuazione dell'articolo 7 della citata legge n. 69/2009; Considerato che, l'articolo 2, comma 2, della citata legge n. 241/1990, dispone che i procedimenti amministrativi di competenza delle amministrazioni statali e degli enti pubblici nazionali devono concludersi entro il termine di trenta giorni salvo il diverso termine previsto da disposizioni di legge o dai provvedimenti previsti nei commi 3, 4 e 5 dello stesso articolo 2; Considerato che per la determinazione dei termini di conclusione dei procedimenti con durata non superiore ai novanta giorni l'articolo 2, comma 3, prevede l'adozione di distinti atti costituiti da decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, per le amministrazioni statali, e da provvedimenti adottati secondo il proprio ordinamento, per gli enti pubblici nazionali; Ritenuto di dover procedere all'emanazione di un unico regolamento che determini i termini di conclusione dei procedimenti non superiori a 90 giorni relativi ai dipartimenti in cui si articola il Ministero dell'economia e delle finanze, all'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, alla Scuola superiore dell'economia e delle finanze, alla Guardia di finanza e ai fondi previdenziali e assistenziali del personale dipendente dalla Guardia di finanza (Cassa ufficiali e Fondo di previdenza per ispettori, sovrintendenti, appuntati e finanzieri); Ritenuto di non ricomprendere negli elenchi dei procedimenti le procedure relative al rapporto di lavoro del personale "contrattualizzato," regolati dalla contrattazione collettiva di settore e dal decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, e ritenuto di ricomprendere in tali elenchi i procedimenti relativi al personale della Guardia di finanza che e' assoggettato al regime di diritto pubblico, ai sensi dell'articolo 3, comma 1, del gia' citato decreto legislativo n. 165/2001; Ritenuto, a titolo meramente ricognitivo, su indicazione delle amministrazioni interessate e ferme restando le loro prerogative, nelle more dell'adozione dei provvedimenti applicativi dell'articolo 4 della legge 7 agosto 1990, n. 241, di individuare contestualmente alla determinazione dei termini del procedimento, anche le unita' organizzative responsabili dello stesso, al fine di evitare le incertezze derivanti dall'adozione, in tempi diversi, di decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, che determinino i termini dei procedimenti, e di un altro atto che, per ciascuna amministrazione, individui le unita' organizzative responsabili degli stessi procedimenti; Udito il parere del Consiglio di Stato n. 1499/2011, Sezione consultiva per gli atti normativi, espresso nell'Adunanza del 21 aprile 2011; Sulla proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con i Ministri per la pubblica amministrazione e l'innovazione e per la semplificazione normativa; Adotta il seguente regolamento: Art. 1 Ambito di applicazione 1. Il presente decreto si applica ai procedimenti amministrativi di competenza del Ministero dell'economia e delle finanze, della Scuola Superiore dell'economia e delle finanze, dell'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, della Guardia di finanza e dei fondi previdenziali e assistenziali del personale dipendente dalla Guardia di finanza (Cassa ufficiali e Fondo di previdenza per ispettori, sovrintendenti, appuntati e finanzieri). 2. I termini di conclusione dei procedimenti, non superiori a 90 giorni sono determinati nelle allegate tabelle, di seguito elencate, che costituiscono parte integrante del presente regolamento: a) Tabella A - Ministero dell'economia e delle finanze; b) Tabella B - Scuola superiore dell'economia e delle finanze; c) Tabella C - Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato; d) Tabella D - Guardia di finanza; e) Tabella E - Fondi previdenziali e assistenziali del personale dipendente dalla Guardia di finanza (Cassa ufficiali e Fondo di previdenza per il personale appartenente ai ruoli ispettori, sovrintendenti, appuntati e finanzieri). 3. Nelle more dell'adozione, da parte delle amministrazioni indicate al comma 1, dei provvedimenti applicativi dell'articolo 4 della legge 7 agosto 1990, n. 241, le unita' organizzative responsabili dei procedimenti amministrativi sono quelle indicate, a titolo meramente ricognitivo, per ciascun procedimento, nelle allegate tabelle.
Avvertenza: Il testo delle note qui pubblicato e' stato redatto dall'amministrazione competente per materia, ai sensi dell'art.10, commi 2 e 3, del testo unico delle disposizioni sulla promulgazione delle leggi, sull'emanazione dei decreti del Presidente della Repubblica e sulle pubblicazioni ufficiali della Repubblica italiana, approvato con D.P.R. 28 dicembre 1985, n.1092, al solo fine di facilitare la lettura delle disposizioni di legge modificate o alle quali e' operato il rinvio. Restano invariati il valore e l'efficacia degli atti legislativi qui trascritti. Note alle premesse: Il regio decreto-legge 8 dicembre 1927, n. 2258 (Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato", convertito dalla legge 6 dicembre 1928, n. 3474, e' pubblicato nella Gazz. Uff. 14 dicembre 1927, n. 288. Il decreto del Presidente della Repubblica 15 dicembre 2003, n. 385 (Regolamento di organizzazione dell'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, e' pubblicato nella Gazz. Uff. 28 gennaio 2004, n. 22. Il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze 1° ottobre 2004 (Regolamento di individuazione degli uffici di livello dirigenziale non generale nell'Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato, ai sensi del D.P.R. 15 dicembre 2003, n. 385), e' pubblicato nella Gazz. Uff. 13 gennaio 2005, n. 9. Il regio decreto-legge 5 luglio 1934, n. 1187 (Provvedimenti per la regia Guardia di finanza), e' pubblicato nella Gazz. Uff. 30 luglio 1934, n. 177. Si riporta il testo degli artt. 23 e 33 del citato regio decreto-legge n. 1187 del 1934: "Art. 23. E' istituito, presso il comando generale della regia guardia di finanza, un «fondo di previdenza sottufficiali e appuntati» al quale e' affidato l'incarico di corrispondere ai sottufficiali ed agli appuntati del corpo - all'atto della cessazione dal servizio - un premio di previdenza indipendentemente dalla indennita' di buonuscita che corrisponde ai marescialli l'opera di previdenza per il personale civile e militare dello Stato. Al «fondo previdenza sottufficiali e appuntati » e' conferita personalita' giuridica. Esso e' sottoposto alla vigilanza del Ministro per le finanze. Agli effetti tributari si applicano al «fondo previdenza sottufficiali e appuntati» le disposizioni vigenti per l'opera di previdenza." "Art. 33. E' istituita, presso il comando generale della regia guardia di finanza, una «cassa ufficiali », alla quale spettano gli incarichi e i proventi che, per gli ufficiali del corpo, la legge 21 dicembre 1931, n. 1710, attribuisce al «fondo massa della regia guardia di finanza». Al consiglio di amministrazione del fondo massa - per l'amministrazione di detta cassa - e' sostituito il consiglio di amministrazione della «cassa ufficiali» di cui al successivo art. 34.". Si riporta il testo dell'art. 1 della legge 23 aprile 1959, n. 189 (Ordinamento del corpo della Guardia di finanza): "Art. 1. Il Corpo della guardia di finanza dipende direttamente e a tutti gli effetti dal Ministro per le finanze. Esso fa parte integrante delle Forze armate dello Stato e della forza pubblica ed ha il compito di: prevenire, ricercare e denunziare le evasioni e le violazioni finanziarie; eseguire la vigilanza in mare per fini di polizia finanziaria e concorrere a servizi di polizia marittima, di assistenza e di segnalazione; vigilare, nei limiti stabiliti dalle singole leggi, sull'osservanza delle disposizioni di interesse politico-economico; concorrere alla difesa politico-militare delle frontiere e, in caso di guerra, alle operazioni militari; concorrere al mantenimento dell'ordine e della sicurezza pubblica; eseguire gli altri servizi di vigilanza e tutela per i quali sia dalla legge richiesto il suo intervento.". Si riporta il testo dell'art. 1 del decreto legislativo 19 marzo 2001, n. 68 (Adeguamento dei compiti del Corpo della Guardia di finanza, a norma dell'articolo 4 della L. 31 marzo 2000, n. 78): "Art. 1. Natura e Dipendenza. 1. Il Corpo della Guardia di finanza e' forza di polizia ad ordinamento militare con competenza generale in materia economica e finanziaria sulla base delle peculiari prerogative conferite dalla legge. 2. All'atto della istituzione del Ministero dell'economia e delle finanze, ai sensi del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, la dipendenza del Corpo della Guardia di finanza di cui all'articolo 1 della legge 23 aprile 1959, n. 189, si intende riferita al Ministro dell'economia e delle finanze.". Si riporta il testo dell'art. 5 della citata legge n. 189 del 1959: "Art. 5. Il Comando generale e' costituito da reparti, uffici e organi direttivi dei servizi, ai quali sono assegnati ufficiali della Guardia di finanza; possono esservi assegnati ufficiali di altre Forze armate, ai sensi del successivo art. 7. Per le esigenze addestrative di carattere militare e per il collegamento con il Ministero della difesa e' assegnato al Comando generale, dal Capo di Stato maggiore della difesa, un generale di divisione in servizio permanente dell'Esercito. Per finalita' di collegamento con il Comando generale e' assegnato al Ministero della difesa un generale di divisione in servizio permanente del Corpo della guardia di finanza. Per le esigenze dei servizi amministrativi sono assegnati al Comando generale funzionari ed impiegati del Ministero delle finanze . L'ordinamento interno del Comando generale e' stabilito dal Comandante generale.". Il testo della legge 20 ottobre 1960, n. 1265, e' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 9 novembre 1960, n. 274. Il decreto del Presidente della Repubblica 29 gennaio 1999, n. 34 (Regolamento recante norme per la determinazione della struttura ordinativa del Corpo della Guardia di finanza, ai sensi dell'articolo 27, commi 3 e 4, della L. 27 dicembre 1997, n. 449), e' pubblicato nella Gazz. Uff. 23 febbraio 1999, n. 44. La legge 23 agosto 1988, n. 400 (Disciplina dell'attivita' di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri), e' pubblicata nella Gazz. Uff. 12 settembre 1988, n. 214, S.O. Si riporta il testo del comma 3 dell'art. 17 della citata legge n. 400 del 1988: "3. Con decreto ministeriale possono essere adottati regolamenti nelle materie di competenza del ministro o di autorita' sottordinate al ministro, quando la legge espressamente conferisca tale potere. Tali regolamenti, per materie di competenza di piu' ministri, possono essere adottati con decreti interministeriali, ferma restando la necessita' di apposita autorizzazione da parte della legge. I regolamenti ministeriali ed interministeriali non possono dettare norme contrarie a quelle dei regolamenti emanati dal Governo. Essi debbono essere comunicati al Presidente del Consiglio dei ministri prima della loro emanazione.". La legge 7 agosto 1990, n. 241 (Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi), e' pubblicata nella Gazz. Uff. 18 agosto 1990, n. 192. Si riporta il testo dell'art. 2 della citata legge n. 241 del 1990, come da ultimo sostituito dall'articolo 7 della legge 18 giugno 2009, n. 69: "Art. 2. Conclusione del procedimento. 1. Ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad un'istanza, ovvero debba essere iniziato d'ufficio, le pubbliche amministrazioni hanno il dovere di concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso. 2. Nei casi in cui disposizioni di legge ovvero i provvedimenti di cui ai commi 3, 4 e 5 non prevedono un termine diverso, i procedimenti amministrativi di competenza delle amministrazioni statali e degli enti pubblici nazionali devono concludersi entro il termine di trenta giorni. 3. Con uno o piu' decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, adottati ai sensi dell'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, su proposta dei Ministri competenti e di concerto con i Ministri per la pubblica amministrazione e l'innovazione e per la semplificazione normativa, sono individuati i termini non superiori a novanta giorni entro i quali devono concludersi i procedimenti di competenza delle amministrazioni statali. Gli enti pubblici nazionali stabiliscono, secondo i propri ordinamenti, i termini non superiori a novanta giorni entro i quali devono concludersi i procedimenti di propria competenza. 4. Nei casi in cui, tenendo conto della sostenibilita' dei tempi sotto il profilo dell'organizzazione amministrativa, della natura degli interessi pubblici tutelati e della particolare complessita' del procedimento, sono indispensabili termini superiori a novanta giorni per la conclusione dei procedimenti di competenza delle amministrazioni statali e degli enti pubblici nazionali, i decreti di cui al comma 3 sono adottati su proposta anche dei Ministri per la pubblica amministrazione e l'innovazione e per la semplificazione normativa e previa deliberazione del Consiglio dei ministri. I termini ivi previsti non possono comunque superare i centottanta giorni, con la sola esclusione dei procedimenti di acquisto della cittadinanza italiana e di quelli riguardanti l'immigrazione. 5. Fatto salvo quanto previsto da specifiche disposizioni normative, le autorita' di garanzia e di vigilanza disciplinano, in conformita' ai propri ordinamenti, i termini di conclusione dei procedimenti di rispettiva competenza. 6. I termini per la conclusione del procedimento decorrono dall'inizio del procedimento d'ufficio o dal ricevimento della domanda, se il procedimento e' ad iniziativa di parte. 7. Fatto salvo quanto previsto dall'articolo 17, i termini di cui ai commi 2, 3, 4 e 5 del presente articolo possono essere sospesi, per una sola volta e per un periodo non superiore a trenta giorni, per l'acquisizione di informazioni o di certificazioni relative a fatti, stati o qualita' non attestati in documenti gia' in possesso dell'amministrazione stessa o non direttamente acquisibili presso altre pubbliche amministrazioni. Si applicano le disposizioni dell'articolo 14, comma 2. 8. La tutela in materia di silenzio dell'amministrazione e' disciplinata dal codice del processo amministrativo. 9. La mancata emanazione del provvedimento nei termini costituisce elemento di valutazione della responsabilita' dirigenziale.". Il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300 (Riforma dell'organizzazione del Governo, a norma dell'articolo 11 della L. 15 marzo 1997, n. 59), e' pubblicato nella Gazz. Uff. 30 agosto 1999, n. 203, S.O. Si riporta il testo degli articoli da 23 a 25 del citato decreto legislativo n. 300 del 1999: "Art. 23. Istituzione del ministero e attribuzioni. 1. E' istituito il ministero dell'economia e delle finanze. 2. Al ministero sono attribuite le funzioni e i compiti spettanti allo Stato in materia di politica economica, finanziaria e di bilancio, programmazione degli investimenti pubblici, coordinamento della spesa pubblica e verifica dei suoi andamenti, ivi incluso il settore della spesa sanitaria, politiche fiscali e sistema tributario, demanio e patrimonio statale, catasto e dogane. Il ministero svolge altresi' i compiti di vigilanza su enti e attivita' e le funzioni relative ai rapporti con autorita' di vigilanza e controllo previsti dalla legge. 3. Al ministero sono trasferite, con le inerenti risorse, le funzioni dei ministeri del tesoro, bilancio e programmazione economica e delle finanze, eccettuate quelle attribuite, anche dal presente decreto, ad altri ministeri o ad agenzie fatte in ogni caso salve, ai sensi e per gli effetti degli articoli 1, comma 2, e 3, comma 1, lettere a) e b) della legge 15 marzo 1997, n. 59, le funzioni conferite dalla vigente legislazione alle regioni ed agli enti locali e alle autonomie funzionali." "Art. 24. Aree funzionali. 1. Il Ministero svolge, in particolare, le funzioni di spettanza statale nelle seguenti aree funzionali: a) politica economica e finanziaria, con particolare riguardo all'analisi dei problemi economici, monetari e finanziari interni e internazionali, alla vigilanza sui mercati finanziari e sul sistema creditizio, all'elaborazione delle linee di programmazione economica e finanziaria, alle operazioni di copertura del fabbisogno finanziario e di gestione del debito pubblico; alla valorizzazione dell'attivo e del patrimonio dello Stato alla gestione di partecipazioni azionarie dello Stato, compreso l'esercizio dei diritti dell'azionista e l'alienazione dei titoli azionari di proprieta' dello Stato; alla monetazione; alla prevenzione delle frodi sui mezzi di pagamento diversi dalla moneta nonche' sugli strumenti attraverso i quali viene erogato il credito al consumo e dell'utilizzazione del sistema finanziario a scopo di riciclaggio, ferme restando le competenze del Ministero dell'interno in materia; b) politiche, processi e adempimenti di bilancio, con particolare riguardo alla formazione e gestione del bilancio dello Stato, compresi gli adempimenti di tesoreria e la verifica dei relativi andamenti e flussi di cassa, assicurandone il raccordo operativo con gli adempimenti in materia di copertura del fabbisogno finanziario previsto dalla lettera a), nonche' alla verifica della quantificazione degli oneri derivanti dai provvedimenti e dalle innovazioni normative ed al monitoraggio della spesa pubblica ivi inclusi tutti i profili attinenti al concorso dello Stato al finanziamento del Servizio sanitario nazionale, anche quanto ai piani di rientro regionali, coordinandone e verificandone gli andamenti e svolgendo i controlli previsti dall'ordinamento, ivi comprese le funzioni ispettive ed i controlli di regolarita' amministrativa e contabile effettuati, ai sensi della normativa vigente, dagli Uffici centrali del bilancio costituiti presso i Ministeri e dalle ragionerie provinciali dello Stato; c) programmazione economica e finanziaria, coordinamento e verifica degli interventi per lo sviluppo economico territoriale e settoriale e delle politiche di coesione, anche avvalendosi delle Camere di commercio, con particolare riferimento alle aree depresse, esercitando a tal fine le funzioni attribuite dalla legge in materia di strumenti di programmazione negoziata e di programmazione dell'utilizzo dei fondi strutturali comunitari; d) politiche fiscali, con particolare riguardo alle funzioni di cui all'articolo 56, all'analisi del sistema fiscale e delle scelte inerenti alle entrate tributarie ed erariali in sede nazionale, comunitaria e internazionale, alle attivita' di coordinamento, indirizzo, vigilanza e controllo previste dalla legge sulle agenzie fiscali e sugli altri enti o organi che comunque esercitano funzioni in materia di tributi ed entrate erariali di competenza dello Stato, al coordinamento, monitoraggio e controllo del sistema informativo della fiscalita' e della rete unitaria di settore, alla informazione istituzionale nel settore della fiscalita', alle funzioni previste dalla legge in materia di demanio, catasto e conservatorie dei registri immobiliari; e) amministrazione generale, servizi indivisibili e comuni del Ministero, con particolare riguardo alle attivita' di promozione, coordinamento e sviluppo della qualita' dei processi e dell'organizzazione e alla gestione delle risorse; linee generali e coordinamento delle attivita' concernenti il personale del Ministero; affari generali ed attivita' di gestione del personale del Ministero di carattere comune ed indivisibile; programmazione generale del fabbisogno del Ministero e coordinamento delle attivita' in materia di reclutamento del personale del Ministero; rappresentanza della parte pubblica nei rapporti sindacali all'interno del Ministero; tenuta della banca dati, del ruolo e del sistema informativo del personale del Ministero; tenuta dell'anagrafe degli incarichi del personale del Ministero; servizi del tesoro, incluso il pagamento delle retribuzioni, ed acquisti centralizzati; coordinamento della comunicazione istituzionale del Ministero. 1-bis. Le funzioni in materia di organizzazione, programmazione del fabbisogno, reclutamento, formazione e gestione del personale delle singole aree sono svolte nell'ambito delle stesse aree." "Art. 25. Ordinamento. 1. Il Ministero si articola in dipartimenti, disciplinati ai sensi degli articoli 4 e 5 del presente decreto. Il numero dei dipartimenti non puo' essere superiore a cinque, in riferimento alle aree funzionali definite nel precedente articolo. Il Servizio consultivo ed ispettivo tributario opera alle dirette dipendenze del Ministro. 2. L'Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato, disciplinata ai sensi dell'articolo 4 del presente decreto legislativo, svolge le funzioni attribuite al Ministero dell'economia e delle finanze in materia di giochi, scommesse e concorsi pronostici, ivi comprese quelle riguardanti i relativi tributi, fatta eccezione per le imposte dirette e l'imposta sul valore aggiunto, nonche' in materia di amministrazione, riscossione e contenzioso concernenti le accise sui tabacchi lavorati.". Il decreto del Ministro delle finanze 28 settembre 2000, n. 301 recante "Regolamento recante norme per il riordino della Scuola superiore dell'economia e delle finanze" e' pubblicato nella Gazz. Uff. 25 ottobre 2000, n. 250. Si riporta il testo dell'art. 1 del citato decreto del Ministro delle finanze n. 301 del 2000: "Art. 1. Natura e compiti della Scuola superiore dell'economia e delle finanze. 1. La Scuola superiore dell'economia e delle finanze, di seguito denominata Scuola, e' istituzione di alta cultura e formazione posta alle dirette dipendenze del Ministro, ed ha autonomia organizzativa e contabile. La Scuola ha anche autonomia di bilancio, e' assoggettata alle disposizioni di cui alla legge 29 ottobre 1984, n. 720 e successive modificazioni ed integrazioni, ed e' inserita nella tabella A allegata alla stessa legge. 2. La Scuola provvede alla formazione, alla specializzazione ed all'aggiornamento del personale dell'amministrazione dell'economia e delle finanze nonche', su richiesta delle agenzie fiscali e degli altri enti che operano nel settore della fiscalita' e dell'economia, del personale di questi ultimi mediante l'organizzazione e la gestione di attivita' formative e di divulgazione, sia nelle sedi proprie che in sedi esterne. Provvede altresi', nell'ambito delle proprie competenze, autonomamente o su impulso di altri soggetti, alla redazione di studi e ricerche su temi di interesse dell'amministrazione dell'economia e delle finanze. Puo' svolgere attivita' formative, divulgative e di ricerca anche per soggetti italiani ed esteri, e curare la formazione e la preparazione di neo laureati ed aspiranti all'accesso nel pubblico impiego, per stimolarne la cultura istituzionale e favorirne l'ingresso nel mondo del lavoro; in tal caso tutte le spese dirette ed indirette sostenute dalla Scuola sono a carico del soggetto richiedente salvo, per i soli richiedenti pubblici, l'eventuale deroga disposta dal Ministro dell'economia e delle finanze. 3. La Scuola con la sua struttura didattica, il personale docente e l'indicazione dei relativi corsi, e' iscritta nelle apposite banche dati del Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca gestite in collaborazione con il CINECA, e continua a essere iscritta nell'apposito schedario dell'anagrafe delle ricerche, istituito ai sensi dell'articolo 63, ultimo comma, del decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382, ed opera, ove compatibile, nel rispetto dei principi e delle regole di tale decreto. Essa puo' promuovere o partecipare ad associazioni, societa' e consorzi, nonche' stipulare accordi di programma, convenzioni e contratti con soggetti pubblici e privati. Nell'ambito di consorzi o accordi con universita', italiane ed estere, la Scuola promuove e istituisce, compartecipando al finanziamento, anche dottorati di ricerca, e nuovi corsi di studio o altre iniziative riservate alla competenza degli atenei.". Il decreto legislativo 3 luglio 2003, n. 173 (Riorganizzazione del Ministero dell'economia e delle finanze e delle agenzie fiscali, a norma dell'articolo 1 della L. 6 luglio 2002, n. 137), e' pubblicato nella Gazz. Uff. 14 luglio 2003, n. 161. La legge 18 giugno 2009, n. 69 (Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitivita' nonche' in materia di processo civile), e' pubblicata nella Gazz. Uff. 19 giugno 2009, n. 140, S.O. Si riporta il testo dell'art. 7 della citata legge n. 69 del 2009: "Art. 7. Certezza dei tempi di conclusione del procedimento. 1. Alla legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni, sono apportate le seguenti modificazioni: a) all'articolo 1: 1) al comma 1, dopo le parole: «di efficacia» sono inserite le seguenti: «, di imparzialita'»; 2) al comma 1-ter, dopo le parole: «il rispetto» sono inserite le seguenti: «dei criteri e»; b) l'articolo 2 e' sostituito dal seguente: «Art. 2. - (Conclusione del procedimento). - 1. Ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad un'istanza, ovvero debba essere iniziato d'ufficio, le pubbliche amministrazioni hanno il dovere di concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso. 2. Nei casi in cui disposizioni di legge ovvero i provvedimenti di cui ai commi 3, 4 e 5 non prevedono un termine diverso, i procedimenti amministrativi di competenza delle amministrazioni statali e degli enti pubblici nazionali devono concludersi entro il termine di trenta giorni. 3. Con uno o piu' decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, adottati ai sensi dell'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, su proposta dei Ministri competenti e di concerto con i Ministri per la pubblica amministrazione e l'innovazione e per la semplificazione normativa, sono individuati i termini non superiori a novanta giorni entro i quali devono concludersi i procedimenti di competenza delle amministrazioni statali. Gli enti pubblici nazionali stabiliscono, secondo i propri ordinamenti, i termini non superiori a novanta giorni entro i quali devono concludersi i procedimenti di propria competenza. 4. Nei casi in cui, tenendo conto della sostenibilita' dei tempi sotto il profilo dell'organizzazione amministrativa, della natura degli interessi pubblici tutelati e della particolare complessita' del procedimento, sono indispensabili termini superiori a novanta giorni per la conclusione dei procedimenti di competenza delle amministrazioni statali e degli enti pubblici nazionali, i decreti di cui al comma 3 sono adottati su proposta anche dei Ministri per la pubblica amministrazione e l'innovazione e per la semplificazione normativa e previa deliberazione del Consiglio dei ministri. I termini ivi previsti non possono comunque superare i centottanta giorni, con la sola esclusione dei procedimenti di acquisto della cittadinanza italiana e di quelli riguardanti l'immigrazione. 5. Fatto salvo quanto previsto da specifiche disposizioni normative, le autorita' di garanzia e di vigilanza disciplinano, in conformita' ai propri ordinamenti, i termini di conclusione dei procedimenti di rispettiva competenza. 6. I termini per la conclusione del procedimento decorrono dall'inizio del procedimento d'ufficio o dal ricevimento della domanda, se il procedimento e' ad iniziativa di parte. 7. Fatto salvo quanto previsto dall'articolo 17, i termini di cui ai commi 2, 3, 4 e 5 del presente articolo possono essere sospesi, per una sola volta e per un periodo non superiore a trenta giorni, per l'acquisizione di informazioni o di certificazioni relative a fatti, stati o qualita' non attestati in documenti gia' in possesso dell'amministrazione stessa o non direttamente acquisibili presso altre pubbliche amministrazioni. Si applicano le disposizioni dell'articolo 14, comma 2. 8. Salvi i casi di silenzio assenso, decorsi i termini per la conclusione del procedimento, il ricorso avverso il silenzio dell'amministrazione, ai sensi dell'articolo 21-bis della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, puo' essere proposto anche senza necessita' di diffida all'amministrazione inadempiente, fintanto che perdura l'inadempimento e comunque non oltre un anno dalla scadenza dei termini di cui ai commi 2 o 3 del presente articolo. Il giudice amministrativo puo' conoscere della fondatezza dell'istanza. E' fatta salva la riproponibilita' dell'istanza di avvio del procedimento ove ne ricorrano i presupposti. 9. La mancata emanazione del provvedimento nei termini costituisce elemento di valutazione della responsabilita' dirigenziale»; c) dopo l'articolo 2 e' inserito il seguente: «Art. 2-bis. - (Conseguenze per il ritardo dell'amministrazione nella conclusione del procedimento). - 1. Le pubbliche amministrazioni e i soggetti di cui all'articolo 1, comma 1-ter, sono tenuti al risarcimento del danno ingiusto cagionato in conseguenza dell'inosservanza dolosa o colposa del termine di conclusione del procedimento. 2. Le controversie relative all'applicazione del presente articolo sono attribuite alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo. Il diritto al risarcimento del danno si prescrive in cinque anni»; d) il comma 5 dell'articolo 20 e' sostituito dal seguente: «5. Si applicano gli articoli 2, comma 7, e 10-bis». 2. Il rispetto dei termini per la conclusione dei procedimenti rappresenta un elemento di valutazione dei dirigenti; di esso si tiene conto al fine della corresponsione della retribuzione di risultato. Il Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, di concerto con il Ministro per la semplificazione normativa, adotta le linee di indirizzo per l'attuazione del presente articolo e per i casi di grave e ripetuta inosservanza dell'obbligo di provvedere entro i termini fissati per ciascun procedimento. 3. In sede di prima attuazione della presente legge, gli atti o i provvedimenti di cui ai commi 3, 4 e 5 dell'articolo 2 della legge 7 agosto 1990, n. 241, come da ultimo sostituito dal comma 1, lettera b), del presente articolo, sono adottati entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge. Le disposizioni regolamentari vigenti alla data di entrata in vigore della presente legge, che prevedono termini superiori a novanta giorni per la conclusione dei procedimenti, cessano di avere effetto a decorrere dalla scadenza del termine indicato al primo periodo. Continuano ad applicarsi le disposizioni regolamentari, vigenti alla data di entrata in vigore della presente legge, che prevedono termini non superiori a novanta giorni per la conclusione dei procedimenti. La disposizione di cui al comma 2 del citato articolo 2 della legge n. 241 del 1990 si applica dallo scadere del termine di un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge. Le regioni e gli enti locali si adeguano ai termini di cui ai commi 3 e 4 del citato articolo 2 della legge n. 241 del 1990 entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge. 4. Per tutti i procedimenti di verifica o autorizzativi concernenti i beni storici, architettonici, culturali, archeologici, artistici e paesaggistici restano fermi i termini stabiliti dal codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42. Restano ferme le disposizioni di legge e di regolamento vigenti in materia ambientale che prevedono termini diversi da quelli di cui agli articoli 2 e 2-bis della legge 7 agosto 1990, n. 241, come rispettivamente sostituito e introdotto dal presente articolo.". Il decreto del Presidente della Repubblica 30 gennaio 2008, n. 43 (Regolamento di riorganizzazione del Ministero dell'economia e delle finanze, a norma dell'articolo 1, comma 404, della legge 27 dicembre 2006, n. 296), e' pubblicato nella Gazz. Uff. 18 marzo 2008, n. 66, S.O. Il decreto ministeriale 28 gennaio 2009 (Individuazione e attribuzioni degli Uffici di livello dirigenziale non generale dei Dipartimenti) e' pubblicato nella Gazz. Uff. 1 luglio 2009, n. 150, S.O. Il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 (Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche), e' pubblicato nella Gazz. Uff. 9 maggio 2001, n. 106, S.O. Si riporta il testo del comma 1 dell'art. 3 del citato decreto legislativo n. 165 del 2001: "1. In deroga all'articolo 2, commi 2 e 3, rimangono disciplinati dai rispettivi ordinamenti: i magistrati ordinari, amministrativi e contabili, gli avvocati e procuratori dello Stato, il personale militare e le Forze di polizia di Stato, il personale della carriera diplomatica e della carriera prefettizia nonche' i dipendenti degli enti che svolgono la loro attivita' nelle materie contemplate dall'articolo 1 del decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato 17 luglio 1947, n. 691, e dalle leggi 4 giugno 1985, n. 281, e successive modificazioni ed integrazioni, e 10 ottobre 1990, n. 287.". Si riporta il testo dell'art. 4 della citata legge n. 241 del 1990: " Art. 4. Unita' organizzativa responsabile del procedimento. 1. Ove non sia gia' direttamente stabilito per legge o per regolamento, le pubbliche amministrazioni sono tenute a determinare per ciascun tipo di procedimento relativo ad atti di loro competenza l'unita' organizzativa responsabile della istruttoria e di ogni altro adempimento procedimentale, nonche' dell'adozione del provvedimento finale. 2. Le disposizioni adottate ai sensi del comma 1 sono rese pubbliche secondo quanto previsto dai singoli ordinamenti.". Note all'art. 1: Per il riferimento al testo dell'art. 4 della citata legge n. 241 del 1990, vedasi nelle note alle premesse.
Art. 2 Abrogazioni Sono abrogati i seguenti decreti ministeriali gia' attuativi della legge 7 agosto 1990, n. 241: a) il decreto del Ministro del tesoro 23 marzo 1992, n. 304; b) il decreto del Ministro del tesoro 8 giugno 1993, n. 299; c) il decreto del Ministro del bilancio e della programmazione economica 1° settembre 1993, n. 475; d) il decreto del Ministro delle finanze 19 ottobre 1994, n. 678; e) il decreto del Ministro del tesoro 5 agosto 1997, n. 325.
Note all'art. 2: Si riporta il testo dell'art. 17 del decreto del Ministro delle finanze 11 settembre 2000, n. 289 (Regolamento relativo all'albo dei soggetti abilitati ad effettuare attivita' di liquidazione e di accertamento dei tributi e quelle di riscossione dei tributi e di altre entrate delle province e dei comuni, da emanarsi ai sensi dell'articolo 53, comma 1, del D.Lgs. 15 dicembre 1997, n. 446), pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 18 ottobre 2000, n. 244, come modificato dal presente regolamento: "Art. 17. Domanda per l'iscrizione nell'albo. 1. La domanda per l'iscrizione nell'albo, redatta su apposito modulario con allegato questionario, recante l'indicazione dei documenti e delle dichiarazioni necessarie, va presentata alla Direzione centrale per la fiscalita' locale e deve essere corredata dall'attestazione dell'avvenuto pagamento della tassa di concessione governativa per l'anno in corso e di tutti i documenti richiesti per comprovare il possesso dei prescritti requisiti tecnici, finanziari, di onorabilita' e l'assenza delle cause di incompatibilita'. 2. La documentazione da produrre per l'iscrizione nell'albo puo' essere sostituita, a norma degli articoli 2 e 4 della legge 4 gennaio 1968, n. 15, e del decreto del Presidente della Repubblica 25 gennaio 1994, n. 130, dalle relative dichiarazioni sostitutive. 3. Il termine per la conclusione del procedimento di cui al comma 1 e' fissato in centottanta giorni.".
Art. 3 Disposizioni finali 1. L'attuazione del presente decreto non comporta nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato. 2. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare. Roma, 30 giugno 2011 Il Presidente del Consiglio dei Ministri Berlusconi Il Ministro dell'economia e delle finanze Tremonti Il Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione Brunetta Il Ministro per la semplificazione normativa Calderoli Visto, il Guardasigilli: Alfano Registrato alla Corte dei conti il 16 agosto 2011 Ufficio controllo Ministeri economico-finanziari, registro n. 8 Economia e finanze, foglio n. 311
Allegato
lunedì 29 agosto 2011
MANOVRA. PD: COMMISSARIATO TREMONTI, RIDIMENSIONATO BOSSI
MANOVRA. PD: COMMISSARIATO TREMONTI, RIDIMENSIONATO BOSSI
(DIRE) Roma, 29 ago. - "Il governo smentisce se stesso e smonta
la manovra fatta due settimane fa. Nei fatti ad Arcore si e'
trattato di un commissariamento di Tremonti e un drastico
ridimensionamento di Bossi. L'unica cosa che non cambia e' il
tasso di iniquita' e la totale assenza di misure destinate alla
crescita". Lo dice il deputato del Pd Alberto Losacco.
(Com/Rai/ Dire)
20:08 29-08-11
NNNN
(DIRE) Roma, 29 ago. - "Il governo smentisce se stesso e smonta
la manovra fatta due settimane fa. Nei fatti ad Arcore si e'
trattato di un commissariamento di Tremonti e un drastico
ridimensionamento di Bossi. L'unica cosa che non cambia e' il
tasso di iniquita' e la totale assenza di misure destinate alla
crescita". Lo dice il deputato del Pd Alberto Losacco.
(Com/Rai/ Dire)
20:08 29-08-11
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TLC: TOMTOM DIVENTA SOCIAL, LE APP SUL NAVIGATORE SATELLITARE
TLC: TOMTOM DIVENTA SOCIAL, LE APP SUL NAVIGATORE SATELLITARE =
SI POTRA' TWITTARE, INFORMAZIONI SU HOTEL, VOLI O LOCALI CON
EXPEDIA, TRIPADVISOR E YELP
Roma, 29 (Adnkronos)- Da ottobre il TomTom, il navigatore
satellitare portatile, diventa social. Dai piu' popolari servizi di
social networking come Twitter ai piu' famosi servizi di viaggio
online come Expedia, TripAdvisor e Yelp, da oggi le App arrivano
infatti anche sul navigatore satellitare. E' "una vera e propria
rivoluzione che -spiega la societa'- consentira' agli utenti l'accesso
ai servizi Live di Search&Go, alle recensioni online e la definizione
del miglior percorso per raggiungere la propria destinazione, grazie
alla nuova versione delle App appositamente create per TomTom". Con
questi navigatori sara' ora possibile twittare posizione, destinazione
e orario di arrivo (Eta-Estimate Time of Arrival) grazie a una
versione di Twitter appositamente realizzata.
"Il messaggio di Twitter e' infatti pre-impostato dall'utente
prima di partire, in modo da potersi concentrare -continua la
societa'- sulla strada e guidare in tutta sicurezza, senza pero'
rinunciare alla possibilita' di informare gli amici sui propri
movimenti. Il tempo stimato di arrivo viene costantemente aggiornato
prima di inviare il tweet, per garantire la massima precisione". Tutte
le funzionalita' di Twitter sono facoltative, e possono essere
attivate o disattivate a seconda delle preferenze dell'utente. Non
solo. Grazie ai servizi Live, ovvero alla connessione internet, gli
automobilisti potranno scaricare sul proprio navigatore le App piu'
utili per tutti i viaggiatori. A cominciare da Expedia, che consente
di confrontare le diverse strutture presenti in prossimita' della
propria destinazione.
TripAdvisor e Yelp forniscono, invece, recensioni complete e
dettagliate per ristoranti, alberghi, terme e teatri. "I nuovi servizi
di ricerca Live sono stati studiati per integrarsi con le mappe TomTom
e la tecnologia di routing. Cio' significa che agli automobilisti,
dopo aver letto le recensioni e selezionato la propria destinazione,
viene automaticamente proposto il percorso migliore per raggiungere la
meta prescelta" conclude la societa' sottolineando che le nuove
funzionalita' di servizi Live verranno lanciate senza alcun costo
aggiuntivo negli Stati Uniti, in Germania e Nuova Zelanda a partire da
ottobre prossimo.
(Sec-Ada/Col/Adnkronos)
29-AGO-11 17:25
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SALUTE:PEDALARE FA VIVERE PIU'A LUNGO,SOPRATTUTTO GLI UOMINI
SALUTE:PEDALARE FA VIVERE PIU'A LUNGO,SOPRATTUTTO
GLI UOMINI
(ANSA) - PARIGI, 28 AGO - Pedalare allunga la vita, meglio se
con vigore. I cardiologi danesi sono andati a misurare il
beneficio della pedalata nella popolazione che gia' per
abitudine nazionale predilige l'uso delle due ruote. Peter
Schnohr del Copenhhagen City Heart Study, ha calcolato che
pedalare velocemente contribuire ad aumentare l'aspettativa di
vita di 5,3 anni, di 2,9 anni se invece la velocita' e' lenta.
Il beneficio vale anche per le donne ma in misura minore: 3,9
anni per le cicliste energiche rispetto a 2,2 anni di quelle che
preferiscono un 'passo' piu' lento. Schnor, che ha presentato lo
studio al congresso europeo di cardiologia in corso a Parigi,
spiega ''che questo studio conferma come l'attivita' fisica
debba essere vigorosa ma sempre misurata sulla base della
percezione personale dello sforzo'' e in sostanza e' ovviamente
sconsigliato esagerare. Il beneficio si ottiene pero' con un
allenamento costante: almeno 30 minuti al giorno. (ANSA).
BR
29-AGO-11 12:17 NNNN
(ANSA) - PARIGI, 28 AGO - Pedalare allunga la vita, meglio se
con vigore. I cardiologi danesi sono andati a misurare il
beneficio della pedalata nella popolazione che gia' per
abitudine nazionale predilige l'uso delle due ruote. Peter
Schnohr del Copenhhagen City Heart Study, ha calcolato che
pedalare velocemente contribuire ad aumentare l'aspettativa di
vita di 5,3 anni, di 2,9 anni se invece la velocita' e' lenta.
Il beneficio vale anche per le donne ma in misura minore: 3,9
anni per le cicliste energiche rispetto a 2,2 anni di quelle che
preferiscono un 'passo' piu' lento. Schnor, che ha presentato lo
studio al congresso europeo di cardiologia in corso a Parigi,
spiega ''che questo studio conferma come l'attivita' fisica
debba essere vigorosa ma sempre misurata sulla base della
percezione personale dello sforzo'' e in sostanza e' ovviamente
sconsigliato esagerare. Il beneficio si ottiene pero' con un
allenamento costante: almeno 30 minuti al giorno. (ANSA).
BR
29-AGO-11 12:17 NNNN
ESPERTI: STANCHEZZA CRONICA NON È UNA MALATTIA PSICHICA CAUSA SCATENANTE È PROBABILMENTE VIRALE O BATTERICA.
SALUTE. ESPERTI: STANCHEZZA CRONICA NON È UNA
MALATTIA PSICHICA
CAUSA SCATENANTE È PROBABILMENTE VIRALE O BATTERICA.
(DIRE) Roma, 29 ago. - Perennemente stanchi, al punto che le
occupazioni piu' semplici possono diventare un ostacolo, il
lavoro, lo studio talvolta impossibili. Da anni sostengono che la
loro sia una vera e propria malattia ma per molto tempo si sono
trovati di fronte a medici scettici piu' propensi a credere in un
disturbo di origine psichica. Sono i malati di Sindrome da
stanchezza cronica (Cfs), una malattia rara fortemente
invalidante ma non ancora riconosciuta in Italia come patologia
grave, cronica e invalidante e nemmeno inserita tra le malattie
rare esenti.
La scienza tuttavia, spiega una nota, ha cominciato da qualche
anno ad interessarsene in maniera piu' attiva, ne e'
testimonianza una recente articolo apparso su Nature rewiev
neuroscience e in cui 4 tra i maggiori esperti vengono chiamati a
fare il punto sulla malattia e soprattutto sulle sue cause. A
dare notizia di questo studio e' la testata on line
www.osservatoriomalattierare.it in un servizio a firma di Ilaria
Vacca.
"Per anni la professione medica non ha riconosciuto la
sindrome da stanchezza cronica come condizione reale- spiega
nell'articolo il professor Stephen Holgate dell'Universita' di
Southampton- La situazione e' diventata confusa quando il
concetto di encefalopatia mialgica e' stato legato alla CFS e
molti preferivano chiamarla cosi' perche' la definizione era
legata a un concetto clinico". Questa confusione e' stata
ulteriormente aggravata da grandi disaccordi sulla prevalenza e
fisiopatologia della malattia, e l'eccessiva gamma di trattamenti
potenziali.
"A mio giudizio- dice il professor Anthony Komaroff, della
Harvard medical school- la letteratura dimostra molte anomalie
per i pazienti Cfs, sia in raffronto a pazienti sani che a
pazienti affetti da malattie che comportano affaticamento quali
depressione o sclerosi multipla. Molte delle anomalie documentate
coinvolgono il sistema nervoso centrale e quello autonomo.
Secondo me gli scettici dovrebbero documentarsi di piu'".(SEGUE)
(Com/Wel/ Dire)
11:29 29-08-11
NNNNSALUTE. ESPERTI: STANCHEZZA CRONICA NON È UNA MALATTIA PSICHICA -2-
(DIRE) Roma, 29 ago. - Acceso e' il dibattito su quelle che
potrebbero essere le cause, una querelle che si e' fatto piu'
confusa dopo che e' caduta l'ipotesi che a causare la malattia
potesse essere il retrovirus Xmrv. "Secondo quanto sappiamo oggi
della Cfs- spiega Holgate- la sindrome ha un innesco ambientale o
microbiologico, come l'esposizione ad agenti chimici o a un
virus, ma i fattori psicologici e sociali sono importanti nella
progressione della malattia". Concorda Komaroff, che afferma che
"molti studi clinici ed epidemiologici hanno descritto sintomi da
stanchezza post-infettiva che si verificano in associazione con
una grande variera' di agenti virali e batterici".
Sulla stessa linea anche il professor Simon Wessely,
dell'Istituto di psichiatria del King's college di Londra:
"L'evidenza che alcune infezioni hanno la capacita' di innescare
Cfs e' schiacciante- dichiara Wessely- Per esempio, c'e' un
rischio maggiore di sviluppare il Cfs, dopo il virus di
Epstein-Barr (che causa la mononucleosi) e in seguito ad altre
infezioni comuni". Piu' cauto il professor Dennis Mangan,
dell'Office of research on women's health di Bethsda, secondo il
quale "ci sono molti articoli scientifici che sostengono di avere
dimostrato una tale associazione, ma nessuno e' stato
ufficialmente confermato dagli studi di controllo successivi". Lo
stesso afferma tuttavia che "la componente psichiatrica della Cfs
e' ancora da determinare ma la ricerca mostra effetti reciproci
del sistema immunitario ed endocrino sul cervello e l'attivita'
neuronale, offrendo possibili spiegazioni ai molti sintomi
associati alla sindrome".
Gli esperti, al di la' dei dubbi sulla natura della malattia,
sono dunque concordi su una cosa, chi e' affetto da Cfs non ha
una malattia psichiatrica ma una malattia che puo' nel tempo
generare anche questo tipo di disturbi, sia per cause biochimiche
sia per il riflesso che la malattia ha nella loro vita.
(Com/Wel/ Dire)
11:29 29-08-11
NNNN
CAUSA SCATENANTE È PROBABILMENTE VIRALE O BATTERICA.
(DIRE) Roma, 29 ago. - Perennemente stanchi, al punto che le
occupazioni piu' semplici possono diventare un ostacolo, il
lavoro, lo studio talvolta impossibili. Da anni sostengono che la
loro sia una vera e propria malattia ma per molto tempo si sono
trovati di fronte a medici scettici piu' propensi a credere in un
disturbo di origine psichica. Sono i malati di Sindrome da
stanchezza cronica (Cfs), una malattia rara fortemente
invalidante ma non ancora riconosciuta in Italia come patologia
grave, cronica e invalidante e nemmeno inserita tra le malattie
rare esenti.
La scienza tuttavia, spiega una nota, ha cominciato da qualche
anno ad interessarsene in maniera piu' attiva, ne e'
testimonianza una recente articolo apparso su Nature rewiev
neuroscience e in cui 4 tra i maggiori esperti vengono chiamati a
fare il punto sulla malattia e soprattutto sulle sue cause. A
dare notizia di questo studio e' la testata on line
www.osservatoriomalattierare.it in un servizio a firma di Ilaria
Vacca.
"Per anni la professione medica non ha riconosciuto la
sindrome da stanchezza cronica come condizione reale- spiega
nell'articolo il professor Stephen Holgate dell'Universita' di
Southampton- La situazione e' diventata confusa quando il
concetto di encefalopatia mialgica e' stato legato alla CFS e
molti preferivano chiamarla cosi' perche' la definizione era
legata a un concetto clinico". Questa confusione e' stata
ulteriormente aggravata da grandi disaccordi sulla prevalenza e
fisiopatologia della malattia, e l'eccessiva gamma di trattamenti
potenziali.
"A mio giudizio- dice il professor Anthony Komaroff, della
Harvard medical school- la letteratura dimostra molte anomalie
per i pazienti Cfs, sia in raffronto a pazienti sani che a
pazienti affetti da malattie che comportano affaticamento quali
depressione o sclerosi multipla. Molte delle anomalie documentate
coinvolgono il sistema nervoso centrale e quello autonomo.
Secondo me gli scettici dovrebbero documentarsi di piu'".(SEGUE)
(Com/Wel/ Dire)
11:29 29-08-11
NNNNSALUTE. ESPERTI: STANCHEZZA CRONICA NON È UNA MALATTIA PSICHICA -2-
(DIRE) Roma, 29 ago. - Acceso e' il dibattito su quelle che
potrebbero essere le cause, una querelle che si e' fatto piu'
confusa dopo che e' caduta l'ipotesi che a causare la malattia
potesse essere il retrovirus Xmrv. "Secondo quanto sappiamo oggi
della Cfs- spiega Holgate- la sindrome ha un innesco ambientale o
microbiologico, come l'esposizione ad agenti chimici o a un
virus, ma i fattori psicologici e sociali sono importanti nella
progressione della malattia". Concorda Komaroff, che afferma che
"molti studi clinici ed epidemiologici hanno descritto sintomi da
stanchezza post-infettiva che si verificano in associazione con
una grande variera' di agenti virali e batterici".
Sulla stessa linea anche il professor Simon Wessely,
dell'Istituto di psichiatria del King's college di Londra:
"L'evidenza che alcune infezioni hanno la capacita' di innescare
Cfs e' schiacciante- dichiara Wessely- Per esempio, c'e' un
rischio maggiore di sviluppare il Cfs, dopo il virus di
Epstein-Barr (che causa la mononucleosi) e in seguito ad altre
infezioni comuni". Piu' cauto il professor Dennis Mangan,
dell'Office of research on women's health di Bethsda, secondo il
quale "ci sono molti articoli scientifici che sostengono di avere
dimostrato una tale associazione, ma nessuno e' stato
ufficialmente confermato dagli studi di controllo successivi". Lo
stesso afferma tuttavia che "la componente psichiatrica della Cfs
e' ancora da determinare ma la ricerca mostra effetti reciproci
del sistema immunitario ed endocrino sul cervello e l'attivita'
neuronale, offrendo possibili spiegazioni ai molti sintomi
associati alla sindrome".
Gli esperti, al di la' dei dubbi sulla natura della malattia,
sono dunque concordi su una cosa, chi e' affetto da Cfs non ha
una malattia psichiatrica ma una malattia che puo' nel tempo
generare anche questo tipo di disturbi, sia per cause biochimiche
sia per il riflesso che la malattia ha nella loro vita.
(Com/Wel/ Dire)
11:29 29-08-11
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SALUTE: MAXI-INDAGINE PROMUOVE IL CIOCCOLATO, FA BENE AL CUORE = RIDUCE DI UN TERZO INFARTI E ICTUS, NE BASTANO 7,5 GRAMMI AL GIORNO
SALUTE: MAXI-INDAGINE PROMUOVE IL CIOCCOLATO, FA
BENE AL CUORE =
RIDUCE DI UN TERZO INFARTI E ICTUS, NE BASTANO 7,5 GRAMMI AL
GIORNO
Parigi, 29 ago. - (Adnkronos/Adnkronos Salute) - (Dall'inviata
dell'Adnkronos Salute Paola Olgiati) - E' ufficiale: il cioccolato e'
uno 'scudo' per il cuore. Fondente o al latte, solido o liquido, in
barretta o sotto forma di biscotto, ogni versione dell'alimento piu'
amato dai golosi promette di ridurre di un terzo il rischio di infarto
e ictus. Non si illuda, pero', chi pensa di avere un alibi per
abbuffarsi: l'effetto protettivo si ottiene con soli 7,5 grammi al
giorno, piu' o meno l'equivalente di un cioccolatino. A promuovere il
cioccolato e' una metanalisi presentata a Parigi, al congresso della
Societa' europea di cardiologia (Esc). La ricerca, coordinata da Oscar
Franco dell'universita' di Cambridge in Gb, e' pubblicata oggi
sull'edizione online del 'British Medical Journal'.
Le virtu' del cioccolato non sono certo nuove. Si sa che ha
poteri antiossidanti e antinfiammatori, che riduce la pressione
arteriosa e tiene lontana la resistenza insulinica, anticamera del
diabete. Ora pero' il team britannico ha passato in rassegna i
principali studi condotti sul tema. Sono stati esaminati 7 lavori, per
un totale di oltre 100 mila persone coinvolte, sia sane che
cardiopatiche. Per ogni studio, Franco e colleghi hanno confrontato
tra loro i gruppi che consumavano le quantita' piu' alte e piu' basse
di cioccolato.
In 5 studi e' stato dimostrato che chi mangiava piu' cioccolato
aveva un rischio cardiovascolare inferiore. Complessivamente, al netto
di possibili fattori confondenti, la probabilita' di attacchi cardiaci
diminuiva del 37% e il pericolo di ictus del 29%. Nessuna associazione
positiva e' stata invece riscontrata fra consumo di cioccolato e
prevenzione dello scompenso cardiaco. (segue)
(Opa/Ct/Adnkronos)
29-AGO-11 10:54
NNNNSALUTE: MAXI-INDAGINE PROMUOVE IL CIOCCOLATO, FA BENE AL CUORE (2) =
L'APPELLO ALL'INDUSTRIA, INVENTARE UN CIOCCOLATO 'LIGHT' CON
MENO GRASSI E ZUCCHERI
(Adnkronos/Adnkronos Salute) - Gli autori insistono sulla
necessita' di ulteriori studi che possano verificare se e' davvero il
cioccolato il responsabile di questi benefici, oppure esistono
elementi non ancora identificati in grado di spiegare altrimenti il
suo apparente effetto-scudo.
Non solo. I ricercatori invitano anche a fare attenzione alle
calorie: le diverse 'varianti' di cioccolato in commercio regalano
circa 500 calorie ogni 100 grammi, quindi esagerare significa perdere
ogni possibile vantaggio sotto i colpi di chili di troppo, diabete e
cardiopatie. Da qui l'appello degli scienziati al mondo
dell'industria: ''Bisogna trovare il modo di ridurre l'apporto di
grassi e zuccheri fornito dai prodotti a base di cioccolato oggi sul
mercato''.
(Opa/Ct/Adnkronos)
29-AGO-11 11:04
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RIDUCE DI UN TERZO INFARTI E ICTUS, NE BASTANO 7,5 GRAMMI AL
GIORNO
Parigi, 29 ago. - (Adnkronos/Adnkronos Salute) - (Dall'inviata
dell'Adnkronos Salute Paola Olgiati) - E' ufficiale: il cioccolato e'
uno 'scudo' per il cuore. Fondente o al latte, solido o liquido, in
barretta o sotto forma di biscotto, ogni versione dell'alimento piu'
amato dai golosi promette di ridurre di un terzo il rischio di infarto
e ictus. Non si illuda, pero', chi pensa di avere un alibi per
abbuffarsi: l'effetto protettivo si ottiene con soli 7,5 grammi al
giorno, piu' o meno l'equivalente di un cioccolatino. A promuovere il
cioccolato e' una metanalisi presentata a Parigi, al congresso della
Societa' europea di cardiologia (Esc). La ricerca, coordinata da Oscar
Franco dell'universita' di Cambridge in Gb, e' pubblicata oggi
sull'edizione online del 'British Medical Journal'.
Le virtu' del cioccolato non sono certo nuove. Si sa che ha
poteri antiossidanti e antinfiammatori, che riduce la pressione
arteriosa e tiene lontana la resistenza insulinica, anticamera del
diabete. Ora pero' il team britannico ha passato in rassegna i
principali studi condotti sul tema. Sono stati esaminati 7 lavori, per
un totale di oltre 100 mila persone coinvolte, sia sane che
cardiopatiche. Per ogni studio, Franco e colleghi hanno confrontato
tra loro i gruppi che consumavano le quantita' piu' alte e piu' basse
di cioccolato.
In 5 studi e' stato dimostrato che chi mangiava piu' cioccolato
aveva un rischio cardiovascolare inferiore. Complessivamente, al netto
di possibili fattori confondenti, la probabilita' di attacchi cardiaci
diminuiva del 37% e il pericolo di ictus del 29%. Nessuna associazione
positiva e' stata invece riscontrata fra consumo di cioccolato e
prevenzione dello scompenso cardiaco. (segue)
(Opa/Ct/Adnkronos)
29-AGO-11 10:54
NNNNSALUTE: MAXI-INDAGINE PROMUOVE IL CIOCCOLATO, FA BENE AL CUORE (2) =
L'APPELLO ALL'INDUSTRIA, INVENTARE UN CIOCCOLATO 'LIGHT' CON
MENO GRASSI E ZUCCHERI
(Adnkronos/Adnkronos Salute) - Gli autori insistono sulla
necessita' di ulteriori studi che possano verificare se e' davvero il
cioccolato il responsabile di questi benefici, oppure esistono
elementi non ancora identificati in grado di spiegare altrimenti il
suo apparente effetto-scudo.
Non solo. I ricercatori invitano anche a fare attenzione alle
calorie: le diverse 'varianti' di cioccolato in commercio regalano
circa 500 calorie ogni 100 grammi, quindi esagerare significa perdere
ogni possibile vantaggio sotto i colpi di chili di troppo, diabete e
cardiopatie. Da qui l'appello degli scienziati al mondo
dell'industria: ''Bisogna trovare il modo di ridurre l'apporto di
grassi e zuccheri fornito dai prodotti a base di cioccolato oggi sul
mercato''.
(Opa/Ct/Adnkronos)
29-AGO-11 11:04
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cuore: una sigaretta per lei 'pesa' come 5 fumate da lui
CUORE: UNA SIGARETTA PER LEI 'PESA' COME 5 FUMATE DA LUI =
(AGI) - Parigi, 29 ago. - Per lei una sigaretta e' cinque volte
piu' dannosa che per lui. Ovvero: i danni alla salute provocati
a un uomo da un pacchetto di sigarette, sono gli stessi che
'pesano' su una donna che ne fuma quattro. Ma il pericolo e'
sottovalutato dalla popolazione femminile, tra la quale
continua a crescere il consumo di tabacco. Lo rivela uno studio
presentato a Parigi al Congresso della Societa' Europea di
Cardiologia (Esc), in corso fino a mercoledi', e gli esperti
indicano nuove strategie preventive per sensibilizzare sul
rischio 'al femminile', in primo luogo allargare il numero
degli attori coinvolti. Dopo specialisti e medici di famiglia
vengono chiamati in causa anche i farmacisti, sempre piu'
alleati nella prevenzione.
In Italia questo approccio e' stato accolto dal network
'Apoteca natura', con 500 presidi in tutto il territorio
nazionale dove viene offerta una consulenza mirata a far
emergere i 'campanelli d'allarme' che devono orientare ad un
approfondimento diagnostico. Le patologie cardiovascolari
provocano ogni anno circa 4,3 milioni di morti in Europa,
242.000 in Italia e sono sempre piu' 'rosa'.
Lo studio presentato conferma come il peso dei fattori di
rischio non sia uguale nei due sessi. L'indagine ha preso in
esame 1.694 uomini e 1.893 donne di 5 Paesi (Finlandia, Svezia,
Paesi Bassi, Francia e Italia) e ha dimostrato che ogni
sigaretta fumata da 'lei' equivalga a cinque consumate da
'lui'. "Un altro dato interessante - spiega Roberto Ferrari,
past president dell'Esc - e' che, mentre per i maschi il
livello di istruzione e' inversamente proporzionale alla salute
delle arterie, piu' hanno studiato meno sono ostruite, per le
femmine cio' non vale. La malattia cardiovascolare e'
appannaggio degli uomini fino ai 55/60 anni, poi per un periodo
i due sessi si equivalgono e infine, intorno ai 75 anni, le
proporzioni si invertono". Questo, aggiunge Ferrari, "dipende
non solo dal venir meno della protezione ormonale con l'arrivo
della menopausa ma anche da cause ambientali, perche' le donne
tendono ad assumere gli stili di vita sbagliati un tempo tipici
dei maschi (alimentazione scorretta ed eccessiva, abitudine al
fumo, sedentarieta', stress)". Per questo gli esperti insistono
sull'importanza della prevenzione e della sensibilizzazione e
poterlo fare anche in un luogo diffuso e frequentato come la
farmacia rappresenta un indubbio valore aggiunto. In quelle
della rete Apoteca Natura opera personale specializzato e
particolarmente attento alle problematiche della salute
femminile e alla fitoterapia. (AGI)
Gav
291243 AGO 11
NNNNANSA/ FUMO: ODIA LE DONNE, UNA SIGARETTA FA MALE COME 5 PER UOMO
RISCHIO MOLTO PIU' FORTE MA SOTTOVALUTATO, E CRESCONO FUMATRICI
(Dell'inviata Maria Emilia Bonaccorso)
(ANSA) - PARIGI, 29 AGO - Il fumo odia letteralmente le
donne, amplificando con un rapporto di cinque a uno, i danni
prodotti sul cuore femminile rispetto a quello degli uomini.
Sono i risultati di uno studio presentato dalla professoressa
Elena Tremoli del dipartimento di Scienze Farmacologiche
dell'Universita' di Milano al Congresso della Societ… Europea di
Cardiologia (ESC), in corso fino a mercoled 31 agosto a Parigi
L'organismo femminile Š particolarmente vulnerabile agli
effetti del tabacco, indipendentemente da altri fattori come
l'et…, la pressione arteriosa, l'obesit…, la classe sociale.
''Sappiamo - ha spiegato la studiosa - che le donne sono
naturalmente protette contro le malattie cardiovascolari, in
particolare primo della menopausa. E questo porta ad avere meno
attenzione nei confronti dei fattori di rischio per la salute
femminile''.
Le patologie cardiovascolari provocano ogni anno circa 4,3
milioni di morti in Europa, 242.000 in Italia e sono sempre pi—
"rosa". Lo studio presentato oggi conferma come il peso dei
fattori di rischio non sia uguale nei due sessi. L'indagine ha
preso in esame 1694 uomini e 1893 donne di 5 Paesi (Finlandia,
Svezia, Paesi Bassi, Francia e Italia) ed ha dimostrato che ogni
sigaretta fumata da "lei" equivalga a cinque consumate da "lui".
Un calcolo fatto sulla base del numero delle sigarette consumate
e della progressione della malattie cardiovascolari,
indipendentemente da altri fattori di rischio come il
colesterolo e la pressione.
Un altro dato interessante Š che, mentre per i maschi il
livello di istruzione Š inversamente proporzionale alla salute
delle arterie, pi— hanno studiato meno sono ostruite, per le
femmine ci• non vale. La malattia cardiovascolare Š appannaggio
degli uomini fino ai 55/60 anni, poi per un periodo i due sessi
si equivalgono e infine, intorno ai 75 anni, le proporzioni si
invertono. ''Questo - spiega il professore Roberto Ferrari -
dipende non solo dal venir meno della protezione ormonale con
l'arrivo della menopausa ma anche da cause ambientali, perch‚ le
donne tendono ad assumere gli stili di vita sbagliati un tempo
tipici dei maschi (alimentazione scorretta ed eccessiva,
abitudine al fumo, sedentariet…, stress)". Per questo gli
esperti insistono sull'importanza della prevenzione e della
sensibilizzazione e poterlo fare anche in un luogo diffuso e
frequentato come la farmacia rappresenta un indubbio valore
aggiunto.
Ma la partita della prevenzione per la salute della donna
attraverso la lotta al fumo per il momento sembra essere stata
persa. Per la prima volta, nel nostro Paese, si Š raggiunta
quasi la parit… tra uomini e donne con il vizio. E le signore
sono anche pi— restie a smettere, rivela il Rapporto annuale sul
fumo in Italia, realizzato dall'Osservatorio Fumo Alcol e Droghe
dell'Istituto Superiore di Sanit…. Le donne sono circa il 20% di
oltre un miliardo di fumatori nel mondo. Ma la cifra Š destinata
ad aumentare. In Italia le fumatrici sono 5,2 milioni (19,7%),
gli uomini 5,9 milioni, (23,9%). Le signore che hanno detto
addio alle ®bionde¯ sono 2,6 milioni (il 9,8% di ex fumatrici),
gli uomini 3,9 milioni (il 15,7). Fumo e alcol assieme poi,
secondo un altro studio presentato, stanno costando cari alle
donne europee, che rispetto agli uomini vivono piu' a lungo, ma
peggio. La ricerca, condotta con la collaborazione dell'Istituto
superiore di sanita' e presentato da Diego Vanuzzo della Health
Unit 4 'Medio Friuli' di Udine. (ANSA).
BR
29-AGO-11 12:41 NNNN
(AGI) - Parigi, 29 ago. - Per lei una sigaretta e' cinque volte
piu' dannosa che per lui. Ovvero: i danni alla salute provocati
a un uomo da un pacchetto di sigarette, sono gli stessi che
'pesano' su una donna che ne fuma quattro. Ma il pericolo e'
sottovalutato dalla popolazione femminile, tra la quale
continua a crescere il consumo di tabacco. Lo rivela uno studio
presentato a Parigi al Congresso della Societa' Europea di
Cardiologia (Esc), in corso fino a mercoledi', e gli esperti
indicano nuove strategie preventive per sensibilizzare sul
rischio 'al femminile', in primo luogo allargare il numero
degli attori coinvolti. Dopo specialisti e medici di famiglia
vengono chiamati in causa anche i farmacisti, sempre piu'
alleati nella prevenzione.
In Italia questo approccio e' stato accolto dal network
'Apoteca natura', con 500 presidi in tutto il territorio
nazionale dove viene offerta una consulenza mirata a far
emergere i 'campanelli d'allarme' che devono orientare ad un
approfondimento diagnostico. Le patologie cardiovascolari
provocano ogni anno circa 4,3 milioni di morti in Europa,
242.000 in Italia e sono sempre piu' 'rosa'.
Lo studio presentato conferma come il peso dei fattori di
rischio non sia uguale nei due sessi. L'indagine ha preso in
esame 1.694 uomini e 1.893 donne di 5 Paesi (Finlandia, Svezia,
Paesi Bassi, Francia e Italia) e ha dimostrato che ogni
sigaretta fumata da 'lei' equivalga a cinque consumate da
'lui'. "Un altro dato interessante - spiega Roberto Ferrari,
past president dell'Esc - e' che, mentre per i maschi il
livello di istruzione e' inversamente proporzionale alla salute
delle arterie, piu' hanno studiato meno sono ostruite, per le
femmine cio' non vale. La malattia cardiovascolare e'
appannaggio degli uomini fino ai 55/60 anni, poi per un periodo
i due sessi si equivalgono e infine, intorno ai 75 anni, le
proporzioni si invertono". Questo, aggiunge Ferrari, "dipende
non solo dal venir meno della protezione ormonale con l'arrivo
della menopausa ma anche da cause ambientali, perche' le donne
tendono ad assumere gli stili di vita sbagliati un tempo tipici
dei maschi (alimentazione scorretta ed eccessiva, abitudine al
fumo, sedentarieta', stress)". Per questo gli esperti insistono
sull'importanza della prevenzione e della sensibilizzazione e
poterlo fare anche in un luogo diffuso e frequentato come la
farmacia rappresenta un indubbio valore aggiunto. In quelle
della rete Apoteca Natura opera personale specializzato e
particolarmente attento alle problematiche della salute
femminile e alla fitoterapia. (AGI)
Gav
291243 AGO 11
NNNNANSA/ FUMO: ODIA LE DONNE, UNA SIGARETTA FA MALE COME 5 PER UOMO
RISCHIO MOLTO PIU' FORTE MA SOTTOVALUTATO, E CRESCONO FUMATRICI
(Dell'inviata Maria Emilia Bonaccorso)
(ANSA) - PARIGI, 29 AGO - Il fumo odia letteralmente le
donne, amplificando con un rapporto di cinque a uno, i danni
prodotti sul cuore femminile rispetto a quello degli uomini.
Sono i risultati di uno studio presentato dalla professoressa
Elena Tremoli del dipartimento di Scienze Farmacologiche
dell'Universita' di Milano al Congresso della Societ… Europea di
Cardiologia (ESC), in corso fino a mercoled 31 agosto a Parigi
L'organismo femminile Š particolarmente vulnerabile agli
effetti del tabacco, indipendentemente da altri fattori come
l'et…, la pressione arteriosa, l'obesit…, la classe sociale.
''Sappiamo - ha spiegato la studiosa - che le donne sono
naturalmente protette contro le malattie cardiovascolari, in
particolare primo della menopausa. E questo porta ad avere meno
attenzione nei confronti dei fattori di rischio per la salute
femminile''.
Le patologie cardiovascolari provocano ogni anno circa 4,3
milioni di morti in Europa, 242.000 in Italia e sono sempre pi—
"rosa". Lo studio presentato oggi conferma come il peso dei
fattori di rischio non sia uguale nei due sessi. L'indagine ha
preso in esame 1694 uomini e 1893 donne di 5 Paesi (Finlandia,
Svezia, Paesi Bassi, Francia e Italia) ed ha dimostrato che ogni
sigaretta fumata da "lei" equivalga a cinque consumate da "lui".
Un calcolo fatto sulla base del numero delle sigarette consumate
e della progressione della malattie cardiovascolari,
indipendentemente da altri fattori di rischio come il
colesterolo e la pressione.
Un altro dato interessante Š che, mentre per i maschi il
livello di istruzione Š inversamente proporzionale alla salute
delle arterie, pi— hanno studiato meno sono ostruite, per le
femmine ci• non vale. La malattia cardiovascolare Š appannaggio
degli uomini fino ai 55/60 anni, poi per un periodo i due sessi
si equivalgono e infine, intorno ai 75 anni, le proporzioni si
invertono. ''Questo - spiega il professore Roberto Ferrari -
dipende non solo dal venir meno della protezione ormonale con
l'arrivo della menopausa ma anche da cause ambientali, perch‚ le
donne tendono ad assumere gli stili di vita sbagliati un tempo
tipici dei maschi (alimentazione scorretta ed eccessiva,
abitudine al fumo, sedentariet…, stress)". Per questo gli
esperti insistono sull'importanza della prevenzione e della
sensibilizzazione e poterlo fare anche in un luogo diffuso e
frequentato come la farmacia rappresenta un indubbio valore
aggiunto.
Ma la partita della prevenzione per la salute della donna
attraverso la lotta al fumo per il momento sembra essere stata
persa. Per la prima volta, nel nostro Paese, si Š raggiunta
quasi la parit… tra uomini e donne con il vizio. E le signore
sono anche pi— restie a smettere, rivela il Rapporto annuale sul
fumo in Italia, realizzato dall'Osservatorio Fumo Alcol e Droghe
dell'Istituto Superiore di Sanit…. Le donne sono circa il 20% di
oltre un miliardo di fumatori nel mondo. Ma la cifra Š destinata
ad aumentare. In Italia le fumatrici sono 5,2 milioni (19,7%),
gli uomini 5,9 milioni, (23,9%). Le signore che hanno detto
addio alle ®bionde¯ sono 2,6 milioni (il 9,8% di ex fumatrici),
gli uomini 3,9 milioni (il 15,7). Fumo e alcol assieme poi,
secondo un altro studio presentato, stanno costando cari alle
donne europee, che rispetto agli uomini vivono piu' a lungo, ma
peggio. La ricerca, condotta con la collaborazione dell'Istituto
superiore di sanita' e presentato da Diego Vanuzzo della Health
Unit 4 'Medio Friuli' di Udine. (ANSA).
BR
29-AGO-11 12:41 NNNN
salute: un naso elettronico 'fiuta' l'insufficienza cardiaca
SALUTE: UN NASO ELETTRONICO 'FIUTA'
L'INSUFFICIENZA CARDIACA =
(AGI) - Berlino, 29 ago. - Un naso elettronico in grado di
diagnosticare il 'profumo' sospetto di un eventuale
insufficienza cardiaca. Il singolare dispositivo e' stato
presentato da un team tedesco nel corso del Congresso CES 2011.
"La diagnosi precoce dello scompenso cardiaco cronico (CHF)
attraverso lo screening periodico facilita l'applicazione
anticipata di trattamento", ha spiegato Vasileios Kechagias
della clinica universitaria di Jena. L'insufficienza cardiaca
e' una patologia comune, costosa, e potenzialmente letale. Nei
Paesi sviluppati circa il 2 per cento degli adulti soffre di
insufficienza cardiaca, ma in quelli di eta' superiore ai 65
anni questo dato aumenta fino al 6-10 per cento. Soprattutto a
causa dei costi di ospedalizzazione, essa e' causa di un
notevole aumento della spesa sanitaria. Anche se alcune persone
riescono a sopravvivere per molti anni, la malattia e'
progressiva ed e' associata a un aumento della mortalita'
generale e della morbilita'. "Abbiamo condotto uno screening
giornaliero su pazienti con diversi gradi di insufficienza
cardiaca", ha detto Kechagias. In particolare sono stati
raccolti i parametri di laboratorio rilevanti per scompenso
cardiaco (BNP, minerali, creatinina, analisi dei gas del
sangue) ed e' stata eseguita una valutazione clinica di
insufficienza cardiaca in base ai parametri disponibili (storia
clinica, di laboratorio, ecocardiografia, test da sforzo e
stress). L'assegnazione dei pazienti ai diversi gruppi (senza
insufficienza cardiaca, insufficienza cardiaca moderata,
insufficienza cardiaca scompensata) e' stata eseguita da medici
ignari dei valori misurati attraverso il 'naso elettronico'. Il
'naso elettronico' consiste in una serie di tre pellicole di
metallo di ossido basata su gas sensori con elementi di
riscaldamento. Ogni sensore ha una sensibilita' leggermente
diversa per diversi tipi di odorizzante molecolare. Le
interazioni tra le molecole e il sensore sono causate da
reazioni con l'ossigeno presente sulla superficie del sensore
riscaldato, determinando cosi' una variazione delle
concentrazioni di portatori di carica liberi e quindi ad un
cambiamento di conducibilita' nello strato di ossido di
metallo. I componenti di odore sono divisi da una analisi
statistica in due componenti principali. L'acquisizione dei
dati e' stata possibile in tutti i pazienti. I pazienti con
insufficienza cardiaca scompensata sono stati riconosciuti dal
naso elettronico e quindi separati dai pazienti con
insufficienza cardiaca compensata nell'89 per cento dei casi,
cosi' come e' stato molto elevato il tasso di sensibilita' ai
pazienti senza insufficienza cardiaca (gruppo di controllo).
"Il nostro obiettivo primario - ha concluso Kechagias - e'
quello di creare e stabilire il metodo possibilmente meno
invasivo per contribuire a fare uno screening rapidamente sulle
persone con scompenso cardiaco cronico". (AGI)
Red/Gav
291300 AGO 11
NNNN
MEDICINA: UN NASO ELETTRONICO SCOPRE IL CUORE STANCO
(ANSA) - PARIGI, 29 AGO - Un ''naso'' elettronico, collegato
con una fascetta al braccio, aiuta a segnalare se un paziente ha
uno scompenso cardiaco. I risultati dei test che hanno permesso
di verificare la sensibilita' dello strumento all'89% fa sperare
nell'arrivo di strumenti in grado di aiutare a diagnosticare in
tempo reale ogni difficolta' dell'organismo, dalla piu' semplice
alla piu' grave e pericolosa.
I sensori, posti nel piccolo dispositivo poco piu' grande di
una zolletta di zucchero, sono in grado di raccogliere le
molecole che escono dal corpo umano, spie dello scompenso, e che
al contatto con l'ossigeno nell'aria si trasformano in un odore
indice di un valore di quanto avviene all'interno del corpo. I
valori vengono trasmessi ad un sistema in modo da segnalare al
medico quando intervenire.
Il 'naso' e' stato presentato a Parigi da Vasileinos
Kechagias, del dipartimento di medicina interna dell'universita'
di Jena, in Germania, durante il congresso europeo di
cardiologia (Esc).
Lo scompenso, chiamato anche 'cuore stanco', e' una malattia
che colpisce tra il 6% e il 10% della popolazione dopo i 65
anni. E' associato ad una riduzione della salute mentale e
psichica, causando un grave peggioramento della qualita' della
vita.
BR/FV
29-AGO-11 12:45 NNNN
(AGI) - Berlino, 29 ago. - Un naso elettronico in grado di
diagnosticare il 'profumo' sospetto di un eventuale
insufficienza cardiaca. Il singolare dispositivo e' stato
presentato da un team tedesco nel corso del Congresso CES 2011.
"La diagnosi precoce dello scompenso cardiaco cronico (CHF)
attraverso lo screening periodico facilita l'applicazione
anticipata di trattamento", ha spiegato Vasileios Kechagias
della clinica universitaria di Jena. L'insufficienza cardiaca
e' una patologia comune, costosa, e potenzialmente letale. Nei
Paesi sviluppati circa il 2 per cento degli adulti soffre di
insufficienza cardiaca, ma in quelli di eta' superiore ai 65
anni questo dato aumenta fino al 6-10 per cento. Soprattutto a
causa dei costi di ospedalizzazione, essa e' causa di un
notevole aumento della spesa sanitaria. Anche se alcune persone
riescono a sopravvivere per molti anni, la malattia e'
progressiva ed e' associata a un aumento della mortalita'
generale e della morbilita'. "Abbiamo condotto uno screening
giornaliero su pazienti con diversi gradi di insufficienza
cardiaca", ha detto Kechagias. In particolare sono stati
raccolti i parametri di laboratorio rilevanti per scompenso
cardiaco (BNP, minerali, creatinina, analisi dei gas del
sangue) ed e' stata eseguita una valutazione clinica di
insufficienza cardiaca in base ai parametri disponibili (storia
clinica, di laboratorio, ecocardiografia, test da sforzo e
stress). L'assegnazione dei pazienti ai diversi gruppi (senza
insufficienza cardiaca, insufficienza cardiaca moderata,
insufficienza cardiaca scompensata) e' stata eseguita da medici
ignari dei valori misurati attraverso il 'naso elettronico'. Il
'naso elettronico' consiste in una serie di tre pellicole di
metallo di ossido basata su gas sensori con elementi di
riscaldamento. Ogni sensore ha una sensibilita' leggermente
diversa per diversi tipi di odorizzante molecolare. Le
interazioni tra le molecole e il sensore sono causate da
reazioni con l'ossigeno presente sulla superficie del sensore
riscaldato, determinando cosi' una variazione delle
concentrazioni di portatori di carica liberi e quindi ad un
cambiamento di conducibilita' nello strato di ossido di
metallo. I componenti di odore sono divisi da una analisi
statistica in due componenti principali. L'acquisizione dei
dati e' stata possibile in tutti i pazienti. I pazienti con
insufficienza cardiaca scompensata sono stati riconosciuti dal
naso elettronico e quindi separati dai pazienti con
insufficienza cardiaca compensata nell'89 per cento dei casi,
cosi' come e' stato molto elevato il tasso di sensibilita' ai
pazienti senza insufficienza cardiaca (gruppo di controllo).
"Il nostro obiettivo primario - ha concluso Kechagias - e'
quello di creare e stabilire il metodo possibilmente meno
invasivo per contribuire a fare uno screening rapidamente sulle
persone con scompenso cardiaco cronico". (AGI)
Red/Gav
291300 AGO 11
NNNN
MEDICINA: UN NASO ELETTRONICO SCOPRE IL CUORE STANCO
(ANSA) - PARIGI, 29 AGO - Un ''naso'' elettronico, collegato
con una fascetta al braccio, aiuta a segnalare se un paziente ha
uno scompenso cardiaco. I risultati dei test che hanno permesso
di verificare la sensibilita' dello strumento all'89% fa sperare
nell'arrivo di strumenti in grado di aiutare a diagnosticare in
tempo reale ogni difficolta' dell'organismo, dalla piu' semplice
alla piu' grave e pericolosa.
I sensori, posti nel piccolo dispositivo poco piu' grande di
una zolletta di zucchero, sono in grado di raccogliere le
molecole che escono dal corpo umano, spie dello scompenso, e che
al contatto con l'ossigeno nell'aria si trasformano in un odore
indice di un valore di quanto avviene all'interno del corpo. I
valori vengono trasmessi ad un sistema in modo da segnalare al
medico quando intervenire.
Il 'naso' e' stato presentato a Parigi da Vasileinos
Kechagias, del dipartimento di medicina interna dell'universita'
di Jena, in Germania, durante il congresso europeo di
cardiologia (Esc).
Lo scompenso, chiamato anche 'cuore stanco', e' una malattia
che colpisce tra il 6% e il 10% della popolazione dopo i 65
anni. E' associato ad una riduzione della salute mentale e
psichica, causando un grave peggioramento della qualita' della
vita.
BR/FV
29-AGO-11 12:45 NNNN
salute: tumore al seno, si potra' scoprire senza radiazioni
SALUTE: TUMORE AL SENO, SI POTRA' SCOPRIRE SENZA
RADIAZIONI
(ANSA)- ROMA, 29 AGO- Un nuovo tipo di scanner che individua
meglio di una mammografia il cancro al seno: senza bisogno di
radiazioni, utilizzando soltanto raggi infrarossi ed energia
termica.
Lo hanno sviluppato alcuni scienziati israeliani dell'istituto
Real Imaging, ottenendo risultati piu' che confortanti dalla
sperimentazione su 2500 pazienti: la tecnologia e' risultata
essere efficace nel 92 per cento dei casi, rispetto all' 80 per
cento della mammografia tradizionale per la quale si utilizzano
i raggi-X.
Gli studiosi hanno scoperto che le donne con un tumore al seno
producono segnali diversi sulla superficie della pelle, che
vengono rilevati dalla macchina senza entrare in contatto con la
mammella.
Il dispositivo Š anche destinato ad ottenere un "sigillo
ufficiale" di approvazione da parte dell'Unione europea entro
fine anno: cio' permettera' l'utilizzo nei principali ospedali
di Londra, Barcellona e Parigi.
Nel frattempo Due ricchi uomini d'affari britannici, David e
Simon Reuben, hanno investito 11 milioni di sterline nel
progetto, dopo aver scoperto che una loro familiare ha
sviluppato un cancro al seno.
(ANSA).
Y09-CAV
29-AGO-11 13:08 NNNN
(ANSA)- ROMA, 29 AGO- Un nuovo tipo di scanner che individua
meglio di una mammografia il cancro al seno: senza bisogno di
radiazioni, utilizzando soltanto raggi infrarossi ed energia
termica.
Lo hanno sviluppato alcuni scienziati israeliani dell'istituto
Real Imaging, ottenendo risultati piu' che confortanti dalla
sperimentazione su 2500 pazienti: la tecnologia e' risultata
essere efficace nel 92 per cento dei casi, rispetto all' 80 per
cento della mammografia tradizionale per la quale si utilizzano
i raggi-X.
Gli studiosi hanno scoperto che le donne con un tumore al seno
producono segnali diversi sulla superficie della pelle, che
vengono rilevati dalla macchina senza entrare in contatto con la
mammella.
Il dispositivo Š anche destinato ad ottenere un "sigillo
ufficiale" di approvazione da parte dell'Unione europea entro
fine anno: cio' permettera' l'utilizzo nei principali ospedali
di Londra, Barcellona e Parigi.
Nel frattempo Due ricchi uomini d'affari britannici, David e
Simon Reuben, hanno investito 11 milioni di sterline nel
progetto, dopo aver scoperto che una loro familiare ha
sviluppato un cancro al seno.
(ANSA).
Y09-CAV
29-AGO-11 13:08 NNNN
Fao: ricompare influenza aviaria, necessaria più sorveglianza = 'segnali di un ceppo mutato in Asia, imprevedibili rischi per salute umana'
FAO: RICOMPARE INFLUENZA AVIARIA, NECESSARIA PIU' SORVEGLIANZA
=
'SEGNALI DI UN CEPPO MUTATO IN ASIA, IMPREVEDIBILI RISCHI PER
SALUTE UMANA'
Roma, 29 ago. (Adnkronos) - La FAO sollecita maggiore allerta e
sorveglianza contro una possibile recrudescenza dell'influenza aviaria
altamente patogena H5N1, in relazione ai segnali che un ceppo mutato
del virus mortale si sta diffondendo in Asia ed altrove con
imprevedibili rischi per la salute umana. E' quanto si legge in un
comunicato diffuso oggi dall'agenzia Onu che ha sede a Roma.
Secondo i dati dell'OMS, da quando e' apparso la prima volta,
nel 2003, il virus H5N1 ha infettato 565 persone uccidendone 331.
L'ultimo decesso e' avvenuto all'inizio del mese in Cambogia, dove
dall'inizio dell'anno si sono registrati otto casi umani, tutti con
esito fatale. Dal 2003 ad oggi il virus H5N1 ha ucciso, o ha obbligato
ad abbattere, piu' di 400 milioni di capi di pollame domestico ed ha
causato nel mondo un danno economico calcolato intorno ai 20 miliardi
di dollari, prima di venire eliminato dalla maggior parte dei 63 paesi
che aveva infettato nel momento di maggiore diffusione, nel 2006.
Tuttavia - si legge ancora nel comunicato - il virus e' rimasto
endemico in sei paesi, nonostante il numero dei focolai tra le
popolazioni di pollame domestico ed uccelli selvatici sia diminuito
costantemente, passando dal picco di 4000 casi l'anno, a soli 302 nel
2008. Ma da allora i focolai hanno ripreso ad aumentare
progressivamente, con circa 800 casi registrati nel 2010-2011.
(Ses/Col/Adnkronos)
29-AGO-11 15:47
NNNN
'SEGNALI DI UN CEPPO MUTATO IN ASIA, IMPREVEDIBILI RISCHI PER
SALUTE UMANA'
Roma, 29 ago. (Adnkronos) - La FAO sollecita maggiore allerta e
sorveglianza contro una possibile recrudescenza dell'influenza aviaria
altamente patogena H5N1, in relazione ai segnali che un ceppo mutato
del virus mortale si sta diffondendo in Asia ed altrove con
imprevedibili rischi per la salute umana. E' quanto si legge in un
comunicato diffuso oggi dall'agenzia Onu che ha sede a Roma.
Secondo i dati dell'OMS, da quando e' apparso la prima volta,
nel 2003, il virus H5N1 ha infettato 565 persone uccidendone 331.
L'ultimo decesso e' avvenuto all'inizio del mese in Cambogia, dove
dall'inizio dell'anno si sono registrati otto casi umani, tutti con
esito fatale. Dal 2003 ad oggi il virus H5N1 ha ucciso, o ha obbligato
ad abbattere, piu' di 400 milioni di capi di pollame domestico ed ha
causato nel mondo un danno economico calcolato intorno ai 20 miliardi
di dollari, prima di venire eliminato dalla maggior parte dei 63 paesi
che aveva infettato nel momento di maggiore diffusione, nel 2006.
Tuttavia - si legge ancora nel comunicato - il virus e' rimasto
endemico in sei paesi, nonostante il numero dei focolai tra le
popolazioni di pollame domestico ed uccelli selvatici sia diminuito
costantemente, passando dal picco di 4000 casi l'anno, a soli 302 nel
2008. Ma da allora i focolai hanno ripreso ad aumentare
progressivamente, con circa 800 casi registrati nel 2010-2011.
(Ses/Col/Adnkronos)
29-AGO-11 15:47
NNNN
MANOVRA: CAMUSSO, MARCEGAGLIA PIEGATA A GOVERNO, VIOLA ACCORDO 28 GIUGNO = MANOVRA INIQUA, MANCA SOLO TASSA SUL PANE
MANOVRA: CAMUSSO, MARCEGAGLIA PIEGATA A GOVERNO,
VIOLA ACCORDO 28 GIUGNO =
MANOVRA INIQUA, MANCA SOLO TASSA SUL PANE
Roma, 29 ago. - (Adnkronos) - "La manovra sara' ancora peggiore
dopo il vertice tra Berlusconi e Bossi. Ci manca solo la tasa sul
pane, c'e' poi tutto per colpire le famiglie, i lavoratori e i
pensionati". A sferrare l'attacco contro il dl e' il leader della Cgil
Susanna Camusso, in un'intervista a 'L'Unita''.
"L'elemento centrale e' che il dato di iniquita' di questa
manovra viene rafforzato" aggiunge.Il leader dell Cgil critica il
presidente di Confindustria Emma Marcegaglia sull'articolo 8 del dl
che interessa i lavoratori: "parole sorprendendi" dire che l'art.8 e'
congruo all'accordo con le parti sociali del 28 giugno, afferma.
"Abbiamo speso un mese per costruire un'opinione condivisa
sull'autonomia della rappresentanza sociale, il governo interferisce
su una materia di cui si devono occupare sindacati e imprese.
Confindustria invece di opporsi si adegua al diktat del governo".
Questo comportamento apre un problema, avverte infine Camusso, "o si
mette rapidamente riparo a questo strappo che viola l'accordo del 28
giugno o la Cgil aprira' vertenze azienda per azienda affinche' venga
rispettato l'equilibrio tra contratto nazionale e contrattazione di
secondo livello".
(Sec-Cim/Ct/Adnkronos)
29-AGO-11 08:49
NNNN
MANOVRA: CAMUSSO, CONFINDUSTRIA VIOLA PATTI DI GIUGNO
ARTICOLO 8 DECRETO NON TOLLERABILE
(ANSA) - ROMA, 29 AGO - Confindustria viola i patti di
giugno, il suo presidente Emma Marcegaglia piegata ai diktat del
governo, e sul piatto una manovra a cui, dopo il vertice di
Arcore, manca soltanto ''la tassa sul pane'' per colpire
famiglie lavoratori e pensionati. La pensa cosi' Susanna
Camusso, segretario della Cgil, che - intervistata da l'Unita' -
si prepara allo sciopero generale del 6 settembre.
''Altro che ascoltare gli appelli al confronto - aggiunge
Camusso - Non c'e' discussione, non c'e' dialogo, una volta che
la maggioranza riesce a trovare un faticoso accordo tutti si
devono adeguare''. Secondo Camusso ''l'elemento centrale e' che
il dato di iniquita' viene rafforzato. L'Iva non e' una tassa
sui ricchi, riguarda i consumi soprattutto quelli della povera
gente''. Sulla Marcegaglia, la sindacalista e' chiara:
''Confindustria si adegua al diktat del governo, l'articolo 8
del decreto per noi non e' tollerabile. Ci batteremo azienda per
azienda'' affinche' sia rispettato ''l'equilibrio tra contratto
nazionale e la contrattazione di secondo livello''. La Cgil -
afferma Camusso - ''non ha chiesto a nessuno di aderire allo
sciopero, nemmeno al Pd''. Per il segretario Cgil si confondo le
cause con gli effetti: ''Non e' la Cgil a determinare le
condizioni dello sciopero generale, e' il governo. Chi ci
critica legga almeno la nostra piattaforma''. Infine, per
Camusso ''non e' vero'' come dice il ministro Sacconi che
l'intervento sul lavoro lo ha chiesto la Bce. (ANSA).
Y99-CZ
29-AGO-11 10:15 NNNN
MANOVRA INIQUA, MANCA SOLO TASSA SUL PANE
Roma, 29 ago. - (Adnkronos) - "La manovra sara' ancora peggiore
dopo il vertice tra Berlusconi e Bossi. Ci manca solo la tasa sul
pane, c'e' poi tutto per colpire le famiglie, i lavoratori e i
pensionati". A sferrare l'attacco contro il dl e' il leader della Cgil
Susanna Camusso, in un'intervista a 'L'Unita''.
"L'elemento centrale e' che il dato di iniquita' di questa
manovra viene rafforzato" aggiunge.Il leader dell Cgil critica il
presidente di Confindustria Emma Marcegaglia sull'articolo 8 del dl
che interessa i lavoratori: "parole sorprendendi" dire che l'art.8 e'
congruo all'accordo con le parti sociali del 28 giugno, afferma.
"Abbiamo speso un mese per costruire un'opinione condivisa
sull'autonomia della rappresentanza sociale, il governo interferisce
su una materia di cui si devono occupare sindacati e imprese.
Confindustria invece di opporsi si adegua al diktat del governo".
Questo comportamento apre un problema, avverte infine Camusso, "o si
mette rapidamente riparo a questo strappo che viola l'accordo del 28
giugno o la Cgil aprira' vertenze azienda per azienda affinche' venga
rispettato l'equilibrio tra contratto nazionale e contrattazione di
secondo livello".
(Sec-Cim/Ct/Adnkronos)
29-AGO-11 08:49
NNNN
MANOVRA: CAMUSSO, CONFINDUSTRIA VIOLA PATTI DI GIUGNO
ARTICOLO 8 DECRETO NON TOLLERABILE
(ANSA) - ROMA, 29 AGO - Confindustria viola i patti di
giugno, il suo presidente Emma Marcegaglia piegata ai diktat del
governo, e sul piatto una manovra a cui, dopo il vertice di
Arcore, manca soltanto ''la tassa sul pane'' per colpire
famiglie lavoratori e pensionati. La pensa cosi' Susanna
Camusso, segretario della Cgil, che - intervistata da l'Unita' -
si prepara allo sciopero generale del 6 settembre.
''Altro che ascoltare gli appelli al confronto - aggiunge
Camusso - Non c'e' discussione, non c'e' dialogo, una volta che
la maggioranza riesce a trovare un faticoso accordo tutti si
devono adeguare''. Secondo Camusso ''l'elemento centrale e' che
il dato di iniquita' viene rafforzato. L'Iva non e' una tassa
sui ricchi, riguarda i consumi soprattutto quelli della povera
gente''. Sulla Marcegaglia, la sindacalista e' chiara:
''Confindustria si adegua al diktat del governo, l'articolo 8
del decreto per noi non e' tollerabile. Ci batteremo azienda per
azienda'' affinche' sia rispettato ''l'equilibrio tra contratto
nazionale e la contrattazione di secondo livello''. La Cgil -
afferma Camusso - ''non ha chiesto a nessuno di aderire allo
sciopero, nemmeno al Pd''. Per il segretario Cgil si confondo le
cause con gli effetti: ''Non e' la Cgil a determinare le
condizioni dello sciopero generale, e' il governo. Chi ci
critica legga almeno la nostra piattaforma''. Infine, per
Camusso ''non e' vero'' come dice il ministro Sacconi che
l'intervento sul lavoro lo ha chiesto la Bce. (ANSA).
Y99-CZ
29-AGO-11 10:15 NNNN
MANOVRA: IDV, MAGGIORANZA GIOCA A MONOPOLI CON SOLDI ITALIANI
MANOVRA: IDV, MAGGIORANZA GIOCA A MONOPOLI CON
SOLDI ITALIANI =
(AGI) - Roma, 29 ago -
"Mentre il Paese soffre per una crisi che il governo non ha
saputo fronteggiare, mentre l'Europa e i mercati aspettano
misure serie e credibili di rilancio, ad Arcore Berlusconi e
Bossi giochicchiano a Monopoli con i soldi dei cittadini
mortificando ancora una volta il Parlamento e gli italiani". Lo
afferma il presidente dei senatori dell'Italia dei Valori,
Felice Belisario, che aggiunge: "Anche su questa manovra
correttiva la maggioranza sta dando il peggio di se', con
proposte che prevedono solo nuove tasse e tagli pesanti agli
Enti locali, ma nessuna riforma, a cominciare dall'abrogazione
delle Province, nessun serio taglio ai costi della politica e
agli sprechi, nessuna misura per combattere efficacemente
l'evasione fiscale e la corruzione dilagante, nessun intervento
per rilanciare finalmente la crescita. Insomma - conclude
Belisario - arrivera' in Aula un provvedimento insufficiente,
che imporra' sacrifici pesantissimi a chi ha gia' dato
lasciando invece al riparo furbi e delinquenti, che non fara'
ripartire il Paese, che non convincera' l'Europa e che non
rassicurera' i mercati". (AGI)
Lam
291244 AGO 11
NNNN
(AGI) - Roma, 29 ago -
"Mentre il Paese soffre per una crisi che il governo non ha
saputo fronteggiare, mentre l'Europa e i mercati aspettano
misure serie e credibili di rilancio, ad Arcore Berlusconi e
Bossi giochicchiano a Monopoli con i soldi dei cittadini
mortificando ancora una volta il Parlamento e gli italiani". Lo
afferma il presidente dei senatori dell'Italia dei Valori,
Felice Belisario, che aggiunge: "Anche su questa manovra
correttiva la maggioranza sta dando il peggio di se', con
proposte che prevedono solo nuove tasse e tagli pesanti agli
Enti locali, ma nessuna riforma, a cominciare dall'abrogazione
delle Province, nessun serio taglio ai costi della politica e
agli sprechi, nessuna misura per combattere efficacemente
l'evasione fiscale e la corruzione dilagante, nessun intervento
per rilanciare finalmente la crescita. Insomma - conclude
Belisario - arrivera' in Aula un provvedimento insufficiente,
che imporra' sacrifici pesantissimi a chi ha gia' dato
lasciando invece al riparo furbi e delinquenti, che non fara'
ripartire il Paese, che non convincera' l'Europa e che non
rassicurera' i mercati". (AGI)
Lam
291244 AGO 11
NNNN
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