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lunedì 29 agosto 2011

cuore: una sigaretta per lei 'pesa' come 5 fumate da lui

CUORE: UNA SIGARETTA PER LEI 'PESA' COME 5 FUMATE DA LUI =
(AGI) - Parigi, 29 ago. - Per lei una sigaretta e' cinque volte
piu' dannosa che per lui. Ovvero: i danni alla salute provocati
a un uomo da un pacchetto di sigarette, sono gli stessi che
'pesano' su una donna che ne fuma quattro. Ma il pericolo e'
sottovalutato dalla popolazione femminile, tra la quale
continua a crescere il consumo di tabacco. Lo rivela uno studio
presentato a Parigi al Congresso della Societa' Europea di
Cardiologia (Esc), in corso fino a mercoledi', e gli esperti
indicano nuove strategie preventive per sensibilizzare sul
rischio 'al femminile', in primo luogo allargare il numero
degli attori coinvolti. Dopo specialisti e medici di famiglia
vengono chiamati in causa anche i farmacisti, sempre piu'
alleati nella prevenzione.
In Italia questo approccio e' stato accolto dal network
'Apoteca natura', con 500 presidi in tutto il territorio
nazionale dove viene offerta una consulenza mirata a far
emergere i 'campanelli d'allarme' che devono orientare ad un
approfondimento diagnostico. Le patologie cardiovascolari
provocano ogni anno circa 4,3 milioni di morti in Europa,
242.000 in Italia e sono sempre piu' 'rosa'.
Lo studio presentato conferma come il peso dei fattori di
rischio non sia uguale nei due sessi. L'indagine ha preso in
esame 1.694 uomini e 1.893 donne di 5 Paesi (Finlandia, Svezia,
Paesi Bassi, Francia e Italia) e ha dimostrato che ogni
sigaretta fumata da 'lei' equivalga a cinque consumate da
'lui'. "Un altro dato interessante - spiega Roberto Ferrari,
past president dell'Esc - e' che, mentre per i maschi il
livello di istruzione e' inversamente proporzionale alla salute
delle arterie, piu' hanno studiato meno sono ostruite, per le
femmine cio' non vale. La malattia cardiovascolare e'
appannaggio degli uomini fino ai 55/60 anni, poi per un periodo
i due sessi si equivalgono e infine, intorno ai 75 anni, le
proporzioni si invertono". Questo, aggiunge Ferrari, "dipende
non solo dal venir meno della protezione ormonale con l'arrivo
della menopausa ma anche da cause ambientali, perche' le donne
tendono ad assumere gli stili di vita sbagliati un tempo tipici
dei maschi (alimentazione scorretta ed eccessiva, abitudine al
fumo, sedentarieta', stress)". Per questo gli esperti insistono
sull'importanza della prevenzione e della sensibilizzazione e
poterlo fare anche in un luogo diffuso e frequentato come la
farmacia rappresenta un indubbio valore aggiunto. In quelle
della rete Apoteca Natura opera personale specializzato e
particolarmente attento alle problematiche della salute
femminile e alla fitoterapia. (AGI)
Gav
291243 AGO 11

NNNNANSA/ FUMO: ODIA LE DONNE, UNA SIGARETTA FA MALE COME 5 PER UOMO
RISCHIO MOLTO PIU' FORTE MA SOTTOVALUTATO, E CRESCONO FUMATRICI
(Dell'inviata Maria Emilia Bonaccorso)
(ANSA) - PARIGI, 29 AGO - Il fumo odia letteralmente le
donne, amplificando con un rapporto di cinque a uno, i danni
prodotti sul cuore femminile rispetto a quello degli uomini.
Sono i risultati di uno studio presentato dalla professoressa
Elena Tremoli del dipartimento di Scienze Farmacologiche
dell'Universita' di Milano al Congresso della Societ… Europea di
Cardiologia (ESC), in corso fino a mercoled 31 agosto a Parigi
L'organismo femminile Š particolarmente vulnerabile agli
effetti del tabacco, indipendentemente da altri fattori come
l'et…, la pressione arteriosa, l'obesit…, la classe sociale.
''Sappiamo - ha spiegato la studiosa - che le donne sono
naturalmente protette contro le malattie cardiovascolari, in
particolare primo della menopausa. E questo porta ad avere meno
attenzione nei confronti dei fattori di rischio per la salute
femminile''.
Le patologie cardiovascolari provocano ogni anno circa 4,3
milioni di morti in Europa, 242.000 in Italia e sono sempre pi—
"rosa". Lo studio presentato oggi conferma come il peso dei
fattori di rischio non sia uguale nei due sessi. L'indagine ha
preso in esame 1694 uomini e 1893 donne di 5 Paesi (Finlandia,
Svezia, Paesi Bassi, Francia e Italia) ed ha dimostrato che ogni
sigaretta fumata da "lei" equivalga a cinque consumate da "lui".
Un calcolo fatto sulla base del numero delle sigarette consumate
e della progressione della malattie cardiovascolari,
indipendentemente da altri fattori di rischio come il
colesterolo e la pressione.
Un altro dato interessante Š che, mentre per i maschi il
livello di istruzione Š inversamente proporzionale alla salute
delle arterie, pi— hanno studiato meno sono ostruite, per le
femmine ci• non vale. La malattia cardiovascolare Š appannaggio
degli uomini fino ai 55/60 anni, poi per un periodo i due sessi
si equivalgono e infine, intorno ai 75 anni, le proporzioni si
invertono. ''Questo - spiega il professore Roberto Ferrari -
dipende non solo dal venir meno della protezione ormonale con
l'arrivo della menopausa ma anche da cause ambientali, perch‚ le
donne tendono ad assumere gli stili di vita sbagliati un tempo
tipici dei maschi (alimentazione scorretta ed eccessiva,
abitudine al fumo, sedentariet…, stress)". Per questo gli
esperti insistono sull'importanza della prevenzione e della
sensibilizzazione e poterlo fare anche in un luogo diffuso e
frequentato come la farmacia rappresenta un indubbio valore
aggiunto.
Ma la partita della prevenzione per la salute della donna
attraverso la lotta al fumo per il momento sembra essere stata
persa. Per la prima volta, nel nostro Paese, si Š raggiunta
quasi la parit… tra uomini e donne con il vizio. E le signore
sono anche pi— restie a smettere, rivela il Rapporto annuale sul
fumo in Italia, realizzato dall'Osservatorio Fumo Alcol e Droghe
dell'Istituto Superiore di Sanit…. Le donne sono circa il 20% di
oltre un miliardo di fumatori nel mondo. Ma la cifra Š destinata
ad aumentare. In Italia le fumatrici sono 5,2 milioni (19,7%),
gli uomini 5,9 milioni, (23,9%). Le signore che hanno detto
addio alle ®bionde¯ sono 2,6 milioni (il 9,8% di ex fumatrici),
gli uomini 3,9 milioni (il 15,7). Fumo e alcol assieme poi,
secondo un altro studio presentato, stanno costando cari alle
donne europee, che rispetto agli uomini vivono piu' a lungo, ma
peggio. La ricerca, condotta con la collaborazione dell'Istituto
superiore di sanita' e presentato da Diego Vanuzzo della Health
Unit 4 'Medio Friuli' di Udine. (ANSA).

BR
29-AGO-11 12:41 NNNN

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