DIR2579 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT ELEZIONI. MADRE ALDROVANDI: CHI APPLAUDE OMICIDI OGGI È AL POTERE SU TWITTER: "E A FERRARA È NELLE FILA DI CHI VA AL BALLOTTAGGIO" (DIRE) Bologna, 5 giu. - "Chi applaude gli omidici e' al potere nella nazione e nelle fila di chi va al ballottaggio a Ferrara". Lo afferma Patrizia Moretti, madre di Federico Aldrovandi, il ragazzo ucciso nel 2005 proprio a Ferrara durante un controllo di polizia, con un tweet pubblicato oggi. "Federico piange per le ferite alla testa- scrive Moretti sul social network- l'ho appena sognato. Chi applaude gli omicidi e' al potere nella nazione e nelle fila di chi va al ballottaggio a Ferrara. Italia ti prego no, non cedere alle facili lusinghe dell'uomo forte al comando. Chiunque sia. Quella forza e' cattiva". Il riferimento di Moretti e' all'applauso tributato ormai cinque anni fa in favore dei poliziotti condannati per l'omicidio di Aldrovandi durante il congresso del Sap, il sindacato autonomo di polizia guidato da Gianni Tonelli, eletto alla Camera con la Lega alle ultime politiche. Da qui anche l'accenno di Moretti al ballottaggio di domenica a Ferrara, dove si sfideranno proprio l'aspirante sindaco del Carroccio, Alan Fabbri, e il candidato del centrosinistra Aldo Modonesi. (San/ Dire) 19:49 05-06-19
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mercoledì 5 giugno 2019
N. 134 SENTENZA 7 - 29 maggio 2019 Giudizio di legittimita' costituzionale in via principale. Sanzioni amministrative - Pesca - Sanzioni pecuniarie per chi pesca le specie ittiche fuori dai periodi consentiti e per chi esercita la pesca in periodi o orari di divieto o in acque nelle quali la pesca e' vietata. - Legge della Regione Abruzzo 8 giugno 2018, n. 11, recante «Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 27 aprile 2017, n. 28 (Gestione della fauna ittica e disciplina della pesca nelle acque interne)», art. 8. - (GU n.23 del 5-6-2019 )
N. 134 SENTENZA 7 - 29 maggio 2019
Giudizio di legittimita' costituzionale in via principale.
Sanzioni amministrative - Pesca - Sanzioni pecuniarie per chi pesca
le specie ittiche fuori dai periodi consentiti e per chi esercita
la pesca in periodi o orari di divieto o in acque nelle quali la
pesca e' vietata.
- Legge della Regione Abruzzo 8 giugno 2018, n. 11, recante
«Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 27 aprile 2017, n.
28 (Gestione della fauna ittica e disciplina della pesca nelle
acque interne)», art. 8.
-
(GU n.23 del 5-6-2019 )
LA CORTE COSTITUZIONALE
composta dai signori:
Presidente:Giorgio LATTANZI;
Giudici :Aldo CAROSI, Marta CARTABIA, Mario Rosario MORELLI,
Giancarlo CORAGGIO, Giuliano AMATO, Silvana SCIARRA, Daria de
PRETIS, Nicolo' ZANON, Franco MODUGNO, Augusto Antonio BARBERA,
Giulio PROSPERETTI, Giovanni AMOROSO, Francesco VIGANO', Luca
ANTONINI,
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
nel giudizio di legittimita' costituzionale dell'art. 8 della
legge della Regione Abruzzo 8 giugno 2018, n. 11, recante «Modifiche
ed integrazioni alla legge regionale 27 aprile 2017, n. 28 (Gestione
della fauna ittica e disciplina della pesca nelle acque interne)»,
promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri, con ricorso
notificato il 10-13 agosto 2018, depositato in cancelleria il 17
agosto 2018, iscritto al n. 50 del registro ricorsi 2018 e pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 37, prima serie
speciale, dell'anno 2018.
Udito nell'udienza pubblica del 7 maggio 2019 il Giudice relatore
Francesco Vigano';
udito l'avvocato dello Stato Massimo Salvatorelli per il
Presidente del Consiglio dei ministri.
Ritenuto in fatto
1.- Con ricorso notificato il 10-13 agosto 2018 e depositato in
cancelleria il 17 agosto 2018 (r. r. n. 50 del 2018), il Presidente
del Consiglio dei ministri, rappresentato e difeso dall'Avvocatura
generale dello Stato, ha impugnato l'art. 8 della legge della Regione
Abruzzo 8 giugno 2018, n. 11, recante «Modifiche ed integrazioni alla
legge regionale 27 aprile 2017, n. 28 (Gestione della fauna ittica e
disciplina della pesca nelle acque interne)», assumendone il
contrasto con l'art. 25, comma 2, della Costituzione e con l'art. 1
della legge 24 novembre 1981, n. 689 (Modifiche al sistema penale),
«quale norma interposta».
1.1.- La disposizione impugnata sostituisce l'art. 30 (Sanzioni)
della legge reg. Abruzzo n. 28 del 2017, prevedendo, tra l'altro, che
«[l]e infrazioni alle disposizioni della presente legge, salvo le
sanzioni di carattere penale e tributario previste dalle normative
vigenti, sono soggette alle seguenti sanzioni amministrative: [...]
n) da euro 100,00 a euro 500,00 per chi pesca le specie ittiche fuori
dai periodi consentiti dall'articolo 26; [...] w) da euro 100,00 a
euro 600,00 per chi esercita la pesca in periodi o orari di divieto o
in acque nelle quali la pesca e' vietata».
Il ricorrente evidenzia preliminarmente che le disposizioni ora
impugnate riproducono quasi testualmente quelle analoghe previste
nella legge reg. Abruzzo n. 28 del 2017, non impugnate dal Governo.
Cio' non inficerebbe, peraltro, l'ammissibilita' del ricorso odierno,
sulla base della costante giurisprudenza di questa Corte (sono
citate, tra le altre, le sentenze n. 71 del 2012, n. 187 del 2011, n.
40 del 2010 e n. 298 del 2009).
1.2.- L'Avvocatura generale dello Stato chiarisce quindi la
portata dei parametri evocati, osservando come l'art. 25, secondo
comma, Cost. costituisca «una regola di carattere assolutamente
generale», non confinata alla sola materia penale, bensi' estesa
anche alla materia delle sanzioni amministrative, come confermato
dall'art. 1 della legge n. 689 del 1981. Si tratterebbe, ad avviso
del ricorrente, di un principio a sua volta concretizzato «nei cc.dd.
"principi di precisione, chiarezza, e determinatezza" (le norme che
individuano il comportamento suscettibile di essere sanzionato devono
essere sufficientemente chiare e di facile comprensione per il
consociato: profilo valorizzato anche in materia tributaria)» (e'
citata la sentenza n. 327 del 2008).
Richiamandosi alla giurisprudenza di questa Corte che, «in linea
con l'orientamento assunto dalla Corte EDU», avrebbe esteso a tutte
le misure di carattere punitivo-afflittivo la disciplina della
sanzione penale in senso stretto (e' citata la sentenza n. 196 del
2010), l'Avvocatura generale dello Stato ritiene che, anche in base
alla giurisprudenza costituzionale piu' risalente, priva di
riferimenti alla Convenzione per la salvaguardia dei diritti
dell'uomo e delle liberta` fondamentali (CEDU), firmata a Roma il 4
novembre 1950, ratificata e resa esecutiva con legge 4 agosto 1955,
n. 848, il principio di legalita' di cui all'art. 25, secondo comma,
Cost., debba trovare «piena applicazione» anche riguardo alle
sanzioni amministrative (sono citate le sentenze n. 447 del 1988 e n.
78 del 1967).
Il principio sarebbe d'altra parte ribadito, per il sistema delle
sanzioni amministrative, dalla regola generale fissata dal citato
art. 1 della legge n. 689 del 1981.
1.3.- Il ricorrente osserva quindi che le lettere n) e w)
dell'art. 30 della legge reg. Abruzzo n. 28 del 2017, come novellate
dall'art. 8 della legge reg. Abruzzo n. 11 del 2018 impugnata,
«prevedono rispettivamente, che siano soggette a sanzione
amministrativa le infrazioni concernenti la pesca di specie ittiche
fuori dai periodi consentiti dall'art. 26 [...] e l'esercizio della
pesca in periodi o orari di divieto o in acque nelle quali la pesca
e' vietata [...]». Entrambe le previsioni sarebbero «afflitte da
patente genericita', in violazione del principio di legalita'».
Il ricorrente ricorda che, secondo la stessa giurisprudenza
costituzionale, il principio di legalita' nelle sue varie espressioni
non e' violato qualora una norma sanzionatoria rinvii ad altra
disposizione per integrare il suo contenuto, purche' «la norma
primaria sia caratterizzata da una sua "autosufficienza precettiva":
che cioe' [...], essa delinei esaurientemente la fattispecie in tutte
le sue componenti essenziali» (e' citata la sentenza n. 199 del
1993). Al contrario, «il principio di legalita' risultera' violato
quando "non sia una legge (o un atto equiparato) dello Stato - non
importa se proprio la medesima legge che prevede la sanzione penale o
un'altra legge - a indicare con sufficiente specificazione i
presupposti, i caratteri, il contenuto e i limiti dei provvedimenti
dell'autorita' non legislativa, alla trasgressione dei quali deve
seguire la pena"» (sono citate le sentenze n. 336 del 1987, n. 58 del
1975 e n. 26 del 1966).
Non vi sarebbe dunque «violazione del principio di legalita'
laddove fonti diverse dalla legge formale si limitino a completare la
norma di legge, come ad esempio sovente (legittimamente) accade
laddove siano necessarie integrazioni di natura tecnica»; mentre vi
sarebbe violazione «laddove si sia in presenza di una norma "in
bianco" che rinvii ad un regolamento o provvedimento [...] destinati
a completarla in taluno dei suoi elementi essenziali» (e' citata la
sentenza n. 282 del 1990).
Secondo l'Avvocatura generale dello Stato, le disposizioni
impugnate «non solo sono estremamente generiche, facendo pressoche'
totale rinvio ad una normazione subordinata che non e' nemmeno
individuata (la lettera w), ovvero non e' comunque determinata
essendo per di piu' futura e/o incerta (con riferimento a quanto
previsto dai commi 2, 3 e 4 dell'art. 26, richiamato dalla lettera
n), ma appaiono addirittura potenzialmente sovrapporsi nella loro
almeno parziale genericita', cosi' determinando inevitabili problemi
interpretativi ed incertezza nel destinatario della norma quanto alla
corretta individuazione degli elementi costitutivi dell'illecito».
2. - La Regione Abruzzo non si e' costituita in giudizio.
Considerato in diritto
1.- Con il ricorso indicato in epigrafe, il Presidente del
Consiglio dei ministri ha impugnato l'art. 8 della legge della
Regione Abruzzo 8 giugno 2018, n. 11, recante «Modifiche ed
integrazioni alla legge regionale 27 aprile 2017, n. 28 (Gestione
della fauna ittica e disciplina della pesca nelle acque interne)», in
riferimento all'art. 25, secondo comma, della Costituzione, e
all'art. 1 della legge 24 novembre 1981, n. 689 (Modifiche al sistema
penale), «quale norma interposta».
La disposizione impugnata sostituisce l'art. 30 (Sanzioni) della
legge reg. Abruzzo n. 28 del 2017. Dal tenore complessivo del ricorso
si evince che oggetto dell'impugnazione sono esclusivamente le
previsioni di cui alle lettere n) e w) dell'art. 30 novellato, che -
in parte qua - recita come segue: «[l]e infrazioni alle disposizioni
della presente legge, salvo le sanzioni di carattere penale e
tributario previste dalle normative vigenti, sono soggette alle
seguenti sanzioni amministrative: [...] n) da euro 100,00 a euro
500,00 per chi pesca le specie ittiche fuori dai periodi consentiti
dall'articolo 26; [...] w) da euro 100,00 a euro 600,00 per chi
esercita la pesca in periodi o orari di divieto o in acque nelle
quali la pesca e' vietata».
Secondo il ricorrente, tali disposizioni sarebbero «afflitte da
patente genericita'», «facendo pressoche' totale rinvio ad una
normazione subordinata che non e' nemmeno individuata (la lettera w),
ovvero non e' comunque determinata essendo per di piu' futura e/o
incerta (con riferimento a quanto previsto dai commi 2, 3 e 4
dell'art. 26, richiamato dalla lettera n).
Inoltre, le due disposizioni sarebbero caratterizzate da un
ambito applicativo potenzialmente sovrapposto, «cosi' determinando
inevitabili problemi interpretativi ed incertezza nel destinatario
della norma quanto alla corretta individuazione degli elementi
costitutivi dell'illecito».
2.- In via preliminare, occorre rilevare d'ufficio
l'inammissibilita' della questione sollevata in relazione all'art. 1
della legge n. 689 del 1981, testualmente qualificata nel ricorso
«norma interposta».
Tale disposizione, che enuncia il principio di legalita'
nell'ambito delle sanzioni ammnistrative, ha in effetti mero rango di
legge ordinaria, e non puo' comunque assurgere al rango di parametro
interposto in un giudizio di legittimita' costituzionale formulato
con riferimento non gia' all'art. 117 Cost., bensi' esclusivamente
all'art. 25, secondo comma, Cost.
3.- Nel merito, le questioni di legittimita' costituzionale delle
due disposizioni impugnate, con riferimento all'art. 25, secondo
comma, Cost., non sono fondate.
3.1.- Non puo' anzitutto considerarsi pertinente alle questioni
all'esame la giurisprudenza di questa Corte, invocata dal ricorrente,
in materia di limiti all'eterointegrazione del precetto penale da
parte di fonti di rango secondario.
Tale giurisprudenza si riferisce infatti esclusivamente alle
leggi penali in senso stretto, per le quali ai sensi dell'art. 25,
secondo comma, Cost. vige il principio della riserva (assoluta) di
legge statale, in forza del quale integrazioni del precetto
penalmente sanzionato debbono in effetti ritenersi consentite solo
nei ristretti limiti individuati dalla giurisprudenza richiamata dal
ricorrente (Ritenuto in fatto, punto 1.3.). Tale giurisprudenza non
e' invece applicabile alle leggi regionali che prevedano mere
sanzioni amministrative, le quali ben possono rinviare - nel rispetto
dei meno stringenti principi desumibili dall'art. 23 Cost. (sentenza
n. 115 del 2011) - anche ad atti sublegislativi ai fini
dell'integrazione del precetto (amministrativamente) sanzionato in
forza della stessa legge regionale.
3.2.- Cio' che, invece, anche le leggi regionali che stabiliscono
sanzioni amministrative debbono garantire ai propri destinatari e' la
conoscibilita' del precetto e la prevedibilita' delle conseguenze
sanzionatorie: requisiti questi ultimi che condizionano la
legittimita' costituzionale di tali leggi regionali, al cospetto del
diverso principio di determinatezza delle norme sanzionatorie aventi
carattere punitivo-afflittivo, desumibile dall'art. 25, secondo
comma, Cost.
Come questa Corte ha recentemente ribadito, tale principio «per
un verso, vuole evitare che, in contrasto con il principio della
divisione dei poteri, l'autorita' amministrativa o "il giudice
assuma[no] un ruolo creativo, individuando, in luogo del legislatore,
i confini tra il lecito e l'illecito" (sentenza n. 327 del 2008; sul
punto anche ordinanza n. 24 del 2017); per un altro verso, non
diversamente dal principio d'irretroattivita', intende "garantire la
libera autodeterminazione individuale, permettendo al destinatario
della norma penale di apprezzare a priori le conseguenze
giuridico-penali della propria condotta" (ancora sentenza n. 327 del
2008)» (sentenza n. 121 del 2018). La sentenza da ultimo citata ha,
in particolare, rilevato che «il principio di legalita',
prevedibilita' e accessibilita' della condotta sanzionabile e della
sanzione aventi carattere punitivo-afflittivo, qualunque sia il nomen
ad essa attribuito dall'ordinamento [...] non puo', ormai, non
considerarsi patrimonio derivato non soltanto dai principi
costituzionali, ma anche da quelli del diritto convenzionale e
sovranazionale europeo, in base ai quali e' illegittimo sanzionare
comportamenti posti in essere da soggetti che non siano stati messi
in condizione di "conoscere", in tutte le sue dimensioni tipizzate,
la illiceita' della condotta omissiva o commissiva concretamente
realizzata» (sentenza n. 121 del 2018).
3.3.- Tutto cio' ribadito, va pero' escluso ogni vulnus a tale
principio da parte delle due disposizioni impugnate.
3.3.1.- Quanto alla lettera n) dell'art. 30 della legge reg.
Abruzzo n. 28 del 2017, come novellato dalla disposizione impugnata,
essa prevede la sanzione amministrativa da euro 100 a euro 500 «per
chi pesca le specie ittiche fuori dai periodi consentiti dall'art.
26».
Tale rinvio consente agevolmente ai destinatari della norma di
avere contezza dei precisi contorni del divieto sanzionato.
Anzitutto, il comma 1 dell'art. 26 determina direttamente i
periodi di pesca in vigore per un numero rilevante di specie ittiche.
I commi 2 e 3 dell'art. 26, poi, rinviano per la determinazione
dei periodi di pesca relativi a un numero piu' limitato di specie
(arborella meridionale, coregone nasello, rovella, trota macrostigma
e anguilla) ai piani di gestione previsti - a loro volta - dalla
Carta ittica regionale, di cui al precedente art. 7, ovvero dal
regolamento (CE) n. 1100/2007 del Consiglio, del 18 settembre 2007,
che istituisce misure per la ricostituzione dello stock di anguilla
europea: piani di gestione che non vi e' motivo, per questa Corte, di
ritenere a priori non idonei a indicare con chiarezza i periodi in
cui le specie in questione possono essere legittimamente pescate, e
viceversa quelli in cui la loro pesca debba ritenersi vietata e,
pertanto, sanzionata ai sensi della disposizione impugnata. La
circostanza, alla quale allude il ricorrente, per cui tali piani di
gestione non sarebbero ancora stati emanati, non sarebbe comunque
idonea a inficiare di per se' la legittimita' costituzionale della
previsione sanzionatoria impugnata, posto che, fino alla loro
adozione, risulta vietata la pesca alle specie per cui tali piani
sono prescritti.
Analoghe considerazioni debbono svolgersi in relazione all'ultimo
comma dell'art. 26, che consente alla Regione di ampliare e
modificare i periodi di proibizione stabiliti dal comma 1, sulla base
delle indicazioni della «Carta ittica regionale». L'eventuale mancata
emanazione di tale carta determinerebbe, semplicemente, la
persistente validita' dei periodi di divieto della pesca previsti dal
comma 1 in relazione alle specie ivi enumerate.
3.3.2.- Quanto poi alla lettera w) dell'art. 30 della legge reg.
Abruzzo n. 28 del 2017, come parimenti novellato dalla disposizione
impugnata, essa prevede la sanzione amministrativa da euro 100 a euro
600 «per chi esercita la pesca in periodi o orari di divieto o in
acque nelle quali la pesca e' vietata».
Secondo il Governo la disposizione sarebbe del tutto
indeterminata, in quanto neppure individuerebbe le disposizioni
richiamate, la cui violazione dovrebbe dar luogo alle sanzioni da
essa previste.
In realta', la considerazione dell'intero corpo della legge
regionale in parola consente abbastanza agevolmente di individuare le
singole disposizioni di divieto - diverse dall'art. 26, espressamente
richiamato dalla lettera n) -, che disciplinano periodi, orari e
acque in cui la pesca e' consentita o vietata. Vengono in
considerazione, ad esempio, l'art. 3, comma 4, che attribuisce alla
Regione il potere di vietare temporaneamente la pesca, su tutti o
parte degli ambienti acquatici, in presenza di «condizioni che
turbano l'equilibrio biologico del patrimonio ittico autoctono»;
l'art 20, comma 5, in cui si prevede che la pesca
dilettantistico-sportiva nelle acque a categoria A «e' consentita
dalle ore otto del primo sabato di marzo fino alle ore ventiquattro
dell'ultima domenica di settembre»; l'art. 24, comma 16, che rinvia
la fissazione degli orari per l'esercizio della pesca alle «linee
guida emanate dalla Giunta regionale»; l'art. 9, comma 2, lettera e),
in tema di acque nelle quali «sussiste il divieto temporaneo di
pesca».
L'agevole conoscibilita' per i loro destinatari di tutti queste
disposizioni, implicitamente richiamate dalla lettera w) in esame, e'
d'altra parte garantita dal calendario ittico regionale, nel quale
vengono riprodotte tutte le prescrizioni sanzionate dalla
disposizione impugnata, e che risulta essere stato adottato e
pubblicato per l'anno 2019.
Dal che l'infondatezza anche delle censure concernenti questa
seconda disposizione.
per questi motivi
LA CORTE COSTITUZIONALE
1) dichiara inammissibile la questione di legittimita'
costituzionale dell'art. 8 della legge della Regione Abruzzo 8 giugno
2018, n. 11, recante «Modifiche ed integrazioni alla legge regionale
27 aprile 2017, n. 28 (Gestione della fauna ittica e disciplina della
pesca nelle acque interne)», promossa, in riferimento all'art. 1
della legge 24 novembre 1981, n. 689 (Modifiche al sistema penale),
dal Presidente del Consiglio dei ministri con il ricorso indicato in
epigrafe;
2) dichiara non fondata la questione di legittimita'
costituzionale dell'art. 8 della legge reg. Abruzzo n. 11 del 2018,
promossa, in riferimento all'art. 25, secondo comma, della
Costituzione, dal Presidente del Consiglio dei ministri con il
ricorso indicato in epigrafe.
Cosi' deciso in Roma, nella sede della Corte costituzionale,
Palazzo della Consulta, il 7 maggio 2019.
F.to:
Giorgio LATTANZI, Presidente
Francesco VIGANO', Redattore
Roberto MILANA, Cancelliere
Depositata in Cancelleria il 29 maggio 2019.
Il Direttore della Cancelleria
F.to: Roberto MILANA
Giudizio di legittimita' costituzionale in via principale.
Sanzioni amministrative - Pesca - Sanzioni pecuniarie per chi pesca
le specie ittiche fuori dai periodi consentiti e per chi esercita
la pesca in periodi o orari di divieto o in acque nelle quali la
pesca e' vietata.
- Legge della Regione Abruzzo 8 giugno 2018, n. 11, recante
«Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 27 aprile 2017, n.
28 (Gestione della fauna ittica e disciplina della pesca nelle
acque interne)», art. 8.
-
(GU n.23 del 5-6-2019 )
LA CORTE COSTITUZIONALE
composta dai signori:
Presidente:Giorgio LATTANZI;
Giudici :Aldo CAROSI, Marta CARTABIA, Mario Rosario MORELLI,
Giancarlo CORAGGIO, Giuliano AMATO, Silvana SCIARRA, Daria de
PRETIS, Nicolo' ZANON, Franco MODUGNO, Augusto Antonio BARBERA,
Giulio PROSPERETTI, Giovanni AMOROSO, Francesco VIGANO', Luca
ANTONINI,
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
nel giudizio di legittimita' costituzionale dell'art. 8 della
legge della Regione Abruzzo 8 giugno 2018, n. 11, recante «Modifiche
ed integrazioni alla legge regionale 27 aprile 2017, n. 28 (Gestione
della fauna ittica e disciplina della pesca nelle acque interne)»,
promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri, con ricorso
notificato il 10-13 agosto 2018, depositato in cancelleria il 17
agosto 2018, iscritto al n. 50 del registro ricorsi 2018 e pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 37, prima serie
speciale, dell'anno 2018.
Udito nell'udienza pubblica del 7 maggio 2019 il Giudice relatore
Francesco Vigano';
udito l'avvocato dello Stato Massimo Salvatorelli per il
Presidente del Consiglio dei ministri.
Ritenuto in fatto
1.- Con ricorso notificato il 10-13 agosto 2018 e depositato in
cancelleria il 17 agosto 2018 (r. r. n. 50 del 2018), il Presidente
del Consiglio dei ministri, rappresentato e difeso dall'Avvocatura
generale dello Stato, ha impugnato l'art. 8 della legge della Regione
Abruzzo 8 giugno 2018, n. 11, recante «Modifiche ed integrazioni alla
legge regionale 27 aprile 2017, n. 28 (Gestione della fauna ittica e
disciplina della pesca nelle acque interne)», assumendone il
contrasto con l'art. 25, comma 2, della Costituzione e con l'art. 1
della legge 24 novembre 1981, n. 689 (Modifiche al sistema penale),
«quale norma interposta».
1.1.- La disposizione impugnata sostituisce l'art. 30 (Sanzioni)
della legge reg. Abruzzo n. 28 del 2017, prevedendo, tra l'altro, che
«[l]e infrazioni alle disposizioni della presente legge, salvo le
sanzioni di carattere penale e tributario previste dalle normative
vigenti, sono soggette alle seguenti sanzioni amministrative: [...]
n) da euro 100,00 a euro 500,00 per chi pesca le specie ittiche fuori
dai periodi consentiti dall'articolo 26; [...] w) da euro 100,00 a
euro 600,00 per chi esercita la pesca in periodi o orari di divieto o
in acque nelle quali la pesca e' vietata».
Il ricorrente evidenzia preliminarmente che le disposizioni ora
impugnate riproducono quasi testualmente quelle analoghe previste
nella legge reg. Abruzzo n. 28 del 2017, non impugnate dal Governo.
Cio' non inficerebbe, peraltro, l'ammissibilita' del ricorso odierno,
sulla base della costante giurisprudenza di questa Corte (sono
citate, tra le altre, le sentenze n. 71 del 2012, n. 187 del 2011, n.
40 del 2010 e n. 298 del 2009).
1.2.- L'Avvocatura generale dello Stato chiarisce quindi la
portata dei parametri evocati, osservando come l'art. 25, secondo
comma, Cost. costituisca «una regola di carattere assolutamente
generale», non confinata alla sola materia penale, bensi' estesa
anche alla materia delle sanzioni amministrative, come confermato
dall'art. 1 della legge n. 689 del 1981. Si tratterebbe, ad avviso
del ricorrente, di un principio a sua volta concretizzato «nei cc.dd.
"principi di precisione, chiarezza, e determinatezza" (le norme che
individuano il comportamento suscettibile di essere sanzionato devono
essere sufficientemente chiare e di facile comprensione per il
consociato: profilo valorizzato anche in materia tributaria)» (e'
citata la sentenza n. 327 del 2008).
Richiamandosi alla giurisprudenza di questa Corte che, «in linea
con l'orientamento assunto dalla Corte EDU», avrebbe esteso a tutte
le misure di carattere punitivo-afflittivo la disciplina della
sanzione penale in senso stretto (e' citata la sentenza n. 196 del
2010), l'Avvocatura generale dello Stato ritiene che, anche in base
alla giurisprudenza costituzionale piu' risalente, priva di
riferimenti alla Convenzione per la salvaguardia dei diritti
dell'uomo e delle liberta` fondamentali (CEDU), firmata a Roma il 4
novembre 1950, ratificata e resa esecutiva con legge 4 agosto 1955,
n. 848, il principio di legalita' di cui all'art. 25, secondo comma,
Cost., debba trovare «piena applicazione» anche riguardo alle
sanzioni amministrative (sono citate le sentenze n. 447 del 1988 e n.
78 del 1967).
Il principio sarebbe d'altra parte ribadito, per il sistema delle
sanzioni amministrative, dalla regola generale fissata dal citato
art. 1 della legge n. 689 del 1981.
1.3.- Il ricorrente osserva quindi che le lettere n) e w)
dell'art. 30 della legge reg. Abruzzo n. 28 del 2017, come novellate
dall'art. 8 della legge reg. Abruzzo n. 11 del 2018 impugnata,
«prevedono rispettivamente, che siano soggette a sanzione
amministrativa le infrazioni concernenti la pesca di specie ittiche
fuori dai periodi consentiti dall'art. 26 [...] e l'esercizio della
pesca in periodi o orari di divieto o in acque nelle quali la pesca
e' vietata [...]». Entrambe le previsioni sarebbero «afflitte da
patente genericita', in violazione del principio di legalita'».
Il ricorrente ricorda che, secondo la stessa giurisprudenza
costituzionale, il principio di legalita' nelle sue varie espressioni
non e' violato qualora una norma sanzionatoria rinvii ad altra
disposizione per integrare il suo contenuto, purche' «la norma
primaria sia caratterizzata da una sua "autosufficienza precettiva":
che cioe' [...], essa delinei esaurientemente la fattispecie in tutte
le sue componenti essenziali» (e' citata la sentenza n. 199 del
1993). Al contrario, «il principio di legalita' risultera' violato
quando "non sia una legge (o un atto equiparato) dello Stato - non
importa se proprio la medesima legge che prevede la sanzione penale o
un'altra legge - a indicare con sufficiente specificazione i
presupposti, i caratteri, il contenuto e i limiti dei provvedimenti
dell'autorita' non legislativa, alla trasgressione dei quali deve
seguire la pena"» (sono citate le sentenze n. 336 del 1987, n. 58 del
1975 e n. 26 del 1966).
Non vi sarebbe dunque «violazione del principio di legalita'
laddove fonti diverse dalla legge formale si limitino a completare la
norma di legge, come ad esempio sovente (legittimamente) accade
laddove siano necessarie integrazioni di natura tecnica»; mentre vi
sarebbe violazione «laddove si sia in presenza di una norma "in
bianco" che rinvii ad un regolamento o provvedimento [...] destinati
a completarla in taluno dei suoi elementi essenziali» (e' citata la
sentenza n. 282 del 1990).
Secondo l'Avvocatura generale dello Stato, le disposizioni
impugnate «non solo sono estremamente generiche, facendo pressoche'
totale rinvio ad una normazione subordinata che non e' nemmeno
individuata (la lettera w), ovvero non e' comunque determinata
essendo per di piu' futura e/o incerta (con riferimento a quanto
previsto dai commi 2, 3 e 4 dell'art. 26, richiamato dalla lettera
n), ma appaiono addirittura potenzialmente sovrapporsi nella loro
almeno parziale genericita', cosi' determinando inevitabili problemi
interpretativi ed incertezza nel destinatario della norma quanto alla
corretta individuazione degli elementi costitutivi dell'illecito».
2. - La Regione Abruzzo non si e' costituita in giudizio.
Considerato in diritto
1.- Con il ricorso indicato in epigrafe, il Presidente del
Consiglio dei ministri ha impugnato l'art. 8 della legge della
Regione Abruzzo 8 giugno 2018, n. 11, recante «Modifiche ed
integrazioni alla legge regionale 27 aprile 2017, n. 28 (Gestione
della fauna ittica e disciplina della pesca nelle acque interne)», in
riferimento all'art. 25, secondo comma, della Costituzione, e
all'art. 1 della legge 24 novembre 1981, n. 689 (Modifiche al sistema
penale), «quale norma interposta».
La disposizione impugnata sostituisce l'art. 30 (Sanzioni) della
legge reg. Abruzzo n. 28 del 2017. Dal tenore complessivo del ricorso
si evince che oggetto dell'impugnazione sono esclusivamente le
previsioni di cui alle lettere n) e w) dell'art. 30 novellato, che -
in parte qua - recita come segue: «[l]e infrazioni alle disposizioni
della presente legge, salvo le sanzioni di carattere penale e
tributario previste dalle normative vigenti, sono soggette alle
seguenti sanzioni amministrative: [...] n) da euro 100,00 a euro
500,00 per chi pesca le specie ittiche fuori dai periodi consentiti
dall'articolo 26; [...] w) da euro 100,00 a euro 600,00 per chi
esercita la pesca in periodi o orari di divieto o in acque nelle
quali la pesca e' vietata».
Secondo il ricorrente, tali disposizioni sarebbero «afflitte da
patente genericita'», «facendo pressoche' totale rinvio ad una
normazione subordinata che non e' nemmeno individuata (la lettera w),
ovvero non e' comunque determinata essendo per di piu' futura e/o
incerta (con riferimento a quanto previsto dai commi 2, 3 e 4
dell'art. 26, richiamato dalla lettera n).
Inoltre, le due disposizioni sarebbero caratterizzate da un
ambito applicativo potenzialmente sovrapposto, «cosi' determinando
inevitabili problemi interpretativi ed incertezza nel destinatario
della norma quanto alla corretta individuazione degli elementi
costitutivi dell'illecito».
2.- In via preliminare, occorre rilevare d'ufficio
l'inammissibilita' della questione sollevata in relazione all'art. 1
della legge n. 689 del 1981, testualmente qualificata nel ricorso
«norma interposta».
Tale disposizione, che enuncia il principio di legalita'
nell'ambito delle sanzioni ammnistrative, ha in effetti mero rango di
legge ordinaria, e non puo' comunque assurgere al rango di parametro
interposto in un giudizio di legittimita' costituzionale formulato
con riferimento non gia' all'art. 117 Cost., bensi' esclusivamente
all'art. 25, secondo comma, Cost.
3.- Nel merito, le questioni di legittimita' costituzionale delle
due disposizioni impugnate, con riferimento all'art. 25, secondo
comma, Cost., non sono fondate.
3.1.- Non puo' anzitutto considerarsi pertinente alle questioni
all'esame la giurisprudenza di questa Corte, invocata dal ricorrente,
in materia di limiti all'eterointegrazione del precetto penale da
parte di fonti di rango secondario.
Tale giurisprudenza si riferisce infatti esclusivamente alle
leggi penali in senso stretto, per le quali ai sensi dell'art. 25,
secondo comma, Cost. vige il principio della riserva (assoluta) di
legge statale, in forza del quale integrazioni del precetto
penalmente sanzionato debbono in effetti ritenersi consentite solo
nei ristretti limiti individuati dalla giurisprudenza richiamata dal
ricorrente (Ritenuto in fatto, punto 1.3.). Tale giurisprudenza non
e' invece applicabile alle leggi regionali che prevedano mere
sanzioni amministrative, le quali ben possono rinviare - nel rispetto
dei meno stringenti principi desumibili dall'art. 23 Cost. (sentenza
n. 115 del 2011) - anche ad atti sublegislativi ai fini
dell'integrazione del precetto (amministrativamente) sanzionato in
forza della stessa legge regionale.
3.2.- Cio' che, invece, anche le leggi regionali che stabiliscono
sanzioni amministrative debbono garantire ai propri destinatari e' la
conoscibilita' del precetto e la prevedibilita' delle conseguenze
sanzionatorie: requisiti questi ultimi che condizionano la
legittimita' costituzionale di tali leggi regionali, al cospetto del
diverso principio di determinatezza delle norme sanzionatorie aventi
carattere punitivo-afflittivo, desumibile dall'art. 25, secondo
comma, Cost.
Come questa Corte ha recentemente ribadito, tale principio «per
un verso, vuole evitare che, in contrasto con il principio della
divisione dei poteri, l'autorita' amministrativa o "il giudice
assuma[no] un ruolo creativo, individuando, in luogo del legislatore,
i confini tra il lecito e l'illecito" (sentenza n. 327 del 2008; sul
punto anche ordinanza n. 24 del 2017); per un altro verso, non
diversamente dal principio d'irretroattivita', intende "garantire la
libera autodeterminazione individuale, permettendo al destinatario
della norma penale di apprezzare a priori le conseguenze
giuridico-penali della propria condotta" (ancora sentenza n. 327 del
2008)» (sentenza n. 121 del 2018). La sentenza da ultimo citata ha,
in particolare, rilevato che «il principio di legalita',
prevedibilita' e accessibilita' della condotta sanzionabile e della
sanzione aventi carattere punitivo-afflittivo, qualunque sia il nomen
ad essa attribuito dall'ordinamento [...] non puo', ormai, non
considerarsi patrimonio derivato non soltanto dai principi
costituzionali, ma anche da quelli del diritto convenzionale e
sovranazionale europeo, in base ai quali e' illegittimo sanzionare
comportamenti posti in essere da soggetti che non siano stati messi
in condizione di "conoscere", in tutte le sue dimensioni tipizzate,
la illiceita' della condotta omissiva o commissiva concretamente
realizzata» (sentenza n. 121 del 2018).
3.3.- Tutto cio' ribadito, va pero' escluso ogni vulnus a tale
principio da parte delle due disposizioni impugnate.
3.3.1.- Quanto alla lettera n) dell'art. 30 della legge reg.
Abruzzo n. 28 del 2017, come novellato dalla disposizione impugnata,
essa prevede la sanzione amministrativa da euro 100 a euro 500 «per
chi pesca le specie ittiche fuori dai periodi consentiti dall'art.
26».
Tale rinvio consente agevolmente ai destinatari della norma di
avere contezza dei precisi contorni del divieto sanzionato.
Anzitutto, il comma 1 dell'art. 26 determina direttamente i
periodi di pesca in vigore per un numero rilevante di specie ittiche.
I commi 2 e 3 dell'art. 26, poi, rinviano per la determinazione
dei periodi di pesca relativi a un numero piu' limitato di specie
(arborella meridionale, coregone nasello, rovella, trota macrostigma
e anguilla) ai piani di gestione previsti - a loro volta - dalla
Carta ittica regionale, di cui al precedente art. 7, ovvero dal
regolamento (CE) n. 1100/2007 del Consiglio, del 18 settembre 2007,
che istituisce misure per la ricostituzione dello stock di anguilla
europea: piani di gestione che non vi e' motivo, per questa Corte, di
ritenere a priori non idonei a indicare con chiarezza i periodi in
cui le specie in questione possono essere legittimamente pescate, e
viceversa quelli in cui la loro pesca debba ritenersi vietata e,
pertanto, sanzionata ai sensi della disposizione impugnata. La
circostanza, alla quale allude il ricorrente, per cui tali piani di
gestione non sarebbero ancora stati emanati, non sarebbe comunque
idonea a inficiare di per se' la legittimita' costituzionale della
previsione sanzionatoria impugnata, posto che, fino alla loro
adozione, risulta vietata la pesca alle specie per cui tali piani
sono prescritti.
Analoghe considerazioni debbono svolgersi in relazione all'ultimo
comma dell'art. 26, che consente alla Regione di ampliare e
modificare i periodi di proibizione stabiliti dal comma 1, sulla base
delle indicazioni della «Carta ittica regionale». L'eventuale mancata
emanazione di tale carta determinerebbe, semplicemente, la
persistente validita' dei periodi di divieto della pesca previsti dal
comma 1 in relazione alle specie ivi enumerate.
3.3.2.- Quanto poi alla lettera w) dell'art. 30 della legge reg.
Abruzzo n. 28 del 2017, come parimenti novellato dalla disposizione
impugnata, essa prevede la sanzione amministrativa da euro 100 a euro
600 «per chi esercita la pesca in periodi o orari di divieto o in
acque nelle quali la pesca e' vietata».
Secondo il Governo la disposizione sarebbe del tutto
indeterminata, in quanto neppure individuerebbe le disposizioni
richiamate, la cui violazione dovrebbe dar luogo alle sanzioni da
essa previste.
In realta', la considerazione dell'intero corpo della legge
regionale in parola consente abbastanza agevolmente di individuare le
singole disposizioni di divieto - diverse dall'art. 26, espressamente
richiamato dalla lettera n) -, che disciplinano periodi, orari e
acque in cui la pesca e' consentita o vietata. Vengono in
considerazione, ad esempio, l'art. 3, comma 4, che attribuisce alla
Regione il potere di vietare temporaneamente la pesca, su tutti o
parte degli ambienti acquatici, in presenza di «condizioni che
turbano l'equilibrio biologico del patrimonio ittico autoctono»;
l'art 20, comma 5, in cui si prevede che la pesca
dilettantistico-sportiva nelle acque a categoria A «e' consentita
dalle ore otto del primo sabato di marzo fino alle ore ventiquattro
dell'ultima domenica di settembre»; l'art. 24, comma 16, che rinvia
la fissazione degli orari per l'esercizio della pesca alle «linee
guida emanate dalla Giunta regionale»; l'art. 9, comma 2, lettera e),
in tema di acque nelle quali «sussiste il divieto temporaneo di
pesca».
L'agevole conoscibilita' per i loro destinatari di tutti queste
disposizioni, implicitamente richiamate dalla lettera w) in esame, e'
d'altra parte garantita dal calendario ittico regionale, nel quale
vengono riprodotte tutte le prescrizioni sanzionate dalla
disposizione impugnata, e che risulta essere stato adottato e
pubblicato per l'anno 2019.
Dal che l'infondatezza anche delle censure concernenti questa
seconda disposizione.
per questi motivi
LA CORTE COSTITUZIONALE
1) dichiara inammissibile la questione di legittimita'
costituzionale dell'art. 8 della legge della Regione Abruzzo 8 giugno
2018, n. 11, recante «Modifiche ed integrazioni alla legge regionale
27 aprile 2017, n. 28 (Gestione della fauna ittica e disciplina della
pesca nelle acque interne)», promossa, in riferimento all'art. 1
della legge 24 novembre 1981, n. 689 (Modifiche al sistema penale),
dal Presidente del Consiglio dei ministri con il ricorso indicato in
epigrafe;
2) dichiara non fondata la questione di legittimita'
costituzionale dell'art. 8 della legge reg. Abruzzo n. 11 del 2018,
promossa, in riferimento all'art. 25, secondo comma, della
Costituzione, dal Presidente del Consiglio dei ministri con il
ricorso indicato in epigrafe.
Cosi' deciso in Roma, nella sede della Corte costituzionale,
Palazzo della Consulta, il 7 maggio 2019.
F.to:
Giorgio LATTANZI, Presidente
Francesco VIGANO', Redattore
Roberto MILANA, Cancelliere
Depositata in Cancelleria il 29 maggio 2019.
Il Direttore della Cancelleria
F.to: Roberto MILANA
Salute: allarme 'dengue' a Monza, scatta disinfestazione urgente =
(AGI) - Milano, 5 giu. - Allarme febbre dengue a Monza. E' scattata ieri pomeriggio, verso le 18, un'operazione straordinaria di disinfestazione contro le zanzare, le loro larve o altri insetti vettori di malattie in tutta l'area attorno a via Dante, nella zona nord a ridosso del centro, come misura preventiva alla possibile diffusione del virus dengue dopo che una donna residente in zona ha manifestato i sintomi della febbre tropicale al ritorno da un viaggio in Brasile. L'azione di disinfestazione - come riporta 'Il Giorno' e' stata richiesta lunedi' al Comune dall'Ats Brianza, l'Agenzia di tutela della salute, in applicazione dei protocolli di prevenzione e sorveglianza delle malattie infettive che, per questi casi, prevedono la disinfestazione di un'area compresa nei 200 metri di raggio dal luogo, via Dante, in cui e' presente il caso sospetto di infezione. (AGI)Red/Dan 10:55 05-06-19
VACCINI: MEDICO A RISCHIO RADIAZIONE, 'AVRO' PROVVEDIMENTI E FARO' RICORSO' =
ADN0404 7 CRO 0 ADN CRO NAZ VACCINI: MEDICO A RISCHIO RADIAZIONE, 'AVRO' PROVVEDIMENTI E FARO' RICORSO' = Roberto Petrella aspetta la comunicazione del 'giudizio' dell'Ordine di Teramo Milano, 5 giu. (AdnKronos Salute) - L'Ordine dei medici di Teramo si è riunito per decidere sul caso di Roberto Petrella, iscritto all'Omceo provinciale, noto per le sue posizioni critiche in particolare sul vaccino anti Papillomavius Hpv. Lo conferma all'AdnKronos Salute Cosimo Napoletano, presidente dell'Ordine, che spiega tuttavia come al termine della riunione non sia stato possibile fornire comunicazioni a Petrella. E "voglio dirlo a lui", precisa, prima di diffondere la natura del responso. Nel frattempo, il ginecologo posta su Facebook che "quasi certamente avrò un provvedimento disciplinare. Non conosco l'entità, mi verrà comunicato presto". E "ho iniziato a preparare il ricorso", fa sapere. "Mi sento tranquillo poiché ho fiducia nella giustizia e nella verità - scrive - I danni saranno tanti e devastanti. Certamente non mi fermerò. Esiste un terrorismo psicologico. Io non temo nessuno. Mi è dispiaciuto di una sola cosa - sottolinea - che è quella di subire un provvedimento disciplinare, per le stesse motivazioni già archiviate in passato, sia da parte dello stesso Ordine dei medici che da parte della commissione disciplinare dell'Azienda sanitaria locale". Petrella conclude: "A dire il vero volevo abbandonare tutto e godermi la pensione. La mia compagna, che è la mia coscienza, le sofferenze delle ragazze danneggiate dal vaccino Hpv che prima stavano benissimo, non mi hanno fatto chiudere un occhio. Il ricorso mi permetterà di seguitare a lavorare". (Opa/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 05-GIU-19 12:06
- Obesità:Gb,lottare contro lo zucchero come fu contro il fumo
Obesità:Gb,lottare contro lo zucchero come fu contro il fumo (ANSA) - ROMA, 5 GIU - Lottare contro il consumo eccessivo di zucchero così come si è fatto per il fumo: è questa la proposta lanciata dal gruppo di esperti dell'Istituto per la ricerca sulle politiche pubbliche (Ippr) di Londra in un rapporto, per far fronte ai tassi di obesità crescenti. Dopo la tassa sulle bibite zuccherate, come riporta la Bbc, gli studiosi propongono di usare confezioni e pacchetti senza immagini per rendere dolci, snack e bibite meno invitanti. L'idea è quella di mettere questi prodotti nelle stesse condizioni di altri, come frutta e verdura, che non beneficiano dello stesso tipo di riconoscimento del marchio e prodotto. "Imballaggi e confezioni senza immagini aiuteranno tutti a fare la scelta migliore", commenta Tom Kibasi, direttore dell'Ippr, secondo cui vanno adottate anche altre misure, come il bando della pubblicità del junk food e l'estensione delle tasse sulle bibite zuccherate anche ad altri cibi poco salutari. Al momento il governo inglese non si è pronunciato sulla proposta dei pacchetti senza immagini, ma il dipartimento di Salute e cure sociali è in attesa di avere il riscontro della consulente governativo in materia di salute, che sembra aperta a quest'idea. I dati dall'Australia, primo paese ad introdurre i pacchetti di sigarette senza immagini e pubblicità, mostrano che un quarto del calo dei fumatori si può attribuire a questa misura. (ANSA). Y85-BR 2019-06-05 15:12
Salute: epilessia, piu' di 1 paziente su 2 vive "immobile" =
(AGI) - Roma, 5 giu. - Il 57 per cento delle persone con epilessia vive una vita "immobile"; confinata entro le mura domestiche. Anche il 61 per cento di chi se ne prende cura conduce una vita di autoreclusione e solitudine. Questi sono alcuni dei dato emersi in occasione del congresso nazionale della Lega italiana contro l'epilessia (ice), che si e' aperto oggi a Roma- Nell'ambito dell'evento sono state presentate 91 storie di cura dell'epilessia scritte da 25 epilettologi di tutta Italia. Al centro le esperienze delle persone e dei loro familiari, il lavoro, il tempo libero, le paure nel vissuto quotidiano e nei progetti di vita; nella scelta delle cure e nel cambiamento. Insieme alle speranze e alle possibilita' per un nuovo sguardo sulla malattia. E', in sintesi, il progetto "ERe- gli Epilettologi Raccontano le Epilessie", la prima ricerca italiana di Medicina narrativa multicentrica che ha raccolto le narrazioni dei professionisti sulle esperienze di cura dell'epilessia, realizzato dall'Area Sanita' e Salute della Fondazione ISTUD con il patrocinio della Lice. La paura e' l'emozione dominante nelle narrazioni, e trasversale a tutte le fasi di cura. A fronte di un'eta' media di 37 anni, il 60 per cento delle persone con epilessia raccontate non e' occupato e riporta difficolta' di inserimento lavorativo, o mantenimento dell'occupazione. (AGI)red/Mld 15:42 05-06-19
Salute: da ministero 400 mila euro per progetti diabete e lombalgia =
(AGI) - Roma, 5 giu. - Sono due i progetti dell'universita' Campus Bio-Medico di Roma su diabete e lombalgia cronica premiati con un grant di oltre 400 mila euro dal ministero della Salute, nell'ambito del bando ricerca finalizzata per la sezione 'Giovani ricercatori e starting grant'. La cerimonia svoltasi all'accademia dei Lincei di Roma ha visto tra i protagonisti il progetto sul diabete di tipo 1, guidato da Rocky Strollo, medico dell'unita' di Endocrinologia e diabetologia del policlinico universitario Campus Bio-Medico e quello di Gianluca Vadala', ricercatore dell'unita' di Ortopedia del policlinico universitario Campus Bio-Medico sulla lombalgia cronica. I due progetti vincirtori sono stati selezionati tra gli oltre 1.700 presentati. Di Rocky Strollo e' il progetto intitolato 'Role of post-translational insulin modifications in the pathogenesis, staging and therapy of type 1 diabetes' che verra' realizzato insieme ai ricercatori dell'universita' della Campania Luigi Vanvitelli, e sara' volto a definire il ruolo di un nuovo biomarcatore basato su una forma modificata di insulina (oxPTM-insulina) nella patogenesi, diagnosi precoce e terapia del diabete tipo 1. Il lavoro, della durata di tre anni, sara' in grado di identificare precocemente, attraverso una semplice analisi del sangue, se la persona sviluppera' o meno il diabete di tipo 1. I dati oggi a disposizione dimostrano l'efficacia del biomarcatore nel 91% dei casi. La validazione di questo dato permettera' di prevedere l'insorgenza della malattia che solo in Italia colpisce oltre 300 mila persone, con una crescita del 3% l'anno del numero di giovani ai quali viene diagnosticata. Invece, il progetto guidato da Gianluca Vadala' e' intitolato 'Intervertebral disc regeneration mediated by autologous mesenchymal stem/stromal cells intradiscal injection: a phase IIB randomized clinical trial' e si pone l'obiettivo di valutare l'efficacia del trapianto intradiscale di cellule staminali/stromali mesenchimali autologhe in pazienti con degenerazione del disco intervertebrale. Se oggi non esistono trattamenti per curare la lombalgia cronica, che colpisce oltre 700 milioni di persone ed e' la prima causa di disabilita' nel mondo occidentale, il progetto di Vadala' punta a rigenerare i dischi intervertebrali restituendo la loro naturale funzione di 'ammortizzatori' della schiena. I ricercatori Ucbm Rocky Strollo e Gianluca Vadala' hanno ricevuto una targa nel corso dell'evento, voluto dallo stesso ministro della Salute per valorizzare il ruolo strategico del Servizio sanitario nazionale e dare spazio alle eccellenze dei giovani ricercatori italiani. Nel 2018 il Bando della ricerca finalizzata ha esaminato oltre 1.700 progetti, assegnando (su 95 milioni totali) finanziamenti per oltre 50 milioni ai giovani ricercatori. (AGI)Blu 17:20 05-06-19
Fp Cgil Vvf: troppe promesse non mantenute, 8 giugno in piazza
Fp Cgil Vvf: troppe promesse non mantenute, 8 giugno in piazza Giulianella: al Governo chiediamo risposte serie Roma, 5 giu. (askanews) - "I Vigili del fuoco salvano vite umane, non lenzuola. Il Ministro Salvini dia immediatamente seguito a quanto promesso ai professionisti del soccorso prima delle elezioni europee. Servono salari, assunzioni e un'assicurazione Inail contro gli infortuni e le malattie professionali". A dirlo è il Coordinatore Nazionale della Fp Cgil Vigili del Fuoco, Mauro Giulianella, che annuncia la presenza dei Vigili del Fuoco in piazza, sabato 8 giugno a Roma, alla manifestazione nazionale 'Il Futuro è Servizi Pubblici'. "La campagna elettorale propagandistica fatta anche sulle spalle dei Vigili del Fuoco - prosegue Giulianella - non è passata inosservata all'opinione pubblica. I 223 milioni di euro promessi per armonizzare gli stipendi e le pensioni dei Vigili del Fuoco con quelli degli altri Corpi dello Stato siano effettivamente stanziati. Serve inoltre risolvere il problema della carenza di 3.500 unità operative e di circa 1.000 unità nel personale amministrativo, adeguare automezzi e attrezzature, una politica mirata alla salute e alla sicurezza del personale e soprattutto serve dare una assicurazione Inail contro gli infortuni che riconosca le malattie professionali ai Vigili del Fuoco. Al Governo del cambiamento chiediamo di dare risposte serie. Per questo saremo in piazza sabato 8 giugno a Roma, insieme a tutte le lavoratrici e i lavoratori dei servizi pubblici", continua Giulianella. Red/Nav 20190605T174451Z
= Interpol: "codice rosso" per 7 criminali ambientali ricercati =
(AGI/AFP) - Lione, 5 giu. - L'Organizzazione internazionale della polizia criminale, l'Interpol, ha lanciato un "codice rosso" per 7 "criminali ambientali" ricercati. I crimini vanno dal traffico illegale al bracconaggio di elefanti. Si tratta di una richiesta di aiuto ai cittadini lanciata alla vigilia della Giornata mondiale dell'ambiente. "Abbiamo messo in evidenza sette criminali ricercati in diversi Stati...per crimini ambientali", ha detto il direttore esecutivo dell'Interpol Tim Morris. "L'Interpol lancia un appello alla comunita' globale: questa gente deve vivere da qualche parte, deve viaggiare, spostarsi e socializzare. Qualcuno potrebbe sapere dove sono e chiediamo al pubblico di aiutarci ad assicurarli alla giustizia", ha spiegato Morris. "Sappiamo che i crimini ambientali generano tanti soldi, tra 100 e 300 miliardi all'anno", ha proseguito. "Ci sono riciclaggio di denaro, corruzione, crimini finanziari, violenza e omicidi collegati ai crimini ambientali", ha avvertito il capo dell'Interpol che collega le polizie di 194 paesi nella lotta contro il crimine organizzato e il terrorismo.(AGI)Ril 02:23 05-06-19
VITERBO: UTILIZZA DRONE SENZA AUTORIZZAZIONI NECESSARIE, DENUNCIATO =
Viterbo, 5 giu. - (AdnKronos) - Autista di tir si ferma dopo barriera telepass e senza avere le autorizzazioni fa volare un drone, denunciato dalla polizia. Al Commissariato di Tarquinia, Viterbo, è arrivata una segnalazione della presenza di un drone nella zona limitrofa all'area autostradale ricompresa nel territorio di Tarquinia. Veniva descritto un tir in sosta sull'Aurelia, direzione Roma, parcheggiato subito dopo la barriera telepass, il cui conducente, avendo esaurito le ore per la guida, stava ingannando il tempo facendo delle riprese panoramiche e paesaggistiche. A questo punto è intervenuto il personale della Polizia di Stato del Commissariato, coadiuvato dalle unità della Polizia Stradale, che dapprima effettuavano tutti i controlli di polizia stradale che risultavano regolari. Infatti il conducente, di nazionalità rumena, ma residente nella Provincia di Roma, avendo terminato le ore previste dalla legge per la guida giornaliera, si era fermato nella piazzola di sosta per trascorrere le nove ore necessarie per riprendere la marcia. Lo stesso, avendo al seguito un drone modello Mavic dal valore di circa 2.500 euro, lo ha utilizzato per fare delle riprese sulla città di Tarquinia, per un raggio di azione di 3,5 km dal luogo di partenza. Ma richiesti da parte dei poliziotti i titoli previsti dalla normativa vigente per l'utilizzo del drone, quali il brevetto di guida, l'assicurazione ed il giubbetto identificativo, il giovane ne risultava sprovvisto. Lo stesso è stato quindi denunciato all'autorità giudiziaria e segnalato all'Enac per le sanzioni amministrative previste e sono stati sequestrati il drone e le immagini riprese. (Cro/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 05-GIU-19 02:58
Roma: individuato pirata strada che investi' agente di Polizia =
(AGI) - Roma, 5 giu. - Gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Borgo hanno individuato il pirata della strada che il 23 marzo scorso sulla via Cassia aveva travolto un motociclista, un agente della Polizia di Stato. Il motociclista sin da subito apparso in gravissime condizioni e privo di sensi, e' stato trasportato presso il pronto soccorso del Policlinico Agostino Gemelli con fratture multiple. Una volta risvegliatosi non ricordava nulla dell'accaduto e, dopo due settimane di ricovero e un intervento chirurgico e' stato dimesso. Alcuni testimoni che avevano assistito al sinistro hanno fornito agli agenti la descrizione dell'autovettura che si era data alla fuga e i tratti somatici del conducente. Dopo complesse indagini gli investigatori, analizzando una lista di migliaia di automobili, setacciata in modo capillare, sono risaliti ad un'autovettura intestata ad una cittadina peruviana residente vicino al luogo dell'incidente. Accertato che l'intestataria aveva cambiato residenza proprio nel periodo del sinistro stradale, dopo una serie di accertamenti, gli agenti del Commissariato Borgo hanno individuato all'interno di un'abitazione, sempre in zona Roma Nord, il pirata della strada. L'uomo, un cittadino peruviano di 43 anni, rintracciato dai poliziotti, ha subito ammesso le proprie responsabilita' rivelando la posizione dell'autovettura che era stata abbandonata e nascosta all'interno di un deposito, visibilmente danneggiata e successivamente posta sotto sequestro. I due, marito e moglie, entrambi a bordo dell'automobile al momento dell'incidente, sono stati quindi condotti presso gli uffici del commissariato Borgo. L'uomo e' stato denunciato per lesioni gravi e con la moglie anche per omissione di soccorso. Lo straniero ha ammesso anche di essere fuggito e di aver guidato sprovvisto di patente e copertura assicurativa. (AGI)Noc 09:43 05-06-19
- Germania: incidente a mongolfiera, undici feriti
Germania: incidente a mongolfiera, undici feriti (ANSA) - BERLINO, 5 GIU - Sono 11 le persone rimaste ferite, due in modo grave, nello schianto di una mongolfiera nella Germania nordoccidentale. A quanto ha riferito la polizia, sembra che il pilota, che è tra i feriti, abbia perso il controllo del pallone aerostatico che viaggiava dalla vicina Assia mentre stava per atterrare vicino alla città di Marsberg, nel Sauerland. Il cesto dove si trovavano i passeggeri si è dunque capovolto a circa un metro da terra.(ANSA). FLB 2019-06-05 10:47
Roma: processo nomine, pm deposita ricorso appello assoluzione Raggi =
(AGI) - Roma, 5 giu. - La procura di Roma ha comunicato oggi ai difensori di Virginia Raggi di aver depositato il ricorso in appello contro la sentenza di assoluzione 'perche' il fatto non costituisce reato', dall'accusa di falso in atto pubblico, emessa dal giudice Roberto Ranazzi il 10 novembre scorso. Nell'impugnare quella decisione, il procuratore aggiunto Paolo Ielo e il pm Francesco Dall'Olio, che avevano chiesto la condanna della sindaca a 10 mesi di reclusione, non ritengono affatto che Virginia Raggi sia stata vittima di "un raggiro ordito ai suoi danni" nelle fasi che nell'autunno del 2016 portarono alla nomina di Renato Marra alla guida della Direzione Turismo. Un raggiro - secondo il tribunale monocratico - ideato dallo stesso Renato e da suo fratello Raffaele, che all'epoca era alla guida del Dipartimento Risorse Umane, "con la compartecipazione incolpevole dell'assessore Adriano Meloni e dell'avvocato Antonio De Santis". Quella nomina, che la sindaca prima sospese e poi revoco' per lo scandalo che ne segui', fu 'studiata' dai due fratelli gia' nell'estate di quell'anno, e caldeggiata al presidente del consiglio comunale Marcello De Vito, per "aggirare il diniego di Raggi" che alla luce della stretta parentela tra i due e del ruolo rivestito nell'amministrazione, trovava inopportuno che Renato venisse promosso capo o vicecapo della Polizia locale di Roma Capitale. (AGI)Cop (Segue) 11:45 05-06-19
- Inchiesta nomine: vicenda Raggi, pm Roma ricorre in appello
Inchiesta nomine: vicenda Raggi, pm Roma ricorre in appello (ANSA) - ROMA, 05 GIU - La Procura di Roma ha depositato ieri il ricorso in appello contro la sentenza con cui il 10 novembre scorso il giudice monocratico ha assolto la sindaca Virginia Raggi dall'accusa di falso in relazione alla nomina di Renato Marra, fratello dell'allora capo del personale, a capo della Direzione turismo del Campidoglio. La notizia del deposito è anticipata dall'Espresso on line. Ieri - si legge sul sito dell'Espresso- "i magistrati che la hanno mandato alla sbarra per falso in atto pubblico, Paolo Ielo e Francesco Dall'Olio, hanno infatti depositato il ricorso per l'appello". Il ricorso arriva a poco meno di un mese dalle motivazioni della sentenza in cui il giudice Roberto Ranazzi afferma che la sindaca "è stata vittima di un raggiro ordito dai fratelli Marra in suo danno". Nel motivare la sentenza di assoluzione con la formula "perché il fatto non costituisce reato" il giudice afferma che "sotto l'aspetto formale la nomina di Renato Marra non offre alcuna deviazione dalla procedura di interpello". La sua candidatura "era stata pianificata dai due fratelli Marra molti mesi prima, già dalla prima metà di luglio 2016, quale alternativa al diniego della sindaca - scrive il giudice - per la nomina di Renato Marra come il capo o vicecapo della polizia locale di Roma capitale". Per il magistrato i Marra "hanno operato al fine di eludere il predetto diniego della Raggi strumentalizzando l'assessore Meloni, con cui Renato Marra (su consiglio del fratello), in qualità di responsabile del Gruppo sicurezza sociale urbana (Gssu), aveva opportunamente intrapreso una fattiva collaborazione nella lotta all'abusivismo commerciale".(ANSA). Y13-TZ 2019-06-05 11:57
LAVORO. SINDACATI IN PIAZZA A ROMA PER PA: SETTORE AL COLLASSO
DIR0989 3 LAV 0 RR1 N/POL / DIR /TXT LAVORO. SINDACATI IN PIAZZA A ROMA PER PA: SETTORE AL COLLASSO SABATO IL CORTEO (DIRE) Roma, 5 giu. - Sindacati in piazza sabato 8 giugno a Roma. Al centro della mobilitazione - che li portera' da piazza della Repubblica in corteo a piazza del Popolo per il comizio conclusivo - la centralita' dei servizi pubblici. Cgil, Cisl e Uil chiedono, tra le altre cose, risorse adeguate per il Ccnl 2019/21 e il rinnovo di tutti i contratti, lo stop a tagli e sprechi, il superamento dei vincoli sul salario accessorio, un piano di assunzioni, no ai sistemi di videosorveglianza e il rafforzamento dei diritti della Polizia locale. "Sabato saremo in piazza- hanno spiegato i segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa, Serena Sorrentino, Maurizio Petriccioli, Michelangelo Librandi e Nicola Turco, durante la presentazione della protesta che si e' svolta a Palazzo Valentini- perche' di questo passo si arrivera' al collasso dei servizi pubblici con interi comparti che chiuderanno. Stanno per fuoriuscire mezzo milione di lavoratori per quota 100 e pensionamenti, mentre ne entreranno non piu' di 33mila con le assunzioni straordinarie, che saranno spalmati nei prossimi 5 anni". Per come stanno le cose, hanno sottolineato ancora i sindacati, "la direzione che verra' intrapresa e' quella delle privatizzazioni dei pubblici servizi". Infatti, "nel Def e' scritto che dalle privatizzazioni dei prossimi anni si potrebbero ricavare oltre 10 miliardi di euro". E ancora, "la soluzione non e' quella di prendere le impronte digitali ai dipendenti pubblici. Servono assunzioni- hanno concluso- e i concorsi promessi dalla ministra Giulia Bongiorno non bastano". Alla manifestazione di sabato, denominata #futuroe'pubblico, prenderanno parte anche i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo. (Uct/ Dire) 14:10 05-06-19
FIRENZE: UBRIACO E SENZA PATENTE IN A1, BLOCCATO DALLA POLSTRADA SU UN FURGONE =
ADN0766 7 CRO 0 ADN CRO RTO RTO FIRENZE: UBRIACO E SENZA PATENTE IN A1, BLOCCATO DALLA POLSTRADA SU UN FURGONE = Firenze, 5 giu. - (AdnKronos) - La Polizia Stradale di Firenze ha denunciato un uomo di 40 anni perché stava guidando un furgone ubriaco. E' accaduto ieri pomeriggio, quando il centro operativo della Polizia Stradale di Firenze è stato contattato dal benzinaio dell'area di servizio Arno Est, sull'A/1. Dopo aver rifornito un Renault Kangoo si è accorto che il conducente non era lucido e parlava a fatica, tant'è che si reggeva a stento in piedi quando è sceso dal mezzo. Appena il furgone è partito il benzinaio ha chiamato la Stradale, segnalando targa e tipo. A quel punto la centrale operativa ha dislocato le pattuglie nei punti strategici di quella tratta, al fine di tendere una rete attorno allo scellerato conducente e bloccarlo. Una pattuglia della Sottosezione di Firenze Nord ha avvistato il Kangoo vicino all'uscita di Scandicci (Fi) e, con non poche difficoltà, lo ha costretto a fermasi poco più avanti. L'autista era effettivamente in stato di ebbrezza, tant'è che si è rifiutato di sottoporsi all'etilometro. I poliziotti hanno scoperto che all'uomo, nativo di Cesena e residente vicino Rimini, la Prefettura di Pesaro aveva revocato la patente nove mesi fa, poiché più volte era stato sorpreso sbronzo al volante e, quindi, era diventato pericoloso lasciarlo guidare. La Polstrada lo ha denunciato per guida in stato di ebbrezza e con patente revocata, sanzionandolo per oltre seimila euro e con cinque punti in meno. Gli investigatori hanno pure sequestrato il furgone, la cui assicurazione era scaduta. (Zto/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 05-GIU-19 14:14
- Australia: Bbc, raid polizia è attacco a libertà di stampa
Australia: Bbc, raid polizia è attacco a libertà di stampa (ANSA) - ROMA, 5 GIU - "Il raid della polizia contro i nostri partner della Abc rappresentano un attacco alla libertà di stampa che noi della Bbc troviamo profondamente sconvolgente". Lo afferma la Bbc in una nota riferita alla perquisizione effettuata presso l'emittente nell'ambito di indagini su presunti comportamenti scorretti in Afghanistan. "In un momento in cui i media stanno diventando in tutto il mondo sempre meno liberi - aggiunge la nota -, è molto preoccupante che una emittente pubblica sia presa di mira per aver fatto il suo lavoro di informare nel pubblico interesse". (ANSA). CNT 2019-06-05 14:52
SIENA: STRETTA SUI TELEFONINI IN AUTOPALIO, CONTROLLATI 21 VEICOLI =
ADN1050 7 CRO 0 ADN CRO RTO RTO SIENA: STRETTA SUI TELEFONINI IN AUTOPALIO, CONTROLLATI 21 VEICOLI = La Polstrada sorprende due automobilisti a smanettare Siena, 5 giu. - (AdnKronos) - In questi giorni la Polizia Stradale sta monitorando l'Autopalio alla ricerca di automobilisti poco virtuosi che, smanettando sul cellulare, rischiano di provocare gravi incidenti. Proprio stamani tre pattuglie del distaccamento di Montepulciano e della sezione di Siena hanno presidiato la zona di Poggibonsi, convogliando i veicoli da controllare presso l'area di servizio Drove Ovest. Lì con i poliziotti c'erano anche Oker e Mia, due splendidi pastori tedeschi della Questura di Firenze, addestrati dai loro conduttori alla ricerca di stupefacenti. Il dispositivo è stato supportato dall'alto da un elicottero dell'8° Reparto Volo della Polizia di Stato, con il compito di segnalare via radio i movimenti dei veicoli sospetti. In tutto, gli investigatori hanno fermato 21 veicoli e controllato 25 persone, contestando 7 infrazioni al codice della strada. Nessuno è stato trovato positivo all'etilometro, né aveva assunto droghe. Due automobilisti sono stati sorpresi a guidare mentre parlavano al telefonino e, per tale motivo, ognuno di loro dovrà pagare una multa di oltre 300 euro, oltre a vedersi tolti 5 punti dalla patente. Sono stati 4 gli automobilisti che non erano in regola con la documentazione di bordo, mentre un altro è stato sanzionato perché il parabrezza della sua auto era scheggiato. Lui, guidando l'auto in quello stato, stava correndo un grosso pericolo, poiché con le vibrazioni e la velocità sostenuta il vetro rischiava davvero di infrangersi e di ferirlo. (Red-Xio/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 05-GIU-19 15:58
- Violenza sessuale anche su minore, preso richiedente asilo
Violenza sessuale anche su minore, preso richiedente asilo (ANSA) - LA SPEZIA, 5 GIU - Un richiedente asilo della Costa d'Avorio di 27 anni, ospitato in un centro di accoglienza della provincia spezzina, è stato arrestato dai carabinieri con l'accusa di violenza sessuale aggravata e lesioni personali aggravate ai danni di tre ragazze. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il giovane si sarebbe reso responsabile di violenza sessuale all'inizio di maggio, quando avrebbe costretto a un rapporto una giovane con cui aveva allacciato una relazione, e alla fine dello stesso mese nei confronti di una turista statunitense, palpeggiata mentre si trovava alla stazione ferroviaria di Corniglia. L'ultimo episodio risale a pochi giorni fa, nei pressi di una palestra della Spezia: il 27enne avrebbe avvicinato aggredito e palpeggiato una minorenne, salvata dall'intervento di frequentatori della struttura. Per la giovane 30 giorni di prognosi. Le indagini, a cui ha partecipato anche la Polizia, hanno portato il gip a emettere l'ordine di custodia cautelare in carcere. Y0L-MOI 2019-06-05 16:39
++ Petrolio affonda, Wti - 5,12%, Brent sotto 60 dollari ++
++ Petrolio affonda, Wti - 5,12%, Brent sotto 60 dollari ++ (ANSA) - NEW YORK, 5 GIU - Il petrolio affonda. Il Wti perde a New York il 5,12% a 50,74 dollari al barile. Il Brent cala del 3,55% scendendo sotto i 60 dollari al barile, a 59,77 dollari, per la prima volta da gennaio. A pesare sono i timori di un rallentamento globale e l'aumento delle scorte.(ANSA). DRZ 2019-06-05 18:06
martedì 4 giugno 2019
Visite fiscali: Polo Unico Inps anche per Forze Armate e di Polizia
http://www.laboratoriopoliziademocratica.it/index.php?option=com_content&view=article&id=24239:visite-fiscali-polo-unico-inps-anche-per-forze-armate-e-di-polizia&catid=7&Itemid=110
USA: PROTESTE ANTI-TRUMP A LONDRA, ANCHE CORBYN SARA' IN PIAZZA =
MARTEDÌ 04 GIUGNO 2019 08.18.50
USA: PROTESTE ANTI-TRUMP A LONDRA, ANCHE CORBYN SARA' IN PIAZZA =
Londra, 4 giu. (AdnKronos) - Tra le migliaia di manifestanti che scenderanno in piazza oggi a Londra contro la visita di Donald Trump vi sarà anche Jeremy Corbyn. Il leader dell'opposizione, che ieri si è rifiutato, insieme ad altri esponenti politici, di partecipare al banchetto offerto dalla Regina in onore del presidente Usa, ha detto che manifesterà "in segno di solidarietà con le persone che Trump ha attaccato in America, nel mondo e nel nostro stesso Paese". Gli organizzatori di Together Against Trump, insieme contro Trump, hanno indetto per oggi "un carnevale della resistenza" con la mobilitazione che inizierà alle 11 del mattino a Trafalgar Square che verrà dichiarata "Trump free zone".La polizia ha disposto un massiccio dispositivo di sicurezza per chiudere l'accesso a diverse aree della città, compresa la zona di Downing Street. Insieme a Corbyn altri esponenti laburisti parteciperanno alla manifestazione, ed anche i liberali democratici ed i Verdi - che hanno ottenuto un ottimo risultato alle recenti elezioni grazie ad un messaggio fortemente anti-Brexit - hanno esortato i loro sostenitori a scendere in piazza. Mobilitati anche i sindacati, gli attivisti per la lotta ai cambiamenti climatici, i pacifisti ed il movimento degli studenti. Contro Trump non si protesterà solo a Londra, ma in molti altri centri del Paese, compresi Birmingham, Glasgow, Edimburgo, Leicester ed Oxford. (Ses/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 04-GIU-19 08:18 NNNN
USA: PROTESTE ANTI-TRUMP A LONDRA, ANCHE CORBYN SARA' IN PIAZZA =
Londra, 4 giu. (AdnKronos) - Tra le migliaia di manifestanti che scenderanno in piazza oggi a Londra contro la visita di Donald Trump vi sarà anche Jeremy Corbyn. Il leader dell'opposizione, che ieri si è rifiutato, insieme ad altri esponenti politici, di partecipare al banchetto offerto dalla Regina in onore del presidente Usa, ha detto che manifesterà "in segno di solidarietà con le persone che Trump ha attaccato in America, nel mondo e nel nostro stesso Paese". Gli organizzatori di Together Against Trump, insieme contro Trump, hanno indetto per oggi "un carnevale della resistenza" con la mobilitazione che inizierà alle 11 del mattino a Trafalgar Square che verrà dichiarata "Trump free zone".La polizia ha disposto un massiccio dispositivo di sicurezza per chiudere l'accesso a diverse aree della città, compresa la zona di Downing Street. Insieme a Corbyn altri esponenti laburisti parteciperanno alla manifestazione, ed anche i liberali democratici ed i Verdi - che hanno ottenuto un ottimo risultato alle recenti elezioni grazie ad un messaggio fortemente anti-Brexit - hanno esortato i loro sostenitori a scendere in piazza. Mobilitati anche i sindacati, gli attivisti per la lotta ai cambiamenti climatici, i pacifisti ed il movimento degli studenti. Contro Trump non si protesterà solo a Londra, ma in molti altri centri del Paese, compresi Birmingham, Glasgow, Edimburgo, Leicester ed Oxford. (Ses/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 04-GIU-19 08:18 NNNN
Roma, in auto su scalinata di Valle Giulia: rintracciato responsabile
MARTEDÌ 04 GIUGNO 2019 07.43.43
Roma, in auto su scalinata di Valle Giulia: rintracciato responsabile
Roma, in auto su scalinata di Valle Giulia: rintracciato responsabile Incastrato dalle immagini girate da un passante Roma, 4 giu. (askanews) - Gli agenti del Gruppo Parioli della Polizia Locale di Roma Capitale hanno rintracciato l'automobilista che nella mattinata di ieri era sceso a bordo della propria auto lungo la scalinata di Valle Giulia a Villa Borghese. Il Gruppo di zona, ricevuta la segnalazione di un'auto che era stata vista scendere dai gradini della scalinata "Bruno Zevi", acquisite da un cittadino le immagini video, che immortalavano la scena, e ascoltate le testimonianze, si era messo alla ricerca del possibile domicilio, in quanto la residenza del proprietario del veicolo risultava nella zona di Milano. Risaliti all'abitazione della madre, non distante dal luogo dei fatti, gli agenti in breve tempo individuavano sul posto l'auto, una Fiat Panda, parcheggiata nelle vicinanze, che riportava alcuni danni compatibili con l'azione illecita. Il responsabile veniva intercettato dagli agenti sotto casa dopo alcune ore di appostamento. L'uomo, italiano di 47 anni è poi stato condotto presso gli uffici di Viale Parioli per le procedure di rito. Cro/Mpd 20190604T074336Z
Roma, in auto su scalinata di Valle Giulia: rintracciato responsabile
Roma, in auto su scalinata di Valle Giulia: rintracciato responsabile Incastrato dalle immagini girate da un passante Roma, 4 giu. (askanews) - Gli agenti del Gruppo Parioli della Polizia Locale di Roma Capitale hanno rintracciato l'automobilista che nella mattinata di ieri era sceso a bordo della propria auto lungo la scalinata di Valle Giulia a Villa Borghese. Il Gruppo di zona, ricevuta la segnalazione di un'auto che era stata vista scendere dai gradini della scalinata "Bruno Zevi", acquisite da un cittadino le immagini video, che immortalavano la scena, e ascoltate le testimonianze, si era messo alla ricerca del possibile domicilio, in quanto la residenza del proprietario del veicolo risultava nella zona di Milano. Risaliti all'abitazione della madre, non distante dal luogo dei fatti, gli agenti in breve tempo individuavano sul posto l'auto, una Fiat Panda, parcheggiata nelle vicinanze, che riportava alcuni danni compatibili con l'azione illecita. Il responsabile veniva intercettato dagli agenti sotto casa dopo alcune ore di appostamento. L'uomo, italiano di 47 anni è poi stato condotto presso gli uffici di Viale Parioli per le procedure di rito. Cro/Mpd 20190604T074336Z
lunedì 3 giugno 2019
Malattie rare: all'Idi focus su quella vascolari
LUNEDÌ 03 GIUGNO 2019 15.03.18
Malattie rare: all'Idi focus su quella vascolari
XSP95683_SX4_QBKN R CRO S04 QBKN Malattie rare: all'Idi focus su quella vascolari (ANSA) - ROMA, 3 GIU - Un focus sulle Sanita', Malattie Rare vascolari per insegnare ai medici come affrontare questa condizione con un approccio di squadra. E' l'obiettivo del simposio che si terra' a Roma, il 7 giugno 2019 presso l'Aula Multimediale Cavalieri dell'Istituto Dermopatico dell'immacolata. Patrocinato da Osservatorio Malattie Rare - SISA (Societa' Italiana per lo studio delle Anomalie Vascolari) - SICPRE (Societa' italiana di Chirurgia Plastica) MEDAccamedy, Regione Lazio, il corso ha come obiettivo principale quello di evidenziare l'importanza di un approccio terapeutico e diagnostico multidisciplinare oltre che a fornire ai vari specialisti un linguaggio comune nella gestione delle anomalie vascolari. Quattro argomenti critici costituiranno il focus dell'incontro scientifico: la piramide orbitaria, il cavo orale, perineo e mano, campi di gestione clinica estremamente difficili per accesso chirurgico e complessita' nell' indicazione clinica. Il Simposio e' stato inserito nel programma ECM del Ministero della Salute. (ANSA). BR 03-GIU-19 15:02 NNNN
Malattie rare: all'Idi focus su quella vascolari
XSP95683_SX4_QBKN R CRO S04 QBKN Malattie rare: all'Idi focus su quella vascolari (ANSA) - ROMA, 3 GIU - Un focus sulle Sanita', Malattie Rare vascolari per insegnare ai medici come affrontare questa condizione con un approccio di squadra. E' l'obiettivo del simposio che si terra' a Roma, il 7 giugno 2019 presso l'Aula Multimediale Cavalieri dell'Istituto Dermopatico dell'immacolata. Patrocinato da Osservatorio Malattie Rare - SISA (Societa' Italiana per lo studio delle Anomalie Vascolari) - SICPRE (Societa' italiana di Chirurgia Plastica) MEDAccamedy, Regione Lazio, il corso ha come obiettivo principale quello di evidenziare l'importanza di un approccio terapeutico e diagnostico multidisciplinare oltre che a fornire ai vari specialisti un linguaggio comune nella gestione delle anomalie vascolari. Quattro argomenti critici costituiranno il focus dell'incontro scientifico: la piramide orbitaria, il cavo orale, perineo e mano, campi di gestione clinica estremamente difficili per accesso chirurgico e complessita' nell' indicazione clinica. Il Simposio e' stato inserito nel programma ECM del Ministero della Salute. (ANSA). BR 03-GIU-19 15:02 NNNN
Salute: aumenta tempistica per farmaco salva-vita contro ictus =
LUNEDÌ 03 GIUGNO 2019 15.27.21
Salute: aumenta tempistica per farmaco salva-vita contro ictus =
(AGI) - Roma, 3 giu. - C'e' piu' tempo per limitare i danni di un ictus cerebrale. E' possibile, infatti, intervenire con la trombolisi, cioe' con la somministrazione di un farmaco capace di disostruire l'arteria cerebrale occlusa, entro le prime 4,5 ore dalla comparsa dei sintomi o con la trombectomia meccanica (utilizzando cioe' device meccanici per via endovascolare) entro le prime 6. Lo ha evidenziato il congresso dell'European Stroke Organisation. L'ictus cerebrale colpisce circa 150.000 persone ogni anno solo in Italia. Quella cerebrovascolare e', infatti, una patologia tempo-dipendente: indipendentemente dalla gravita' del quadro clinico, e' fondamentale che, in presenza dei sintomi dell'ictus, la persona venga trasportata dall'ambulanza del 112 al Pronto Soccorso dell'Ospedale dotato di Unita' Neurovascolare (Stroke Unit) piu' vicino. Dal Congresso ESOC arriva la notizia che il trattamento trombolitico puo' essere somministrato, con buoni risultati, entro una finestra temporale piu' lunga - che puo' arrivare fino alle 9 ore dopo la comparsa dei sintomi - in pazienti selezionati con l'utilizzo delle piu' recenti tecniche di neuroimaging. "L'efficacia della terapia dipende dal tempo - conferma Danilo Toni, presidente dell'Italian Stroke Organization e Direttore Unita' di Trattamento Neurovascolare e Neurologia d'Urgenza Policlinico Umberto I di Roma. - E' stato dimostrato che la mortalita', il rischio di emorragie intracraniche e le disabilita' permanenti diminuiscono in maniera significativa ogni 15 minuti giocati in anticipo sull'ictus". (AGI) Red/Pgi 031527 GIU 19 NNNN
Salute: aumenta tempistica per farmaco salva-vita contro ictus =
(AGI) - Roma, 3 giu. - C'e' piu' tempo per limitare i danni di un ictus cerebrale. E' possibile, infatti, intervenire con la trombolisi, cioe' con la somministrazione di un farmaco capace di disostruire l'arteria cerebrale occlusa, entro le prime 4,5 ore dalla comparsa dei sintomi o con la trombectomia meccanica (utilizzando cioe' device meccanici per via endovascolare) entro le prime 6. Lo ha evidenziato il congresso dell'European Stroke Organisation. L'ictus cerebrale colpisce circa 150.000 persone ogni anno solo in Italia. Quella cerebrovascolare e', infatti, una patologia tempo-dipendente: indipendentemente dalla gravita' del quadro clinico, e' fondamentale che, in presenza dei sintomi dell'ictus, la persona venga trasportata dall'ambulanza del 112 al Pronto Soccorso dell'Ospedale dotato di Unita' Neurovascolare (Stroke Unit) piu' vicino. Dal Congresso ESOC arriva la notizia che il trattamento trombolitico puo' essere somministrato, con buoni risultati, entro una finestra temporale piu' lunga - che puo' arrivare fino alle 9 ore dopo la comparsa dei sintomi - in pazienti selezionati con l'utilizzo delle piu' recenti tecniche di neuroimaging. "L'efficacia della terapia dipende dal tempo - conferma Danilo Toni, presidente dell'Italian Stroke Organization e Direttore Unita' di Trattamento Neurovascolare e Neurologia d'Urgenza Policlinico Umberto I di Roma. - E' stato dimostrato che la mortalita', il rischio di emorragie intracraniche e le disabilita' permanenti diminuiscono in maniera significativa ogni 15 minuti giocati in anticipo sull'ictus". (AGI) Red/Pgi 031527 GIU 19 NNNN
Salute: messo a punto nuovo strumento per leggere Dna in tempo reale =
LUNEDÌ 03 GIUGNO 2019 15.28.10
Salute: messo a punto nuovo strumento per leggere Dna in tempo reale =
(AGI) - Firenze, 3 giu. - Un gruppo di ricerca interdisciplinare dell'Universita' di Firenze ha realizzato - grazie a un progetto sostenuto dalla Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro - un nuovo strumento bioinformatico in grado di rilevare in tempo reale le alterazioni geniche in malattie tumorali, analizzando i dati ottenuti da sequenziatori di DNA di ultima generazione, basati sui nanopori. I risultati pubblicati sulla rivista Bioinformatics sono il frutto del lavoro di ricercatori del Dipartimento di Ingegneria dell'informazione, del Dipartimento di Medicina sperimentale e clinica, del Centro di ricerca e innovazione per le malattie mieloproliferative (CRIMM) e della SOD di Diagnostica Genetica dell'Azienda ospedaliero-universitaria di Careggi. "Nella ricerca abbiamo dimostrato - spiega Alberto Magi, ricercatore di Bioingegneria elettronica e informatica, che ha coordinato il team insieme ad Alessandro Maria Vannucchi, docente di Ematologia e responsabile del CRIMM - che e' possibile studiare e identificare le alterazioni del genoma di tumori del sangue con tempi che vanno da 30 minuti a 5-6 ore. Per comprendere la rilevanza del nuovo approccio computazionale e sperimentale e il possibile impatto sull'analisi del genoma basta pensare che con tecniche tradizionali come i microarray o il sequenziamento di seconda generazione occorrono circa due settimane per ottenere informazioni equivalenti sulla struttura genomica di un tumore". Commenta Vannucchi: "La caratterizzazione genomica dei tumori e' di importanza fondamentale sia per comprendere i meccanismi molecolari alla base della loro genesi ed evoluzione, sia per predire la capacita' dei tumori stessi di resistere ai trattamenti farmacologici. Di conseguenza, avere una caratterizzazione genomica in tempi rapidi diventa sempre piu' importante per la scelta dei farmaci, per la cosiddetta medicina di precisione". Con i sequenziatori di terza generazione basati su nanopori, le molecole di DNA attraversano un poro di dimensioni nanoscopiche a cui e' applicata una differenza di potenziale. A questo punto le basi che compongono i filamenti del DNA vengono lette misurando le variazioni di segnale elettrico indotte. Con questo principio, queste macchine sono in grado di leggere le sequenze di DNA in tempo reale, mentre il sequenziamento e' in corso. I dati generati sono analizzati dal software elaborato dai ricercatori, Nano-GLADIATOR, che e' dunque capace di ricostruire la struttura genomica di un tumore durante il sequenziamento stesso. "Gia' pochi minuti dopo l'inizio del processo di sequenziamento - illustra ancora Magi - siamo in grado di identificare alterazioni genomiche di grandi dimensioni, che coinvolgono decine di milioni di basi, e man mano che i dati vengono prodotti, il nostro software incrementa la risoluzione, cioe' la capacita' di identificare alterazioni sempre piu' piccole, raggiungendo la sensibilita' delle tecniche tradizionali dopo qualche ora di analisi". (AGI) Red/Pgi 031527 GIU 19 NNNN
Salute: messo a punto nuovo strumento per leggere Dna in tempo reale =
(AGI) - Firenze, 3 giu. - Un gruppo di ricerca interdisciplinare dell'Universita' di Firenze ha realizzato - grazie a un progetto sostenuto dalla Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro - un nuovo strumento bioinformatico in grado di rilevare in tempo reale le alterazioni geniche in malattie tumorali, analizzando i dati ottenuti da sequenziatori di DNA di ultima generazione, basati sui nanopori. I risultati pubblicati sulla rivista Bioinformatics sono il frutto del lavoro di ricercatori del Dipartimento di Ingegneria dell'informazione, del Dipartimento di Medicina sperimentale e clinica, del Centro di ricerca e innovazione per le malattie mieloproliferative (CRIMM) e della SOD di Diagnostica Genetica dell'Azienda ospedaliero-universitaria di Careggi. "Nella ricerca abbiamo dimostrato - spiega Alberto Magi, ricercatore di Bioingegneria elettronica e informatica, che ha coordinato il team insieme ad Alessandro Maria Vannucchi, docente di Ematologia e responsabile del CRIMM - che e' possibile studiare e identificare le alterazioni del genoma di tumori del sangue con tempi che vanno da 30 minuti a 5-6 ore. Per comprendere la rilevanza del nuovo approccio computazionale e sperimentale e il possibile impatto sull'analisi del genoma basta pensare che con tecniche tradizionali come i microarray o il sequenziamento di seconda generazione occorrono circa due settimane per ottenere informazioni equivalenti sulla struttura genomica di un tumore". Commenta Vannucchi: "La caratterizzazione genomica dei tumori e' di importanza fondamentale sia per comprendere i meccanismi molecolari alla base della loro genesi ed evoluzione, sia per predire la capacita' dei tumori stessi di resistere ai trattamenti farmacologici. Di conseguenza, avere una caratterizzazione genomica in tempi rapidi diventa sempre piu' importante per la scelta dei farmaci, per la cosiddetta medicina di precisione". Con i sequenziatori di terza generazione basati su nanopori, le molecole di DNA attraversano un poro di dimensioni nanoscopiche a cui e' applicata una differenza di potenziale. A questo punto le basi che compongono i filamenti del DNA vengono lette misurando le variazioni di segnale elettrico indotte. Con questo principio, queste macchine sono in grado di leggere le sequenze di DNA in tempo reale, mentre il sequenziamento e' in corso. I dati generati sono analizzati dal software elaborato dai ricercatori, Nano-GLADIATOR, che e' dunque capace di ricostruire la struttura genomica di un tumore durante il sequenziamento stesso. "Gia' pochi minuti dopo l'inizio del processo di sequenziamento - illustra ancora Magi - siamo in grado di identificare alterazioni genomiche di grandi dimensioni, che coinvolgono decine di milioni di basi, e man mano che i dati vengono prodotti, il nostro software incrementa la risoluzione, cioe' la capacita' di identificare alterazioni sempre piu' piccole, raggiungendo la sensibilita' delle tecniche tradizionali dopo qualche ora di analisi". (AGI) Red/Pgi 031527 GIU 19 NNNN
TUMORI: CANCRO POLMONE AVANZATO, DOPO 15 ANNI NUOVA 'ARMA' =
LUNEDÌ 03 GIUGNO 2019 16.32.56
TUMORI: CANCRO POLMONE AVANZATO, DOPO 15 ANNI NUOVA 'ARMA' =
Prima immunoterapia per carcinoma non a piccole cellule in stadio III non operabile Chicago, 3 giu. (AdnKronos Salute) - I pazienti "con carcinoma polmonare non a piccole cellule in stadio III, non operabile, che da 15 anni non avevano a disposizione nessuna nuova arma terapeutica, ora ne hanno una". Lo ha affermato Giorgio Scagliotti, direttore del dipartimento di Oncologia medica dell'università di Torino e presidente dell'International Association for the Study of Lung Cancer (Iaslc), presentando all'Asco (American Society of Clinical Oncology) di Chicago i dati sulla molecola durvalumab di Astrazeneca, unica immunoterapia con sopravvivenza globale a tre anni per questa forma di tumore. In base ai dati dello studio 'Pacific' di fase III, il 57% dei pazienti è vivo dopo tre anni rispetto al 43,5% con placebo. "Durvalumab - ha sottolineato Umberto Ricardi, direttore del dipartimento di Oncologia della Città della Salute e della Scienza di Torino e presidente Estro (European SocieTy for Radiotherapy and Oncology) - rappresenta indubbiamente un importante progresso nel trattamento di questi pazienti e supporta l'introduzione dell'immunoterapia come nuovo approccio terapeutico in grado di ottimizzare l'efficacia degli attuali standard di trattamento con chemio-radioterapia. Emerge inoltre il ruolo chiave del team multidisciplinare per un'adeguata selezione e per la corretta gestione dei pazienti con tumore polmonare localmente avanzato". "Prima della disponibilità di durvalumab per il trattamento dei pazienti con tumore del polmone non a piccole cellule in stadio III, non operabile, i tassi di sopravvivenza a cinque anni erano limitati al 15-30% - ha aggiunto Jhanelle Gray, direttore del dipartimento di Oncologia toracica al Moffitt Cancer Center di Tampa, in Florida, tra gli autori dello studio Pacific - È straordinario vedere che più della metà dei pazienti trattati con il regime Pacific è ancora in vita dopo tre anni. Un risultato che innalza la barra per i trattamenti in questo setting a intento curativo". (Frm/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 03-GIU-19 16:32 NNNN
TUMORI: CANCRO POLMONE AVANZATO, DOPO 15 ANNI NUOVA 'ARMA' =
Prima immunoterapia per carcinoma non a piccole cellule in stadio III non operabile Chicago, 3 giu. (AdnKronos Salute) - I pazienti "con carcinoma polmonare non a piccole cellule in stadio III, non operabile, che da 15 anni non avevano a disposizione nessuna nuova arma terapeutica, ora ne hanno una". Lo ha affermato Giorgio Scagliotti, direttore del dipartimento di Oncologia medica dell'università di Torino e presidente dell'International Association for the Study of Lung Cancer (Iaslc), presentando all'Asco (American Society of Clinical Oncology) di Chicago i dati sulla molecola durvalumab di Astrazeneca, unica immunoterapia con sopravvivenza globale a tre anni per questa forma di tumore. In base ai dati dello studio 'Pacific' di fase III, il 57% dei pazienti è vivo dopo tre anni rispetto al 43,5% con placebo. "Durvalumab - ha sottolineato Umberto Ricardi, direttore del dipartimento di Oncologia della Città della Salute e della Scienza di Torino e presidente Estro (European SocieTy for Radiotherapy and Oncology) - rappresenta indubbiamente un importante progresso nel trattamento di questi pazienti e supporta l'introduzione dell'immunoterapia come nuovo approccio terapeutico in grado di ottimizzare l'efficacia degli attuali standard di trattamento con chemio-radioterapia. Emerge inoltre il ruolo chiave del team multidisciplinare per un'adeguata selezione e per la corretta gestione dei pazienti con tumore polmonare localmente avanzato". "Prima della disponibilità di durvalumab per il trattamento dei pazienti con tumore del polmone non a piccole cellule in stadio III, non operabile, i tassi di sopravvivenza a cinque anni erano limitati al 15-30% - ha aggiunto Jhanelle Gray, direttore del dipartimento di Oncologia toracica al Moffitt Cancer Center di Tampa, in Florida, tra gli autori dello studio Pacific - È straordinario vedere che più della metà dei pazienti trattati con il regime Pacific è ancora in vita dopo tre anni. Un risultato che innalza la barra per i trattamenti in questo setting a intento curativo". (Frm/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 03-GIU-19 16:32 NNNN
= Governo: G.Grillo, pronti a votare flat tax. Si porti in Cdm =
LUNEDÌ 03 GIUGNO 2019 21.01.47
= Governo: G.Grillo, pronti a votare flat tax. Si porti in Cdm =
(AGI) - Roma, 3 giu. - "Rasserenare i toni non solo e' possibile ma e' doveroso. La flat tax abbiamo detto che la votiamo tutti, la Lega la porti in Cdm". Lo ha detto la ministra della Salute, Giulia Grillo, lasciando il Palazzo dei gruppi di Montecitorio.(AGI) rmb/Mal 032101 GIU 19 NNNN
= Governo: G.Grillo, pronti a votare flat tax. Si porti in Cdm =
(AGI) - Roma, 3 giu. - "Rasserenare i toni non solo e' possibile ma e' doveroso. La flat tax abbiamo detto che la votiamo tutti, la Lega la porti in Cdm". Lo ha detto la ministra della Salute, Giulia Grillo, lasciando il Palazzo dei gruppi di Montecitorio.(AGI) rmb/Mal 032101 GIU 19 NNNN
SICUREZZA: VIMINALE, NEL 2019-2023 6.150 ASSUNZIONI STRAORDINARIE FORZE ORDINE =
LUNEDÌ 03 GIUGNO 2019 19.16.05
SICUREZZA: VIMINALE, NEL 2019-2023 6.150 ASSUNZIONI STRAORDINARIE FORZE ORDINE =
Roma, 3 giu. (AdnKronos) - 6.150 assunzioni, nel quinquennio 2019-2023 tra Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di finanza. E' quanto emerge dai dati del dossier 'Un anno al Viminale di Matteo Salvini' in merito alle assunzioni straordinarie di forze dell'ordine. Inoltre, 938 unità nella Polizia penitenziaria, e 1.500 vigili del fuoco. Sul fronte della videosorveglianza sono novanta i milioni di euro per nuovi sistemi di videosorveglianza tra il 2019 e il 2022. Undici le circolari emanate sul tema (tra queste 'spiagge sicure', 'scuole sicure', 'laghi sicuri') mentre nove sono state le direttive. Sei sono stati invece i comitati nazionali dell'ordine e della sicurezza presieduti dal ministro mentre undici i comitati provinciali. Sul fronte degli impegni internazionali quindici sono state le missioni all'estero, 55 gli incontri con autorità di governo straniere, sette gli accordi e intese tecniche internazionali sottoscritti dal ministero dell'Interno. (Cro/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 03-GIU-19 19:15 NNNN
SICUREZZA: VIMINALE, NEL 2019-2023 6.150 ASSUNZIONI STRAORDINARIE FORZE ORDINE =
Roma, 3 giu. (AdnKronos) - 6.150 assunzioni, nel quinquennio 2019-2023 tra Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di finanza. E' quanto emerge dai dati del dossier 'Un anno al Viminale di Matteo Salvini' in merito alle assunzioni straordinarie di forze dell'ordine. Inoltre, 938 unità nella Polizia penitenziaria, e 1.500 vigili del fuoco. Sul fronte della videosorveglianza sono novanta i milioni di euro per nuovi sistemi di videosorveglianza tra il 2019 e il 2022. Undici le circolari emanate sul tema (tra queste 'spiagge sicure', 'scuole sicure', 'laghi sicuri') mentre nove sono state le direttive. Sei sono stati invece i comitati nazionali dell'ordine e della sicurezza presieduti dal ministro mentre undici i comitati provinciali. Sul fronte degli impegni internazionali quindici sono state le missioni all'estero, 55 gli incontri con autorità di governo straniere, sette gli accordi e intese tecniche internazionali sottoscritti dal ministero dell'Interno. (Cro/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 03-GIU-19 19:15 NNNN
Roma: auto scende lungo scalinata Valle Giulia, fermato un uomo =
LUNEDÌ 03 GIUGNO 2019 20.29.37
Roma: auto scende lungo scalinata Valle Giulia, fermato un uomo =
(AGI) - Roma, 3 giu. - Questa mattina un automobile, violando il codice della strada e rischiando di arrecare un danno ad un bene architettonico e monumentale, ha percorso un tratto della scalinata di Valle Giulia a Villa Borghese. Gli agenti del Gruppo Parioli della Polizia Locale di Roma Capitale hanno rintracciato l'automobilista alla guida del veicolo. Il gruppo di zona, ricevuta una segnalazione di un'auto che era stata vista scendere dai gradini della scalinata "Bruno Zevi", dopo aver acquisito da un cittadino le immagini video di quanto accaduto e ascoltate alcune testimonianze, si e' messo alla ricerca del possibile domicilio del conducente, in quanto la residenza del proprietario del veicolo risultava nella zona di Milano. Risaliti all'abitazione della madre, non distante dal luogo dei fatti, i vigili hanno individuato l'auto, una Fiat Panda, parcheggiata nelle vicinanze, che riportava alcuni danni compatibili con l'illecito testimoniato nei video. Il responsabile, un italiano di 47 anni, al momento si trova presso gli uffici di Viale Parioli per le procedure di rito. (AGI) Rmy/Noc 032029 GIU 19 NNNN
Roma: auto scende lungo scalinata Valle Giulia, fermato un uomo =
(AGI) - Roma, 3 giu. - Questa mattina un automobile, violando il codice della strada e rischiando di arrecare un danno ad un bene architettonico e monumentale, ha percorso un tratto della scalinata di Valle Giulia a Villa Borghese. Gli agenti del Gruppo Parioli della Polizia Locale di Roma Capitale hanno rintracciato l'automobilista alla guida del veicolo. Il gruppo di zona, ricevuta una segnalazione di un'auto che era stata vista scendere dai gradini della scalinata "Bruno Zevi", dopo aver acquisito da un cittadino le immagini video di quanto accaduto e ascoltate alcune testimonianze, si e' messo alla ricerca del possibile domicilio del conducente, in quanto la residenza del proprietario del veicolo risultava nella zona di Milano. Risaliti all'abitazione della madre, non distante dal luogo dei fatti, i vigili hanno individuato l'auto, una Fiat Panda, parcheggiata nelle vicinanze, che riportava alcuni danni compatibili con l'illecito testimoniato nei video. Il responsabile, un italiano di 47 anni, al momento si trova presso gli uffici di Viale Parioli per le procedure di rito. (AGI) Rmy/Noc 032029 GIU 19 NNNN
REGOLAMENTO 3 aprile 2019 , n. 543 Regolamento (UE) 2019/543 della Commissione, del 3 aprile 2019, che modifica l'allegato IV del regolamento (CE) n. 661/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio e gli allegati I, III e IV della direttiva 2007/46/CE del Parlamento europeo e del Consiglio includendo alcuni regolamenti della Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite riguardanti l'omologazione dei veicoli a motore e aggiornando i riferimenti a tali regolamenti - Pubblicato nel n. L 95 del 4 aprile 2019 (19CE1082)
DECISIONE PESC 29 marzo 2019 , n. 535 Decisione (PESC) 2019/535 del Consiglio, del 29 marzo 2019, che modifica la decisione (PESC) 2015/778 relativa a un'operazione militare dell'Unione europea nel Mediterraneo centromeridionale (EUNAVFOR MED operazione SOPHIA) - Pubblicato nel n. L 92 del 1° aprile 2019 (19CE1074)
Batteri intestinali potrebbero modificare risposta a farmaci
LUNEDÌ 03 GIUGNO 2019 13.48.30
Batteri intestinali potrebbero modificare risposta a farmaci
XSP28829_SX4_QBKN R CRO S04 QBKN Batteri intestinali potrebbero modificare risposta a farmaci (EMBARGO ALLE 17.00) 'Intercettandoli' con i loro enzimi (EMBARGO ALLE 17) (ANSA) - ROMA, 3 GIU - I Batteri intestinali - il cosiddetto microbiota - possono influenzare l'efficacia dei farmaci presi per bocca attraverso i loro enzimi: possono 'digerire' il farmaco modificandolo e anche produrre, a partire da esso, composti tossici per l'organismo del paziente che lo assume. Lo suggerisce l'analisi degli effetti del microbiota in particolare di 76 Batteri intestinali su 271 farmaci ad uso orale. Lo studio e' stato pubblicato sulla rivista Nature da Andrew Goodman della Yale University School of Medicine, a New Haven, in Connecticut. E' emerso che almeno i due terzi dei farmaci analizzati vengono 'intercettati' dai Batteri intestinali e modificati in vario modo. Pur trattandosi di uno studio preliminare, in futuro si potrebbero utilizzare probiotici o altri trattamenti atti a manipolare il microbiota individuale, per rendere piu' efficaci certi farmaci o per modularne in modo vantaggioso il metabolismo all'interno dell'organismo. (ANSA). Y27-SAM 03-GIU-19 13:48 NNNN
Batteri intestinali potrebbero modificare risposta a farmaci
XSP28829_SX4_QBKN R CRO S04 QBKN Batteri intestinali potrebbero modificare risposta a farmaci (EMBARGO ALLE 17.00) 'Intercettandoli' con i loro enzimi (EMBARGO ALLE 17) (ANSA) - ROMA, 3 GIU - I Batteri intestinali - il cosiddetto microbiota - possono influenzare l'efficacia dei farmaci presi per bocca attraverso i loro enzimi: possono 'digerire' il farmaco modificandolo e anche produrre, a partire da esso, composti tossici per l'organismo del paziente che lo assume. Lo suggerisce l'analisi degli effetti del microbiota in particolare di 76 Batteri intestinali su 271 farmaci ad uso orale. Lo studio e' stato pubblicato sulla rivista Nature da Andrew Goodman della Yale University School of Medicine, a New Haven, in Connecticut. E' emerso che almeno i due terzi dei farmaci analizzati vengono 'intercettati' dai Batteri intestinali e modificati in vario modo. Pur trattandosi di uno studio preliminare, in futuro si potrebbero utilizzare probiotici o altri trattamenti atti a manipolare il microbiota individuale, per rendere piu' efficaci certi farmaci o per modularne in modo vantaggioso il metabolismo all'interno dell'organismo. (ANSA). Y27-SAM 03-GIU-19 13:48 NNNN
SICUREZZA: M5S TORINO, INTRODURRE CODICE IDENTIFICATIVO FORZE ORDINE =
LUNEDÌ 03 GIUGNO 2019 14.01.45
SICUREZZA: M5S TORINO, INTRODURRE CODICE IDENTIFICATIVO FORZE ORDINE =
Torino, 3 giu. (AdnKronos) - "Firmare come Città di Torino la petizione di Amnesty International per l'introduzione dell'identificativo alfanumerico dei singoli agenti delle forze di pubblica sicurezza durante le operazioni di ordine pubblico e chiedere al Parlamento di riavviare in commissione Affari costituzionali l'iter del disegno di legge per introdurre anche in Italia il codice identificativo individuale per gli agenti delle forze di pubblica sicurezza". E' quello che chiede l'ordine del giorno depositato oggi dal consigliere comunale M5S Aldo Curatella e già sottoscritto da altri 9 consiglieri della maggioranza pentastellata. "I recenti fatti accaduti a Genova il 23 maggio scorso, con un giornalista di Repubblica manganellato e preso a calci da diversi poliziotti - sottolinea Curatella su Fb dove annuncia l'iniziativa - richiede una azione urgente da parte di Governo e Parlamento per legiferare in merito, sia nel rispetto del Codice Etico Europeo della Polizia del 2001 sia in risposta alla Risoluzione del Parlamento Europeo del 2012. "Spero le minoranze del Comune di Torino vogliano portare avanti con noi questo tema che riteniamo fondamentale anche per gli stessi agenti che sono spesso tutti ingiustamente associati a pochi elementi che attuano tali azioni violente", conclude l'esponente pentastellato. (Abr/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 03-GIU-19 13:58 NNNN
SICUREZZA: M5S TORINO, INTRODURRE CODICE IDENTIFICATIVO FORZE ORDINE =
Torino, 3 giu. (AdnKronos) - "Firmare come Città di Torino la petizione di Amnesty International per l'introduzione dell'identificativo alfanumerico dei singoli agenti delle forze di pubblica sicurezza durante le operazioni di ordine pubblico e chiedere al Parlamento di riavviare in commissione Affari costituzionali l'iter del disegno di legge per introdurre anche in Italia il codice identificativo individuale per gli agenti delle forze di pubblica sicurezza". E' quello che chiede l'ordine del giorno depositato oggi dal consigliere comunale M5S Aldo Curatella e già sottoscritto da altri 9 consiglieri della maggioranza pentastellata. "I recenti fatti accaduti a Genova il 23 maggio scorso, con un giornalista di Repubblica manganellato e preso a calci da diversi poliziotti - sottolinea Curatella su Fb dove annuncia l'iniziativa - richiede una azione urgente da parte di Governo e Parlamento per legiferare in merito, sia nel rispetto del Codice Etico Europeo della Polizia del 2001 sia in risposta alla Risoluzione del Parlamento Europeo del 2012. "Spero le minoranze del Comune di Torino vogliano portare avanti con noi questo tema che riteniamo fondamentale anche per gli stessi agenti che sono spesso tutti ingiustamente associati a pochi elementi che attuano tali azioni violente", conclude l'esponente pentastellato. (Abr/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 03-GIU-19 13:58 NNNN
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