LUNEDÌ 03 GIUGNO 2019 15.27.21
Salute: aumenta tempistica per farmaco salva-vita contro ictus =
(AGI) - Roma, 3 giu. - C'e' piu' tempo per limitare i danni di
un ictus cerebrale. E' possibile, infatti, intervenire con la
trombolisi, cioe' con la somministrazione di un farmaco capace
di disostruire l'arteria cerebrale occlusa, entro le prime 4,5
ore dalla comparsa dei sintomi o con la trombectomia meccanica
(utilizzando cioe' device meccanici per via endovascolare)
entro le prime 6. Lo ha evidenziato il congresso dell'European
Stroke Organisation. L'ictus cerebrale colpisce circa 150.000
persone ogni anno solo in Italia. Quella cerebrovascolare e',
infatti, una patologia tempo-dipendente: indipendentemente
dalla gravita' del quadro clinico, e' fondamentale che, in
presenza dei sintomi dell'ictus, la persona venga trasportata
dall'ambulanza del 112 al Pronto Soccorso dell'Ospedale dotato
di Unita' Neurovascolare (Stroke Unit) piu' vicino. Dal
Congresso ESOC arriva la notizia che il trattamento
trombolitico puo' essere somministrato, con buoni risultati,
entro una finestra temporale piu' lunga - che puo' arrivare
fino alle 9 ore dopo la comparsa dei sintomi - in pazienti
selezionati con l'utilizzo delle piu' recenti tecniche di
neuroimaging. "L'efficacia della terapia dipende dal tempo -
conferma Danilo Toni, presidente dell'Italian Stroke
Organization e Direttore Unita' di Trattamento Neurovascolare e
Neurologia d'Urgenza Policlinico Umberto I di Roma. - E' stato
dimostrato che la mortalita', il rischio di emorragie
intracraniche e le disabilita' permanenti diminuiscono in
maniera significativa ogni 15 minuti giocati in anticipo
sull'ictus". (AGI)
Red/Pgi
031527 GIU 19
NNNN
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