(ANSA) - ROMA, 22 GIU - ''Le chiacchiere stanno a zero. Il
viceministro Castelli vada a leggersi l'odg del Pd che ieri e'
stato accolto dal suo Governo e che chiede di rinunciare ai
nuovi pedaggi sul Gra di Roma, sulla Salerno-Reggio e su altri
1300 chilometri di autostrade Anas. E' scorretto affermare in
questo caso che chi usa un'autostrada deve pagarla perche'
sappiamo bene che, come ha chiarito l'Anas nella nota sui conti
2010, i nuovi pedaggi andranno a sanare i debiti dello Stato e
non a beneficio della sicurezza e della manutenzione delle
autostrade''. Lo dice il deputato e capogruppo del Pd in
commissione Trasporti alla Camera, Michele Meta, replicando a
quanto detto dal Viceministro Castelli ai microfoni di Radio 24.
''Suggeriamo quindi alla Lega di informarsi meglio prima di
fare propaganda su quella che e' l'ennesima tassa ai danni della
mobilita' italiana. E ieri, in Parlamento, abbiamo chiesto di
fermare un'ingiustizia e una furbizia partorita l'anno scorso
nella manovra estiva alle spalle degli italiani. Dal canto
nostro proponiamo responsabilmente di accantonare i nuovi
pedaggi e di destinare alla manutenzione delle autostrade Anas
il 50% delle multe per eccesso di velocita', cosi' come prevede
il nuovo Codice della Strada''. (ANSA).
CP
22-GIU-11 20:33 NNNNPedaggi/ Zingaretti: Castelli altrove un attacchino, qui governa
Il presidente della Provincia Roma: è solo un oligarca invidioso
Roma, 22 giu. (TMNews) - "Il viceministro Castelli non l'hanno
voluto neanche quelli del suo Comune: le sue opinioni contano
poco perché per fortuna rappresenta un'oligarchia minoritaria e
invidiosa. La stravaganza è che un tipo del genere che in
qualsiasi paese del mondo potrebbe fare a malapena l'attacchino,
qui, grazie alla destra, fa parte del Governo". Lo ha affermato
il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, dopo le
accuse di 'arretratezza culturale' del viceministro leghista ai
romani per la contrarietà al pedaggio per il Gra.
"E' il segno - ha aggiunto Zingaretti- dell'inadeguatezza di
questa classe politica che per rimanere attaccata alle poltrone
sta danneggiando le famiglie italiane. Il minimo che dovrebbe
chiedere la sua maggioranza sono le dimissioni, ma non lo faranno
perché si ricattano l'un l'altro".
Tor
222116 giu 11
PEDAGGI: CASTELLI, ROMANI ARRETRATI CULTURALMENTE =
Roma, 22 giu. - (Adnkronos) - "A mio avviso i romani non
vogliono pagare perche' sono arretrati culturalmente, perche' pensano
che lo Stato debba pensare a tutto ". Lo ha detto il viceministro alle
infrastrutture Roberto Castelli intervenendo alla Zanzara su Radio 24.
"I piu' tignosi in questa vicenda - ha aggiunto - sono comunque quelli
della sinistra".
(Rre/Zn/Adnkronos)
22-GIU-11 21:15
NNNN
PEDAGGI: ORDINE INGEGNERI, CASTELLI SI ISCRIVA AL NORD
(ANSA) - ROMA, 22 GIU - ''Se l'onorevole Castelli, che e' un
ingegnere iscritto all'Ordine di Roma, ritiene di appartenere ad
una comunita' culturalmente arretrata e' libero di iscriversi ad
un Ordine del nord''. Il presidente dell'Ordine degli ingegneri
di Roma Francesco Duilio Rossi non ha accettato di buon grado le
parole del vice ministro Roberto Castelli iscritto all'Ordine
degli ingegneri di Roma e lo invita a lasciare il tesseramento e
a iscriversi ad un Ordine del nord.
Rossi ha detto di sentirsi ''prima che ingegnere orgoglioso
di essere cittadino romano''. (ANSA).
YJ9-DE/STAPedaggi/Pd Roma chiede intervento Napolitano:stop insulti governo
Miccoli: Castelli vergognoso. Meta: Sue chiacchere stanno a zero
Roma, 22 giu. (TMNews) - Il Pd romano, con il segretario Marco
Miccoli, chiede un intervento del Presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano per "fermare la deriva di insulti da esponenti
di governo" leghisti contro Roma e i suoi cittadini.
"Le vergognose parole del vice ministro Castelli
sull'arretratezza culturale dei romani - ha detto Miccoli- sono
inqualificabili. Siamo stanchi di queste offese a ripetizione del
governo Berlusconi nei confronti di Roma e dei cittadini romani.
A questo punto, chiediamo al presidente della Repubblica Giorgio
Napolitano di intervenire e di fermare questa deriva di insulti
che quotidianamente si abbatte sulla Capitale d'Italia e sui suoi
abitanti".
"Le chiacchiere - ha contestato nel merito Castelli il capogruppo
del Pd in commissione Trasporti alla Camera, Michele Meta- stanno
a zero. Il Viceministro Castelli vada a leggersi l'odg del Pd che
ieri è stato accolto dal suo Governo e che chiede di rinunciare
ai nuovi pedaggi sul Gra di Roma, sulla Salerno-Reggio e su altri
1300 chilometri di autostrade Anas. E' scorretto affermare in
questo caso che chi usa un'autostrada deve pagarla perché
sappiamo bene che, come ha chiarito l'Anas nella nota sui conti
2010, i nuovi pedaggi andranno a sanare i debiti dello Stato e
non a beneficio della sicurezza e della manutenzione delle
autostrade. Suggeriamo quindi alla Lega di informarsi meglio
prima di fare propaganda su quella che è l'ennesima tassa ai
danni della mobilità italiana. E ieri, in Parlamento, abbiamo
chiesto di fermare un'ingiustizia e una furbizia partorita l'anno
scorso nella manovra estiva alle spalle degli italiani. Dal canto
nostro proponiamo responsabilmente di accantonare i nuovi pedaggi
e di destinare alla manutenzione delle autostrade Anas il 50%
delle multe per eccesso di velocità, così come prevede il nuovo
Codice della Strada".
Tor
222110 giu 11
PEDAGGI: ZINGARETTI, CASTELLI POTREBBE FARE AL MASSIMO ATTACCHINO =
(AGI) - Roma, 22 giu. - "Il viceministro Castelli non l'hanno
voluto neanche quelli del suo Comune: le sue opinioni contano
poco perche' per fortuna rappresenta un'oligarchia minoritaria
e invidiosa. La stravaganza e' che un tipo del genere che in
qualsiasi paese del mondo potrebbe fare a malapena
l'attacchino, qui, grazie alla destra, fa parte del Governo".
Lo afferma in una nota il presidente della Provincia di Roma,
Nicola Zingaretti, sottolineando che "e' il segno
dell'inadeguatezza di questa classe politica che per rimanere
attaccata alle poltrone sta danneggiando le famiglie italiane.
Il minimo che dovrebbe chiedere la sua maggioranza sono le
dimissioni, ma non lo faranno perche' si ricattano l'un
l'altro". (AGI)
Mau
222110 GIU 11
NNNNPedaggi/ Polverini: Castelli si scusi con cittadini Roma e Lazio
La Governatrice Pdl: La Lega non si smentisce mai
Roma, 22 giu. (TMNews) - La Governatrice del Lazio Renata
Polverini chiede pubbliche scuse al Viceministro leghista Roberto
Castelli per aver definito i romani 'culturamente arretrati' per
l'opposizione al pedaggio per transitare sul Gra.
"La Lega - ha detto Polverini- non si smentisce mai. Castelli si
scusi con i romani per le parole offensive che non fanno onore a
chi ricopre cariche istituzionali. I cittadini di Roma e del
Lazio i pedaggi non li vogliono e non li devono pagare
semplicemente perch sono ingiusti e servono, come noto, solo a
ripianare i debiti".
Tor
ANSA/ GOVERNO,OK PEDAGGI;CASTELLI,ROMANI NON PAGANO?ARRETRATI
IRA ALEMANNO-POLVERINI, PD CHIEDE DIMISSIONI VICE MINISTRO
(di Marco Dell'Omo)
(ANSA) - ROMA, 22 GIU - Nuovo dietrofront del governo
sull'introduzione dei pedaggi delle strade Anas. Dopo che
martedi' il sottosegretario Giancarlo Giorgetti, accogliendo in
blocco tutti gli ordini del giorno presentati sull'argomento,
si era impegnato a rinunciare ai pedaggi sul Grande raccordo
Anulare di Roma, sulla Salerno-Reggio Calabria e sulle molte
altre tratte di strade gestite dall'Anas in quasi tutte le
regioni italiane, oggi il viceministro Castelli, in commissione
Trasporti di Montecitorio, ha invertito la rotta di 180 gradi:
sui pedaggi, ha detto, il governo non torna indietro. Di fronte
alla levata di scudi di Alemanno, Polverini e dei deputati
romani di entrambi gli schieramenti, Castelli ha replicato con
una pesante battuta contro i cittadini della capitale: ''I
romani non vogliono pagare perche' sono arretrati
culturalmente''.
Battutaccia a parte, la doccia fredda ha gelato le aspettative
di chi aveva preso per buono il via libera del sottosegretario
Giorgetti agli ordini del giorno presentati da deputati di
maggioranza e opposizione, tutti con il medesimo obiettivo,
quello di risparmiare agli automobilisti un nuovo prelievo.
Il partito anti-pedaggi,del qualche fanno parte anche molti
deputati della maggioranza, ha protestato con veemenza.
Castelli, pero', non ha voluto sentire ragioni: i pedaggi sono
previsti dalla manovra 2010, ha spiegato, e non possono essere
cancellati con un tratto di penna. Quindi gli ordini del giorno
accolti martedi' in aula dall'incauto Giorgetti (che peraltro
milita nello stesso partito di Castelli, la Lega Nord) non hanno
alcun valore: ''sugli ordini del giorno prevale la legge'', ha
spiegato inflessibile Castelli, sconfessando il suo collega di
partito. Ma l'argomentazione del viceministro non ha convinto
chi vuole eliminare il ''pedaggiamento'', come con brutto
neologismo viene chiamato il nuovo prelievo . Il Pd e' arrivato
a chiedere le dimissioni di Castelli , accusandolo (con Michele
Meta) di aver tenuto un comportamento ''offensivo'' verso il
Parlamento. Ma anche nella maggioranza si sono levate voci di
protesta.
La governatrice della Regione Lazio Renata Polverini e'
andata su tutte le furie, e ha chiesto al governo di dare
attuazione agli ordini del giorno della Camera. In caso
contrario, ha minacciato, la battaglia si spostera' sul piano
dei ricorsi : Non si possono 'penalizzare ingiustamente migliaia
di pendolari'', ha detto la Polverini sostenendo la causa degli
automobilisti che raggiungono la capitale attraverso il Grande
Raccordo Anulare e la Roma Fiumicino (e' la stessa linea del
presidente della provincia di Roma, il democratico Nicola
Zingaretti, che preannuncia un ricorso al Tar). Sulle barricate
anche il sindaco di Roma Alemanno che annuncia: ''Da parte mia
ci sara' tutta l'opposizione a qualsiasi decreto di questo
genere che quindi non puo' passare''.
Sconcertato il sottosegretario ai Beni Culturali Francesco
Giro, pidiellino romano anche lui. La sua proposta ,
sostanzialmente, e' di non applicare la legge visto che alla
Camera il governo aveva accolto gli ordini del giorno contrari
ai pedaggi. Una strada difficilmente percorribile: ma alla
Camera c'e' gia' chi lavora per risolvere il problema alla
radice. I deputati dell'Udc hanno presentato una proposta di
legge per abrogare la norma che introduce i pedaggi sulle strade
Anas: basterebbe approvarla (l'opposizione e' d'accordo, nella
maggioranza molti, tra i quali lo stesso sottosegretario Giro,
sarebbero pronti a votarla ) e il gioco sarebbe fatto.
(ANSA).
DEL
22-GIU-11 20:42 NNNN MAW9504 4 pol gn00 809 ITA0504;
Pedaggi/ Idv: Da Lega ignobile insulto ai romani
"Arretratezza culturale ? Ci viene da ridere"
Roma, 22 giu. (TMNews) - Le parole di Roberto Castelli sono un
"ignobile insulto ai romani". Lo ha detto il portavoce di Idv
Leoluca Orlando, replicando a Castelli che ha parlato di
"arretratezza culturale dei romani". Ha detto Orlando: "Dalla
Lega arriva l`ennesimo ignobile insulto ai cittadini della
Capitale, ora basta. Castelli non si può permettere di parlare di
arretratezza culturale, ci viene da ridere, dato che fa parte di
un movimento dove si è si è soliti gesticolare con il dito medio
alzato. Speriamo che Alemanno e Polverini passino dalle parole ai
fatti e non subiscano anche quest`ennesimo schiaffo alla città".
"La verità - ha concluso Orlando - è che la Lega poltrona la deve
sparare sempre più grossa per rianimare la sua base perchè sta
perdendo consensi a assensi in continuazione".
Adm
222041 giu 11
PEDAGGI. META: CASTELLI OFFENSIVO VERSO IL PARLAMENTO, SI DIMETTA
(DIRE) Roma, 22 giu. - "Dopo aver preso le distanze dal collega
di Governo Giorgetti che ieri aveva accolto il nostro odg contro
i pedaggi insieme a quello del Pdl, il Viceministro Castelli
torna alla carica ribadendo la volonta' di tassare i pendolari
che non hanno alternative all'utilizzo dell'automobile e che
utilizzano le arterie Anas come il Gra di Roma, la Salerno-Reggio
e la Siena-Firenze". Lo afferma il deputato e capogruppo del Pd
in commissione Trasporti alal Camera, Michele Meta, commentando
le parole del Viceministro Castelli secondo il quale il Governo
va avanti sui pedaggi Anas.
"Si tratta- aggiunge Meta- di un atteggiamento offensivo nei
confronti del Parlamento che ieri ha chiesto a gran voce al
Governo di rinunciare all'ennesima tassa per i pendolari e di
attuare la norma del Codice della Strada che prevede di destinare
all'Anas il 50% delle multe per eccesso di velocita' ai fini
della manutenzione delle strade. All'esponente leghista, in
evidente disaccordo con gli indirizzi dell'Esecutivo, non resta
che rassegnare le dimissioni e chiediamo al Ministro Matteoli,
responsabile del dicastero ai Trasporti, di prendere posizione
relativamente alla vicenda dei pedaggi dimostrando, come ha
saputo fare, quell'equilibrio istituzionale a tutela degli
interessi dei cittadini e delle richieste degli enti locali".
(Com/Rai/ Dire)
19:42 22-06-11
NNNNPEDAGGI: ZINGARETTI, GOVERNO NEL CAOS; NOI PRONTI AL TAR =
(AGI) - Roma, 22 giu. - "Ieri l'assenso del Governo sulla
mozione dell'onorevole Michele Meta che chiede all'esecutivo di
ritirare i pedaggi sul Grande Raccordo Anulare, oggi sempre il
Governo, per bocca del Viceministro Castelli, cambia idea e ci
informa che si andra' avanti su questo ingiusto balzello che
colpisce lavoratori, pendolari e studenti". Lo dichiara in una
nota il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti.
"Mi pare ovvio che nell'esecutivo di destra targato
Bossi-Berlusconi regni il caos assoluto. A questo punto
ribadiamo nuovamente che, se sara' presentato il Decreto che
mette i pedaggi sul Gra e sulla Roma-Fiumicino, noi ricorreremo
per l'ennesima volta al Tar. Abbiamo vinto la scorsa estate e
siamo sicuri che avremo successo anche questa volta. Non
possiamo accettare che il Governo Bossi-Berlusconi metta
nuovamente le mani in tasca ai cittadini del territorio di
Roma, gia' tra i piu' tartassati a livello nazionale". (AGI)
Rmg
221758 GIU 11
NNNNPEDAGGI: CASTELLI CONFERMA, GOVERNO VA AVANTI ++
(ANSA) - ROMA, 22 GIU - Il viceministro Roberto Castelli ha
confermato l'intenzione del governo di procedere con un decreto
per il pedaggiamento del Gra, della Salerno-Reggio e delle altre
principali tratte a diretta gestione Anas. Castelli e'
intervenuto alla commissione Ambiente della Camera, dove e'
stato rinviato il voto su alcune risoluzione sul tema.
La conferma del viceministro e' avvenuta dopo che ieri il
governo, con il sottosegretario all'economia Alberto Giorgetti,
aveva accolto in aula alcuni ordini del giorno al decreto
sviluppo, che escludevano nuovi pedaggi. (SEGUE).
IA
22-GIU-11 16:50 NNNNPEDAGGI: CASTELLI CONFERMA, GOVERNO VA AVANTI (2)
(ANSA) - ROMA, 22 GIU - All'ordine del giorno della
commissione ci sono due risoluzioni, una del Pd a prima firma di
Tino Iannuzzi, ed una del Pdl presentata da Vincenzo Gibiino. Il
primo testo impegna il governo a non imporre pedaggi e a fornire
l'Anas di altre fonti di finanziamento, mentre il secondo
documento invita l'esecutivo a ''prendere in considerazione''
l'ipotesi di escludere dal pagamento di pedaggi alcune tratte,
per esempio quelle che hanno un ruolo di raccordi urbani, come
il Gra a Roma.
Castelli gia' dieci giorni fa aveva dato parere negativo alla
risoluzione del Pd, ed oggi ha confermato il giudizio negativo e
l'intenzione del governo di procedere con un nuovo decreto
legislativo che imponga i pedaggi. All'obiezione da parte di
tutte le opposizioni che ieri in aula alla Camera il governo ha
accolto documenti che vanno nella direzione opposta, Castelli ha
sottolineato che i pedaggio sono previsti dalla manovra del
2010, la legge 122, e quindi ''prevale la legge sugli ordini del
giorno''.
Il viceministro ha quindi ribadito che se si fosse proceduto
al voto, da parte sua avrebbe espresso parere contrario alla
risoluzione di Iannuzzi. Quest'ultimo ha quindi proposto di
rinviare il voto, cercando una mediazione con la maggioranza nel
tentativo di giungere a un testo unico bipartisan, cosa che
aveva proposto due settimane fa Gibiino. Mercoledi' della
prossima settima la commissione si rivedra' per esprimere la
parola definitiva. (ANSA).
IA/IA
22-GIU-11 17:08 NNNNPEDAGGI: MARIANI (PD),GOVERNO RISPETTI IMPEGNO PRESO IN AULA
(ANSA) - ROMA, 22 GIU - ''Gli impegni presi in Parlamento si
rispettano e il governo non puo' usare due linguaggi diversi in
Aula e in commissione. Si rassegni dunque Castelli quello dei
pedaggi va considerato un argomento da non riproporre e anche
nella maggioranza molti concordano con noi''. Lo dichiara
Raffaella Mariani, capogruppo Pd in commissione Ambiente.
(ANSA).
PH
22-GIU-11 17:30 NNNN
PEDAGGI, CASTELLI: "ROMANI
ARRETRATI CULTURALMENTE"
Mercoledì 22 Giugno 2011 - 21:34 |
ROMA - Nuovo dietrofront del governo sull'introduzione dei pedaggi
delle strade Anas. Dopo che martedì il sottosegretario Giancarlo
Giorgetti, accogliendo in blocco tutti gli ordini del giorno presentati
sull'argomento, si era impegnato a rinunciare ai pedaggi sul Grande
raccordo Anulare di Roma, sulla Salerno-Reggio Calabria e sulle molte
altre tratte di strade gestite dall'Anas in quasi tutte le regioni
italiane, oggi il viceministro Castelli, in commissione Trasporti di
Montecitorio, ha invertito la rotta di 180 gradi: sui pedaggi, ha detto,
il governo non torna indietro. Di fronte alla levata di scudi di
Alemanno, Polverini e dei deputati romani di entrambi gli schieramenti,
Castelli ha replicato con una pesante battuta contro i cittadini della
capitale: «I romani non vogliono pagare perchè sono arretrati
culturalmente». Battutaccia a parte, la doccia fredda ha gelato le
aspettative di chi aveva preso per buono il via libera del
sottosegretario Giorgetti agli ordini del giorno presentati da deputati
di maggioranza e opposizione, tutti con il medesimo obiettivo, quello di
risparmiare agli automobilisti un nuovo prelievo. Il partito
anti-pedaggi,del qualche fanno parte anche molti deputati della
maggioranza, ha protestato con veemenza. Castelli, però, non ha voluto
sentire ragioni: i pedaggi sono previsti dalla manovra 2010, ha
spiegato, e non possono essere cancellati con un tratto di penna. Quindi
gli ordini del giorno accolti martedì in aula dall'incauto Giorgetti
(che peraltro milita nello stesso partito di Castelli, la Lega Nord) non
hanno alcun valore: «sugli ordini del giorno prevale la legge», ha
spiegato inflessibile Castelli, sconfessando il suo collega di partito.
Ma l'argomentazione del viceministro non ha convinto chi vuole eliminare
il «pedaggiamento», come con brutto neologismo viene chiamato il nuovo
prelievo . Il Pd è arrivato a chiedere le dimissioni di Castelli ,
accusandolo (con Michele Meta) di aver tenuto un comportamento
«offensivo» verso il Parlamento. Ma anche nella maggioranza si sono
levate voci di protesta.
La governatrice della Regione Lazio Renata Polverini è andata su tutte le furie, e ha chiesto al governo di dare attuazione agli ordini del giorno della Camera. In caso contrario, ha minacciato, la battaglia si sposterà sul piano dei ricorsi : Non si possono 'penalizzare ingiustamente migliaia di pendolari«, ha detto la Polverini sostenendo la causa degli automobilisti che raggiungono la capitale attraverso il Grande Raccordo Anulare e la Roma Fiumicino (è la stessa linea del presidente della provincia di Roma, il democratico Nicola Zingaretti, che preannuncia un ricorso al Tar). Sulle barricate anche il sindaco di Roma Alemanno che annuncia: »Da parte mia ci sarà tutta l'opposizione a qualsiasi decreto di questo genere che quindi non può passare«. Sconcertato il sottosegretario ai Beni Culturali Francesco Giro, pidiellino romano anche lui. La sua proposta , sostanzialmente, è di non applicare la legge visto che alla Camera il governo aveva accolto gli ordini del giorno contrari ai pedaggi. Una strada difficilmente percorribile: ma alla Camera c'è già chi lavora per risolvere il problema alla radice. I deputati dell'Udc hanno presentato una proposta di legge per abrogare la norma che introduce i pedaggi sulle strade Anas: basterebbe approvarla (l'opposizione è d'accordo, nella maggioranza molti, tra i quali lo stesso sottosegretario Giro, sarebbero pronti a votarla ) e il gioco sarebbe fatto.
ALEMANNO: "BASTA OFFESE GRATUITE" «Siamo veramente stanchi di queste offese gratuite che ogni giorno vengono sparate a caso, che riguardino i ministeri o i pedaggi. C'è una stanchezza molto forte da parte nostra. Chi dice queste cose dimostra di non avere nessuna cultura e nessuna capacità di governe e quindi dovrebbero farci il piacere di stare zitti». Così il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha risposto alle parole del vocemninistro ai trasporti e infrastrutture Roberto Castelli che aveva dichiarato che i romani non vogliono pagare il pedaggio sul Gra «perchè hanno una cultura arretrata».
POLVERINI: "CASTELLI SI SCUSI" «La Lega non si smentisce mai. Castelli si scusi con i romani per le parole offensive che non fanno onore a chi ricopre cariche istituzionali». Lo afferma, in una nota, il presidente della Regione Lazio Renata Polverini. «I cittadini di Roma e del Lazio - conclude - i pedaggi non li vogliono e non li devono pagare semplicemente perchè sono ingiusti e servono, come è noto, solo a ripianare i debiti».
ZINGARETTI: "CASTELLI ALL'ESTERO FAREBBE L'ATTACCHINO" «Il viceministro Castelli non l'hanno voluto neanche quelli del suo Comune: le sue opinioni contano poco perchè per fortuna rappresenta un'oligarchia minoritaria e invidiosa. La stravaganza è che un tipo del genere che in qualsiasi paese del mondo potrebbe fare a malapena l'attacchino, qui, grazie alla destra, fa parte del Governo». Lo afferma, in una nota, il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti. «È il segno dell'inadeguatezza di questa classe politica che - aggiunge - per rimanere attaccata alle poltrone sta danneggiando le famiglie italiane. Il minimo che dovrebbe chiedere la sua maggioranza sono le dimissioni, ma non lo faranno perchè si ricattano l'un l'altro».
La governatrice della Regione Lazio Renata Polverini è andata su tutte le furie, e ha chiesto al governo di dare attuazione agli ordini del giorno della Camera. In caso contrario, ha minacciato, la battaglia si sposterà sul piano dei ricorsi : Non si possono 'penalizzare ingiustamente migliaia di pendolari«, ha detto la Polverini sostenendo la causa degli automobilisti che raggiungono la capitale attraverso il Grande Raccordo Anulare e la Roma Fiumicino (è la stessa linea del presidente della provincia di Roma, il democratico Nicola Zingaretti, che preannuncia un ricorso al Tar). Sulle barricate anche il sindaco di Roma Alemanno che annuncia: »Da parte mia ci sarà tutta l'opposizione a qualsiasi decreto di questo genere che quindi non può passare«. Sconcertato il sottosegretario ai Beni Culturali Francesco Giro, pidiellino romano anche lui. La sua proposta , sostanzialmente, è di non applicare la legge visto che alla Camera il governo aveva accolto gli ordini del giorno contrari ai pedaggi. Una strada difficilmente percorribile: ma alla Camera c'è già chi lavora per risolvere il problema alla radice. I deputati dell'Udc hanno presentato una proposta di legge per abrogare la norma che introduce i pedaggi sulle strade Anas: basterebbe approvarla (l'opposizione è d'accordo, nella maggioranza molti, tra i quali lo stesso sottosegretario Giro, sarebbero pronti a votarla ) e il gioco sarebbe fatto.
ALEMANNO: "BASTA OFFESE GRATUITE" «Siamo veramente stanchi di queste offese gratuite che ogni giorno vengono sparate a caso, che riguardino i ministeri o i pedaggi. C'è una stanchezza molto forte da parte nostra. Chi dice queste cose dimostra di non avere nessuna cultura e nessuna capacità di governe e quindi dovrebbero farci il piacere di stare zitti». Così il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha risposto alle parole del vocemninistro ai trasporti e infrastrutture Roberto Castelli che aveva dichiarato che i romani non vogliono pagare il pedaggio sul Gra «perchè hanno una cultura arretrata».
POLVERINI: "CASTELLI SI SCUSI" «La Lega non si smentisce mai. Castelli si scusi con i romani per le parole offensive che non fanno onore a chi ricopre cariche istituzionali». Lo afferma, in una nota, il presidente della Regione Lazio Renata Polverini. «I cittadini di Roma e del Lazio - conclude - i pedaggi non li vogliono e non li devono pagare semplicemente perchè sono ingiusti e servono, come è noto, solo a ripianare i debiti».
ZINGARETTI: "CASTELLI ALL'ESTERO FAREBBE L'ATTACCHINO" «Il viceministro Castelli non l'hanno voluto neanche quelli del suo Comune: le sue opinioni contano poco perchè per fortuna rappresenta un'oligarchia minoritaria e invidiosa. La stravaganza è che un tipo del genere che in qualsiasi paese del mondo potrebbe fare a malapena l'attacchino, qui, grazie alla destra, fa parte del Governo». Lo afferma, in una nota, il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti. «È il segno dell'inadeguatezza di questa classe politica che - aggiunge - per rimanere attaccata alle poltrone sta danneggiando le famiglie italiane. Il minimo che dovrebbe chiedere la sua maggioranza sono le dimissioni, ma non lo faranno perchè si ricattano l'un l'altro».
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