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mercoledì 5 settembre 2012

FISICA:LE 'FABBRICHE DI HIGGS', ECCO ACCELERATORI DEL FUTURO


FISICA:LE 'FABBRICHE DI HIGGS', ECCO ACCELERATORI DEL FUTURO
(NOTIZIARIO SCIENZA E TECNICA)
(ANSA) - ROMA, 05 SET - Le chiamano le 'fabbriche di Higgs' e
sono gli acceleratori di particelle del futuro, le macchine che
verranno dopo il Large Hadron Collider (Lhc) di Ginevra che ha
scoperto la particella di Dio, ossia il bosone di Higgs grazie
al quale esiste la massa.
Il loro obiettivo principale e' 'produrre' bosoni di Higgs
per studiare le caratteristiche di questa particella. Di esse si
parlera' a Cracovia dal 10 al 12 settembre, nel convegno
organizzato dal Cern sulla strategia europea per la fisica delle
particelle. Obiettivo dell'incontro e' selezionare le priorita'
della fisica delle particelle in Europa per i prossimi 5 anni.
Le principali macchine alle quali si sta pensando sono
quattro, come scrive su Nature il giornalista scientifico
Matthew Chalmers. I loro costi, tempi e potenzialita' saranno
valutati nel convegno di Cracovia:
- l'International Linear Collider (Ilc), che dovrebbe avere una
lunghezza di 30 chilometri.
- il Lep 3 in onore del Large Electron-Positron collider (Lep),
predecessore dell'Lhc. Lungo 8,4 chilometri, dovrebbe essere
costruito proprio accanto a Lhc, in parte nello stesso tunnel.
- il Compact Linear Collider (Clic), della lunghezza di 50
chilometri. - il Muon Collider, in un tunnel ovale di 2
chilometri. I primi tre acceleratori faranno collidere fasci
opposti di elettroni e positroni, nel Muon Collider dovrebbero
invece scontrarsi fasci di muoni e antimuoni. Lhc e' una
macchina circolare, spiega Chalmers, che fa collidere fasci
contenenti centinaia di miliardi di protoni a energie molto
elevate. Ma se Lhc e' ottima per scoprire nuove particelle non
lo e' altrettanto per fare misure di precisione perche' i
protoni sono mari caotici di quark e gluoni che generano
disturbi. Macchine lineari come Ilc, invece, funzionano a
energie piu' ridotte rispetto a Lhc e le collisioni al loro
interno sono meno affette da disturbi rispetto a quelle che
avvengono in Lhc e quindi permetteranno di effettuare misure di
precisione delle particelle individuate da Lhc.
''Sappiamo che deve esserci una nuova fisica oltre il modello
standard'' osserva il fisico Barry Barish, del California
Institute of Technology (Caltech) e a capo del consorzio che sta
progettando Ilc. ''Questo - prosegue - e' garantito
dall'esistenza di fenomeni che non rientrano facilmente nel
modello Standard: come l'invisibile materia oscura che si pensa
occupi un quarto dell'universo, o l'abilita' di particelle
elusive chiamate neutrini di oscillare da una forma a
un'altra''. Ma una cosa e' fare programmi, un'altra cosa e' la
realta': ''finanziare una qualsiasi di queste macchine,
specialmente in un periodo di crisi economica, sara' un compito
arduo'', osserva Christopher Llewellyn-Smith, dell'universita'
di Oxford ed ex direttore del Cern. ''Molto dipendera' -
aggiunge - da quali altre particelle scoprira' Lhc, dai costi
della nuova macchina e se essa sara' supportata unanimemente
dalla comunita'''.(ANSA).

Y75-BG
05-SET-12 01:00 NNNN

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