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venerdì 4 aprile 2014

Sonda Cassini: Mare su luna Saturno potrebbe sviluppare la vita


Sonda Cassini: Mare su luna Saturno potrebbe sviluppare la vita
Scoperta della sonda analizzata dagli scienziati della Sapienza

Roma, 4 apr. (TMNews) - Un oceano di acqua liquida,
potenzialmente capace di ospitare la vita, sotto la superficie
ghiacciata di Encelado, una delle lune di Saturno: della sua
esistenza parlano i dati analizzati dagli scienziati italiani
della Sapienza guidati da Luciano Iess e da colleghi statunitensi
tramite gli strumenti di Cassini, la sonda che orbita attorno a
Saturno dal 2004. L'oceano nell'emisfero sud di Encelado sarebbe
profondo 10 chilometri e si troverebbe sotto un altro oceano di
ghiaccio, di spessore di 30 o 40 chilometri. L'acqua poggia sul
fondale di rocce e sarebbe mantenuta liquida dal movimento delle
maree dipendente dalla rotazione di Encelado attorno a Saturno.

La scoperta pubblicata su Science è coordinata dall`Italia, con
il gruppo di Luciano Iess e finanziata dall`Agenzia Spaziale
Italiana (Asi). Per Iess, il contatto fra l'acqua e le rocce
silicatiche "rendono l'ambiente favorevole a reazioni chimiche
ricche e complesse che di fronte a una fonte di energia
potrebbero creare condizioni prebiotiche" ovvero favorevoli allo
sviluppo della vita.

Encelado è una piccola luna, appena 500 chilometri di diametro.
Si unisce a Europa,luna di Giove, che pure possiede un oceano
chiuso dai ghiacci. Nessuno sapeva che ci fosse acqua liquida su
Encelado fino al 2005 quando Cassini mandò immagini di geyser che
spruzzavano vapore e ghiaccio dalle fessure sulla superficie
ghiacciata, ma il vapore avrebbe potuto derivare dallo
scioglimento superficiale del ghiaccio e non da un corpo di
liquido sottostante. La conferma che l'oceano esiste viene dai
misuramenti geofisici della struttura interna della luna durante
successivi passaggi di Cassini, collegati a variazioni della
velocità della sonda date da mutamenti del campo gravitazionale.

Cassini dovrebbe volare altre due volte vicino a Encelado prima
della fine della missione nel 2017 e fornire altre immagini e
altri dati radar che potrebbero darci altri indizi sulla
struttura interna del pianeta. Intanto, la scoperta è
incoraggiante per gli scienziati che vorrebbero fondi dalla Nasa
o dall'Esa per un'altra missione di studio di Encelado. Per ora
non ne sono previste mentre entrambe le agenzie spaziali
prevedono missioni verso Europa.

Aqu

040833 apr 14

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