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giovedì 5 giugno 2014

Amnesty: violenze polizia rischiano macchiare i mondiali


Amnesty: violenze polizia rischiano macchiare i mondiali
L'allarme a una settimana dalla competizione

Roma, 4 giu. (TMNews) -A una settimana dall`inizio dei Mondiali
di calcio, Amnesty International ha lanciato l`allarme: coloro
che scenderanno in strada per manifestare rischiano di andare
incontro a una violenza indiscriminata da parte della polizia e
dell`esercito, che stanno aumentando gli sforzi per controllare
le proteste.

"Il comportamento inadeguato da parte di chi svolge funzioni di
ordine pubblico, l`affidamento di tali compiti ai militari,
l`assenza di addestramento e il clima d`impunita` hanno prodotto
una miscela pericolosa in cui gli unici a rimetterci sono i
manifestanti pacifici" - ha dichiarato Atila Roque, direttore di
Amnesty International Brasile.

"La Coppa del mondo 2014 sara` un banco di prova decisivo per le
autorita` brasiliane. Sta a loro usare quest`opportunita` per
fare passi avanti e garantire che le forze di sicurezza
incaricate di controllare le manifestazioni durante il torneo non
commettano ulteriori violazioni dei diritti umani" - ha aggiunto
Roque.

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Amnesty: violenze polizia rischiano macchiare i mondiali -2-


Roma, 4 giu. (TMNews) - In un rapporto intitolato "`Loro usano la
strategia della paura`. Proteggere il diritto di manifestazione
in Brasile", Amnesty International analizza un anno di violazioni
dei diritti umani da parte delle forze di sicurezza. Si va
dall`uso indiscriminato dei gas lacrimogeni e delle pallottole di
gomma contro manifestanti pacifici, agli arresti arbitrari e
all`uso improprio della legge per fermare e punire le persone
scese in strada. Si prevede che queste tattiche proseguiranno
durante i Mondiali.

Dal giugno 2013, migliaia di brasiliani hanno dato vita a
proteste di massa senza precedenti contro l`aumento dei prezzi
dei trasporti, i costi elevati sostenuti per l`organizzazione dei
Mondiali e gli insufficienti investimenti nei servizi pubblici.
Centinaia di persone che non avevano alcun comportamento
minaccioso sono rimaste ferite in tutto il paese a causa delle
manganellate ricevute o dopo essere state colpite dalle
pallottole di gomma in dotazione alla polizia militare.

Il 13 giugno 2013 a São Paulo, il fotografo professionista
Se`rgio Silva, 32 anni, ha perso l`occhio sinistro dopo essere
stato centrato da una pallottola di gomma mentre prendeva parte a
una protesta contro l`aumento dei prezzi degli autobus. Sposato
con due figli, Silva ha ora enormi difficolta` a trovare un
lavoro. Non ha mai ricevuto scuse, spiegazioni o un risarcimento
da parte delle autorita`.

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Amnesty: violenze polizia rischiano macchiare i mondiali -3-


Roma, 4 giu. (TMNews) - La polizia militare ha inoltre usato i
gas lacrimogeni contro manifestanti pacifici, in un caso persino
lanciando un candelotto all`interno di un ospedale di Rio de
Janeiro.

Centinaia di persone sono state arrestate in modo indiscriminato,
in alcuni casi ai sensi delle leggi contro la criminalita`
organizzata, senza alcuna prova che fossero coinvolte in
attivita` criminose.

Humberto Caporalli, 24 anni, e` stato arrestato a São Paulo il 7
ottobre 2013 al termine di una manifestazione per il diritto
all`istruzione. Alla stazione di polizia, e` stato obbligato a
fornire la password del suo profilo Facebook affinche` gli agenti
potessero controllare cosa aveva postato. Due giorni dopo, un
giudice ha disposto il suo rilascio.

Il parlamento brasiliano sta esaminando una serie di proposte di
legge che rischiano di limitare ulteriormente il diritto di
manifestazione pacifica.

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Amnesty: violenze polizia rischiano macchiare i mondiali -4-


Roma, 4 giu. (TMNews) - Una bozza di legge prevede una piu` ampia
definizione di terrorismo, fino a comprendere il danneggiamento
di beni e servizi essenziali. Se approvata, potrebbe essere usata
impropriamente contro manifestanti pacifici.


Oggi, 5 giugno, gli attivisti di Amnesty International Brasile
presenteranno al governo federale di Brasilia decine di migliaia
di "cartellini gialli", spediti da ogni parte del mondo per
ammonire le autorita` a rispettare il diritto di protesta
pacifica. A Roma, gli attivisti di Amnesty International Italia
consegneranno oltre 6000 firme a Leandro Zenni Estevão,
consigliere e delegato sostituto dell`ambasciatore del Brasile.

"Dal mondo arriva un messaggio chiaro alle autorita` brasiliane:
protestare non e` un crimine, e` un diritto umano. Invece di
usare la violenza per stroncare le manifestazioni, il governo e
le forze di sicurezza hanno il dovere di garantire che le persone
possano esprimere le loro opinioni liberamente e senza timore di
essere ferite o arrestate" - ha sottolineato Roque.

"Mentre gli occhi del mondo sono puntati sul Brasile, le
autorita` devono impegnarsi pubblicamente a non usare forza
eccessiva nei confronti dei manifestanti e a indagare su ogni
abuso. Se non lo faranno, le forze di sicurezza avranno carta
bianca per commettere ulteriori violazioni dei diritti umani" -
ha concluso Roque.

vgp

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