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giovedì 5 giugno 2014

Roma, si suicida agente della polizia penitenziaria



Roma, si suicida agente della polizia penitenziaria
Sappe: è il sesto caso dall'inizio dell'anno

Roma, 5 giu. (TMNews) - Si è suicidato a Roma, sparandosi con la
pistola di ordinanza nella sua abitazione, un agente della
polizia penitenziaria: lo comunica il Sappe, Sindacato autonomo
polizia penitenziaria, sottolineando che si tratta del sesto caso
dall`inizio dell`anno.

"E' una tragedia senza fine. Siamo sgomenti, sconvolti e
impietriti, anche perché avviene a brevissima distanza di tempo
dal suicidio di altri appartenenti al corpo di polizia
penitenziaria, in servizio a Vibo Valentia, a Padova, Siena,
Volterra e Novara", ha sottolineato Donato Capece, segretario
generale del Sappe, inviando un messaggio di cordoglio ai
familiari, amici e colleghi dell'agente. L'uomo, 40 anni, in
servizio all`ufficio ispettivo del Dipartimento
dell`amministrazione penitenziaria di Roma, ieri sera, nella
propria abitazione, ha avvolto la pistola in un asciugamano poi
si è sparato. Ancora non si conoscono le cause del gesto. Lascia
moglie e un figlio.

Negli ultimi tre anni - ha ricordato il Sappe - si sono
suicidati più di 30 poliziotti e dal 2000 ad oggi sono stati
complessivamente più di 100, ai quali si aggiungono anche i
suicidi di un direttore di istituto, Armida Miserere, nel 2003 a
Sulmona, e di un dirigente generale, Paolino Quattrone, nel 2010
a Cosenza. "Bisogna intervenire con soluzioni concrete, con forme
di aiuto e sostegno per quei colleghi che sono in difficoltà", ha
avvertito il segretario del Sappe Capece, sottolineando che anche
in quest'ultimo caso si tratta di un poliziotto che lavorava in
carcere, e "bisogna comprendere e accertare quanto hanno
eventualmente inciso l'attività lavorativa e le difficili
condizioni lavorative nel tragico gesto estremo posto in essere".

Red/Gtu

051442 giu 14


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