Translate

sabato 20 gennaio 2024

La “patria“ e i patrioti ( a cura di Enrico Corti )

 

La “patria“ e i patrioti

 

In una trasmissione TV sulla La7 avente per tema “la patria e gli italiani“, Corrado Augias ha presentato un famoso quadro di Renato Gottuso sul funerale di Palmiro Togliatti inondato da bandiere rosse e senza bandiere tricolori, descrivendolo come testimonianza della mancanza di spirito patriottico nazionale degli italiani.

I confini tra nazioni, imperi e feudi, sono le conseguenze e il frutto di conflitti e guerre promosse per motivi economici-finanziari; razziali; religiosi; ecc.; a partire almeno dalla guerra dei Sumeri nell’età dei bronzo dal 2300 al 1200 A. C.; poi di Troia nel 1200 A.C.; alle crociate tra l’XI° e il XIII° secolo D. C.; e via-via sviluppandosi la moderna società del “libero mercato“.

Osservando il pianeta Terra da un satellite, si scorgono mari, monti e pianure ma non i confini; provando quindi che non sono prodotti della natura ma delle ambizioni dell’uomo.  

Nel pensiero di Carlo Marx, la bandiera rossa doveva essere il simbolo di una patria internazionalista, avversaria dell’idea nazionalista e sciovinistica autarchica; che ha contrassegnato il nazi-fascismo e che si fa chiamare patria sovranista.

Nel presentare il quadro di Gottuso come forma antipatriottica per l’assenza di tricolori, il culturalmente occidentalista Corrado Augias ha pregiudizialmente e strumentalmente peccato di ignoranza; ma innanzitutto ha offeso tutti quei lavoratori che, malgrado l’attuale andazzo neofascista in corso con la complicità della stampa ripetente degli errori commessi cent’anni fa, nelle tante difficoltà di rappresentazione difendono ancora il detto marxista “lavoratori di tuto il mondo unitevi“.

È difficile; ma chi appartiene comunque al “club dei personaggi noti“, (la maggioranza di questi immeritatamente) non può abusare di questo suo ruolo di componente “del salottiero club televiso“ per dare dell’anti patriota a chi sventola la bandiera rossa; italiani protagonisti o discendenti di coloro che in nome della vera patria davanti al plotone d’esecuzione nazi-fascista hanno gridato “W l’Italia“.

Enrico Corti.

20 gennaio 2024.   

--
Il contenuto di questo e-mail è rivolto unicamente alle persone cui è indirizzato, e può contenere informazioni la cui riservatezza è tutelata.

Sono vietati la riproduzione e l'uso di questo e-mail in mancanza di autorizzazione del destinatario. Se avete ricevuto questo e-mail per errore, vogliate cortesemente contattarci immediatamente per e-mail.

Rispetta l'ambiente: se non è necessario, non stampare questa e-mail.

Nessun commento: