Giuseppe Masala Chili
A volte il polso della società si riesce a sentirlo meglio leggendo piccoli fatti di cronaca piuttosto che leggendo o ascoltando poderose e dottissime elucubrazioni di qualche luminare.
In un ridente comune del Polesine, Giavone, qualcuno, nottetempo, s'è rubato un dosso artificiale posto dal comune per rallentare la marcia delle automobili. Sì avete capito bene, si sono presi il dosso. Dov'è la morale? Semplice, la gente s'è rotta i coglioni. Si è rotta i co-glio-ni. Si è rotta i coglioni di continue prescrizioni, di continuo moralismo: «Rallenta l'automobile!», «Vai a 30/h!» ma «paga il debito per le infrastrutture moderne che abbiamo costruito per farti andare più veloce ed essere all'altezza delle sfide del mondo», e poi ancora «Mangia insetti, perchè le mucche scorreggiano e producono CO2». Non parliamo poi sulla sovranità sul nostro corpo che si sono presi: «Fai la punturina se non non lavori e non esci manco di casa...» Parliamo poi delle norme ambientali? Eccoci: « Metti il cappotto termico alla casa, se no, non l'affitti e non la vendi (ma continui a pagarci le tasse!). E se tu ritieni di essere vessato perchè imponi ad un sardo e a un siciliano norme finlandesi non ce ne frega nulla...è così e basta!».
E poi pensiamo agli strumenti pervasivi di controllo: Autovelox, telecamere anche dotate di strumenti di IA per il riconoscimento facciale ecc. Spesso si tratta di strumenti imposti - non si capisce a quale titoli - da semplici assessori e sindaci....
Insomma, un ginepraio di norme vessatorie, costosissime, contradditorie, spesso lesive non solo del buon senso, della stabilità economica di chi le subisce, ma proprio della dignità della persona.
Ed è proprio qui il punto: nel triveneto (come il altre parti d'Europa a partire dall'Inghilterra) stanno nascendo movimenti di protesta: rubano i dossi, abbattono i pali delle telecamere che vengono poi distrutte a martellate (qui sta il punto, se ci si limita ad abbattere il palo che costa 100 euro e si lascia la telecamera intatta che è costosissima la rimontano su un altro palo).
Ecco, io condanno fermamente questo modo di agire. No alla violenza, dobbiamo essere bravi a votare (se votiamo dei malfattori che ci vessano è perchè anche noi siamo in fondo malfattori nel nostro piccolo). Non bisogna danneggiare i beni dello Stato! Bisogna essere ligi al rispetto delle leggi anche quando sbagliate e vessatorie fino all'estremo sacrificio, quello di essere vessati come nel film Salò di Pasolini.
Mi raccomando, non rubate i dossi, non abbattete i pali delle telecamere (e soprattutto non rompete la costosa telecamera), non manomettete gli autovelox. Mi raccomando, pieno rispetto delle regole e piena fiducia nella magistratura e in "tuttecose" come dicono a Napoli
In un ridente comune del Polesine, Giavone, qualcuno, nottetempo, s'è rubato un dosso artificiale posto dal comune per rallentare la marcia delle automobili. Sì avete capito bene, si sono presi il dosso. Dov'è la morale? Semplice, la gente s'è rotta i coglioni. Si è rotta i co-glio-ni. Si è rotta i coglioni di continue prescrizioni, di continuo moralismo: «Rallenta l'automobile!», «Vai a 30/h!» ma «paga il debito per le infrastrutture moderne che abbiamo costruito per farti andare più veloce ed essere all'altezza delle sfide del mondo», e poi ancora «Mangia insetti, perchè le mucche scorreggiano e producono CO2». Non parliamo poi sulla sovranità sul nostro corpo che si sono presi: «Fai la punturina se non non lavori e non esci manco di casa...» Parliamo poi delle norme ambientali? Eccoci: « Metti il cappotto termico alla casa, se no, non l'affitti e non la vendi (ma continui a pagarci le tasse!). E se tu ritieni di essere vessato perchè imponi ad un sardo e a un siciliano norme finlandesi non ce ne frega nulla...è così e basta!».
E poi pensiamo agli strumenti pervasivi di controllo: Autovelox, telecamere anche dotate di strumenti di IA per il riconoscimento facciale ecc. Spesso si tratta di strumenti imposti - non si capisce a quale titoli - da semplici assessori e sindaci....
Insomma, un ginepraio di norme vessatorie, costosissime, contradditorie, spesso lesive non solo del buon senso, della stabilità economica di chi le subisce, ma proprio della dignità della persona.
Ed è proprio qui il punto: nel triveneto (come il altre parti d'Europa a partire dall'Inghilterra) stanno nascendo movimenti di protesta: rubano i dossi, abbattono i pali delle telecamere che vengono poi distrutte a martellate (qui sta il punto, se ci si limita ad abbattere il palo che costa 100 euro e si lascia la telecamera intatta che è costosissima la rimontano su un altro palo).
Ecco, io condanno fermamente questo modo di agire. No alla violenza, dobbiamo essere bravi a votare (se votiamo dei malfattori che ci vessano è perchè anche noi siamo in fondo malfattori nel nostro piccolo). Non bisogna danneggiare i beni dello Stato! Bisogna essere ligi al rispetto delle leggi anche quando sbagliate e vessatorie fino all'estremo sacrificio, quello di essere vessati come nel film Salò di Pasolini.
Mi raccomando, non rubate i dossi, non abbattete i pali delle telecamere (e soprattutto non rompete la costosa telecamera), non manomettete gli autovelox. Mi raccomando, pieno rispetto delle regole e piena fiducia nella magistratura e in "tuttecose" come dicono a Napoli
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