di Antonio Turri, Marco Omizzolo, Anna Scalfati*
Al Presidente della Repubblica
On.Giorgio Napolitano
Al Ministro dell'Interno
On. Roberto Maroni
Alla Presidente della Regione Lazio
On. Renata Polverini
All'on.Giuseppe Pisanu
Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia
Loro Sedi
E' passato un anno da quando il Prefetto Bruno Frattasi,
protagonista nella Provincia di Latina di coraggiose
battaglie per la legalita', e' stato trasferito. Il suo
nome rimarra' per sempre legato alla richiesta di
scioglimento per mafia del Comune di Fondi. La Commissione
di Accesso che fu inviata due anni fa nella sede
dell'Amministrazione di quel Comune - composta da alti
ufficiali delle tre Forze di Polizia- riscontro' in
maniera inequivocabile il rapporto tra la criminalita'
organizzata e settori della politica locale in grado di
condizionare lo sviluppo del territorio.
Il condizionamento operato dalle n'drine e dai clan della
camorra nel sud del Lazio fu fatto proprio dallo stesso
Ministro Maroni nella relazione di richiesta di
scioglimento presentata e reiterata al Consiglio dei
Ministri, sulla scorta anche dei riscontri investigativi
operati da alcune Procure antimafia italiane.
La situazione nel sud del Lazio- teatro ormai da anni di
feroci omicidi rimasti per lo piu' irrisolti, legati a
vicende connesse allo smaltimento illegale di rifiuti
tossici, al ciclo del cemento, al riciclaggio del denaro
sporco, alla imposizione di dinamiche forzate nella
commercializzazione dei prodotti dell'agroalimentare in
ambito nazionale ed europeo,all'usura e al traffico
internazionale delle sostanze stupefacenti- cosi' come
denunciata dalle Forze di polizia quotidianamente, si
scontra con il silenzio totale delle Istituzioni politiche e
amministrative.
Caso eclatante la "bocciatura" del Consiglio del
Ministri alla richiesta del Ministro Maroni di scioglimento
del Consiglio comunale di Fondi per infiltrazioni mafiose.
Il Comune di Fondi ha votato e rieletto alcuni
amministratori che , sottoposti ad una pressione mediatica
si erano dimessi : la commissione d'accesso aveva
stabilito che esponenti di spicco della criminalita'
mafiosa da anni presenti sul territorio condizionavano il
libero svolgimento delle elezioni. Per questo motivo era
apparsa necessaria la procedura dello scioglimento del
consiglio comunale che comporta per legge un lungo e
complesso iter capace di eliminare le collusioni della
politica con la criminalita'. La procedura e' stata
evitata con un raggiro : alcuni consiglieri si sono dimessi
e ricandidati dimostrando forza e controllo totale non solo
del consenso politico ma delle dinamiche governative che in
altre realta' italiane -anche meno gravi- hanno portato
allo scioglimento dell'amministrazione messa sotto accusa.
Prima del Prefetto Bruno Frattasi- oggetto di una campagna
di delegittimazione culminata con l'affermazione di
esponenti politici locali che hanno definito lui e i
commissari "pezzi deviati dello Stato"- si era
verificato un pesante scontro istituzionale che aveva
indotto il Presidente del Tar di Latina, dott. Bianchi , a
chiedere di essere trasferito denunciando pubblicamente un
sistema di diffuse illegittimità ed illegalità nella
pubblica amministrazione locale.
La speranza di- giornalisti, vessati da un sistema di
informazione locale gestito in parte da "interessi
forti", di inermi cittadini vessati e presenti numerosi
nelle allarmanti statistiche di reati legati all'usura",
di associazioni ambientaliste di carattere nazionale
definite "terroriste" e messe all'indice solo
perche' impegnate nella denuncia dei gravissimi abusi
commessi per favorire l'insediamento dei clan e della
mafie in genere attraverso il riciclaggio del denaro sporco
investito nell'edilizia e nel ciclo del cemento, di
associazioni per la lotta alle mafie quali l'Associazione
Libera di Don Ciotti che segnala come da anni tutte le mafie
investano nel sud del Lazio con l'obiettivo di
condizionare settori dell'economia e della politica della
capitale- si infrange ormai nel silenzio e
nell'impunita'.
Un caso tra tutti e' l'impudenza con cui in altri Comuni
del sud pontino vengono candidati direttamente personaggi di
spicco dell'economia del malaffare, indagati per ogni tipo
di abusi fino alla elezione di un consigliere comunale
rinviato a giudizio per Associazione mafiosa di tipo
camorristico. Questo tipo di situazione prefigura -
cosi' come sostenuto dall'Associazione Libera- la
nascita di una nuova mafia, autoctona, con caratteristiche
di resistenza all'azione della giustizia e delle Forze
dell'Ordine perche' direttamente collegata ad alti
livelli del potere politico nazionale, gia' denominata
"QUINTA MAFIA". Potremmo descriverla come un virus
mutato che ha aggredito il territorio a sud di Roma. Al suo
interno "colletti bianchi", settori della politica e
imprenditoria locale che mutuano comportamenti mafiosi da
anni radicati nelle regioni meridionali.
Questi sono luoghi nei quali valorosi rappresentanti delle
Forze di Polizia sono stati pesantemente attaccati ed hanno
subito conseguenze a livello personale.
L'aria che si respira qui e' quella
dell'intimidazione, del tentativo di imbavagliare la
stampa, del ricatto occupazionale, del voto di scambio.
L'uccisione del sindaco di Pollica ha generato in chi
gia' sperava nello scioglimento di Fondi per determinare
un segnale di cambiamento, uno stato di spaesamento e di
paura.
A Sabaudia non piu' tardi di dieci giorni fa, in un
contesto provinciale fatto di roghi dolosi , auto
incendiate, omicidi, sparatorie e gravi atti intimidatori,
e' stato inviato un segnale di tipo mafioso inequivocabile
allo scrittore Roberto Saviano, presente in incognito e
sotto protezione in una abitazione del lungomare.
Lo stesso Procuratore aggiunto di Latina, dott.ssa D'Elia,
ha dichiarato in una recente intervista televisiva e al
convegno sulle mafie organizzato dall'Associazione Stampa
Romana e da Libera, che gli omicidi degli ultimi mesi hanno
determinato un preoccupante livello di omerta' e paura tra
la popolazione.
Il sindaco del Cilento era una persona normale, impegnato
senza clamore nell'attuazione delle normative vigenti e di
regolari procedure. Il suo assassinio ha rivelato la
presenza della criminalita' in posti ritenuti immuni per
via del legame virtuoso tra popolazione e istituzioni
politico-amministrative. Ed inoltre la devastazione delle
aree protette e' apparso come traguardo valicabile ed anzi
come obiettivo primario delle mafie tanto che risulta
incomprensibile anche alla luce dei recenti disastri
ambientali la continua pressione di settori della politica
per l'abolizione stessa delle aree protette. Solo tre anni
fa e' stato sciolto per infiltrazioni mafiose il Comune di
Nettuno situato strategicamente (per le mafie) tra la
citta' di Roma e quella di Latina. In questo contesto di
mancanza di informazione e di controllo sta avvenendo il
passaggio dei beni demaniali agli Enti Locali.
Per tali gravissimi motivi, per scongiurare una esclation di
violenza, per "liberare" dalle mafie e dalla paura di
esse i cittadini di questa importante zona del Paese ci
rivolgiamo con una lettera-appello alle piu' importanti
Istituzioni e ai cittadini stessi che possono prendere
visione di questa lettera e sottoscriverla nelle varie sedi
di organizzazioni politiche , civiche e di volontariato e
nei luoghi dell'informazione web, etere e stampa
affinche' si crei un movimento di opinione e di azione
capace di ripristinare livelli accettabili di democrazia e
di sicurezza e nel contempo consenta di smascherare e
contenere la pervasivita' dell'azione congiunta tra
mafia d'importazione e mafia autoctona.
FIRMA L'APPELLO su www.articolo21.info
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giovedì 16 settembre 2010
I certificati di malattia verranno inviati ai datori di lavoro anche con la Posta Elettronica Certificata
Con la Circolare n. 119 del 7 settembre 2010, vengono date indicazioni per l’invio alla casella di Posta Elettronica Certificata indicata dal datore di lavoro, delle attestazioni di malattia dei dipendenti.
I datori di lavoro, sia pubblici che privati, interessati devono farne richiesta utilizzando la stessa casella PEC alla quale intendono poi ricevere i certificati medici.
Gli indirizzi PEC delle Strutture territoriali Inps, a cui va inoltrata la domanda, sono reperibili sul sito Internet dell’Istituto (www.inps.it) – Le Sedi INPS – ricerca per elenchi: posta certificata.
La circolare detta le istruzioni per la compilazione della richiesta e per le necessarie specifiche tecniche.
I datori di lavoro, sia pubblici che privati, interessati devono farne richiesta utilizzando la stessa casella PEC alla quale intendono poi ricevere i certificati medici.
Gli indirizzi PEC delle Strutture territoriali Inps, a cui va inoltrata la domanda, sono reperibili sul sito Internet dell’Istituto (www.inps.it) – Le Sedi INPS – ricerca per elenchi: posta certificata.
La circolare detta le istruzioni per la compilazione della richiesta e per le necessarie specifiche tecniche.
mercoledì 15 settembre 2010
Diario delle prove scritte del concorso pubblico, per titoli ed esami, per il conferimento di quarantaquattro posti di direttore tecnico ingegnere della Polizia di Stato. (GU n. 73 del 14-9-2010 )
Diario delle prove scritte del concorso pubblico, per titoli ed esami, per il conferimento di quarantaquattro posti di direttore tecnico ingegnere della Polizia di Stato. (GU n. 73 del 14-9-2010 )
IL DIRETTORE CENTRALE per le risorse umane Visto il decreto datato 2 febbraio 2010, con il quale e' stato indetto il concorso pubblico, per titoli ed esami, per il conferimento di 44 posti di direttore tecnico ingegnere della Polizia di Stato, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª serie speciale n. 13 del 16 febbraio 2010; Visto l'art. 2 del predetto decreto che ha rinviato la pubblicazione del diario delle prove scritte, prevista, da ultimo, nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 14 settembre 2010; Visto il decreto del 27 marzo 2008 con il quale e' stata conferita al direttore centrale per le risorse umane la delega di firma degli atti di esecuzione dei bandi di concorso per l'accesso ai ruoli della Polizia di Stato;
IL DIRETTORE CENTRALE per le risorse umane Visto il decreto datato 2 febbraio 2010, con il quale e' stato indetto il concorso pubblico, per titoli ed esami, per il conferimento di 44 posti di direttore tecnico ingegnere della Polizia di Stato, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª serie speciale n. 13 del 16 febbraio 2010; Visto l'art. 2 del predetto decreto che ha rinviato la pubblicazione del diario delle prove scritte, prevista, da ultimo, nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 14 settembre 2010; Visto il decreto del 27 marzo 2008 con il quale e' stata conferita al direttore centrale per le risorse umane la delega di firma degli atti di esecuzione dei bandi di concorso per l'accesso ai ruoli della Polizia di Stato;
AVVISO Modifica dell'articolo 7 e degli allegati D ed F del concorso, per titoli ed esami, per l'ammissione di complessivi ottantadue giovani al 10° corso Allievi ufficiali in ferma prefissata (AUFP) per il conseguimento della nomina a ufficiale in ferma prefissata, ausiliario del ruolo normale o del ruolo speciale della Marina militare.
DECRETO 6 agosto 2010 Individuazione della delegazione sindacale che partecipa alle trattative per la definizione dell'accordo sindacale, per il triennio normativo ed economico 2010-2012, riguardante il personale delle forze di polizia ad ordinamento civile (Polizia di Stato, Corpo della Polizia Penitenziaria e Corpo Forestale dello Stato). (10A10995)
L'appello da Pollica: lo Stato deve fare di più
Manifestazione della Cgil nel piccolo comune del Cilento per il sindaco Angelo Vassallo, ucciso dalla camorra
di M.M.
Nel corso della mattinata hanno preso la parola magistrati, sindacalisti, esponenti delle istituzioni e della società civile. Rosaria De Cicco, attrice, ha letto un testo scritto sulla morte del sindaco. Sono intervenuti anche don Tonino Palmese, referente di Libera Campania, oltre al vicesindaco di Pollica, Stefano Pisani. "Quando la politica si mette contro diventa primo bersaglio delle mafie", ha osservato il deputato dell'Italia dei valori Luigi De Magistris in un messaggio audio: "Si deve recidere il legame tra mafie e istituzioni, bisogna colpire i patrimoni dei mafiosi. Ma questo può e deve farlo proprio la politica. Altrimenti ci sono bersagli indifeso, senza tutela, come è stato Vassallo.
Pino Narducci, sostituto procuratore di Napoli, ha chiesto che tutti concorrano a cambiare il clima in cui può maturare un delitto come questo. "Secondo Andreotti, Ambrosoli se l'è cercata, ma così si assume un comportamento anomalo, eccessivo", prevale l'idea che "conviene non vedere, girarsi dall'altra parte". Il rischio, ha aggiunto, "è che si facciano gli interessi delle consorterie malavitose, come con la celebrazione di Mangano. In fondo è vero, Angelo Vassallo questa morte se l'è cercata, ma proprio perché non si è girato dall'altra parte, lui ha scelto di difendere la propria comunità da interessi privati".
Antonio Valiante, vicepresidente del Consiglio regionale della Campania, ha parlato per la prima volta in pubblico, non senza commozione, dopo l'uccisione del sindaco di Pollica: "Quel giorno siamo stati insieme - ricorda - , abbiamo parlato del Parco. Lui era abbastanza deluso di come andavano le cose. La sua ossessione costante era di portare all'esterno la specificità del Cilento. Mi auguro che l'emotività suscitata da questa vicenda si trasformi in capacità di ragionare, difendendo l'identità e l'autonomia del territorio, e se vogliamo anche in rabbia. Ma un sindaco da solo non può farcela, la tutela si può ottenere solo se stiamo insieme".
Poi è stato il turno di Claudio Giardullo, segretario generale del Silp Cgil. Il leader del sindacato dei poliziotti ha chiesto una grande mobilitazione civile e spingere per avere una reazione da parte dello Stato che parta dalla consapevolezza della gravità di questo episodio. L'ultima uccisione di un sindaco in carica - ha ricordato - risale a oltre vent'anni fa, accadde a Gioia Tauro. "Questa estate abbiamo visto bombe davanti agli uffici giudiziari e intimidazioni al procuratore di Reggio Calabria. La criminalità organizzata sta reagendo, per cui sbaglia chi cerca di minimizzare. Lo dico senza voler fare polemica, l'atteggiamento del governo non è sufficiente".
No alla webcam in negozio senza tutele per i lavoratori
Il Garante per la Protezione dei dati personali, con un provvedimento del 10 giugno 2010, è tornato a occuparsi della tematica della videosorveglianza nei luoghi di lavoro
GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI, PROVVEDIMENTO 10 GIUGNO 2010
No alla webcam in negozio senza tutele per i lavoratori.
IL GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI
In data odierna, in presenza del prof. Francesco Pizzetti, presidente, del dott. Giuseppe Chiaravalloti, vice presidente, del dott. Mauro Paissan e del dott. Giuseppe Fortunato, componenti, e del dott. Daniele De Paoli, segretario generale;
VISTO il d.lg. 30 giugno 2003, n. 196 (Codice in materia di protezione dei dati personali);
VISTO il provvedimento generale del Garante del 29 aprile 2004 in materia di trattamento di dati personali effettuati tramite sistemi di videosorveglianza, recentemente sostituito dal provvedimento generale dell´8 aprile 2010 (in www.garanteprivacy.it, doc. web n. 1712680);
ESAMINATA la documentazione in atti;
VISTA la segnalazione inviata in data 29 settembre 2009 dalla sig.ra Fiorella Vaccaro, avente ad oggetto l´installazione, presso due distinti punti vendita siti in Maida e Soverato (CZ) e gestiti dalla ditta individuale Irene Curcio (in favore della quale la segnalante ha in passato operato in qualità di dipendente), di una webcam in asserita violazione della disciplina di protezione dei dati personali e della pertinente normativa di settore in tema di controlli a distanza sull´attività dei lavoratori (art. 4, legge n. 300/1970);
VISTE le risultanze degli accertamenti ispettivi svolti in loco in data 26 gennaio 2010, per conto del "Nucleo speciale privacy" della Guardia di finanza, su delega di questa Autorità;
VISTO che presso il punto vendita ubicato in Maida risulta predisposto un impianto per il quale non sono state espletate le procedure previste dall´art. 4, comma 2 della l. n. 300/1970, perché ancora "non […] entrato in funzione";
VISTO che, al contrario, presso il punto vendita di Soverato è già stata "messa in funzione da circa un anno" una webcam, "in grado di riprendere l´intera sala destinata ad esposizione e vendita";
PRESO ATTO che, in base alle dichiarazioni rese dalla titolare anche ai sensi e per gli effetti di cui all´art. 168 del Codice, "l´impianto di videosorveglianza [presso il punto vendita di Soverato] è stato posto in essere esclusivamente ai fini di sicurezza" (dato anche il contesto territoriale di riferimento) e che lo stesso funge altresì da "deterrente […] contro eventuali furti da parte dei clienti", peraltro già verificatisi in passato;
VISTE le precisazioni rese in relazione alle "modalità di attuazione delle disposizioni di cui all´art. 4 della legge nr. 300/1970", con specifico riferimento al fatto che alle singole dipendenti di volta in volta succedutesi presso il punto vendita di Soverato è stata "sempre rappresentat[a] la presenza della videocamera e le finalità di sicurezza cui [la stessa] era destinata", e che a ciò è sempre seguita l´acquisizione di un "consenso orale" da parte di costoro;
PRESO ATTO che la webcam, secondo quanto dichiarato, verrebbe "accesa sporadicamente", prevalentemente "nei giorni in cui [la titolare non è] presente presso […] il punto vendita";
RILEVATO che, in base alle osservazioni formulate dagli agenti verbalizzanti, non risulta essere stata "fornita alcuna informativa agli interessati" e che la medesima "informativa (minima o circostanziata) non è presente neanche all´esterno dei locali", ragion per cui non risulta che "gli avventori interessati [siano] informati del fatto che accedono in una zona videosorvegliata";
RILEVATO che tale circostanza è stata ribadita dalla titolare in sede di verbalizzazione delle operazioni compiute, alla luce delle quali risulta che non si è "provveduto alla posa di eventuali cartelli o altre segnalazioni per indicare l´esistenza della telecamera" a causa di "una […] dimenticanza";
PRESO ATTO, come da documentazione in atti, dell´attivazione dell´autonomo procedimento di contestazione della violazione amministrativa di cui all´art. 161 del Codice, rispetto alla quale la titolare ha fatto pervenire proprie osservazioni con nota del 2 marzo 2010 (da cui si evince, tra l´altro, che a seguito dell´ispezione si è provveduto a "ri-collocare l´informativa nel negozio");
PRESO ATTO di tali ultime dichiarazioni, alla luce delle quali, limitatamente a detto profilo (e ferma restando la valutazione dei presupposti per l´irrogazione della sanzione di cui al menzionato art. 161 del Codice), allo stato non si ritiene che sussistano elementi per formulare specifiche prescrizioni nei confronti della ditta individuale Curcio Irene;
RILEVATO che, in base alle risultanze degli accertamenti espletati, allo stato non risulta provato che l´installazione delle webcam ubicate presso i due punti vendita sia avvenuta nel rispetto della disciplina di settore prevista per i controlli a distanza sull´attività dei lavoratori (art. 4, comma 2 della legge n. 300/1970); ciò, anche alla luce dell´orientamento giurisprudenziale secondo cui il divieto di controllo a distanza dell´attività lavorativa non è escluso né dalla circostanza che le apparecchiature installate non siano ancora funzionanti, né dal fatto che il controllo sia destinato ad essere discontinuo (cfr. Cass. 6 marzo 1986, n. 1490);
RILEVATO che, in ragione della violazione del predetto art. 4, comma 2 l. n. 300/1970, il trattamento di dati personali effettuato a mezzo webcam presso il punto vendita di Soverato, allo stato degli atti, non risulta lecito (artt. 11, comma 1, lett. a), e 114 del Codice);
CONSIDERATO che il Garante ha il compito di disporre il blocco del trattamento ai sensi degli artt. 143, comma 1, lett. c), 144 e 154, comma 1, lett. d) del Codice in caso di trattamento di dati illecito o, comunque, non corretto;
RITENUTO pertanto di dover disporre, nei confronti della ditta individuale Curcio Irene, in attesa dell´eventuale espletamento delle procedure previste dall´art. 4 della legge 20 maggio 1970, n. 300, il blocco del trattamento dei dati personali effettuato a mezzo videosorveglianza presso il punto vendita sito in Soverato;
RILEVATO, al contrario, che la webcam installata presso il punto vendita di Maida non è risultata in funzione, sicché, ferma restando l´inosservanza delle procedure di cui al predetto art. 4, in mancanza di un effettivo (e, allo stato, non comprovato) trattamento di dati personali, non sussistono i presupposti per l´emanazione di un provvedimento da parte di questa Autorità;
RILEVATO che, in caso di inosservanza del presente provvedimento, si renderanno applicabili le sanzioni (rispettivamente penale e amministrativa) di cui agli artt. 170 e 162, comma 2-ter, del Codice;
RITENUTO di dover disporre la trasmissione degli atti e di copia del presente provvedimento all´autorità giudiziaria per le valutazioni di competenza in ordine agli illeciti penali che riterrà eventualmente configurabili;
VISTE le osservazioni formulate dal segretario generale ai sensi dell´art. 15 del regolamento del Garante n. 1/2000;
RELATORE il dott. Giuseppe Chiaravalloti;
TUTTO CIÒ PREMESSO, IL GARANTE
ai sensi degli artt. 143, comma 1, lett. c), 144 e 154, comma 1, lett. d) del Codice, dispone, nei confronti della ditta individuale Curcio Irene, in attesa dell´eventuale espletamento delle procedure previste dall´art. 4 della legge 20 maggio 1970, n. 300, il blocco del trattamento dei dati personali effettuato a mezzo videosorveglianza presso il punto vendita sito in Soverato.
Roma, 10 giugno 2010
IL PRESIDENTE
Pizzetti
IL RELATORE
Chiaravalloti
IL SEGRETARIO GENERALE
De Paoli
No alla webcam in negozio senza tutele per i lavoratori.
IL GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI
In data odierna, in presenza del prof. Francesco Pizzetti, presidente, del dott. Giuseppe Chiaravalloti, vice presidente, del dott. Mauro Paissan e del dott. Giuseppe Fortunato, componenti, e del dott. Daniele De Paoli, segretario generale;
VISTO il d.lg. 30 giugno 2003, n. 196 (Codice in materia di protezione dei dati personali);
VISTO il provvedimento generale del Garante del 29 aprile 2004 in materia di trattamento di dati personali effettuati tramite sistemi di videosorveglianza, recentemente sostituito dal provvedimento generale dell´8 aprile 2010 (in www.garanteprivacy.it, doc. web n. 1712680);
ESAMINATA la documentazione in atti;
VISTA la segnalazione inviata in data 29 settembre 2009 dalla sig.ra Fiorella Vaccaro, avente ad oggetto l´installazione, presso due distinti punti vendita siti in Maida e Soverato (CZ) e gestiti dalla ditta individuale Irene Curcio (in favore della quale la segnalante ha in passato operato in qualità di dipendente), di una webcam in asserita violazione della disciplina di protezione dei dati personali e della pertinente normativa di settore in tema di controlli a distanza sull´attività dei lavoratori (art. 4, legge n. 300/1970);
VISTE le risultanze degli accertamenti ispettivi svolti in loco in data 26 gennaio 2010, per conto del "Nucleo speciale privacy" della Guardia di finanza, su delega di questa Autorità;
VISTO che presso il punto vendita ubicato in Maida risulta predisposto un impianto per il quale non sono state espletate le procedure previste dall´art. 4, comma 2 della l. n. 300/1970, perché ancora "non […] entrato in funzione";
VISTO che, al contrario, presso il punto vendita di Soverato è già stata "messa in funzione da circa un anno" una webcam, "in grado di riprendere l´intera sala destinata ad esposizione e vendita";
PRESO ATTO che, in base alle dichiarazioni rese dalla titolare anche ai sensi e per gli effetti di cui all´art. 168 del Codice, "l´impianto di videosorveglianza [presso il punto vendita di Soverato] è stato posto in essere esclusivamente ai fini di sicurezza" (dato anche il contesto territoriale di riferimento) e che lo stesso funge altresì da "deterrente […] contro eventuali furti da parte dei clienti", peraltro già verificatisi in passato;
VISTE le precisazioni rese in relazione alle "modalità di attuazione delle disposizioni di cui all´art. 4 della legge nr. 300/1970", con specifico riferimento al fatto che alle singole dipendenti di volta in volta succedutesi presso il punto vendita di Soverato è stata "sempre rappresentat[a] la presenza della videocamera e le finalità di sicurezza cui [la stessa] era destinata", e che a ciò è sempre seguita l´acquisizione di un "consenso orale" da parte di costoro;
PRESO ATTO che la webcam, secondo quanto dichiarato, verrebbe "accesa sporadicamente", prevalentemente "nei giorni in cui [la titolare non è] presente presso […] il punto vendita";
RILEVATO che, in base alle osservazioni formulate dagli agenti verbalizzanti, non risulta essere stata "fornita alcuna informativa agli interessati" e che la medesima "informativa (minima o circostanziata) non è presente neanche all´esterno dei locali", ragion per cui non risulta che "gli avventori interessati [siano] informati del fatto che accedono in una zona videosorvegliata";
RILEVATO che tale circostanza è stata ribadita dalla titolare in sede di verbalizzazione delle operazioni compiute, alla luce delle quali risulta che non si è "provveduto alla posa di eventuali cartelli o altre segnalazioni per indicare l´esistenza della telecamera" a causa di "una […] dimenticanza";
PRESO ATTO, come da documentazione in atti, dell´attivazione dell´autonomo procedimento di contestazione della violazione amministrativa di cui all´art. 161 del Codice, rispetto alla quale la titolare ha fatto pervenire proprie osservazioni con nota del 2 marzo 2010 (da cui si evince, tra l´altro, che a seguito dell´ispezione si è provveduto a "ri-collocare l´informativa nel negozio");
PRESO ATTO di tali ultime dichiarazioni, alla luce delle quali, limitatamente a detto profilo (e ferma restando la valutazione dei presupposti per l´irrogazione della sanzione di cui al menzionato art. 161 del Codice), allo stato non si ritiene che sussistano elementi per formulare specifiche prescrizioni nei confronti della ditta individuale Curcio Irene;
RILEVATO che, in base alle risultanze degli accertamenti espletati, allo stato non risulta provato che l´installazione delle webcam ubicate presso i due punti vendita sia avvenuta nel rispetto della disciplina di settore prevista per i controlli a distanza sull´attività dei lavoratori (art. 4, comma 2 della legge n. 300/1970); ciò, anche alla luce dell´orientamento giurisprudenziale secondo cui il divieto di controllo a distanza dell´attività lavorativa non è escluso né dalla circostanza che le apparecchiature installate non siano ancora funzionanti, né dal fatto che il controllo sia destinato ad essere discontinuo (cfr. Cass. 6 marzo 1986, n. 1490);
RILEVATO che, in ragione della violazione del predetto art. 4, comma 2 l. n. 300/1970, il trattamento di dati personali effettuato a mezzo webcam presso il punto vendita di Soverato, allo stato degli atti, non risulta lecito (artt. 11, comma 1, lett. a), e 114 del Codice);
CONSIDERATO che il Garante ha il compito di disporre il blocco del trattamento ai sensi degli artt. 143, comma 1, lett. c), 144 e 154, comma 1, lett. d) del Codice in caso di trattamento di dati illecito o, comunque, non corretto;
RITENUTO pertanto di dover disporre, nei confronti della ditta individuale Curcio Irene, in attesa dell´eventuale espletamento delle procedure previste dall´art. 4 della legge 20 maggio 1970, n. 300, il blocco del trattamento dei dati personali effettuato a mezzo videosorveglianza presso il punto vendita sito in Soverato;
RILEVATO, al contrario, che la webcam installata presso il punto vendita di Maida non è risultata in funzione, sicché, ferma restando l´inosservanza delle procedure di cui al predetto art. 4, in mancanza di un effettivo (e, allo stato, non comprovato) trattamento di dati personali, non sussistono i presupposti per l´emanazione di un provvedimento da parte di questa Autorità;
RILEVATO che, in caso di inosservanza del presente provvedimento, si renderanno applicabili le sanzioni (rispettivamente penale e amministrativa) di cui agli artt. 170 e 162, comma 2-ter, del Codice;
RITENUTO di dover disporre la trasmissione degli atti e di copia del presente provvedimento all´autorità giudiziaria per le valutazioni di competenza in ordine agli illeciti penali che riterrà eventualmente configurabili;
VISTE le osservazioni formulate dal segretario generale ai sensi dell´art. 15 del regolamento del Garante n. 1/2000;
RELATORE il dott. Giuseppe Chiaravalloti;
TUTTO CIÒ PREMESSO, IL GARANTE
ai sensi degli artt. 143, comma 1, lett. c), 144 e 154, comma 1, lett. d) del Codice, dispone, nei confronti della ditta individuale Curcio Irene, in attesa dell´eventuale espletamento delle procedure previste dall´art. 4 della legge 20 maggio 1970, n. 300, il blocco del trattamento dei dati personali effettuato a mezzo videosorveglianza presso il punto vendita sito in Soverato.
Roma, 10 giugno 2010
IL PRESIDENTE
Pizzetti
IL RELATORE
Chiaravalloti
IL SEGRETARIO GENERALE
De Paoli
Ministero dell'Interno a Reggio Calabria o a Palermo
ZCZC
ADN0821 6 POL 0 ADN POL NAZ
RIFORME: CALDEROLI, MINISTERI VIA DA ROMA? NESSUNA LEGGE LO VIETA (2) =
IL DECENTRAMENTO PUO' ANCHE COMPORTARE UN RISPARMIO
(Adnkronos) - "Le spese nell'amministrazione dei ministeri a
livello centrale, nei comuni e nelle regioni che ospitano le sedi
decentrate -ha poi continuato il ministro per la Semplificazione
Normativa- non hanno certo brillato per virtuosita', si puo'
paradossalmente pensare che si possa arrivare a una riduzione degli
oneri".
"La legge che stabilisce lo spostamento del governo nella
capitale -ha ricordato Calderoli- risale al 1871. Parla di 'governo
centrale' e non precisa neppure se i dicasteri debbano stare nella
capitale. Ma diamo per scontato che sia cosi'. Credo che qualunque
legge successiva possa modificare la legge originaria, perche' nulla
si dice a riguardo nella Costituzione. Quindi se i gruppi parlamentari
della Lega Nord o altri volessero presentare una proposta di legge, il
governo esprimera' le proprie valutazioni in sede di dibattito
parlamentare".
"Personalmente penso che i ministeri stiano meglio dove ha piu'
senso che stiano: io ad esempio -ha concluso Calderoli- metterei il
ministero dell'Interno a Palermo o a Reggio Calabria, a Napoli quello
della tutela dell'Ambiente, del Territorio e del Mare, le Finanze a
Milano e lo Sviluppo economico a Torino".
(Ruf/Ct/Adnkronos)
15-SET-10 15:49
NNNN
ADN0821 6 POL 0 ADN POL NAZ
RIFORME: CALDEROLI, MINISTERI VIA DA ROMA? NESSUNA LEGGE LO VIETA (2) =
IL DECENTRAMENTO PUO' ANCHE COMPORTARE UN RISPARMIO
(Adnkronos) - "Le spese nell'amministrazione dei ministeri a
livello centrale, nei comuni e nelle regioni che ospitano le sedi
decentrate -ha poi continuato il ministro per la Semplificazione
Normativa- non hanno certo brillato per virtuosita', si puo'
paradossalmente pensare che si possa arrivare a una riduzione degli
oneri".
"La legge che stabilisce lo spostamento del governo nella
capitale -ha ricordato Calderoli- risale al 1871. Parla di 'governo
centrale' e non precisa neppure se i dicasteri debbano stare nella
capitale. Ma diamo per scontato che sia cosi'. Credo che qualunque
legge successiva possa modificare la legge originaria, perche' nulla
si dice a riguardo nella Costituzione. Quindi se i gruppi parlamentari
della Lega Nord o altri volessero presentare una proposta di legge, il
governo esprimera' le proprie valutazioni in sede di dibattito
parlamentare".
"Personalmente penso che i ministeri stiano meglio dove ha piu'
senso che stiano: io ad esempio -ha concluso Calderoli- metterei il
ministero dell'Interno a Palermo o a Reggio Calabria, a Napoli quello
della tutela dell'Ambiente, del Territorio e del Mare, le Finanze a
Milano e lo Sviluppo economico a Torino".
(Ruf/Ct/Adnkronos)
15-SET-10 15:49
NNNN
INTERNET: SU FACEBOOK OLTRE 11 MILA PAGINE INFETTE
(ANSA) - ROMA, 15 SET - Su Facebook ci sono 11.701 pagine
'infette' che mettono a rischio gli utenti, esposti soprattutto
al furto di identita'. L'allarme arriva dai laboratori di
sicurezza di Avg Technologies, societa' che sviluppa software
antivirus gratuiti e che vede il colosso dell'informatica Intel
tra i principali azionisti.
Gli analisti hanno riscontrato 19.491 pagine infette sui 50
social network piu' frequentati al mondo. Oltre a Facebook
risulta particolarmente vulnerabile YouTube, il sito di
video-sharing appartenente a Google, che conta piu' di 7 mila
pagine compromesse.
A rischio, sottolinea l'ambasciatore per AVG Free Tony
Anscombe, sono soprattutto gli under 25, che trascorrono piu'
tempo sulle reti sociali e sono poco attenti alla sicurezza
informatica. Per loro la compagnia ha lanciato oggi una campagna
internazionale volta a supportare gli studenti universitari
nella battaglia contro i pericoli di Facebook.
La campagna si articolera' in una serie di attivita'
informative. Inoltre, spiega Anscombe, ''portera' a ulteriori
ricerche per dimostrare che sono ancora pochi gli studenti che
prendono le dovute precauzioni nell'utilizzo dei social
network''. (ANSA).
Y89-VC
15-SET-10 17:03 NNNN
'infette' che mettono a rischio gli utenti, esposti soprattutto
al furto di identita'. L'allarme arriva dai laboratori di
sicurezza di Avg Technologies, societa' che sviluppa software
antivirus gratuiti e che vede il colosso dell'informatica Intel
tra i principali azionisti.
Gli analisti hanno riscontrato 19.491 pagine infette sui 50
social network piu' frequentati al mondo. Oltre a Facebook
risulta particolarmente vulnerabile YouTube, il sito di
video-sharing appartenente a Google, che conta piu' di 7 mila
pagine compromesse.
A rischio, sottolinea l'ambasciatore per AVG Free Tony
Anscombe, sono soprattutto gli under 25, che trascorrono piu'
tempo sulle reti sociali e sono poco attenti alla sicurezza
informatica. Per loro la compagnia ha lanciato oggi una campagna
internazionale volta a supportare gli studenti universitari
nella battaglia contro i pericoli di Facebook.
La campagna si articolera' in una serie di attivita'
informative. Inoltre, spiega Anscombe, ''portera' a ulteriori
ricerche per dimostrare che sono ancora pochi gli studenti che
prendono le dovute precauzioni nell'utilizzo dei social
network''. (ANSA).
Y89-VC
15-SET-10 17:03 NNNN
SICUREZZA STRADALE: VIGNAIOLI, ETILOMETRO E' INAFFIDABILE
(ANSA) - MILANO, 15 SET - Si' al consumo moderato e
consapevole del vino, no al proibizionismo indifferenziato dell'
etilometro, lo strumento usato per misurare il tasso alcolico
degli automobilisti. E' il concetto ripetuto piu' volte a Milano
dai relatori all'incontro su 'Etilometro: proibizionismo o
semplice business?', promosso dalla Fivi, Federazione Italiana
Vignaioli Indipendenti, che riunisce 600 vignaioli, produttori
di 3,5 milioni di ettolitri di vino, pari a un fatturato di
mezzo miliardo di euro.
Secondo Costantino Charrere, presidente della Fivi, ''la
sacrosanta lotta agli abusi dell'alcol ha coinvolto troppo il
comparto del vino, il cui consumo continua a calare, perche' non
lo si e' saputo distinguere dagli altri alcolici''. E l'
introduzione dell' etilometro nel codice della strada, per
Charrere, ''ha profondamente modificato le abitudini di consumo:
un cliente su tre non beve piu' al ristorante''.
Ma ''l'etilometro a fiato e' inaffidabile e non e' in grado
di attestare realmente la capacita' di guida e la sobrieta'
dell' automobilista'' per il presidente Fivi, che ha portato la
testimonianza registrata di un esperto, quale lo pneumologo
Michael Hlastala dell'Universita' di Seattle. Secondo l' esperto
americano, infatti, ''il test dell' etilometro si basa sull'
assunto che la concentrazione di alcol nell' ultima porzione di
aria espirata sia pari a quella presente negli alveoli polmonari
e in rapporto diretto con la quantita' di alcol presente nel
sangue, cosa che non corriponde a verita'''.
Charrere, quindi, offre una soluzione concreta proponendo di
''utilizzare al posto dell'etilometro, strumenti efficaci per la
costatazione del livello di sobrieta' e di capacita' di guida,
come il 'riflessometro', che in tempo reale misura uno dei
requisiti essenziali per una guida sicura e cioe' la rapidita'
di risposta a uno stimolo esterno''. Ma propone anche 'prove di
sobrieta'', come camminare lungo una linea retta, stare su una
gamba, toccarsi il naso col dito. (ANSA).
BRA
15-SET-10 16:18 NNNN
(ER) SCUOLA. CGIL AI GENITORI: RIEMPITE CONSIGLI CLASSE-ISTITUTO
E CAMERE DEL LAVORO COME 'CENTRI DI RESISTENZA' A TAGLI GOVERNO
(DIRE) Bologna, 15 set. - Trasformare le Camere del lavoro sparse
sul territorio in veri e propri centri di resistenza e combattere
la riforma Gelmini anche dai consigli di classe e dai consigli di
istituto. E' la strategia delineata questa mattina da Raffaella
Morsia, segretaria regionale della Flc-Cgil, durante il suoi
intervento all'attivo della Cgil dell'Emilia-Romagna in corso a
Bologna.
Morsia si rivolge a tutti i genitori e li invita a "candidarsi
nei Consigli di classe e d'istituto" perche' in un momento cosi'
difficile per la scuola pubblica occorre "rivitalizzare la
partecipazione all'interno dei luoghi della scuola e del sapere".
(Pam/Dim/ Dire)
12:18 15-09-10
ER) ATENEO BOLOGNA. "DIVIDE ET IMPERA, DIONIGI PARE MARCHIONNE"
L'AFFONDO DELLA SEGRETARIA REGIONALE FLC-CGIL RAFFAELLA MORSIA
(DIRE) Bologna, 15 set. - Quella del Rettore dell'Universita' di
Bologna, che ha deciso di sostituire i ricercatori che aderiranno
al blocco della didattica con docenti a contratto, e' la scelta
del "dividere et imperare, secondo la strategia Marchionne". Lo
afferma Raffaella Morsia, segretaria regionale della Flc-Cgil,
nel corso dell'attivo che la Cgil dell'Emilia-Romagna sta
svolgendo al Cnr di Bologna.
Per Morsia, il rettore Ivano Dionigi punta a "far leva su una
categoria piu' debole, i precari, per piegare chi non vuole
rinunciare ai propri diritti come i ricercatori".
(Pam/Dim/ Dire)
12:13 15-09-10
NNNN
Apc-Università/ Flc Cgil: A Bologna decisione grave, revocarla
"Dai ricercatori giuste rivendicazioni contro ddl Gelmini"
Roma, 15 set. (Apcom) - La decisione del Senato accademico
dell`Università Alma Mater di Bologna di sostituire i ricercatori
che aderiscono al blocco della didattica con docenti a contratto
è "una scelta molto grave perché intende contrapporsi alla
legittima protesta dei ricercatori universitari che, assieme ai
precari, ai docenti, agli studenti e al personale
tecnico-amministrativo, stanno conducendo contro il disegno di
legge Gelmini". Lo dice in una nota Domenico Pantaleo, segretario
della Flc-Cgil.
Secondo Pantaleo "la decisione è grave perché intende vanificare
la giusta rivendicazione dei ricercatori a tempo indeterminato di
non essere messi nel limbo del dimenticatoio e dei precari che
vedono davanti a sé anni di ulteriore lungo periodo di precariato
senza alcuna certezza in termini di stabilizzazione".
"Per queste ragioni la Flc-Cgil sostiene le mobilitazioni dei
ricercatori ritenendole centrali per riaprire una discussione
pubblica sui tagli al fondo ordinario e sul ruolo dell`Università
e contrastare le politiche scellerate del Governo".
"Invitiamo il Rettore e il Senato accademico a revocare la
decisione presa che riteniamo di dubbia legittimità anche perché
i ricercatori per legge non sono tenuti a fare didattica",
conclude.
Red/Sav
151215 set 10
(DIRE) Bologna, 15 set. - Trasformare le Camere del lavoro sparse
sul territorio in veri e propri centri di resistenza e combattere
la riforma Gelmini anche dai consigli di classe e dai consigli di
istituto. E' la strategia delineata questa mattina da Raffaella
Morsia, segretaria regionale della Flc-Cgil, durante il suoi
intervento all'attivo della Cgil dell'Emilia-Romagna in corso a
Bologna.
Morsia si rivolge a tutti i genitori e li invita a "candidarsi
nei Consigli di classe e d'istituto" perche' in un momento cosi'
difficile per la scuola pubblica occorre "rivitalizzare la
partecipazione all'interno dei luoghi della scuola e del sapere".
(Pam/Dim/ Dire)
12:18 15-09-10
ER) ATENEO BOLOGNA. "DIVIDE ET IMPERA, DIONIGI PARE MARCHIONNE"
L'AFFONDO DELLA SEGRETARIA REGIONALE FLC-CGIL RAFFAELLA MORSIA
(DIRE) Bologna, 15 set. - Quella del Rettore dell'Universita' di
Bologna, che ha deciso di sostituire i ricercatori che aderiranno
al blocco della didattica con docenti a contratto, e' la scelta
del "dividere et imperare, secondo la strategia Marchionne". Lo
afferma Raffaella Morsia, segretaria regionale della Flc-Cgil,
nel corso dell'attivo che la Cgil dell'Emilia-Romagna sta
svolgendo al Cnr di Bologna.
Per Morsia, il rettore Ivano Dionigi punta a "far leva su una
categoria piu' debole, i precari, per piegare chi non vuole
rinunciare ai propri diritti come i ricercatori".
(Pam/Dim/ Dire)
12:13 15-09-10
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Apc-Università/ Flc Cgil: A Bologna decisione grave, revocarla
"Dai ricercatori giuste rivendicazioni contro ddl Gelmini"
Roma, 15 set. (Apcom) - La decisione del Senato accademico
dell`Università Alma Mater di Bologna di sostituire i ricercatori
che aderiscono al blocco della didattica con docenti a contratto
è "una scelta molto grave perché intende contrapporsi alla
legittima protesta dei ricercatori universitari che, assieme ai
precari, ai docenti, agli studenti e al personale
tecnico-amministrativo, stanno conducendo contro il disegno di
legge Gelmini". Lo dice in una nota Domenico Pantaleo, segretario
della Flc-Cgil.
Secondo Pantaleo "la decisione è grave perché intende vanificare
la giusta rivendicazione dei ricercatori a tempo indeterminato di
non essere messi nel limbo del dimenticatoio e dei precari che
vedono davanti a sé anni di ulteriore lungo periodo di precariato
senza alcuna certezza in termini di stabilizzazione".
"Per queste ragioni la Flc-Cgil sostiene le mobilitazioni dei
ricercatori ritenendole centrali per riaprire una discussione
pubblica sui tagli al fondo ordinario e sul ruolo dell`Università
e contrastare le politiche scellerate del Governo".
"Invitiamo il Rettore e il Senato accademico a revocare la
decisione presa che riteniamo di dubbia legittimità anche perché
i ricercatori per legge non sono tenuti a fare didattica",
conclude.
Red/Sav
151215 set 10
DDL LAVORO. TESTO IN AULA SENATO, PRESIDIO CGIL IL 21 SETTEMBRE
(DIRE) Roma, 15 set. - In occasione della discussione nell'aula
del Senato del cosiddetto 'collegato lavoro', dopo il rinvio alle
Camere da parte del Presidente della Repubblica avvenuto il 31
marzo scorso, la Cgil promuove per martedi' 21 settembre un
presidio nei pressi di Palazzo Madama.
Diversi i punti critici per la Cgil, "dalla certificazione in
deroga ai contratti collettivi nazionali e i vincoli al ruolo del
giudice del lavoro; all'arbitrato e la clausola compromissoria da
firmare all'atto dell'assunzione per impedire la possibilita' di
ricorre a un giudice in caso di controversie". Inoltre, secondo
il sindacato, "l'arbitro che sostituira' il giudice emettera'
sentenza 'secondo equita'' anche in deroga alle leggi e ai
contratti nazionali". Elementi, insomma, che per la Cgil hanno
"evidenti profili di incostituzionalita'". Non solo, il ddl
contiene l'introduzione dell'apprendistato a 15 anni che "abbassa
l'obbligo scolastico e la soglia del lavoro minorile" e recupera
"la delega sugli ammortizzatori sociali, prevista dal protocollo
sul welfare del 2007, per approvare una legge pero' diversa da
quello spirito scavalcando il Parlamento". In conclusione per la
Cgil il collegato lavoro rappresenta "una vera e propria
controriforma che abbiamo contrastato e contrasteremo a partire
dal presidio del prossimo 21 settembre al Senato".
(Com/Tar/ Dire)
12:29 15-09-10
NNNN
del Senato del cosiddetto 'collegato lavoro', dopo il rinvio alle
Camere da parte del Presidente della Repubblica avvenuto il 31
marzo scorso, la Cgil promuove per martedi' 21 settembre un
presidio nei pressi di Palazzo Madama.
Diversi i punti critici per la Cgil, "dalla certificazione in
deroga ai contratti collettivi nazionali e i vincoli al ruolo del
giudice del lavoro; all'arbitrato e la clausola compromissoria da
firmare all'atto dell'assunzione per impedire la possibilita' di
ricorre a un giudice in caso di controversie". Inoltre, secondo
il sindacato, "l'arbitro che sostituira' il giudice emettera'
sentenza 'secondo equita'' anche in deroga alle leggi e ai
contratti nazionali". Elementi, insomma, che per la Cgil hanno
"evidenti profili di incostituzionalita'". Non solo, il ddl
contiene l'introduzione dell'apprendistato a 15 anni che "abbassa
l'obbligo scolastico e la soglia del lavoro minorile" e recupera
"la delega sugli ammortizzatori sociali, prevista dal protocollo
sul welfare del 2007, per approvare una legge pero' diversa da
quello spirito scavalcando il Parlamento". In conclusione per la
Cgil il collegato lavoro rappresenta "una vera e propria
controriforma che abbiamo contrastato e contrasteremo a partire
dal presidio del prossimo 21 settembre al Senato".
(Com/Tar/ Dire)
12:29 15-09-10
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CGIL: CAMUSSO, CON ME NESSUN COMPROMESSO
CGIL: CAMUSSO, CON ME NESSUN COMPROMESSO
INTERVISTA A DONNA MODERNA, FIERA DEI NOSTRI 'NO'
(ANSA) - ROMA, 15 SET - Se chiamano la Cgil il sindacato del
no, ne vado fiera'': lo dichiara Susanna Camusso in
un'intervista al settimanale Donna Moderna in edicola domani.
Susanna Camusso, dal 20 settembre leader 'in pectore' della
Cgil e' consapevole del fatto che, una volta avvenuto il
passaggio di consegne (secondo le procedure, entro 70 giorni),
la attenderanno grandi sfide. La futura segretaria Cgil intende,
innanzitutto, ''riportare il lavoro, e la dignita' che questo
offre all'uomo, al centro delle scelte economiche, delle
trattative con governo e imprese'', e nel concreto cio'
significa che ''sui diritti la Cgil non fara' compromessi,
neppure se la contropartita fossero nuovi posti di lavoro''.
(ANSA).
COM-VG
15-SET-10 13:55 NNNN
INTERVISTA A DONNA MODERNA, FIERA DEI NOSTRI 'NO'
(ANSA) - ROMA, 15 SET - Se chiamano la Cgil il sindacato del
no, ne vado fiera'': lo dichiara Susanna Camusso in
un'intervista al settimanale Donna Moderna in edicola domani.
Susanna Camusso, dal 20 settembre leader 'in pectore' della
Cgil e' consapevole del fatto che, una volta avvenuto il
passaggio di consegne (secondo le procedure, entro 70 giorni),
la attenderanno grandi sfide. La futura segretaria Cgil intende,
innanzitutto, ''riportare il lavoro, e la dignita' che questo
offre all'uomo, al centro delle scelte economiche, delle
trattative con governo e imprese'', e nel concreto cio'
significa che ''sui diritti la Cgil non fara' compromessi,
neppure se la contropartita fossero nuovi posti di lavoro''.
(ANSA).
COM-VG
15-SET-10 13:55 NNNN
CGIL. EPIFANI: DA CISL E UIL CAPOLAVORO DI IPOCRISIA
CGIL. EPIFANI: DA CISL E UIL CAPOLAVORO DI IPOCRISIA
(DIRE) Bologna, 15 set. - "Trovo che la manifestazione di Cisl e
Uil in Piazza del Popolo a Roma sia un piccolo capolavoro di
ipocrisia". Lo afferma da Bologna il segretario generale della
Cgil, Guglielmo Epifani, dedicando al tema del fisco un capitolo
del suo intervento all'attivo regionale della Cgil
emiliano-romagnola. "A parte che e' la prima volta che vanno in
piazza- manda a dire Epifani- Non possono prendere a pretesto
che, siccome c'e' la Fiom, con la Cgil non puoi fare piu' niente
assieme". Per Epifani "e' la condivisione del merito che puo'
permettere di fare le cose assieme". Sul fisco Cisl e Uil "hanno
detto di essere disponibili a lavorare, ma non appena hanno
raggiunto un'intesa tra loro- sottolinea Epifani- non si sono
fatti piu' sentire". Prendere atto di questo, conclude Epifani,
"non vuol dire non parlarsi piu', continueremo ad incalzarli in
ogni momento e in ogni luogo".
(Pam/Dim/ Dire)
15:36 15-09-10
NNNN
GOVERNO: EPIFANI, NON CONSOLIDARE PROGETTO DEVASTANTE PROSSIMA VOLTA NON SI PUO' PERDERE ELEZIONI =
Bologna, 15 set. - (Adnkronos) - "Non possiamo pensare che le
elezioni siano per noi indifferenti, dobbiamo lavorare perche'
prevalga chi ha l'idea piu' vicina alla nostra di societa' e di
sviluppo perche' quando sono in campo due idee diverse di societa' non
si puo' pareggiare. La prossima volta non si puo' perdere perche' si
consoliderebbe un progetto devastante per la storia del paese". Cosi'
il segretario della Cgil Guglielmo Epifani, da Bologna, suona la
sveglia alla opposizione di centrosinistra ed esprime, di fatto, una
chiara scelta di campo politico.
Epifani parla poi della Cgil e si riallaccia al mondo della
politica. Rispetto al sindacato, il segretario nazionale ha le idee
chiare e afferma "dobbiamo allargare la nostra capacita' di
aggregazione anche a coloro che non hanno voce e non riescono a farsi
rappresentare. Un problema che si dovrebbero porre innanzitutto le
forze politiche di opposizione". Tutto cio', prosegue Epifani, tenendo
conto che "anche se si votasse tra tre anni, non si puo' arrivare
all'ultimo giorno utile per preparare la proposta sul futuro del
Paese".
Rispetto, ancora alla Cgil e alle numerose vertenze aperte con
la controparte Epifani ammette che "e' evidente che c'e' il tentativo
di metterci all'angolo e di isolarci, ma non possiamo farcela con una
logica solo autoreferenziale e identitaria". Da qui la necessita' di
rafforzare la capacita' di aggregazione del sindacato.
(Mcb/Pn/Adnkronos)
15-SET-10 15:36
NNNN
(DIRE) Bologna, 15 set. - "Trovo che la manifestazione di Cisl e
Uil in Piazza del Popolo a Roma sia un piccolo capolavoro di
ipocrisia". Lo afferma da Bologna il segretario generale della
Cgil, Guglielmo Epifani, dedicando al tema del fisco un capitolo
del suo intervento all'attivo regionale della Cgil
emiliano-romagnola. "A parte che e' la prima volta che vanno in
piazza- manda a dire Epifani- Non possono prendere a pretesto
che, siccome c'e' la Fiom, con la Cgil non puoi fare piu' niente
assieme". Per Epifani "e' la condivisione del merito che puo'
permettere di fare le cose assieme". Sul fisco Cisl e Uil "hanno
detto di essere disponibili a lavorare, ma non appena hanno
raggiunto un'intesa tra loro- sottolinea Epifani- non si sono
fatti piu' sentire". Prendere atto di questo, conclude Epifani,
"non vuol dire non parlarsi piu', continueremo ad incalzarli in
ogni momento e in ogni luogo".
(Pam/Dim/ Dire)
15:36 15-09-10
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GOVERNO: EPIFANI, NON CONSOLIDARE PROGETTO DEVASTANTE PROSSIMA VOLTA NON SI PUO' PERDERE ELEZIONI =
Bologna, 15 set. - (Adnkronos) - "Non possiamo pensare che le
elezioni siano per noi indifferenti, dobbiamo lavorare perche'
prevalga chi ha l'idea piu' vicina alla nostra di societa' e di
sviluppo perche' quando sono in campo due idee diverse di societa' non
si puo' pareggiare. La prossima volta non si puo' perdere perche' si
consoliderebbe un progetto devastante per la storia del paese". Cosi'
il segretario della Cgil Guglielmo Epifani, da Bologna, suona la
sveglia alla opposizione di centrosinistra ed esprime, di fatto, una
chiara scelta di campo politico.
Epifani parla poi della Cgil e si riallaccia al mondo della
politica. Rispetto al sindacato, il segretario nazionale ha le idee
chiare e afferma "dobbiamo allargare la nostra capacita' di
aggregazione anche a coloro che non hanno voce e non riescono a farsi
rappresentare. Un problema che si dovrebbero porre innanzitutto le
forze politiche di opposizione". Tutto cio', prosegue Epifani, tenendo
conto che "anche se si votasse tra tre anni, non si puo' arrivare
all'ultimo giorno utile per preparare la proposta sul futuro del
Paese".
Rispetto, ancora alla Cgil e alle numerose vertenze aperte con
la controparte Epifani ammette che "e' evidente che c'e' il tentativo
di metterci all'angolo e di isolarci, ma non possiamo farcela con una
logica solo autoreferenziale e identitaria". Da qui la necessita' di
rafforzare la capacita' di aggregazione del sindacato.
(Mcb/Pn/Adnkronos)
15-SET-10 15:36
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Adesione “Clandestino Day”
Pietro Soldini |
14/09/2010 | Immigrazione La CGIL aderisce al Clandestino Day promosso dalla rivista CARTA, il 24 settembre 2010 e così come è avvenuto per l’edizione dello scorso anno invitiamo le nostre strutture territoriali ad attivarsi, ove ci siano le condizioni a promuovere iniziative in quella giornata, anche d’intesa con le reti associative presenti sul territorio. Come sapete il nostro impegno su questo tema dell’immigrazione, sia con proposte ed iniziative contro le discriminazioni e per i diritti dei lavoratori immigrati che sono i diritti di tutti i lavoratori, sia con una nostra campagna forte contro il razzismo: “Stesso Sangue, Stessi Diritti” è costante ed ispirato alla collaborazione unitaria del mondo associativo. A cura del Dipartimento Politiche dell'Organizzazione |
Istituzione dell'Ufficio delle dogane dell'Aquila.
Agenzia delle dogane
Det. 7-9-2010 n. 57787
Istituzione dell'Ufficio delle dogane dell'Aquila.
Pubblicata nel sito internet dell'Agenzia delle dogane il 13 settembre 2010, ai sensi del comma 361 dell’art. 1, L. 24 dicembre 2007, n. 244.
Det. 7 settembre 2010, n. 57787 (1).
Istituzione dell'Ufficio delle dogane dell'Aquila. (2)
--------------------------------------------------------------------------------
(1) Pubblicata nel sito internet dell'Agenzia delle dogane il 13 settembre 2010, ai sensi del comma 361 dell’art. 1, L. 24 dicembre 2007, n. 244.
(2) Emanata dall'Agenzia delle dogane.
--------------------------------------------------------------------------------
IL DIRETTORE
Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, di riforma dell’organizzazione del Governo, a norma dell’articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59;
Visto lo Statuto dell’Agenzia delle dogane, deliberato dal Comitato direttivo in data 5 dicembre 2000, integrato con delibere del 14 dicembre 2000 e del 30 gennaio 2001;
Visto il Regolamento di amministrazione dell’Agenzia delle dogane, deliberato dal Comitato direttivo il 5 dicembre 2000, e successive modifiche e integrazioni;
Visti, in particolare, l’articolo 7, che definisce la struttura organizzativa e le attività degli uffici delle dogane e l’articolo 9, comma 2, il quale stabilisce che il Direttore dell’Agenzia con uno o più atti interni assume i provvedimenti necessari per l’attivazione delle nuove unità organizzative e per l’assegnazione delle relative risorse;
Visto il decreto ministeriale 1390 del 28 dicembre 2000, che ha reso esecutive, a decorrere dal 1° gennaio 2001, le Agenzie fiscali previste dagli articoli dal 62 al 65 del citato decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300;
Visto l’art. 1, comma 361, della legge n. 244 del 24 dicembre 2007;
Vista la determinazione n. 1900/UD del 29 ottobre 2003, pubblicata nella G.U. n. 261 del 10 novembre 2003, con cui è stato istituito e attivato l’Ufficio delle dogane di Avezzano con competenza territoriale sulla provincia dell’Aquila e, nell’ambito dello stesso, la Sezione operativa territoriale dell’Aquila;
Viste le note n. 00013100 del 29 maggio 2009 e n. 289/ris. del 2 ottobre 2009 della Direzione regionale delle dogane per le Marche, l’Abruzzo e il Molise, relative alla proposta di istituzione ed attivazione dell’Ufficio delle dogane dell’Aquila e di contestuale declassamento dell’Ufficio delle dogane di Avezzano a sezione operativa territoriale, ciò al fine, tra l’altro, di rilanciare una città capoluogo di regione, provata dal grave terremoto del 2009, favorendone la ripresa economica e sociale;
Vista la delibera n. 122 dell’11 dicembre 2009, con cui il Comitato di gestione dell’Agenzia ha espresso, tra l’altro, parere favorevole all’elevazione della Sezione operativa territoriale dell’Aquila a ufficio delle dogane con contestuale declassamento dell’Ufficio delle dogane di Avezzano a sezione operativa territoriale;
Considerata la fondatezza dei motivi addotti a sostegno della richiesta di elevazione della Sezione operativa territoriale dell’Aquila a ufficio delle dogane e di declassamento dell’Ufficio delle dogane di Avezzano a sezione operativa territoriale, meglio esplicitati nella citata delibera n. 122 del Comitato di gestione;
Considerato che l’attivazione dell’Ufficio delle dogane dell’Aquila è comunque subordinata al reperimento, a cura del competente Direttore regionale delle dogane, di idonei locali e spazi;
Considerato, infine, che in merito all’istituzione dell’Ufficio in questione è stata preventivamente attivata la informativa alle organizzazioni sindacali;
Adotta la seguente determinazione:
--------------------------------------------------------------------------------
--------------------------------------------------------------------------------
Art. 1 Istituzione dell’Ufficio delle dogane dell’Aquila
A decorrere dalla data del presente provvedimento viene istituito l’Ufficio delle dogane dell’Aquila, dipendente dalla Direzione regionale delle dogane per le regioni Marche, Abruzzo e Molise.
L’attivazione dell’Ufficio delle dogane di cui al primo comma, con la specificazione della organizzazione e della competenza territoriale, la soppressione della Sezione operativa territoriale dell’Aquila e il contestuale declassamento dell’Ufficio delle dogane di Avezzano sono comunque subordinati al reperimento di idonei locali e spazi da adibire a sede del nuovo Ufficio.
Det. 7-9-2010 n. 57787
Istituzione dell'Ufficio delle dogane dell'Aquila.
Pubblicata nel sito internet dell'Agenzia delle dogane il 13 settembre 2010, ai sensi del comma 361 dell’art. 1, L. 24 dicembre 2007, n. 244.
Det. 7 settembre 2010, n. 57787 (1).
Istituzione dell'Ufficio delle dogane dell'Aquila. (2)
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(1) Pubblicata nel sito internet dell'Agenzia delle dogane il 13 settembre 2010, ai sensi del comma 361 dell’art. 1, L. 24 dicembre 2007, n. 244.
(2) Emanata dall'Agenzia delle dogane.
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IL DIRETTORE
Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, di riforma dell’organizzazione del Governo, a norma dell’articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59;
Visto lo Statuto dell’Agenzia delle dogane, deliberato dal Comitato direttivo in data 5 dicembre 2000, integrato con delibere del 14 dicembre 2000 e del 30 gennaio 2001;
Visto il Regolamento di amministrazione dell’Agenzia delle dogane, deliberato dal Comitato direttivo il 5 dicembre 2000, e successive modifiche e integrazioni;
Visti, in particolare, l’articolo 7, che definisce la struttura organizzativa e le attività degli uffici delle dogane e l’articolo 9, comma 2, il quale stabilisce che il Direttore dell’Agenzia con uno o più atti interni assume i provvedimenti necessari per l’attivazione delle nuove unità organizzative e per l’assegnazione delle relative risorse;
Visto il decreto ministeriale 1390 del 28 dicembre 2000, che ha reso esecutive, a decorrere dal 1° gennaio 2001, le Agenzie fiscali previste dagli articoli dal 62 al 65 del citato decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300;
Visto l’art. 1, comma 361, della legge n. 244 del 24 dicembre 2007;
Vista la determinazione n. 1900/UD del 29 ottobre 2003, pubblicata nella G.U. n. 261 del 10 novembre 2003, con cui è stato istituito e attivato l’Ufficio delle dogane di Avezzano con competenza territoriale sulla provincia dell’Aquila e, nell’ambito dello stesso, la Sezione operativa territoriale dell’Aquila;
Viste le note n. 00013100 del 29 maggio 2009 e n. 289/ris. del 2 ottobre 2009 della Direzione regionale delle dogane per le Marche, l’Abruzzo e il Molise, relative alla proposta di istituzione ed attivazione dell’Ufficio delle dogane dell’Aquila e di contestuale declassamento dell’Ufficio delle dogane di Avezzano a sezione operativa territoriale, ciò al fine, tra l’altro, di rilanciare una città capoluogo di regione, provata dal grave terremoto del 2009, favorendone la ripresa economica e sociale;
Vista la delibera n. 122 dell’11 dicembre 2009, con cui il Comitato di gestione dell’Agenzia ha espresso, tra l’altro, parere favorevole all’elevazione della Sezione operativa territoriale dell’Aquila a ufficio delle dogane con contestuale declassamento dell’Ufficio delle dogane di Avezzano a sezione operativa territoriale;
Considerata la fondatezza dei motivi addotti a sostegno della richiesta di elevazione della Sezione operativa territoriale dell’Aquila a ufficio delle dogane e di declassamento dell’Ufficio delle dogane di Avezzano a sezione operativa territoriale, meglio esplicitati nella citata delibera n. 122 del Comitato di gestione;
Considerato che l’attivazione dell’Ufficio delle dogane dell’Aquila è comunque subordinata al reperimento, a cura del competente Direttore regionale delle dogane, di idonei locali e spazi;
Considerato, infine, che in merito all’istituzione dell’Ufficio in questione è stata preventivamente attivata la informativa alle organizzazioni sindacali;
Adotta la seguente determinazione:
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Art. 1 Istituzione dell’Ufficio delle dogane dell’Aquila
A decorrere dalla data del presente provvedimento viene istituito l’Ufficio delle dogane dell’Aquila, dipendente dalla Direzione regionale delle dogane per le regioni Marche, Abruzzo e Molise.
L’attivazione dell’Ufficio delle dogane di cui al primo comma, con la specificazione della organizzazione e della competenza territoriale, la soppressione della Sezione operativa territoriale dell’Aquila e il contestuale declassamento dell’Ufficio delle dogane di Avezzano sono comunque subordinati al reperimento di idonei locali e spazi da adibire a sede del nuovo Ufficio.
Istituzione e attivazione della Sezione Operativa Territoriale Marittima del porto di Venezia.
Agenzia delle dogane Det. 8-9-2010 n. 114450 Istituzione e attivazione della Sezione Operativa Territoriale Marittima del porto di Venezia. Pubblicata nel sito internet dell'Agenzia delle dogane il 13 settembre 2010, ai sensi del comma 361 dell’art. 1, L. 24 dicembre 2007, n. 244. |
Det. 8 settembre 2010, n. 114450 (1).
Istituzione e attivazione della Sezione Operativa Territoriale Marittima del porto di Venezia. (2)
(1) Pubblicata nel sito internet dell'Agenzia delle dogane il 13 settembre 2010, ai sensi del comma 361 dell’art. 1, L. 24 dicembre 2007, n. 244.
(2) Emanata dall'Agenzia delle dogane.
IL DIRETTORE
Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, di riforma dell’organizzazione del Governo, a norma dell’articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59; Visto lo Statuto dell’Agenzia delle dogane, deliberato dal Comitato direttivo in data 5 dicembre 2000, integrato con delibere del 14 dicembre 2000 e del 30 gennaio 2001;
Visto il Regolamento di amministrazione dell’Agenzia delle dogane, deliberato dal Comitato direttivo il 5 dicembre 2000, e successive modifiche e integrazioni;
Visti, in particolare, l’articolo 7, che definisce la struttura organizzativa e le attività degli uffici delle dogane e l’articolo 9, comma 2, il quale stabilisce che il Direttore dell’Agenzia con uno o più atti interni assume i provvedimenti necessari per l’attivazione delle nuove unità organizzative e per l’assegnazione delle relative risorse;
Visto il decreto ministeriale 1390 del 28 dicembre 2000, che ha reso esecutive, a decorrere dal 1° gennaio 2001, le Agenzie fiscali previste dagli articoli dal 62 al 65 del citato decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300;
Vista la determinazione prot. n. 1515/UD del 1° ottobre 2007, pubblicata nella G.U. del 8 ottobre 2007, n. 234, serie generale, con cui è stato istituito ed attivato l’Ufficio delle dogane di Venezia;
Vista la nota n. 14849/R.U. del 10 maggio 2010, con cui il Sig. Direttore della Direzione regionale per il Veneto ha proposto l’istituzione e l’attivazione della Sezione operativa territoriale “Sot Marittima” presso la stazione Marittima del porto di Venezia, alle dipendenze dell’Ufficio delle dogane di Venezia;
Ritenuta, sulla base delle motivazioni addotte dal citato direttore regionale, la necessità di attivare la nuova Sezione operativa territoriale;
Considerato, infine, che al riguardo è stata preventivamente attivata la informativa alle locali Organizzazioni Sindacali;
Adotta la seguente determinazione:
Art. 1 Istituzione e attivazione della Sezione operativa territoriale “Marittima”
A far data dal 15 settembre 2010 viene istituita ed attivata presso la stazione Marittima del porto di Venezia la Sezione operativa territoriale “Marittima”, facente parte dell’Ufficio delle dogane di Venezia.
La Sezione operativa territoriale “Marittima” svolgerà le attività di accertamento nel settore doganale e delle accise nell’ambito territoriale del porto di Venezia.
Il Direttore dell’Ufficio delle dogane di Venezia determinerà con proprio provvedimento la struttura della citata Sezione operativa, previo assenso del Direttore regionale per il Veneto.
Dichiarazione Inps sul TFR erogato dal Fondo di garanzia
Dichiarazione Inps sul TFR erogato dal Fondo di garanzia
Istituto Nazionale Previdenza Sociale - Messaggio n. 22891 del 9 settembre 2010
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L'Inps invierà ai percettori del TFR dal fondo di garanzia nel corso del 2006 un documento attestante le somme effettivamente erogate e la relativa Irpef trattenuta da esibire all'Agenzia delle entrate ai fini dei relativi accertamenti.
Concorso interno, per titoli di servizio ed esame scritto, a 116 posti per la nomina alla qualifica di vicesovrintendente indetto con D.M. 23 luglio 2009 - Pubblicazione del decreto di rinvio del diario della prova scritta.
Concorso interno, per titoli di servizio ed esame scritto, a 116 posti per la nomina alla qualifica di
vicesovrintendente indetto con D.M. 23 luglio 2009 - Pubblicazione del decreto di rinvio del diario della prova scritta.
vicesovrintendente indetto con D.M. 23 luglio 2009 - Pubblicazione del decreto di rinvio del diario della prova scritta.
Tg LA7, il tg a cui non siamo più abituati
Se siete stanchi dei tg senza informazione, se vi è venuta la nausea dei tg che sfornano servizi solo su veline, attrici, gelato per cani, ricette culinarie, nani, ballerine, discoteche e quant'altro ci sia di più inutile per nascondere i veri accadimenti ed i problemi delle persone "normali"......provate il tg de LA7.
Non vi costa nulla, forse vi ricorderete di come erano i veri tg e vi unirete ai 2 milioni di italiani che già lo guardano.
Tg LA7 ore 7,30 - 13,30 -20
Alcol e lavoro: valutazione dei rischi, gli accertamenti sanitari, gli obblighi e le istruzioni da impartire ai lavoratori. Esperienze, opportunità, punti deboli della normativa”, a cura del Dr. Valentino Patussi e della Dott.ssa Anna Muran (Struttura Complessa Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro, Azienda per i Servizi Sanitari n°1 “Triestina”), intervento al convegno “Alcol e lavoro. analisi della situazione attuale e proposte per una normativa migliore”
Consiglio di Stato "...Con sentenza n. ##################### del 2004 il T.A.R. per l'Abruzzo ha accolto il ricorso proposto da sottufficiali della Guardia di Finanza per ottenere la corresponsione dell'indennità di cui alla legge n. 100 del 1987 in relazione al loro trasferimento dalla sede di #####################...."
Consiglio di Stato "...E' impugnata la sentenza del Tar Lazio n. 9118 del 14 settembre 2004 che ha accolto il ricorso proposto dal signor ##################### avverso il decreto ministeriale n. 1955 del 24 maggio 1995 con il quale è stato negato al ricorrente il beneficio economico dell' equo indennizzo in relazione alla sua infermità, diagnosticata quale " spondiloartrosi diffusa del rachide con discopatia....P.Q.M. Condanna l'Amministrazione appellante alla rifusione delle spese processuali per questo grado di giudizio in favore dell'appellato, che liquida in complessivi Euro 3.000,00, oltre IVA e CAP come per legge...."
Consiglio di Stato "...Con ricorso al TAR del Lazio, il sig. ##################### ##################### ha impugnato il provvedimento del Centro nazionale di selezione e reclutamento del Comando generale dell'Arma dei carabinieri del 01 Agosto 2006 con il quale il ricorrente è stato giudicato non idoneo agli accertamenti sanitari e conseguentemente escluso dal concorso per l'arruolamento per l'anno 2006 di n. 2557 (ex 959) Carabinieri effettivi in ferma quadriennale, riservato ai volontari in ferma prefissata di un anno (vfp1) delle Forze Armate, di cui al bando pubblicato sulla G.U.R.I. del 21.03.2006 - 4ª s.s. - n. 22 con la seguente motivazione: "alterazione acquisita della cute (tatuaggio) superficie dorsale III inferiore avambraccio sinistro che per sede e dimensione determina rilevante alterazione fisiognomica"...."
martedì 14 settembre 2010
"Le parole del presidente dell'Anas, Pietro Ciucci fanno ancora piu' chiarezza dimostrando che i pedaggi sono una tassa diventata legge esclusivamente per volonta' del governo Berlusconi"
PEDAGGI: ZINGARETTI, PAROLE CIUCCI DIMOSTRANO RESPONSABILITA' =
(AGI) - Roma, 14 set. - "Le parole del presidente dell'Anas,
Pietro Ciucci fanno ancora piu' chiarezza dimostrando che i
pedaggi sono una tassa diventata legge esclusivamente per
volonta' del governo Berlusconi". Lo afferma in una nota il
presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. "A questo
punto - continua - o il governo trova il modo per eliminarla
oppure risultera' sempre piu' evidente agli occhi dei cittadini
l'atteggiamento antiromano di questa maggioranza". (AGI)
Red/Eli
141904 SET 10
PEDAGGI: SALTAMARTINI, META RISPARMI DEMAGOGIA
(V. ''PEDAGGI: META (PD), PDL...'', DELLE 12.25)
(ANSA) - ROMA, 14 SET - ''Non intendiamo affatto chiedere al
Governo di disapplicare la legge ma di attivarsi in attesa delle
motivazioni di merito del giudice amministrativo e di una nuova
manovra economico-finanziaria. La strada giusta, a nostro
avviso, e' quella della rinegoziazione del contratto con la
societa' Autostrade per ottenere le risorse necessarie per la
manutenzione stradale dell'Anas, senza gravare i cittadini di
ulteriori balzelli. Il collega Meta dunque risparmi la sua
demagogia''. Lo afferma la deputata del PdL, Barbara
Saltamartini.
''Fare polemica su un testo che nemmeno ha letto - aggiunge -
e' l'ennesima strumentalizzazione di cui non si sente davvero il
bisogno, considerata, per di piu', la delicatezza
dell'argomento''.(ANSA).
TAG
14-SET-10 17:48 NNNN
PEDAGGI: RANUCCI, ALEMANNO APPROSSIMATIVO SOSTENGA EMENDAMENTI PD =
(AGI) - Roma, 14 set. - Ma quale mozione parlamentare. Anche un
bambino di prima elementare sa che una norma contenuta in un
decreto legge e' immediatamente attuabile e non si puo'
assolutamente abrogare con una mozione. Un atto che, tra
l'altro, questo governo considera come carta straccia. Lo
dichiara il senatore del Partito democratico Raffaele Ranucci
in merito all'iniziativa del Sindaco Alemanno di chiedere ai
parlamentari del Pdl di presentare una mozione parlamentare per
fermare il bando di gara dell'Anas con il quale si prevede di
introdurre i pedaggi sul Gra e su altri raccordi e autostrade.
"Il sindaco con questa proposta dimostra approssimazione, se
non addirittura ignoranza, e conferma anche il disprezzo che,
come lui, molti esponenti di destra hanno per le istituzioni e
per gli strumenti parlamentari. Se Gianni Alemanno - continua
Ranucci - vuole realmente impedire i nuovi pedaggi sulla
Roma-Fiumicino e sul Grande Raccordo Anulare inviti i
parlamentari del Pdl non a presentare un'inutile mozione ma a
sostenere gli emendamenti che il Partito democratico
presentera' in Senato per abrogare l'articolo della manovra che
autorizza l'aumento dei Pedaggi e l'introduzione di nuovi. Una
norma gia' bocciata dalla giustizia amministrativa grazie al
ricorso promosso e presentato dal presidente Zingaretti, non
certo dal sindaco della Capitale".
Red
141729 SET 10
NNNN
PEDAGGI. CIUCCI (ANAS): SU SA-RC SI PAGHERA' SOLO SU TRATTI NUOVI
SUPERARE RETORICA STANTIA, E' UNA GRANDE AUTOSTRADA
(DIRE) Roma, 14 set. - "La Salerno-Reggio Calabria, superando
quella che e' una retorica ormai stantia, e' una grande
autostrada". Cosi' il presidente dell'Anas Pietro Ciucci, ospite
di Sky Tg24, che aggiunge: "Sono 440 km e per oltre 200 km e'
gia' la nuova autostrada".
Ovviamente, sottolinea Ciucci, "sara' attenzione di Anas, ma
su indicazione del governo, di applicare questo pedaggio soltanto
sui tratti completati, quelli nuovi. Ad esempio nei primi 100 km"
dove e' evidente che si tratta di "un'autostrada nuova, moderna e
sicura".
(Vid/ Dire)
18:22 14-09-10
NNNNPEDAGGI. CIUCCI (ANAS): DIAMO ATTUAZIONE A NORMA DI LEGGE
RACCORDO ANULARE A 3 CORSIE E' ORMAI AUTOSTRADA MODERNA
(DIRE) Roma, 14 set. - "Noi non aggiriamo le sentenze che
rispettiamo. Diamo soltanto attuazione a una norma di legge che
prevede il pagamento di un pedaggio su tratti autostradali che in
precedenza erano gratuiti. La Salerno-Reggio Calabria, il
raccordo anulare della Capitale e la Roma-Fiumicino sono i piu'
famosi". Cosi' il presidente dell'Anas Pietro Ciucci, ospite di
Sky Tg24, che non ama venga usato il termine balzello perche'
"gia' porta con se' un giudizio. Noi stiamo discutendo di come
deve essere pagato un servizio pubblico. Nella manovra del
governo c'e' un criterio" secondo cui "chi utilizza un servizio
deve pagarlo".
Al sindaco Alemanno che chiede una sospensione, ribadisce
Ciucci, "dico che noi dobbiamo dare attuazione a una norma di
legge. Poi possiamo studiare le modalita' che servano a difendere
i piu' deboli, come i pendolari, ma per questo esistono gia' dei
sistemi come tessere o abbonamenti che possono contenere delle
distorsioni".
Ciucci ricorda poi che "il raccordo anulare e' completamente a
tre corsie. E' un'autostrada moderna, manca solo un piccolo
tratto, una galleria, su oltre 60 km, ma stiamo attendendo la
decisione del tribunale per aprirla al traffico". E questo e'
probabile che "avverra' tra 10 o 20 giorni".
(Vid/ Dire)
18:03 14-09-10 begin_of_the_skype_highlighting 03 14-09-10 end_of_the_skype_highlighting
NNNN
AUTOSTRADE: DEL BALZO, PEDAGGIO SUL GRA E' INGIUSTIZIA COLLETTIVA =
Roma, 14 set. - (Adnkronos) - "Dobbiamo assolutamente evitare
che i cittadini siano costretti a pagare una tassa anche sul Grande
Raccordo Anulare. Siamo contrari a questa misura che l'Anas ha
intenzione di portare avanti, perche' il Gra e' ormai
un'infrastruttura cittadina che tutti i pendolari sono costretti a
percorrere per spostarsi in citta' e un'ulteriore tassa graverebbe
sulle famiglie". E' quanto afferma Romolo Del Balzo, presidente della
commissione Lavori pubblici e politica della casa.
"Insieme alla Presidente Polverini - conclude Del Balzo - tutti
siamo pronti ad opporci contro questa che appare sotto ogni aspetto
un'ingiustizia collettiva".
(Cmu/Zn/Adnkronos)
14-SET-10 14:15
NNNN
Apc-Pedaggi/ Pd: Pdl voti nostro emendamento abrogativo manovra
Da alemanno e parlamentari gaffe con mozione contro Anas
Roma, 14 set. (Apcom) - "La mozione parlamentare è uno espediente
assolutamente inefficace e ridicolo perché, come dovrebbero
sapere il Sindaco Alemanno e i parlamentari del Pdl a lui vicini,
sarebbe paradossale che il Parlamento chieda al Governo di non
rispettare una norma contenuta nel decreto legge sulla manovra
votato prima dell`estate". Lo afferma il capogruppo del Pd in
commissione Trasporti alla Camera, Michele Meta, commentando
l`iniziativa del Sindaco Alemanno che ha chiesto ai deputati del
Pdl di presentare una mozione parlamentare per fermare il bando
di gara dell`Anas con il quale si prevede di introdurre i pedaggi
sul Gra e su altri raccordi e autostrade.
"In tutta questa vicenda, al gravissimo silenzio dei Ministri
Tremonti e Matteoli, si aggiunge il pressappochismo dei deputati
del Pdl che commettono l`ennesima gaffe dopo aver sostenuto in
Parlamento l`aumento dei pedaggi e la tariffazione del Gra. Se si
vuole impedire seriamente che Anas introduca nuovi pedaggi sulla
Roma-Fiumicino, sul Grande Raccordo Anulare e sulla
Salerno-Reggio l`unica strada parlamentare - spiega Meta -, è
quella di abrogare l`articolo 15 della manovra stessa, ovvero la
fonte normativa che autorizza l`Anas ad aumentare i pedaggi,
sconfessato già dalla giustizia amministrativa, ed introdurne di
nuovi. Per questo motivo il Partito Democratico - annuncia
l`esponente del Pd -, presenterà un emendamento soppressivo
dell`intero articolo che ha originato questo pasticcio in
occasione della discussione a fine mese alla Camera del decreto
in materia di trasporti. In quella sede avremo la possibilità di
verificare la coerenza dei deputati del Pdl e la loro autonomia
rispetto agli istinti leghisti di punire la Capitale".
Red/Pol
141201 set 10
AUTOSTRADE: POLVERINI SU PEDAGGI, PRONTI A BATTAGLIA =
Roma, 14 set. - (Adnkronos) - "Ieri sera il presidente dell'Anas
ha detto che il pedaggio e' un atto dovuto. Ma siccome tutti noi
abbiamo interesse a tutelare le persone che ci hanno votato e che ci
hanno voluto alla guida delle tre amministrazioni locali, credo che al
di la' dell'atto dovuto, abbiamo il dovere di mostrare da subito la
nostra contrarieta' e poi eventualmente mettere in campo azioni, se
qualcosa non dovesse andare come noi speriamo". Lo ha detto Renata
Polverini, presidente della Regione Lazio, intervenendo in diretta
alla trasmissione "Le strade di Roma", in onda su "Radio Citta'
Futura", in merito ai pedaggi sul Gra e sulla Roma-Fiumicino.
"La dichiarazione di ieri sera del presidente dell'Anas in
qualche modo tranquillizza - ha aggiunto Polverini - nel senso che
dice 'e' un atto dovuto' ma non c'e' nulla di scontato. Noi tutti in
occasioni come queste abbiamo mostrato la nostra contrarieta', io ho
appoggiato personalmente, se pur non competente, il ricorso del
presidente Zingaretti contro l'aumento iniquo sui pedaggi. Anche in
questo caso non intendiamo tacere, vediamo cosa succede, ma siamo
tutti pronti a dare battaglia. Ci sono tanti lavoratori in mobilita' e
in cassa integrazione, quindi non credo sia opportuno immaginare
l'ennesima tassa che va a pesare su lavoratori, studenti e famiglie".
(Cmu/Zn/Adnkronos)
14-SET-10 11:02
NNNN
PEDAGGI:LAZIO;POLVERINI,ATTENDIAMO MA NON POSSIAMO TACERE
(ANSA) - ROMA, 14 SET - ''Dobbiamo tutelare gli interessi
delle persone che ci hanno votato alla guida delle tre
istituzioni, e abbiamo il dovere di mostrare contrarieta' ed
eventualmente mettere in campo delle azioni se le cose non
dovessero andare come speriamo''. Lo ha detto ai microfoni di
Radio Citta' Futura la presidente della Regione Lazio, Renata
Polverini, in merito alla questione pedaggi sul Gra e sulla
Roma-Fiumicino.
Alla domanda su che tipo di azioni avesse in mente, Polverini
ha risposto: ''Non voglio fasciarmi la testa prima di
rompermela, aspettiamo. Ieri e' arrivata la dichiarazione,
tranquillizzante, del presidente dell'Anas che parlava di 'atto
dovuto'''. La presidente del Lazio ha ricordato poi che ''seppur
non competente, ho appoggiato il ricorso del presidente della
Provincia di Roma Nicola Zingaretti, e anche in questo momento
come questo, di difficolta', non intendiamo tacere. Non possiamo
immaginare un'ennesima tassa sui lavoratori e sulle famiglie''.
(ANSA).
J5J-ST
14-SET-10 10:42 NNNN
(AGI) - Roma, 14 set. - "Le parole del presidente dell'Anas,
Pietro Ciucci fanno ancora piu' chiarezza dimostrando che i
pedaggi sono una tassa diventata legge esclusivamente per
volonta' del governo Berlusconi". Lo afferma in una nota il
presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. "A questo
punto - continua - o il governo trova il modo per eliminarla
oppure risultera' sempre piu' evidente agli occhi dei cittadini
l'atteggiamento antiromano di questa maggioranza". (AGI)
Red/Eli
141904 SET 10
PEDAGGI: SALTAMARTINI, META RISPARMI DEMAGOGIA
(V. ''PEDAGGI: META (PD), PDL...'', DELLE 12.25)
(ANSA) - ROMA, 14 SET - ''Non intendiamo affatto chiedere al
Governo di disapplicare la legge ma di attivarsi in attesa delle
motivazioni di merito del giudice amministrativo e di una nuova
manovra economico-finanziaria. La strada giusta, a nostro
avviso, e' quella della rinegoziazione del contratto con la
societa' Autostrade per ottenere le risorse necessarie per la
manutenzione stradale dell'Anas, senza gravare i cittadini di
ulteriori balzelli. Il collega Meta dunque risparmi la sua
demagogia''. Lo afferma la deputata del PdL, Barbara
Saltamartini.
''Fare polemica su un testo che nemmeno ha letto - aggiunge -
e' l'ennesima strumentalizzazione di cui non si sente davvero il
bisogno, considerata, per di piu', la delicatezza
dell'argomento''.(ANSA).
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14-SET-10 17:48 NNNN
PEDAGGI: RANUCCI, ALEMANNO APPROSSIMATIVO SOSTENGA EMENDAMENTI PD =
(AGI) - Roma, 14 set. - Ma quale mozione parlamentare. Anche un
bambino di prima elementare sa che una norma contenuta in un
decreto legge e' immediatamente attuabile e non si puo'
assolutamente abrogare con una mozione. Un atto che, tra
l'altro, questo governo considera come carta straccia. Lo
dichiara il senatore del Partito democratico Raffaele Ranucci
in merito all'iniziativa del Sindaco Alemanno di chiedere ai
parlamentari del Pdl di presentare una mozione parlamentare per
fermare il bando di gara dell'Anas con il quale si prevede di
introdurre i pedaggi sul Gra e su altri raccordi e autostrade.
"Il sindaco con questa proposta dimostra approssimazione, se
non addirittura ignoranza, e conferma anche il disprezzo che,
come lui, molti esponenti di destra hanno per le istituzioni e
per gli strumenti parlamentari. Se Gianni Alemanno - continua
Ranucci - vuole realmente impedire i nuovi pedaggi sulla
Roma-Fiumicino e sul Grande Raccordo Anulare inviti i
parlamentari del Pdl non a presentare un'inutile mozione ma a
sostenere gli emendamenti che il Partito democratico
presentera' in Senato per abrogare l'articolo della manovra che
autorizza l'aumento dei Pedaggi e l'introduzione di nuovi. Una
norma gia' bocciata dalla giustizia amministrativa grazie al
ricorso promosso e presentato dal presidente Zingaretti, non
certo dal sindaco della Capitale".
Red
141729 SET 10
NNNN
PEDAGGI. CIUCCI (ANAS): SU SA-RC SI PAGHERA' SOLO SU TRATTI NUOVI
SUPERARE RETORICA STANTIA, E' UNA GRANDE AUTOSTRADA
(DIRE) Roma, 14 set. - "La Salerno-Reggio Calabria, superando
quella che e' una retorica ormai stantia, e' una grande
autostrada". Cosi' il presidente dell'Anas Pietro Ciucci, ospite
di Sky Tg24, che aggiunge: "Sono 440 km e per oltre 200 km e'
gia' la nuova autostrada".
Ovviamente, sottolinea Ciucci, "sara' attenzione di Anas, ma
su indicazione del governo, di applicare questo pedaggio soltanto
sui tratti completati, quelli nuovi. Ad esempio nei primi 100 km"
dove e' evidente che si tratta di "un'autostrada nuova, moderna e
sicura".
(Vid/ Dire)
18:22 14-09-10
NNNNPEDAGGI. CIUCCI (ANAS): DIAMO ATTUAZIONE A NORMA DI LEGGE
RACCORDO ANULARE A 3 CORSIE E' ORMAI AUTOSTRADA MODERNA
(DIRE) Roma, 14 set. - "Noi non aggiriamo le sentenze che
rispettiamo. Diamo soltanto attuazione a una norma di legge che
prevede il pagamento di un pedaggio su tratti autostradali che in
precedenza erano gratuiti. La Salerno-Reggio Calabria, il
raccordo anulare della Capitale e la Roma-Fiumicino sono i piu'
famosi". Cosi' il presidente dell'Anas Pietro Ciucci, ospite di
Sky Tg24, che non ama venga usato il termine balzello perche'
"gia' porta con se' un giudizio. Noi stiamo discutendo di come
deve essere pagato un servizio pubblico. Nella manovra del
governo c'e' un criterio" secondo cui "chi utilizza un servizio
deve pagarlo".
Al sindaco Alemanno che chiede una sospensione, ribadisce
Ciucci, "dico che noi dobbiamo dare attuazione a una norma di
legge. Poi possiamo studiare le modalita' che servano a difendere
i piu' deboli, come i pendolari, ma per questo esistono gia' dei
sistemi come tessere o abbonamenti che possono contenere delle
distorsioni".
Ciucci ricorda poi che "il raccordo anulare e' completamente a
tre corsie. E' un'autostrada moderna, manca solo un piccolo
tratto, una galleria, su oltre 60 km, ma stiamo attendendo la
decisione del tribunale per aprirla al traffico". E questo e'
probabile che "avverra' tra 10 o 20 giorni".
(Vid/ Dire)
18:03 14-09-10 begin_of_the_skype_highlighting 03 14-09-10 end_of_the_skype_highlighting
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AUTOSTRADE: DEL BALZO, PEDAGGIO SUL GRA E' INGIUSTIZIA COLLETTIVA =
Roma, 14 set. - (Adnkronos) - "Dobbiamo assolutamente evitare
che i cittadini siano costretti a pagare una tassa anche sul Grande
Raccordo Anulare. Siamo contrari a questa misura che l'Anas ha
intenzione di portare avanti, perche' il Gra e' ormai
un'infrastruttura cittadina che tutti i pendolari sono costretti a
percorrere per spostarsi in citta' e un'ulteriore tassa graverebbe
sulle famiglie". E' quanto afferma Romolo Del Balzo, presidente della
commissione Lavori pubblici e politica della casa.
"Insieme alla Presidente Polverini - conclude Del Balzo - tutti
siamo pronti ad opporci contro questa che appare sotto ogni aspetto
un'ingiustizia collettiva".
(Cmu/Zn/Adnkronos)
14-SET-10 14:15
NNNN
Apc-Pedaggi/ Pd: Pdl voti nostro emendamento abrogativo manovra
Da alemanno e parlamentari gaffe con mozione contro Anas
Roma, 14 set. (Apcom) - "La mozione parlamentare è uno espediente
assolutamente inefficace e ridicolo perché, come dovrebbero
sapere il Sindaco Alemanno e i parlamentari del Pdl a lui vicini,
sarebbe paradossale che il Parlamento chieda al Governo di non
rispettare una norma contenuta nel decreto legge sulla manovra
votato prima dell`estate". Lo afferma il capogruppo del Pd in
commissione Trasporti alla Camera, Michele Meta, commentando
l`iniziativa del Sindaco Alemanno che ha chiesto ai deputati del
Pdl di presentare una mozione parlamentare per fermare il bando
di gara dell`Anas con il quale si prevede di introdurre i pedaggi
sul Gra e su altri raccordi e autostrade.
"In tutta questa vicenda, al gravissimo silenzio dei Ministri
Tremonti e Matteoli, si aggiunge il pressappochismo dei deputati
del Pdl che commettono l`ennesima gaffe dopo aver sostenuto in
Parlamento l`aumento dei pedaggi e la tariffazione del Gra. Se si
vuole impedire seriamente che Anas introduca nuovi pedaggi sulla
Roma-Fiumicino, sul Grande Raccordo Anulare e sulla
Salerno-Reggio l`unica strada parlamentare - spiega Meta -, è
quella di abrogare l`articolo 15 della manovra stessa, ovvero la
fonte normativa che autorizza l`Anas ad aumentare i pedaggi,
sconfessato già dalla giustizia amministrativa, ed introdurne di
nuovi. Per questo motivo il Partito Democratico - annuncia
l`esponente del Pd -, presenterà un emendamento soppressivo
dell`intero articolo che ha originato questo pasticcio in
occasione della discussione a fine mese alla Camera del decreto
in materia di trasporti. In quella sede avremo la possibilità di
verificare la coerenza dei deputati del Pdl e la loro autonomia
rispetto agli istinti leghisti di punire la Capitale".
Red/Pol
141201 set 10
AUTOSTRADE: POLVERINI SU PEDAGGI, PRONTI A BATTAGLIA =
Roma, 14 set. - (Adnkronos) - "Ieri sera il presidente dell'Anas
ha detto che il pedaggio e' un atto dovuto. Ma siccome tutti noi
abbiamo interesse a tutelare le persone che ci hanno votato e che ci
hanno voluto alla guida delle tre amministrazioni locali, credo che al
di la' dell'atto dovuto, abbiamo il dovere di mostrare da subito la
nostra contrarieta' e poi eventualmente mettere in campo azioni, se
qualcosa non dovesse andare come noi speriamo". Lo ha detto Renata
Polverini, presidente della Regione Lazio, intervenendo in diretta
alla trasmissione "Le strade di Roma", in onda su "Radio Citta'
Futura", in merito ai pedaggi sul Gra e sulla Roma-Fiumicino.
"La dichiarazione di ieri sera del presidente dell'Anas in
qualche modo tranquillizza - ha aggiunto Polverini - nel senso che
dice 'e' un atto dovuto' ma non c'e' nulla di scontato. Noi tutti in
occasioni come queste abbiamo mostrato la nostra contrarieta', io ho
appoggiato personalmente, se pur non competente, il ricorso del
presidente Zingaretti contro l'aumento iniquo sui pedaggi. Anche in
questo caso non intendiamo tacere, vediamo cosa succede, ma siamo
tutti pronti a dare battaglia. Ci sono tanti lavoratori in mobilita' e
in cassa integrazione, quindi non credo sia opportuno immaginare
l'ennesima tassa che va a pesare su lavoratori, studenti e famiglie".
(Cmu/Zn/Adnkronos)
14-SET-10 11:02
NNNN
PEDAGGI:LAZIO;POLVERINI,ATTENDIAMO MA NON POSSIAMO TACERE
(ANSA) - ROMA, 14 SET - ''Dobbiamo tutelare gli interessi
delle persone che ci hanno votato alla guida delle tre
istituzioni, e abbiamo il dovere di mostrare contrarieta' ed
eventualmente mettere in campo delle azioni se le cose non
dovessero andare come speriamo''. Lo ha detto ai microfoni di
Radio Citta' Futura la presidente della Regione Lazio, Renata
Polverini, in merito alla questione pedaggi sul Gra e sulla
Roma-Fiumicino.
Alla domanda su che tipo di azioni avesse in mente, Polverini
ha risposto: ''Non voglio fasciarmi la testa prima di
rompermela, aspettiamo. Ieri e' arrivata la dichiarazione,
tranquillizzante, del presidente dell'Anas che parlava di 'atto
dovuto'''. La presidente del Lazio ha ricordato poi che ''seppur
non competente, ho appoggiato il ricorso del presidente della
Provincia di Roma Nicola Zingaretti, e anche in questo momento
come questo, di difficolta', non intendiamo tacere. Non possiamo
immaginare un'ennesima tassa sui lavoratori e sulle famiglie''.
(ANSA).
J5J-ST
14-SET-10 10:42 NNNN
Pollica, il giorno dell'omaggio ad Angelo Vassallo
Pollica, il giorno dell'omaggio ad Angelo Vassallo
Manifestazione della Cgil per il sindaco ucciso dalla camorra. L'iniziativa nel Comune del Cilento, il 15 settembre. "Un'occasione per riaffermare l'importanza della legalità". Conclude la vice segretaria Camusso. Diretta su RadioArticolo1
di rassegna.it
La manifestazione, lanciata dalla Cgil di Salerno, della Campania e Nazionale, avrà inizio alle ore 9 in località Cerza Longa a Pollica dove verrà deposta una corona di fiori nel punto in cui è stato assassinato il sindaco Vassallo. Successivamente presso l’Hotel "La Pineta" di Via Nicotera ad Acciaroli prenderà il via la manifestazione che vedrà la partecipazione di numerosi rappresentanti del mondo politico ed istituzionale e che sarà conclusa dalla vice segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso.
"Un'occasione per ricordare la tragica uccisione di stampo camorristico ma anche per sottolineare l'importanza della legalità, della giustizia e della sicurezza". Lo spiega la segretaria confederale della Cgil, responsabile legalità e sicurezza, Serena Sorrentino. "Mai come adesso - a suo avviso -, in cui c'è un attacco ai diritti del lavoro e ai diritti sociali, il tema della legalità diventa un tema fondamentale". Inoltre "è importante partire da Pollica per attraversare idealmente l'Italia e i settori di lavoro: contaminarci con associazioni, organizzazioni, amministratori locali, le altre forze sociali, le forze produttive per stabilire un nuovo grande 'patto per la legalità, perché solo attraverso la legalità - conclude - ci può essere una reale garanzia del diritto al lavoro e del lavoro di qualità".
L'evento sarà in diretta su RadioArticolo1, a partire dalle 10.30. Nel corso dell'iniziativa prenderanno la parola magistrati (Paolo Mancuso, procuratore generale di Nola, Raffaele Marino, procuratore aggiunto a Torre Annunziata, Pino Narducci, sostituto procuratore di Napoli), sindacalisti (Claudio Giardullo, segretario generale Silp Cgil, Michele Gravano, segretario generale Cgil Campania, Franco Tavella, segretario Cdl di Salerno); esponenti delle istituzioni come Andrea Cozzolino e Luigi De Magistris, e della società civile, Rosaria De Cicco, attrice, don Tonino Palmese, referente Libera Campania. Interverrà anche il vicesindaco di Pollica, Stefano Pisani.
LAVORO. CGIL: CON DDL SEMPLIFICAZIONE SI ELUDE LA SICUREZZA
LAVORO. CGIL: CON DDL SEMPLIFICAZIONE SI ELUDE LA SICUREZZA
(DIRE) Roma, 14 set. - "Sara' obbligatorio segnalare solo quegli
infortuni sul lavoro che comportino lesioni con prognosi maggiore
ai 14 giorni, mentre erano 3 nella vecchia normativa, creando un
meccanismo elusivo nei confronti della denuncia degli infortuni
piu' gravi". Questa una delle norme contenute nel disegno di
legge 2243 (semplificazione) che la Cgil ha denunciato oggi nel
corso della convocazione presso l'ufficio di presidenza della
commissione Affari costituzionali del Senato sul ddl in questione.
Secondo la Cgil nel ddl ci sono aspetti "pericolosi" come il
fatto che "le lesioni con prognosi superiore ai trenta giorni non
verranno piu' segnalate all'autorita' giudiziaria ma all'Inail
che provvedera' ad inoltrarle alla direzione provinciale del
lavoro". Secondo il sindacato queste modifiche "rappresentano un
peggioramento evidente poiche' introducono un meccanismo
farraginoso ed elusivo nei confronti della denuncia degli
infortuni piu' gravi".
Inoltre, accusa la Cgil, l'articolo 14 del ddl al comma due
"abolisce tout court e senza norme di salvaguardia il 'registro
infortuni' che doveva essere tenuto dall'imprenditore, cosi' come
al comma 1 si introduce un'ulteriore deroga per l'emanazione dei
decreti ministeriali per individuare criteri e modalita' per la
tenuta semplificata della documentazione relativa a 'Salute e
Sicurezza'. Il termine e' scaduto nel 2009 e adesso viene
rinviato al 31 dicembre del 2010". Insomma "da una parte,
attraverso la scusa della 'semplificazione', si rendono piu'
difficoltosi i controlli e l'applicazione delle normative e
dall'altra si effettuano operazioni che tendono a smontare
l'efficacia reale delle normative in materia".
(Com/Tar/ Dire)
15:28 14-09-10
NNNN
INFORTUNI: CGIL, CON DDL SEMPLIFICAZIONE SI ELUDE SICUREZZA =
Roma, 14 set. (Adnkronos) - Con il ddl semplificazione sara'
obbligatorio segnalare solo quegli infortuni sul lavoro che comportino
lesioni con prognosi maggiore ai 14 giorni, mentre erano 3 nella
vecchia normativa. Si crea cosi' ''un meccanismo elusivo nei confronti
della denuncia degli infortuni piu' gravi'', denuncia la Cgil nel
corso dell'audizione informale in commissione Affari costituzionali
del Senato.
Secondo il sindacato di Corso d'Italia, infatti, nel ddl ci
sarebbero aspetti 'pericolosi' legati al tema 'salute e sicurezza nei
luoghi di lavoro': ''Si prevede -spiega in una nota il sindacato-
all'articolo 12 che si dovranno segnalare solo quegli infortuni sul
lavoro che comportino lesioni con prognosi maggiore di 14 giorni,
mentre nella vecchia normativa erano tre. Inoltre, le lesioni con
prognosi superiore ai trenta giorni non verranno piu' segnalate
all'autorita' giudiziaria ma all'Inail che provvedera' ad inoltrarle
alla direzione provinciale del lavoro''. Secondo il sindacato queste
modifiche ''rappresentano un peggioramento evidente poiche'
introducono un meccanismo farraginoso ed elusivo nei confronti della
denuncia degli infortuni piu' gravi''.
Inoltre, accusa la Cgil, l'articolo 14 del ddl al comma due
''abolisce tout court e senza norme di salvaguardia il 'registro
infortuni' che doveva essere tenuto dall'imprenditore, cosi' come al
comma 1 si introduce un'ulteriore deroga per l'emanazione dei decreti
ministeriali per individuare criteri e modalita' per la tenuta
semplificata della documentazione relativa a 'Salute e Sicurezza'. Il
termine e' scaduto nel 2009 e adesso viene rinviato al 31 dicembre del
2010''. A parere della Cgil con queste norme ''da una parte,
attraverso la scusa della 'semplificazione', si rendono piu'
difficoltosi i controlli e l'applicazione delle normative e dall'altra
- conclude la nota - si effettuano operazioni che tendono a smontare
l'efficacia reale delle normative in materia''.
(Sec-Sim/Ct/Adnkronos)
14-SET-10 15:27
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(DIRE) Roma, 14 set. - "Sara' obbligatorio segnalare solo quegli
infortuni sul lavoro che comportino lesioni con prognosi maggiore
ai 14 giorni, mentre erano 3 nella vecchia normativa, creando un
meccanismo elusivo nei confronti della denuncia degli infortuni
piu' gravi". Questa una delle norme contenute nel disegno di
legge 2243 (semplificazione) che la Cgil ha denunciato oggi nel
corso della convocazione presso l'ufficio di presidenza della
commissione Affari costituzionali del Senato sul ddl in questione.
Secondo la Cgil nel ddl ci sono aspetti "pericolosi" come il
fatto che "le lesioni con prognosi superiore ai trenta giorni non
verranno piu' segnalate all'autorita' giudiziaria ma all'Inail
che provvedera' ad inoltrarle alla direzione provinciale del
lavoro". Secondo il sindacato queste modifiche "rappresentano un
peggioramento evidente poiche' introducono un meccanismo
farraginoso ed elusivo nei confronti della denuncia degli
infortuni piu' gravi".
Inoltre, accusa la Cgil, l'articolo 14 del ddl al comma due
"abolisce tout court e senza norme di salvaguardia il 'registro
infortuni' che doveva essere tenuto dall'imprenditore, cosi' come
al comma 1 si introduce un'ulteriore deroga per l'emanazione dei
decreti ministeriali per individuare criteri e modalita' per la
tenuta semplificata della documentazione relativa a 'Salute e
Sicurezza'. Il termine e' scaduto nel 2009 e adesso viene
rinviato al 31 dicembre del 2010". Insomma "da una parte,
attraverso la scusa della 'semplificazione', si rendono piu'
difficoltosi i controlli e l'applicazione delle normative e
dall'altra si effettuano operazioni che tendono a smontare
l'efficacia reale delle normative in materia".
(Com/Tar/ Dire)
15:28 14-09-10
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INFORTUNI: CGIL, CON DDL SEMPLIFICAZIONE SI ELUDE SICUREZZA =
Roma, 14 set. (Adnkronos) - Con il ddl semplificazione sara'
obbligatorio segnalare solo quegli infortuni sul lavoro che comportino
lesioni con prognosi maggiore ai 14 giorni, mentre erano 3 nella
vecchia normativa. Si crea cosi' ''un meccanismo elusivo nei confronti
della denuncia degli infortuni piu' gravi'', denuncia la Cgil nel
corso dell'audizione informale in commissione Affari costituzionali
del Senato.
Secondo il sindacato di Corso d'Italia, infatti, nel ddl ci
sarebbero aspetti 'pericolosi' legati al tema 'salute e sicurezza nei
luoghi di lavoro': ''Si prevede -spiega in una nota il sindacato-
all'articolo 12 che si dovranno segnalare solo quegli infortuni sul
lavoro che comportino lesioni con prognosi maggiore di 14 giorni,
mentre nella vecchia normativa erano tre. Inoltre, le lesioni con
prognosi superiore ai trenta giorni non verranno piu' segnalate
all'autorita' giudiziaria ma all'Inail che provvedera' ad inoltrarle
alla direzione provinciale del lavoro''. Secondo il sindacato queste
modifiche ''rappresentano un peggioramento evidente poiche'
introducono un meccanismo farraginoso ed elusivo nei confronti della
denuncia degli infortuni piu' gravi''.
Inoltre, accusa la Cgil, l'articolo 14 del ddl al comma due
''abolisce tout court e senza norme di salvaguardia il 'registro
infortuni' che doveva essere tenuto dall'imprenditore, cosi' come al
comma 1 si introduce un'ulteriore deroga per l'emanazione dei decreti
ministeriali per individuare criteri e modalita' per la tenuta
semplificata della documentazione relativa a 'Salute e Sicurezza'. Il
termine e' scaduto nel 2009 e adesso viene rinviato al 31 dicembre del
2010''. A parere della Cgil con queste norme ''da una parte,
attraverso la scusa della 'semplificazione', si rendono piu'
difficoltosi i controlli e l'applicazione delle normative e dall'altra
- conclude la nota - si effettuano operazioni che tendono a smontare
l'efficacia reale delle normative in materia''.
(Sec-Sim/Ct/Adnkronos)
14-SET-10 15:27
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Legalità: domani la CGIL a Pollica per ricordare l'uccisione del sindaco Vassallo
Legalità: domani la CGIL a Pollica per ricordare l'uccisione del sindaco Vassallo |
Una manifestazione su 'Sviluppo, legalità e sicurezza'. CGIL, mai come adesso, in cui c'è un attacco ai diritti del lavoro e ai diritti sociali, il tema della legalità diventa fondamentale |
'Sviluppo, legalità e sicurezza', questo lo slogan della manifestazione che si terrà a Pollica, domani (15 settembre). Una grande manifestazione organnizzata dalla CGIL di Salerno e della Campania, per ricordare la tragica uccisione del primo cittadino Angelo Vassallo, emblema della lotta contro le mafie, avvenuta il 5 settembre scorso per mano della criminalità organizzata. Alle ore 9, in località “Cerza Longa”, a Pollica verrà deposta una corona di fiori nel punto in cui è stato assassinato il sindaco Vassallo e successivamente ci si sposterà presso l’Hotel “La Pineta” di Via Nicotera, ad Acciaroli per dare inizio alla manifestazione che si terrà a partire dalle ore 10. Quella di mercoledì sarà una giornata di dibattito, riflessione, confronto e proposte e vedrà la partecipazione e gli interventi di numerosi rappresentanti del mondo politico ed istituzionale, mentre a concludere la giornata di commemorazione sarà la Vice Segretaria Generale della CGIL, Susanna Camusso. Dunque un'occasione per ricordare la tragica uccisione di stampo camorristico ma anche per sottolineare l'importanza della legalità, della giustizia e della sicurezza, come ha dichiarato la Segretaria confederale della CGIL Serena Sorrentino alla CGIL.tv, “mai come adesso – ha spiegato -, in cui c'è un attacco ai diritti del lavoro e ai diritti sociali, il tema della legalità diventa un tema fondamentale”. La dirigente sindacale ha spiegato come sia importante “partire da Pollica per attraversare idealmente l'Italia e i settori di lavoro. Contaminarci – ha proseguito - con associazioni, organizzazioni, amministratori locali, le altre forze sociali, le forze produttive per stabilire un nuovo grande 'patto per la legalità'”. “Perchè solo attraverso la legalità – ha concluso Sorrentino - ci può essere una reale garanzia del diritto al lavoro e del lavoro di qualità”. |
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