E CAMERE DEL LAVORO COME 'CENTRI DI RESISTENZA' A TAGLI GOVERNO
(DIRE) Bologna, 15 set. - Trasformare le Camere del lavoro sparse
sul territorio in veri e propri centri di resistenza e combattere
la riforma Gelmini anche dai consigli di classe e dai consigli di
istituto. E' la strategia delineata questa mattina da Raffaella
Morsia, segretaria regionale della Flc-Cgil, durante il suoi
intervento all'attivo della Cgil dell'Emilia-Romagna in corso a
Bologna.
Morsia si rivolge a tutti i genitori e li invita a "candidarsi
nei Consigli di classe e d'istituto" perche' in un momento cosi'
difficile per la scuola pubblica occorre "rivitalizzare la
partecipazione all'interno dei luoghi della scuola e del sapere".
(Pam/Dim/ Dire)
12:18 15-09-10
ER) ATENEO BOLOGNA. "DIVIDE ET IMPERA, DIONIGI PARE MARCHIONNE"
L'AFFONDO DELLA SEGRETARIA REGIONALE FLC-CGIL RAFFAELLA MORSIA
(DIRE) Bologna, 15 set. - Quella del Rettore dell'Universita' di
Bologna, che ha deciso di sostituire i ricercatori che aderiranno
al blocco della didattica con docenti a contratto, e' la scelta
del "dividere et imperare, secondo la strategia Marchionne". Lo
afferma Raffaella Morsia, segretaria regionale della Flc-Cgil,
nel corso dell'attivo che la Cgil dell'Emilia-Romagna sta
svolgendo al Cnr di Bologna.
Per Morsia, il rettore Ivano Dionigi punta a "far leva su una
categoria piu' debole, i precari, per piegare chi non vuole
rinunciare ai propri diritti come i ricercatori".
(Pam/Dim/ Dire)
12:13 15-09-10
NNNN
Apc-Università/ Flc Cgil: A Bologna decisione grave, revocarla
"Dai ricercatori giuste rivendicazioni contro ddl Gelmini"
Roma, 15 set. (Apcom) - La decisione del Senato accademico
dell`Università Alma Mater di Bologna di sostituire i ricercatori
che aderiscono al blocco della didattica con docenti a contratto
è "una scelta molto grave perché intende contrapporsi alla
legittima protesta dei ricercatori universitari che, assieme ai
precari, ai docenti, agli studenti e al personale
tecnico-amministrativo, stanno conducendo contro il disegno di
legge Gelmini". Lo dice in una nota Domenico Pantaleo, segretario
della Flc-Cgil.
Secondo Pantaleo "la decisione è grave perché intende vanificare
la giusta rivendicazione dei ricercatori a tempo indeterminato di
non essere messi nel limbo del dimenticatoio e dei precari che
vedono davanti a sé anni di ulteriore lungo periodo di precariato
senza alcuna certezza in termini di stabilizzazione".
"Per queste ragioni la Flc-Cgil sostiene le mobilitazioni dei
ricercatori ritenendole centrali per riaprire una discussione
pubblica sui tagli al fondo ordinario e sul ruolo dell`Università
e contrastare le politiche scellerate del Governo".
"Invitiamo il Rettore e il Senato accademico a revocare la
decisione presa che riteniamo di dubbia legittimità anche perché
i ricercatori per legge non sono tenuti a fare didattica",
conclude.
Red/Sav
151215 set 10
Nessun commento:
Posta un commento