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lunedì 15 agosto 2011

D’ora in avanti la Polizia Municipale, i Carabinieri, la PS, la Forestale non potranno più tutelare i consumatori… per Legge!

Da veri dilettanti allo sbaraglio, ancora una volta i nostri politici hanno dimostrato la loro bravura nel distruggere le poche cose che ancora funzionavano in Italia, ovvero quell’incrocio di controlli che da sempre hanno tutelato i consumatori dalle truffe commerciali e dalle contraffazioni.
Negli ultimi mesi si è parlato spesso della cosiddetta Finanziaria, il D.L. n. 70/2011, convertito con modifiche nella Legge 12 luglio 2011, n. 106, definita dalle parti sociali come l’ennesima presa per i fondelli del ceto medio-basso della nostra società, visto che i più colpiti dalle tassazioni indirette previste dalla nuova legge, saranno come al solito i cittadini a reddito fisso.
Come scrivevo in un altro articolo, con questa legge, nonostante le promesse fatte, il Governo non ha ridotto i privilegi della classe politica, i vitalizi milionari, i mega stipendi ( e le mega buonuscite) dei manager pubblici, non ha tassato i più ricchi, non ha fatto nulla per recuperare i 98 miliardi di euro evasi dalle concessionarie dei Monopoli di Stato, ma ha preferito bussare alla solita porta, quella dove precedentemente aveva bussato il Governo Prodi, ovvero il ceto medio, coloro che arrancano ogni giorno per cercare di arrivare a fine mese.

Ma il peggio, come si dice dalle mie parti, viene sempre dopo e, puntualmente, anche in questo caso è arrivato.
Pochi ne hanno parlato, ma l’articolo 7 di questa legge, avente come oggetto la “semplificazione fiscale”, prevede una novità destinata ad azzerare completamente i controlli commerciali e annonari in Italia.
L’articolo 7, comma 1, lettera a), infatti, prevede che:
“esclusi i casi straordinari di controlli per salute, giustizia ed emergenza, il controllo amministrativo in forma d'accesso da parte di qualsiasi autorità competente deve essere unificato, puo'  essere operato al massimo con cadenza semestrale, non puo'  durare  piu'  di quindici giorni. Gli atti compiuti  in  violazione  di  quanto  sopra costituiscono, per  i  dipendenti  pubblici,  illecito  disciplinare. [omissis]
E ancora, al comma 2, lettera a):

” al  fine  di  ridurre  al  massimo  la  possibile   turbativa nell'esercizio delle attività delle imprese di  cui  all'articolo  2 dell'allegato alla Raccomandazione 2003/361/CE della Commissione, del 6 maggio 2003, recante "Raccomandazione  della  Commissione  relativa alla  definizione  delle  microimprese,  piccole  e  medie  imprese", nonche' di evitare duplicazioni e sovrapposizioni  nell'attività  di controllo nei riguardi di  tali  imprese,  assicurando  altresì  una maggiore semplificazione dei relativi procedimenti e la riduzione  di sprechi nell'attività amministrativa, gli accessi dovuti a controlli di  natura  amministrativa  disposti  nei  confronti  delle  predette imprese devono essere oggetto di programmazione da parte  degli  enti competenti e  di  coordinamento  tra  i  vari  soggetti  interessati.
Conseguentemente:
1) [omissis]
2) a livello substatale, gli accessi presso i  locali delle imprese disposti dalle amministrazioni locali inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, come individuate dall'Istituto nazionale di statistica  (ISTAT)  ai  sensi dell'articolo 1, comma 3, della legge 31 dicembre 2009, n.  196,  ivi comprese le Forze di Polizia locali comunque denominate e le  aziende ed agenzie regionali e  locali  comunque  denominate,  devono  essere oggetto di programmazione periodica. Il coordinamento  degli  accessi e' affidato al comune, che puo' avvalersi delle camere di  commercio, industria, artigianato e agricoltura competenti  per  territorio.  Le amministrazioni   interessate   provvedono    all'attuazione    delle disposizioni di cui al  presente  numero  nell'ambito  delle  risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente.
3) gli accessi sono svolti nell'osservanza del principio  della contestualità e della non ripetizione per periodi di tempo inferiori al semestre;
4) gli atti e i provvedimenti, anche sanzionatori, adottati  in violazione delle disposizioni di cui ai numeri  1)-3)  costituiscono, per  i  dipendenti  pubblici  che   li   hanno   adottati,   illecito disciplinare;
5) le disposizioni di cui ai numeri 1)-4) non si  applicano  ai controlli ed agli accessi in materia di repressione dei  reati  e  di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro di cui  al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, nonche' a quelli funzionali alla  tutela  dell'igiene  pubblica,  della   pubblica   incolumità, dell'ordine e della sicurezza pubblica. Non si applicano altresì  ai controlli decisi con provvedimento adeguatamente motivato per ragioni di necessità ed urgenza;
b)  le  disposizioni  di  cui  alla  lettera   a)   costituiscono attuazione dei principi  di  cui  all'articolo  117,  secondo  comma, lettere e), m), p) e r), della Costituzione nonche' dei  principi  di cui alla direttiva 2006/123/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 dicembre 2006 e della  normativa  comunitaria  in  materia  di microimprese, piccole e medie imprese. Le Regioni a statuto  speciale e le Province autonome  di  Trento  e  Bolzano  adeguano  la  propria legislazione alle disposizioni di cui  alla  lettera  a),  secondo  i rispettivi statuti e le relative norme di attuazione; [omissis] “.
In pratica il nostro legislatore ha stabilito che se ad esempio  un’attività commerciale del settore alimentare  subisce il controllo della locale Stazione dei Carabinieri, la quale verifica solamente se le bilance utilizzate hanno apposto il bollino della verifica periodica da parte dell’Ispettore metrico della Camera di Commercio,  nei  sei mesi successivi né la Polizia Municipale, né l’Ispettore metrico della Camera di Commercio né nessun altro tipo di polizia o altra autorità amministrativa potranno effettuare un altro controllo commerciale/annonario (per la verifica di vendite sottocosto, esposizione di prezzi, allergeni, peso netto, cartellonistica ingredienti, scadenza dei prodotti, etc.).
E ancora: se lo stesso negoziante subisce il controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate, nei sei mesi successivi non potrà essere oggetto di controllo amministrativo da parte della Guardia di Finanza o delle altre autorità preposte ai controlli fiscali.
Di conseguenza il commerciante, a patto di non trasgredire il codice penale, avrà sei mesi nei quali potrà violare qualsiasi legge amministrativa o fiscale con la certezza di rimanere impunito perché nessuno potrà entrare nella sua attività per effettuare i controlli, pena sanzioni disciplinari in capo agli organi accertatori.
Questo ultimo punto è l’altra grande novità della legge: prevedere sanzioni disciplinari nei confronti di chi nonostante il divieto effettui un qualsiasi controllo all’interno della suddetta attività entro il periodo di divieto previsto dall’articolo 7 della legge.

Dulcis in fundo: gli eventuali verbali accertati nel periodo in cui sono vietati i controlli, saranno ritenuti nulli!

In sintesi (ragionando per assurdo), il commerciante, una volta subito un controllo superficiale o approfondito da parte di qualsiasi autorità amministrativa addetta ai controlli, potrà impunemente evadere il fisco omettendo di emettere ad esempio lo scontrino fiscale, potrà impunemente vendere merce oltre la data di scadenza, potrà evitare di applicare il peso netto sulla bilancia facendo pagare al consumatore anche la tara, potrà vendere prodotti a pezzo e non a peso, potrà ingannare i clienti vendendo prodotti senza rispettare l’obbligo di indicazione del prezzo per unità di misura, potrà vendere frutta proveniente dall’estero spacciandola per italiana, potrà taroccare i saldi con merce non appartenente al proprio magazzino, etc., potrà, insomma violare per sei mesi qualsiasi legge amministrativa dello Stato!

Leggendo l’articolo 7  del DL n. 70/2011, è impossibile non pensare che chi lo ha redatto e votato non conosce minimamente come funzionano i controlli in Italia.
Come al solito i nostri politici, dedicando pochissimo tempo all’incarico per cui sono stati eletti (*), hanno affrontato la problematica in maniera superficiale senza dare importanza alla portata di quanto stavano votando.
Non si capisce, infatti, come mai abbiano equiparato i tempi dei controlli fiscali con quelli igienico-annonari.
Un controllo fiscale presso un’azienda, è risaputo, può durare anche 15 giorni, mentre un accertamento annonario dura al massimo dai 30 ai 60 minuti ed è svolto in genere senza disturbare il commerciante.
Lascia stupiti tutto questo “zelo” dei nostri politici nel voler salvaguardare il tempo dei commercianti, a discapito dei consumatori, come se la semplificazione fiscale, oggetto dell’articolo 7, del DL. n. 70/2011, dipendesse dai  30 minuti fatti perdere da un sopralluogo commerciale svolto a cadenza mensile o più.
Per giustificarlo, nella legge hanno addirittura citato la Raccomandazione 2003/361/CE della Commissione europea, del 6 Maggio 2003, la Costituzione e la direttiva 2006/123/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 12/12/2006, i cui contenuti  c’entrano con i controlli commerciali come i cavoli a merenda!

Cosa riserva il futuro

Per chi crede nell’importanza di questo lavoro, nell’interesse dei consumatori, il futuro sarà, purtroppo, una strada in salita, se non interverranno le associazioni dei consumatori, l’ANCI o qualche politico lungimirante per modificare la norma al fine di escludere dal divieto i controlli commerciali.
Per ora e fino a quando, si spera, le cose cambieranno, occorrerà applicare i contenuti dell’articolo 7, comma 2, lettera a), punto 5, della legge, nel quale viene previsto che:
” 5) le disposizioni di cui ai numeri 1)-4) non si  applicano  ai controlli ed agli accessi in materia di repressione dei  reati  e  di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro di cui  al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, nonche' a quelli funzionali alla  tutela  dell'igiene  pubblica,  della   pubblica   incolumità, dell'ordine e della sicurezza pubblica. Non si applicano altresì  ai controlli decisi con provvedimento adeguatamente motivato per ragioni di necessità ed urgenza [omissis]”.

In pratica la Polizia Municipale e gli altri organi accertatori potranno continuare ad intervenire liberamente solo per i controlli volti alla tutela dell’igiene pubblica, della pubblica incolumità e dell’ordine e della sicurezza pubblica.
A questo punto viene spontaneo porsi una domanda: ma se un esercizio alimentare aveva subito un mese prima un controllo commerciale ed era stato sanzionato per violazione della legge sul peso netto, e durante il successivo controllo in materia di igiene degli alimenti l’agente accertatore scoprisse che il commerciante continua a non rispettare l’obbligo della vendita a peso netto, può essere sanzionato nuovamente?
Per i contenuti della norma, sembrerebbe di no.
Addirittura l’agente accertatore, per quanto previsto dall’articolo 7, comma 2, lettera a), punto 5,  rischierebbe un provvedimento disciplinare!

La programmazione periodica dei controlli

Altra novità introdotta dalla legge (art. 7, comma 2, lettera a, punto 2), è che a livello substatale gli accessi presso i locali commerciali dovranno essere oggetto di programmazione periodica da parte del Comune che può avvalersi della locale Camera di Commercio.
Al successivo punto 3) è inoltre previsto che gli accessi debbono essere svolti osservando il principio della contestualità.

L’ennesimo carrozzone burocratico

E per fortuna che il cavallo di battaglia dei nostri governanti doveva essere la semplificazione!
In questo modo hanno solo creato ulteriori problemi alle amministrazioni comunali che già arrancavano tra le mille incombenze dettate dalle leggi nazionali, la carenza cronica di personale e i divieti di assunzione.

Se già è difficile coordinare Polizia, Carabinieri e Polizia Locale per la sicurezza pubblica, è facile immaginare le difficoltà che le Amministrazioni Comunali incontreranno per pianificare i controlli commerciali con Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza (per verifiche non a fini fiscali), Ispettori Metrici, Polizia Locale, Corpo Forestale, Camera di Commercio, etc., visto che, se qualcuno di loro effettuasse autonomamente i suddetti sopralluoghi, di fatto bloccherebbe per sei mesi la possibilità di accertamento a tutti gli altri, magari più esperti in determinati settori!

Una cosa, comunque, non possiamo negarla, ovvero che i nostri politici pasticcioni hanno una bella faccia tosta!
Infatti all’articolo 7, comma 2, lettera a) hanno scritto che le innovazioni relative ai controlli hanno lo scopo di: ”[omissis]… evitare duplicazioni e sovrapposizioni  nell'attività  di controllo nei riguardi di  tali  imprese,  assicurando  altresì  una maggiore semplificazione dei relativi procedimenti e la riduzione  di sprechi nell'attività amministrativa …[omissis]”.
Piero Nuciari
www.pieronuciari.it
(*) Recentemente un Senatore della Lega Nord ha confessato su Repubblica che in genere un parlamentare lavora solo un giorno e mezzo a settimana e che nelle commissioni di 40 membri, quando va bene, sono presenti solo 10 politici.

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-12916 presentata da MAURIZIO TURCO lunedì 1 agosto 2011, seduta n.510 MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno, al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che: numerosi siti web, in particolare www.youtube.com, hanno riportato la notizia che durante gli scontri verificatisi nei pressi del cantiere per la realizzazione della TAV (tratta Torino - Lione) nel comune di Chiomonte, in occasione delle manifestazioni dei cosiddetti comitati «No Tav», siano stati usati ingenti quantità di gas lacrimogeno CS;


Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12916
presentata da
MAURIZIO TURCO
lunedì 1 agosto 2011, seduta n.510

MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno, al Ministro della difesa.
- Per sapere - premesso che:



numerosi siti web, in particolare www.youtube.com, hanno riportato la notizia che durante gli scontri verificatisi nei pressi del cantiere per la realizzazione della TAV (tratta Torino - Lione) nel comune di Chiomonte, in occasione delle manifestazioni dei cosiddetti comitati «No Tav», siano stati usati ingenti quantità di gas lacrimogeno CS;


il 15 luglio 2011, il professore Massimo Zucchetti del Politecnico di Torino, presso il ponte della centrale idro-elettrica di Chiomonte, davanti allo sbarramento della zona militarizzata, ha svolto una lezione illustrando pubblicamente, a beneficio di no-tav e poliziotti, con supporto di materiale didattico eloquente circa gli effetti dell'arma chimica, la sua relazione dal titolo «DANNI ALL'UOMO E ALL'AMBIENTE DEL GAS LACRIMOGENO CS»;


il gas CS fa parte dell'equipaggiamento delle forze di polizia italiane dal 1991, con il decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 1991, n. 359, (regolamento che stabilisce i criteri per la determinazione dell'armamento in dotazione all'amministrazione della pubblica sicurezza e al personale della polizia di Stato che espleta funzioni di polizia), il quale all'articolo 12, comma 2, recita: «gli artifici sfollagente si distinguono in artifici per lancio a mano e artifici per lancio con idoneo dispositivo o con arma lunga. Entrambi sono costituiti da un involucro contenente una miscela di CS o agenti similari, ad effetto neutralizzante reversibile»;


in base alla legge 18 aprile 1975, n. 110 (Norme integrative della disciplina vigente per il controllo delle armi, delle munizioni e degli esplosivi), articolo 1, si stabilisce che «Agli effetti delle leggi penali, di quelle di pubblica sicurezza e delle altre disposizioni legislative o regolamentari in materia sono armi da guerra le armi di ogni specie che, per la loro spiccata potenzialità di offesa, sono o possono essere destinate al moderno armamento delle truppe nazionali o estere per l'impiego bellico, nonché le bombe di qualsiasi tipo o parti di esse, gli aggressivi chimici, i congegni bellici micidiali di qualunque natura, le bottiglie o gli involucri esplosivi o incendiari.». Ciò classifica i gas CS come armi da guerra di terza categoria, ossia "armi chimiche"; infatti la vigente regolamentazione in materia include in questa categoria tutti i gas, i liquidi e i solidi, che, diffusi nell'area, in acqua o sul terreno, producono negli esseri viventi lesioni di varia natura, tali da inficiare, permanentemente, la salute dell'organismo umano. Tali sostanze si suddividono in asfissianti (cloro, bromo, perossido di azoto), tossiche (acido cianidrico), vescicatorie (iprite), nervine, irritanti (cloroacetofenone), come i gas usati per i lacrimogeni. Si considerano dunque armi da guerra i «candelotti lacrimogeni»;


in internet sono reperibili numerosi studi condotti da importanti organizzazioni europee e mondiali sulla tossicità, la nocività e la durata degli effetti dei gas lacrimogeni che portano a conclusioni piuttosto uniformi -:







quali siano la tipologia e la quantità degli artifizi utilizzati fino ad oggi dalle forze di polizia e dalle forze armate durante il periodo di occupazione militare dell'aerea del cantiere della TAV, quali siano gli effetti collaterali sulle popolazioni, gli operatori di polizia e i militari e quali azioni di bonifica ambientale del territorio siano state intraprese;



se il Governo non ritenga di dover porre in essere ogni utile iniziativa per bandire l'uso di gas lacrimogeni al pari di ogni altro ordigno a carica chimica.
(4-12916)

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-12970 presentata da AMALIA SCHIRRU mercoledì 3 agosto 2011, seduta n.512 SCHIRRU. - Al Ministro della difesa, al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che: l'Italia ha ratificato la Convenzione sulla proibizione delle armi chimiche nel 1995 con la legge n. 496, poi modificata ed integrata con legge 4 aprile 1997, n. 93. Le due leggi di ratifica hanno identificato nel Ministero degli affari esteri l'autorità nazionale, tenuta a sovrintendere e coordinare le complesse misure per l'applicazione della Convenzione e del Trattato sul territorio nazionale;

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12970
presentata da
AMALIA SCHIRRU
mercoledì 3 agosto 2011, seduta n.512

SCHIRRU. -
Al Ministro della difesa, al Ministro degli affari esteri.
- Per sapere - premesso che:

l'Italia ha ratificato la Convenzione sulla proibizione delle armi chimiche nel 1995 con la legge n. 496, poi modificata ed integrata con legge 4 aprile 1997, n. 93. Le due leggi di ratifica hanno identificato nel Ministero degli affari esteri l'autorità nazionale, tenuta a sovrintendere e coordinare le complesse misure per l'applicazione della Convenzione e del Trattato sul territorio nazionale;

i gas lacrimogeni sono usati dalle forze di polizia di tutto il mondo per controllare manifestazioni di violenza collettiva (o per reprimere e disperdere manifestazioni di protesta non autorizzate): per questo scopo si usano sotto forma di candelotti lacrimogeni;

fra le molte sostanze lacrimogene impiegate, le più usate sono tre: orto-cloro-benzal malonitrile (gas CS), Dibenzen(b,f)-1,4-ossiazepina (gas CR), Cloroacetofenone (gas CN);

dal nome dei chimici Carson e Stoughton che lo sintetizzarono, il gas CS bandito dal protocollo di Ginevra del 1925 come «arma chimica» paradossalmente fa parte degli strumenti per il controllo delle masse in base alla Convenzione del 1993;

dal 1928, anno in cui fu sintetizzato dai due ricercatori, questo composto chimico è stato adottato come ingrediente dei candelotti lacrimogeni da diverse forze di polizia: negli Stati Uniti, in Palestina, in Perù, in Malaysia e in Italia, massicciamente, lo si ricorda, nel 2001 al G8 di Genova, dove furono sparati oltre seimila candelotti nella due giorni di guerriglia che infuriò nel capoluogo ligure;

il libro La sindrome di Genova (Fratelli Frilli Editori, 141 pagine) ricorda come, da quella vicenda, nacque una vera e propria campagna, approdata in Parlamento e nelle aule di giustizia, per evitare che il gas CS continui ad essere un'arma di ordine di pubblico. Secondo quanto sostenne anche il senatore Martone ormai 10 anni fa, il CS è esplicitamente un'arma da guerra come dimostra il fatto che le voci di export della ditta produttrice, la Simad Spa, rientrano nell'obbligo di denuncia al Parlamento, regolato dalla legge n. 185 del 1990, (da La Nuova Sardegna del 9 novembre 2002, «A Genova guerra chimica» di Emanuele Giordana);

nel rapporto di Amnesty International «Durante e dopo il summit G8, Genova, luglio 2001 (aggiornamento del documento EUR 01/002/2002)» si legge: «Nel giugno 2002 circa 10 dimostranti hanno sporto formale denuncia, accompagnata da referti medici, affermando di soffrire effetti a lungo termine (danni a polmoni, gola ed epidermide) a causa dell'esposizione al gas CS. Amnesty International ritiene che una revisione indipendente dell'impiego di agenti chimici da parte delle forze dell'ordine deve consentire l'introduzione, laddove appropriato, di rigorose linee guida regolanti l'uso di tali metodi, nonché di idonei strumenti di controllo per mantenerle aggiornate e garantirne l'osservanza»;

il gas CS fa parte dell'equipaggiamento delle forze di polizia italiane dal 1991, con il ottobre 1991, con il decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 1991, n. 359, (Regolamento che stabilisce i criteri per la determinazione dell'armamento in dotazione all'amministrazione della pubblica sicurezza e al personale della Polizia di Stato che espleta funzioni di polizia), il quale all'articolo 12, comma 2, recita: «gli artifici sfollagente si distinguono in artifici per lancio a mano e artifici per lancio con idoneo dispositivo o con arma lunga. Entrambi sono costituiti da un involucro contenente una miscela di CS o agenti similari, ad effetto neutralizzante reversibile»;

in base alla legge 18 aprile 1975, n. 110 (norme integrative della disciplina vigente per il controllo delle armi, delle munizioni e degli esplosivi), articolo 1, si stabilisce che «Agli effetti delle leggi penali, di quelle di pubblica sicurezza e delle altre disposizioni legislative o regolamentari in materia sono armi da guerra le armi di ogni specie che, per la loro spiccata potenzialità di offesa, sono o possono essere destinate al moderno armamento delle truppe nazionali o estere per l'impiego bellico, nonché le bombe di qualsiasi tipo o parti di esse, gli aggressivi chimici, i congegni bellici micidiali di qualunque natura, le bottiglie o gli involucri esplosivi o incendiari». Ciò classifica i gas CS come armi da guerra di terza categoria, ossia «armi chimiche»; infatti, la vigente regolamentazione in materia include in questa categoria tutti i gas, i liquidi e i solidi, che, diffusi nell'area, in acqua o sul terreno, producono negli esseri viventi lesioni di varia natura, tali da inficiare, permanentemente, la salute dell'organismo umano. Tali sostanze si suddividono in asfissianti (cloro, bromo, perossido di azoto), tossiche (acido cianidrico), vescicatorie (iprite), nervine, irritanti (cloroacetofenone), come i gas usati per i lacrimogeni;

il segretario generale della Silp CGIL, Claudio Giardullo, in una intervista a Rai News 24 del 22 luglio 2011 ha ribadito, ricordando gli episodi del G8 del 2001, i disordini durante le manifestazioni studentesche a Roma, i recenti scontri in Val di Susa con i manifestanti No Tav, la pericolosità dell'impiego dei gas CS anche per la salute degli stessi agenti di polizia. Rimarcando il concetto insito nel principio di prevenzione, ha auspicato l'adozione di una politica di condotta cautelativa per quanto riguarda la gestione di una questione così controversa, nonché l'adozione, anche in virtù dei progressi scientifici e della ricerca, di altri sistemi alternativi all'uso del gas CS;

diversi studi scientifici e universitari, nazionali e internazionali, inchieste e testimonianze dirette denunciano da decenni l'impatto devastante di questo composto per la salute pubblica -:

se i Ministri interrogati non ritengano necessario e doveroso adottare tutte le misure necessarie a garantire che, per il mantenimento dell'ordine pubblico, non siano impiegate sostanze tossiche e nocive per la salute, sia degli agenti, che dei cittadini, a partire dalla messa al bando immediata del gas CS;

se non ritengano necessario che gli agenti di polizia siano adeguatamente equipaggiati ed addestrati all'utilizzo di tecniche non letali per il controllo della folla e che siano soggetti a rigide norme sull'uso di tali tecniche e ad un rigoroso sistema di individuazione delle responsabilità;

se non ritengano indispensabile intraprendere la revisione e, dove necessario, la modifica di tutti i regolamenti e delle modalità di addestramento sull'uso dei gas lacrimogeni per le forze dell'ordine, in modo da garantire chiarezza e conformità con gli standard internazionali minimi e al fine di tutelare, nella misura più ampia possibile, la vita, l'integrità fisica e la sicurezza delle persone.
(4-12970)

Atto Camera Interpellanza 2-01174 presentata da AMALIA SCHIRRU lunedì 1 agosto 2011, seduta n.510


Atto Camera

Interpellanza 2-01174
presentata da
AMALIA SCHIRRU
lunedì 1 agosto 2011, seduta n.510

La sottoscritta chiede di interpellare il Ministro della difesa, il Ministro degli affari esteri, per sapere - premesso che:

l'Italia ha ratificato la convenzione sulla proibizione delle armi chimiche nel 1995 con la legge n. 496, poi modificata ed integrata dalla legge 4 aprile 1997, n. 93. Le due leggi hanno identificato nel Ministero degli affari esteri l'autorità nazionale tenuta a sovrintendere e coordinare le complesse misure per l'applicazione della convenzione e del trattato sul territorio nazionale;

i gas lacrimogeni sono usati dalle forze di polizia di tutto il mondo per controllare manifestazioni di violenza collettiva (o per reprimere e disperdere manifestazioni di protesta non autorizzate): per questo scopo si usano sotto forma di candelotti lacrimogeni;

fra le molte sostanze lacrimogene impiegate, le più usate sono tre: orto-cloro-benzal malonitrile (gas CS), dibenzen(b,f)-1,4-ossiazepina (gas CR), cloroacetofenone (gas CN);

dal nome dei chimici Carson e Stoughton che lo sintetizzarono, il gas CS bandito dal protocollo di Ginevra del 1925 come «arma chimica» paradossalmente fa parte degli strumenti per il controllo delle masse in base alla Convenzione del 1993;

dal 1928, anno in cui fu sintetizzato dai due ricercatori, questo composto chimico è stato adottato come ingrediente dei candelotti lacrimogeni da diverse forze di polizia: negli Stati Uniti, in Palestina, in Perù, in Malaysia e in Italia; massicciamente, lo si ricorda, nel 2001 al G8 di Genova, dove furono sparati oltre seimila candelotti nella due giorni di guerriglia che infuriò nel capoluogo ligure;

il libro La sindrome di Genova (Fratelli Prilli Editori, 141 pagine) ricorda come, da quella vicenda, nacque una vera e propria campagna, approdata in Parlamento e nelle aule di giustizia, per evitare che il gas CS continui ad essere un'arma di ordine di pubblico. Secondo quanto sostenne anche il senatore Martone ormai 10 anni fa, il CS è esplicitamente un'arma da guerra come dimostra il fatto che le voci di export della ditta produttrice, la Simad spa, rientrano nell'obbligo di denuncia al Parlamento, regolato dalla legge n. 185 del 1990 (da la Nuova Sardegna del 9 novembre 2002, «A Genova guerra chimica» di Emanuele Giordana);

nel rapporto di Amnesty International «Durante e dopo il summit G8, Genova, luglio 2001 (aggiornamento del documento EUR 01/002/2002)» si legge: «Nel giugno 2002 circa 10 dimostranti hanno sporto formale denuncia, accompagnata da referti medici, affermando di soffrire effetti a lungo termine (danni a polmoni, gola ed epidermide) a causa dell'esposizione al gas CS. Amnesty International ritiene che una revisione indipendente dell'impiego di agenti chimici da parte delle forze dell'ordine deve consentire l'introduzione, laddove appropriato, di rigorose linee guida regolanti l'uso di tali metodi, nonché di idonei strumenti di controllo per mantenerle aggiornate e garantirne l'osservanza»;

il gas CS fa parte dell'equipaggiamento delle forze di polizia italiane dal 1991, con il decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 1991, n. 359, (regolamento che stabilisce i criteri per la determinazione dell'armamento in dotazione all'amministrazione della pubblica sicurezza e al personale della polizia di Stato che espleta funzioni di polizia), il quale all'articolo 12, comma 2, recita: «gli artifici sfollagente si distinguono in artifici per lancio a mano e artifici per lancio con idoneo dispositivo o con arma lunga. Entrambi sono costituiti da un involucro contenente una miscela di CS o agenti similari, ad effetto neutralizzante reversibile»;

in base alla legge 18 aprile 1975, n. 110 (norme integrative della disciplina vigente per il controllo delle armi, delle munizioni e degli esplosivi), articolo 1, si stabilisce che «Agli effetti delle leggi penali, di quelle di pubblica sicurezza e delle altre disposizioni legislative o regolamentari in materia sono armi da guerra le armi di ogni specie che, per la loro spiccata potenzialità di offesa, sono o possono essere destinate al moderno armamento delle truppe nazionali o estere per l'impiego bellico, nonché le bombe di qualsiasi tipo o parti di esse, gli aggressivi chimici, i congegni bellici micidiali di qualunque natura, le bottiglie o gli involucri esplosivi o incendiari.». Ciò classifica i gas CS come armi da guerra di terza categoria, ossia «armi chimiche»; infatti, la vigente regolamentazione in materia include in questa categoria tutti i gas, i liquidi e i solidi, che, diffusi nell'area, in acqua o sul terreno, producono negli esseri viventi lesioni di varia natura, tali da inficiare, permanentemente, la salute dell'organismo umano. Tali sostanze si suddividono in asfissianti (cloro, bromo, perossido di azoto), tossiche (acido cianidrico), vescicatorie (iprite), nervine, irritanti (cloroacetofenone), come i gas usati per i lacrimogeni;

il segretario generale della Silp CGIL, Claudio Giardullo, in una intervista a Rai News 24 del 22 luglio 2011 ha ribadito, ricordando gli episodi del G8 del 2001, i disordini durante le manifestazioni studentesche a Roma, i recenti scontri in Val di Susa con i manifestanti No Tav, la pericolosità dell'impiego dei gas CS anche per la salute degli stessi agenti di polizia. Rimarcando il concetto insito nel principio di prevenzione, ha auspicato l'adozione di una politica di condotta cautelativa per quanto riguarda la gestione di una questione così controversa, nonché l'adozione, anche in virtù dei progressi scientifici e della ricerca, di altri sistemi alternativi all'uso del gas CS;

diversi studi scientifici e universitari, nazionali e internazionali, inchieste e testimonianze dirette denunciano da decenni l'impatto devastante di questo composto per la salute pubblica -:

se i Ministri interpellati non ritengano necessario e doveroso adottare tutte le iniziative necessarie a garantire che, per il mantenimento dell'ordine pubblico, non siano impiegate sostanze tossiche e nocive per la salute dei cittadini e degli stessi agenti, a partire dalla messa al bando immediata del gas CS;

se non ritengano di assumere iniziative affinché gli agenti di polizia siano adeguatamente equipaggiati ed addestrati all'utilizzo di tecniche non letali per il controllo della folla e siano soggetti a rigide norme sull'uso di tali tecniche e ad un rigoroso sistema di individuazione delle responsabilità;

se non ritengano indispensabile intraprendere la revisione di tutti i regolamenti e delle modalità di addestramento sull'uso dei gas lacrimogeni per le forze dell'ordine, in modo da garantire chiarezza e conformità con gli standard internazionali minimi e al fine di tutelare, nella misura più ampia possibile, la vita, l'integrità fisica e la sicurezza delle persone.

(2-01174) «Schirru».

Gazzetta Ufficiale - 4ª Serie Speciale - Concorsi n. 64 del 12-8-2011

MINISTERO DELLA DIFESA DIREZIONE GENERALE PER IL PERSONALE MILITARE CONCORSO (scad. 12 settembre 2011) Concorso, per titoli, per il reclutamento straordinario di 138 unita' nel ruolo dei volontari in servizio permanente della Marina militare nel Corpo delle capitanerie di porto. (GU n. 64 del 12-8-2011 )


MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI DECRETO 26 luglio 2011 Modifiche al decreto 31 gennaio 2011 in materia di modalita' di trasmissione della certificazione medica per il rinnovo e il rilascio di patente di guida. (11A10678) (GU n. 187 del 12-8-2011 )

IL CAPO DEL DIPARTIMENTO PER I TRASPORTI LA NAVIGAZIONE ED I SISTEMI INFORMATIVI E STATISTICI Visto il decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e successive modificazioni ed integrazioni, di seguito denominato «Codice della strada» ed in particolare l'art. 119, come da ultimo modificato dall'art. 23 della legge 29 luglio 2010, n. 120; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495, e successive modificazioni ed integrazioni, recante «Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada", ed in particolare l'art. 331; Visto il decreto a propria firma del 31 gennaio 2011, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 38 del 16 febbraio 2011, recante «Modalita' di trasmissione della certificazione medica per il conseguimento e il rinnovo della patente di guida», di seguito denominato «Decreto direttoriale 31 gennaio 2011»; Considerata la necessita' di implementare la casistica delle comunicazioni di cui all'art. 1, comma 3, del predetto decreto al fine di ricomprendere anche le ipotesi di inibizione pro-tempore dell'attivita' istituzionale dei medici appartenenti alle stesse strutture o corpi, dalla quale derivi - a qualunque titolo, ivi compresa se del caso l'aspettativa - la sospensione temporanea della funzione certificatoria, nonche' la cessazione di tale inibizione; Ritenuto opportuno, per maggiore chiarezza interpretativa, riformulare in parte l'art. 3, comma 1, dello stesso decreto si' da definire la fattispecie dei medici che abbiano fatto parte delle commissioni mediche locali riproponendo in modo pedissequo la previsione di cui all'art. 119, comma 2, ultimo periodo, del codice della strada; Ritenuto necessario dettare criteri uniformi per l'apposizione del codice di identificazione sulle certificazioni mediche rilasciate dai medici di cui all'art. 119, comma 2, del codice della strada, in sede di rinnovo di validita' dei titoli abilitativi alla guida, al fine di semplificarne ed ottimizzarne le procedure di acquisizione da parte del competente ufficio del centro elaborazione dati della direzione generale per la motorizzazione; Considerata infine l'opportunita' di prorogare il termine del 31 agosto 2011, previsto dall'art. 6, comma 3, del piu' volte citato decreto, al fine di garantire una piena efficienza del servizio reso dai medici appartenenti alle amministrazioni e corpi di cui all'art. 1 del medesimo decreto, accordando agli stessi medici un maggior tempo per l'acquisizione del codice di identificazione; Decreta: Art. 1 Modifiche all'art. 1 del decreto direttoriale 31 gennaio 2011 1. All'art. 1, comma 3, del decreto direttoriale 31 gennaio 2011, dopo le parole: «al centro elaborazione dati della direzione generale per la motorizzazione» sono aggiunte le seguenti: «, per il tramite dell' ufficio della motorizzazione competente per territorio,» ed e' aggiunto infine il seguente periodo: «Le predette amministrazioni e corpi comunicano altresi', con la medesima modalita', al centro elaborazione dati della direzione generale per la motorizzazione situazioni di inibizione pro-tempore dell'attivita' istituzionale dei propri medici, dalla quale derivi, a qualunque titolo, la sospensione temporanea della funzione certificatoria, nonche' la cessazione di tale inibizione.».
Art. 2 Modifiche all'art. 3 del decreto direttoriale 31 gennaio 2011 1. All'art. 3, comma 1, del decreto direttoriale 31 gennaio 2011, le parole «negli ultimi cinque anni» sono sostituite da: «per almeno cinque anni».
Art. 3 Introduzione dell'art. 3-bis al decreto direttoriale 31 gennaio 2011 1. Nel decreto direttoriale 31 gennaio 2011, dopo l'art. 3 e' inserito il seguente: «Art. 3-bis (Apposizione e dimensioni del codice di identificazione sulle certificazioni utili ai rinnovi di validita' di titoli abilitativi alla guida). - 1. All'atto del rilascio del certificato medico di cui all'art. 331, comma 1, lettera a), conforme al modello IV.4, che vale comunicazione al centro elaborazione dati della direzione generale per la motorizzazione in caso di conferma di validita' dei titoli abilitativi alla guida, il codice di identificazione e' apposto alla sinistra del campo "generalita', qualifica, e firma del sanitario" in uno spazio di dimensioni pari a 3 cm di lunghezza ed a 1 cm di altezza.».  
Modifiche all'art. 6 del decreto direttoriale 31 gennaio 2011 1. All'art. 6, comma 3, del decreto direttoriale 31 gennaio 2011, le parole «Fino alla data del 31 agosto 2011» sono sostituite dalle seguenti: «Fino alla data del 15 febbraio 2012». Il presente decreto e' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana ed entra in vigore il settimo giorno successivo alla sua pubblicazione. Roma, 26 luglio 2011 Il Capo dipartimento: Fumero

DECRETO LEGISLATIVO 7 luglio 2011, n. 136 Attuazione della direttiva 2008/106/CE concernente i requisiti minimi di formazione per la gente di mare. (11G0175) (GU n. 185 del 10-8-2011 - Suppl. Ordinario n.187) note: Entrata in vigore del provvedimento: 25/08/2011


MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI DECRETO 10 maggio 2011 Norme concernenti i dispositivi supplementari di aderenza per gli pneumatici degli autoveicoli di categoria M1, N1, O1 e O2. (11A10672) (GU n. 185 del 10-8-2011 )

IL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI Visto l'articolo 72, comma 12, del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 e successive modificazioni ed integrazioni, di seguito denominato «Codice della Strada»; Vista la direttiva 94/78/CE della Commissione, del 21 dicembre 1994, recepita con decreto del Ministro dei trasporti e della navigazione del 18 agosto 1995, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 1° settembre 1995, n. 204, successivamente rettificato con decreto del Ministro dei trasporti e della navigazione del 23 febbraio 1996, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 22 marzo 1996, n. 69, che prevede talune prescrizioni dimensionali dei parafanghi dei veicoli della categoria M1 atti a garantirne la compatibilita' con l'uso delle catene da neve; Visto l'articolo 122, comma 8, del decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495 recante «Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada»; Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 13 marzo 2002, recante norme concernenti le catene da neve destinate all'impiego sui veicoli della categoria M1; Considerata la necessita' di adeguare le prescrizioni del decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti del 13 marzo 2002, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 11 aprile 2002, n. 85, al progresso ed all'evoluzione della tecnica; Espletata con notifica la procedura di informazione in materia di norme e regole tecniche prevista dalla legge 21 giugno 1986, n. 317, modificata ed integrata dal decreto legislativo 23 novembre 2000, n. 427 di attuazione delle direttive 98/34/CE e 98/48/CE; Adotta il seguente decreto: Art. 1 1. I dispositivi supplementari di aderenza per gli pneumatici degli autoveicoli delle categorie M1 , N1, O1 e O2, devono essere costruiti a regola d'arte per assicurare la sicurezza nella circolazione stradale degli autoveicoli sui quali sono utilizzati. 2. Si presumono costruiti a regola d'arte i dispositivi conformi alla norma UNI 11313. 3. La valutazione di conformita' alla norma UNI 11313 e' effettuata da un organismo di certificazione accreditato in conformita' al Regolamento (CE) 765/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 luglio 2008, ed e' attestata dalla apposizione del marchio di conformita' UNI, da parte del fabbricante.
Art. 2 1. I dispositivi supplementari di aderenza legalmente fabbricati e commercializzati o legalmente commercializzati in uno Stato membro dell'Unione europea o in Turchia ovvero legalmente fabbricati in uno degli Stati firmatari dell'Associazione europea di libero scambio (EFTA), parte contraente dell'accordo sullo spazio economico europeo (SEE), possono essere immessi in commercio ed utilizzati se garantiscono, anche attraverso adeguati mezzi di attestazione, un livello di sicurezza nella circolazione stradale, di affidabilita' e di informazione dell'utilizzatore equivalente a quello disposto dall'articolo 1. 2. Nel caso di dispositivi di cui al comma 1 per i quali non e' prevista la presenza di un marchio di conformita', essi devono essere muniti di altro mezzo che ne dimostri ed attesti l'idoneita' all'uso cui essi sono destinati e corredati con documenti atti a garantirne l'affidabilita' ed i livelli di informazione per l'utente equivalenti a quelli di cui all'articolo 1. 3. I dispositivi conformi alla norma austriaca ÖNORM V5117 soddisfano i requisiti di cui ai commi precedenti. 4. L'equivalenza dei livelli di sicurezza, affidabilita' ed informazione per l'utilizzatore, garantiti dai dispositivi di cui al presente articolo, e' valutata dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti applicando le procedure previste dal Regolamento (CE) n. 764/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio del 9 luglio 2008.
Art. 3 1. Sino al 31 marzo 2013, in alternativa alle prescrizioni del presente decreto, possono essere posti in commercio i dispositivi supplementari di aderenza conformi al decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 13 marzo 2002. 2. A decorrere dal 1° aprile 2013, e' abrogato il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, 13 marzo 2002. Il presente decreto e' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 10 maggio 2011 Il Ministro: Matteoli Registrato alla Corte dei conti il 16 giugno 2011 Ufficio controllo atti Ministeri delle infrastrutture ed assetto del territorio, registro n. 10, foglio n. 192

14 agosto 2011 ore 23,30 - fuochi d'artificio ferragostani























RUBAVA CARBURANTE PER ANDARE IN VACANZA, ARRESTATO A ROMA


RUBAVA CARBURANTE PER ANDARE IN VACANZA, ARRESTATO A ROMA

(ANSA) - ROMA, 15 AGO - - Una pattuglia congiunta di
carabinieri delle stazioni Monteverde Nuovo e Bravetta ha
arrestato la scorsa notte a Roma un uomo di 48 anni che rubava
carburante da alcuni mezzi parcheggiati. Si e' giustificato
dicendo che gli serviva per poter andare in vacanza.
I militari, transitando in via Silvestri, nei pressi di Villa
Pamphili, hanno notato il ladro mentre con un tubo e una tanica
svuotava il serbatoio di un autocarro dell'Ama per la raccolta
rifiuti. Il 'vampiro' di carburante, gia' noto alle forze
dell'ordine, e' stato bloccato e trovato in possesso di altri 4
contenitori pieni di carburante per un totale di 60 litri,
custoditi all'interno di una Fiat Uno rubata.
In attesa del processo per direttissima l'uomo e' stato
condotto a Regina Coeli. Dovr… rispondere anche della
ricettazione dell'auto. Il carburante Š stato recuperato e
restituito, mentre i contenitori, i tubi di gomma e
l'autovettura sono stati sequestrati.(ANSA).

COM-LAL
15-AGO-11 09:36 NNNN

MANOVRA: CASINI, COSI' E' UNA STANGATA INIQUA INVOTABILE

MANOVRA: CASINI, COSI' E' UNA STANGATA INIQUA INVOTABILE
SE CAMBIA NEL PROFONDO NOI CI SIAMO,NO A CONTRIBUTO SOLIDARIETA'
(ANSA) - ROMA, 15 AGO - ''Per noi e' invotabile, non e' nel
novero delle cose possibili.: chiede sacrifici al ceto medio e
alle famiglie'', e a chi nella ''vita non ha mai evaso dieci
lire''. Lo sostiene il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini
che in un'intervista al Corriere della Sera chiede modifiche
alla manovra, definendola ''iniqua''. Quindi, osserva, ''se il
governo vuole la collaborazione dell'Udc del Terzo polo, va
cambiata profondamente'' e si arrivera' ''a un voto diverso dal
no, che potrebbe essere solo l'astensione''.
I punti da modificare - ''lavoreremo a colpi di emendamenti
gia' al Senato'', dice - sono chiari nei pensieri di Casini:
'spazzare' via ''il contributo di solidarieta''' - ritenuto
''una tassa che renda equa la patrimoniale'' - e salvaguardare
la ''platea del ceto medio''. Si potrebbe poi inserire ''la
riforma delle pensioni'' e alzare l'Iva. Quanto ai tagli ai
costi della politica, il leader dell'Udc si chiede come si
possano ancora sottrarre ''risorse per la sicurezza dei militari
impegnati in missioni di pace'', mentre ''i tagli agli enti
locali, poi, ricadono tutti sul sociale'' con le regioni che
dovranno alzare le aliquote e imporre altre tasse locali. Ma,
rivela, ''ci sono cose che abbiamo apprezzato'' come le
liberalizzazioni e la tassazione delle rendite al 20%,
l'accorpamento dei comuni; mentre sulle province ''fa ridere''
che, per esempio, in Liguria resti solo Genova.
Pier Ferdinando Casini dice di non essere ''appassionato dei
contrasti tra Berlusconi e Tremonti'', che gli sembrano ''i
ladri di Pisa che litigano di giorno e rubano insieme di
notte''. Chi pensa all'ostruzionismo''in una situazione di
questo tipo - spiega poi - e' semplicemente irresponsabile''. Ma
a chi pensa ad allargare la maggioranza, Casini risponde che e'
''una cosa ridicola. Il bilancio del governo e' fallimentare,
perche' dovremmo essere attratti dal baratro?''. Infine chiude
parlando del governo di larghe intese: ''E' l'unica prospettiva
seria per un Paese in queste condizioni''. (ANSA).

Y99-TR
15-AGO-11 08:27 NNNN

MANOVRA: BERSANI, FAR PAGARE CHI HA PATRIMONI IMMOBILIARI

MANOVRA: BERSANI, FAR PAGARE CHI HA PATRIMONI IMMOBILIARI
GOVERNO TRANSIZIONE PER EMERGENZA E CAMBIARE LEGGE ELETTORALE
(ANSA) - ROMA, 15 AGO - Pronto a confrontarsi con tutte le
forze, Pier Luigi Bersani, intervistato da Repubblica, annuncia
un pacchetto di emendamenti per cambiare la manovra con
l'obiettivo di ''far pagare a chi evade e a chi non ha ancora
pagato nulla come i possessori dei grandi patrimoni
immobiliari''.
Sullo sfondo della crisi, le 'prove' per un ''governo di
transizione'' per avere ''un altro volto'' diverso ''da quello
di Berlusconi per presentarsi al mondo'' anche perche' questo
''governo non ha piu' nessuna credibilita'''. Quello che serve
e' ''un governo di transizione per affrontare l'emergenza e
cambiare la legge elettorale''. Il premier - afferma Bersani -
questa volta non intende porre la fiducia e ''non perche' vuole
dialogare con me, ma perche' ha problemi seri a casa sua. Resta
il fatto che la manovra e' ingiusta sul piano sociale e
recessiva sul piano economico''. A essere colpiti sono ''chi
paga l'Irpef'' e ''i servizi di base''.
Le nostre proposte, dice Bersani, ''stanno in piedi'' come
la misura una tantum per far pagare il 20% ai capitali rientrati
dall'estero. ''Stimiamo di ricavare - aggiunge - non meno di 15
miliardi da destinare alla crescita e al lavoro''. E poi la
tracciabilita' dei pagamenti, norme antievasione, dismissioni
patrimonio pubblico, e infine ''l'introduzione di una imposta
molto progressiva sui patrimoni immobiliari rilevanti a partire
da una determinata soglia'', che esiste ''in tutti i Paesi'' e
che proponiamo ''con larghe esenzioni''.
Sulle pensioni afferma di essere ''sicuramente d'accordo'' ad
aumentare l'eta' effettiva ma ''con meccanismi volontari e di
convenienza''; mentre accendere la ''miccia'' dell'articolo 18
sembra essere ''una cosa pazzesca''. Infine parla di ''dovere''
l'aver informato il capo dello Stato della nomina di Vittorio
Grilli alla Banca d'Italia. (ANSA).

Y99-TR
15-AGO-11 09:28 NNNN

MANOVRA: ANPI, GIU' LE MANI DA FESTIVITA' LAICHE

MANOVRA: ANPI, GIU' LE MANI DA FESTIVITA' LAICHE



14/08/2011 23:29


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MANOVRA: ANPI, GIU' LE MANI DA FESTIVITA' LAICHE
(ANSA) - ROMA, 14 AGO - Non piace all'associazione nazionale
partigiani italiani(Anpi) la misura della manovra del governo
che prevede l'accorpamento di alcune feste "non concordatarie"
nella domenica pi��014 vicina oppure al luned�.
''Ancora una volta saremmo di fronte ad una misura di
scarsissima efficacia e poco corrispondente all'equit��026 e alla
ragionevolezza, sempre necessarie quando si richiedono
sacrifici'', dichiara l'Anpi.
''Il provvedimento, guarda caso - sottolinea l'associazione -
riguarderebbe le uniche festivit��026 laiche sopravvissute (25
aprile, 1 maggio, 2 giugno), dotate di grande significato
storico e di notevolissima valenza politica e sociale''.
Per questo ''l'Anpi, portatrice e sostenitrice dei valori che
quelle festivit��026 rappresentano, non pu��022 che manifestare la
propria, vivissima preoccupazione e chiedere con forza un
ripensamento che escluda misure di questo genere, prevedendone
altre che siano fornite di sicura e pacifica efficacia, non
contrastino con valori storico-politici da tempo consolidati e
soprattutto corrispondano a criteri di equit��026 politica e
sociale".
(ANSA).
AU
14-AGO-11 19:20 NNNN
 

Accesso anticipato al pensionamento per il lavoratori addetti alle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti Prime indicazioni operative dalla Circolare n. 22 del 10 agosto 2011

La Cgil boccia la manovra

In un documento il sindacato definisce il provvedimento 'depressivo': 'Condanna il paese alla recessione e alla disgregazione sociale" per il suo tratto di iniquità (link al sito dell'autore)

domenica 14 agosto 2011

SOS obesità e cibi grassi, scoperto filo rosso con diabete

SOS OBESITA' E CIBI GRASSI, SCOPERTO FILO ROSSO CON DIABETE
(EMBARGO ALLE 19,00 DI OGGI)
(ANSA) - ROMA, 14 AGO - Identificato il 'filo rosso' che lega
l'obesita' e le diete eccessivamente ricche di grassi all'
aumento dei casi di diabete.
La dimostrazione arriva da una ricerca pubblicata sulla
rivista Nature Medicine dall'equipe di Jamey Marth della
University of California, Santa Barbara.
In particolare e' emerso che l'eccesso di grassi altera il
buon funzionamento dei sensori pancreatici dello zucchero nel
sangue e dei trasportatori molecolari che permettono ai tessuti
di assorbire lo zucchero dopo un pasto, quando la glicemia del
sangue aumenta. In sostanza, questo eccesso di grassi 'spegne'
la capacita' del pancreas di tenere sotto controllo la glicemia,
ovvero sentire la concentrazione dello zucchero nel sangue, e di
indurne l'assorbimento da parte dei tessuti tramite
trasportatori molecolari.
Secondo quanto osservato dagli scienziati, una dieta troppo
ricca di grassi riduce la funzione della molecola GnT-4a
glicosiltransferasi, un enzima cruciale per regolare il
trasporto degli zuccheri dal sangue ai tessuti. Ripristinando la
funzione di questo enzima in topolini alimentati con una dieta
ricca di grassi si puo' invece prevenire l'esordio del diabete.
Gli esperti Usa pensano che la scoperta di questo meccanismo
molecolare potra' condurre alla ideazione di nuove molecole a
scopo preventivo e anche terapeutico contro il diabete.
Secondo gli ultimi dati, a livello globale il numero di
persone malate di diabete e' piu' che raddoppiato dal 1980 ad
oggi, passando da 153 a 347 milioni, soprattutto in America.
Dalle stime eseguite, per il 70% l'aumento dei casi in tre
decadi (precisamente dal 1980 al 2008) e' imputabile all'
invecchiamento generale della popolazione (il rischio diabete
sale con l'eta'), mentre per il 30% alle conseguenze di
scorretti stili di vita con al primo posto l'obesita'.
In Italia ci sono 3 milioni di malati di diabete. Da
considerare che nel nostro paese un adulto su tre e' in
sovrappeso, uno su dieci e' obeso e un bambino di 8-9 anni su
tre e' obeso o in sovrappeso. (ANSA).

Y27-GU
14-AGO-11 16:46 NNNN

SENZA PATENTE A 160 ALL'ORA, BLOCCATI 6 RAGAZZI, 2 MINORENNI

SENZA PATENTE A 160 ALL'ORA, BLOCCATI 6 RAGAZZI, 2 MINORENNI
A TARQUINIA GIOVANISSIMI FORZANO POSTO BLOCCO CC, DENUNCIATI
(ANSA) - TARQUINIA (VITERBO), 14 AGO - Hanno forzato un posto
di blocco dei carabinieri e sono fuggiti ad altissima velocita'
lungo la strada Litoranea a Tarquinia, in provincia di Viterbo.
I militari per riuscire a fermarli sono arrivati a raggiungere
la velocita' di circa 160 chilometri orari. Dopo alcuni minuti
l'auto e' stata bloccata e i carabinieri sono rimasti
sconcertati vedendo scendere sei giovanissimi ragazzi, due dei
quali minorenni. Nessuno di loro aveva la patente di guida.
Il conducente, residente a Corchiano, e' stato denunciato per
fuga e guida senza patente. L'auto che aveva preso all'insaputa
dei genitori, e' stata sequestrata. I minorenni sono stati
affidati alle rispettive famiglie.
Nell'ambito dei servizi predisposti per Ferragosto, gli
stessi carabinieri hanno controllato 70 veicoli, ritirando tre
patenti e due libretti di circolazione. Hanno inoltre
sequestrato due auto e un motociclo e contestate 15
contravvenzioni al codice della strada. Infine, due persone sono
state denunciate per guida in stato di ebbrezza. (ANSA).

YJ6-ST
14-AGO-11 17:03 NNNN

Crisi/Vendola a opposizione:Basta con la responsabilità nazionale Aperture Di Pietro alla manovra?"Anche lui in teatrino politica"

Crisi/Vendola a opposizione:Basta con la responsabilità nazionale
Aperture Di Pietro alla manovra?"Anche lui in teatrino politica"

Roma, 14 ago. (TMNews) - "Le opposizioni parlamentari la smettano
di parlare di responsabilità nazionale e di senso dello Stato.
L`unica responsabilità che dobbiamo sentire oggi è difendere la
vita e i diritti di milioni di famiglie". In un'intervista
all'Unità, il presidente di Sel, Nichi Vendola, prende le
distanze dalle esortazioni del Pd a creare un nuovo governo senza
passare per le elezioni.

E se l`invito alla responsabilità arriva anche dal Quirinale,
Vendola rispode: "Il presidente Napolitano ha interpretato il
senso dello Stato anche come un ruolo di surroga rispetto al
governo, è stato il garante di un Paese in cui le istituzioni di
governo davano prove indecorose. Per me il senso dello Stato
significa una contestazione radicale della crudeltà sociale di
questa manovra".

Quanto al merito delle proposte, per il leader di Sinistra e
Libertà vanno convocati i "ceti possidenti e aprendo una vera
anagrafe delle ricchezze per recuperare le risorse, centinaia di
miliardi, da quell`area di illegalità che è stata coccolata e
incoraggiata dal centrodestra".

Infine, Vendola ne ha anche per Di Pietro, che a sorpresa
potrebbe votare sì alla manovra se il governo accogliesse alcune
proposte dell'Idv. "Non mi pare un`analisi concreta - dice il
governatore pugliese - ma un posizionamento nel teatrino della
politica. Non vorrei che i più a sinistra di tutti fossero
Alemanno e Formigoni". Infine, sullo sciopero annunciato dalla
Cgil: "Gli scioperi sono sempre stati uno strumento di
costruzione della coesione sociale".

Red/Mau

141602 ago 11


''I cittadini chiedono al Governo il taglio dei costi della politica ed il Governo invece taglia sulla sicurezza e sulla legalita'''

MANOVRA: SILP-CGIL, GOVERNO TAGLIA PREFETTURE E SICUREZZA
'RISCHIO CONSEGNA A MAFIE PEZZI LEGALITA' E DEMOCRAZIA'
(ANSA) - ROMA, 14 AGO - ''I cittadini chiedono al Governo il
taglio dei costi della politica ed il Governo invece taglia
sulla sicurezza e sulla legalita'''. Lo denuncia Claudio
Giardullo, segretario generale del sindacato di polizia
Silp-Cgil, commentando il decreto legge sulla manovra.
''E lo fa - sostiene Giardullo - in misura doppia perche'
taglia per l'ennesima volta le risorse delle forze di polizia e
taglia anche le strutture della Pubblica Sicurezza sul
territorio come le prefetture, mentre aspettiamo chiarimenti dal
ministro Maroni sulle questure''.
''Il punto - sottolinea il segretario del Siolp - e' che le
mafie non sono vincolate ad alcuna norma sulla competenza
territoriale mentre per lo Stato sbagliare sulla sua presenza
nel territorio vorrebbe dire consegnare alle mafie pezzi della
nostra legalita' e della nostra democrazia''.
''Non vorremmo inoltre - aggiunge - che qualcuno, per calcolo
politico, mirasse a spostare di fatto le competenze dei prefetti
ai sindaci con scusa dei tagli. Ma di fronte a questa evenienza
- conclude Giardullo - siamo certi che le forze di opposizione e
gli organi di garanzia costituzionale, capo dello Stato in
testa, non consentirebbero uno stravolgimento della nostra legge
fondamentale''. (ANSA).

NE
14-AGO-11 16:38 NNNN

MANOVRA: FILLEA, INIQUA E DANNOSA, PRONTI A MOBILITAZIONE

MANOVRA: FILLEA, INIQUA E DANNOSA, PRONTI A MOBILITAZIONE =

Roma, 14 ago. - (Adnkronos) - ''Per quanto ci riguarda, tenendo
aperto il filo del confronto con Cisl e Uil, questa manovra va
contrastata con ogni mezzo e con tutti gli strumenti di mobilitazione
di cui disponiamo, nessuno escluso''. Ad affermarlo in una nota e'
Walter Schiavella, il segretario generale della Fillea Cgil.

''Avevamo chiesto provvedimenti per rilanciare gli investimenti
su infrastrutture prioritarie, difesa del territorio e recupero
urbano, trasparenza e legalita' nel mercato, e soprattutto piu'
regolarita' nel lavoro. La risposta del Governo -rileva il
sindacalista- e' stata zero investimenti e una mazzata definitiva agli
enti locali che blocchera' ulteriormente investimenti e pagamenti, il
ripristino tardivo e insufficiente di norme sulla tracciabilita' che
cosi' definite sono inefficaci in un settore frammentato e con alta
propensione all'evasione fiscale, ed un ennesimo intervento ideologico
e a gamba tesa sull'autonomia delle parti sociali e sulle relazioni
industriali in direzione dell'attacco al contratto nazionale, che in
un settore come l'edilizia e' l'unica garanzia di regolazione del
mercato''.

Per Schiavella l'introduzione della norma contro il caporalato,
che contiene parte delle richieste avanzate dae Fillea e Flai Cgil con
la campagna stop-caporalato e' ''l'unico provvedimento utile ma nel
contesto di una manovra cosi' iniqua, dannosa ed inutile per il paese,
rischia di avere il sapore della beffa''. Di fronte ad una manovra
cosi' pesante per il paese e cosi' vuota di risposte per il settore
delle costruzioni ''ci aspettiamo coerenza nei giudizi e nelle azioni
conseguenti da parte di quelle associazioni datoriali che spesso hanno
condiviso con noi analisi e proposte'', conclude.

(Sec/Ct/Adnkronos)
14-AGO-11 14:29

NNNN

MANOVRA: CAMUSSO, VERSO SCIOPERO GENERALE,DECISIONE IL 23

MANOVRA: CAMUSSO, VERSO SCIOPERO GENERALE,DECISIONE IL 23INVITO A CIL E UIL, SACCONI VUOL FAR SALTARE CONTRATTO NAZIONALE
(ANSA) - ROMA, 14 AGO - La Cgil si avvia allo sciopero
generale contro la manovra economica del governo che giudica
''iniqua'': lo ''conferma'', in un'intervista a Repubblica, il
segretario del sindacato, Susanna Camusso, annunciando che ''il
23 agosto ci sara' una riunione straordinaria'' per ''decidere
la data della mobilitazione''. E la proposta sara' estesa anche
a Cisl e Uil perche' ''a lavoratori e pensionati si chiedono
sacrifici al di sopra delle proprie possibilita'''.
Secondo la Cgil la manovra da una parte 'parla solo a chi le
tasse le paga gia'', dall'altra ''i tagli agli Enti locali
mettono in discussione le prestazioni ai cittadini, e in
particolare ai piu' deboli''.
''E' come se questo governo, o qualche suo ministro, anziche'
porsi il problema di come tirare fuori dai guai il Paese,
approfittasse della situazione per esercitare una sorta di
vendetta nei confronti di chi lo ha contrastato''.
Susanna Camusso dice che ''non c'e' stato alcun trasferimento
in legge dell'accordo con la confindustria sulla contrattazione
e la democrazione sindacale''. ''No, no e no - sottolinea - il
governo ha fatto un'altra cosa: ha stravolto quell'intesa. Cosi'
vuol far saltare a pie' pari il contratto nazionale. Qui c'e' la
volonta' di qualcuno - che il segretario della Cgil individua
nel ministro Sacconi - di affermare la sua tesi, secondo cui si
puo' fare a meno del contratto nazionale''.
Susanna Camusso non fa previsioni su cosa accadra' martedi'
prossimo alla riapertura della borsa: ''non voglio pensarci -
osserva - sono preoccupata. Spero comunque che l'Italia non sia
sottoposta a una nuova ondata speculativa''. (ANSA).

Y99-TR
14-AGO-11 09:57 NNNN

MANOVRA: CAMUSSO, SARA' SCIOPERO GENERALE; CISL E UIL SI UNISCANO

MANOVRA: CAMUSSO, SARA' SCIOPERO GENERALE; CISL E UIL SI UNISCANO =
(AGI) - Roma, 14 ago. - Contro la manovra approvata dal governo
per la Cgil sara' sciopero generale, la data sara' decisa il 23
agosto e la confederazione chiedera' di partecipare anche a
Cisl e Uil. A dirlo e' il segretario generale, Susanna
Camusso, in un'intervista a 'La Repubblica'.
"Non vedo un altro modo per cambiare l'iniquita' di questa
manovra - spiega Camusso. Ancora una volta vengono colpiti i
piu' deboli e chi paga le tasse. Contro questa manovra andremo
allo scontro frontale: sciopero generale per il quale
chiederemo l'adesione anche a Cisl e Uil". La data della
mobilitazione sara' decisa in un incontro del 23 agosto, "una
riunione straordinaria dei segretari delle categorie e delle
strutture territoriali della Cgil".
Per la dirigente sindacale poi il governo ha stravolto il
senso dell'intesa firmata con Confindustria: "Cosi' vuol far
saltare a pie' pari il contratto nazionale". "L'accordo tra le
parti sociali - dice - e' stato una soluzione di equilibrio tra
le diverse posizioni, qui c'e' la volonta' di qualcuno di
affermare la sua tesi, secondo cui si puo' fare a meno del
contratto nazionale". Inoltre si e' messo a rischio l'articolo
18 dello Statuto: "I diritti dei lavoratori dipenderanno dalle
condizioni della propria azienda. C'e' il rischio concreto di
una proliferazione di accordi pirata, firmati da sindacati di
comodo". (AGI)
Ila
141016 AGO 11

Manovra/ Montezemolo: Meglio una patrimoniale sui ricchi

Manovra/ Montezemolo: Meglio una patrimoniale sui ricchi
Servirà un cambio di passo, ognuno faccia la sua parte

Roma, 14 ago. (TMNews) - "Quello del prelievo sui rediti oltre
90mila euro è uno scandalo puro e semplice (..) colpiscono chi
vive di stipendio e paga quasi il 50% di tasse, e vede persone
introno a sé che guadagnano molto di più dichiarando poco o
nulla. (..). Una cosa è chiedere un contributo di solidarietà a
me o a Berlusconi, una cosa è colpire un dirigente con famiglia a
carico". Lo dice il presidente di "Italia Futura", Luca Cordero
di Montezemolo, che critica la manovra del governo Berlusconi
sostenendo, in un'intervista al 'Corriere della Sera', che
sarebbe stato meglio "varare un'imposta una tantum sui patrimoni
superiori ai 5 o ai 10 milioni di euro, andando a colpire in
questo modo anche gli evasori".

Per il presidente della Ferrari ci sarà bisogno di "un cambio di
passo", senza "salvatori della patria", ma "ci son molte persone
perbene che vogliono impegnarsi, è necessaria una ricostruzione
anche etica". E alla domanda se si sta preparando, Montezemolo
risponde solo "Ognuno dovrà fare la sua parte nei diversi settori
della vita civile, solo così un Paese pieno di eccellenze potrà
risollevarsi".

red

141020 ago 11


MANOVRA: CAMUSSO, COLPITI PIU' DEBOLI E CHI PAGA TASSE, PRONTI A SCIOPERO = 'A LAVORATORI E PENSIONATI SACRIFICI AL DI SOPRA DELLE LORO POSSIBILITA''

MANOVRA: CAMUSSO, COLPITI PIU' DEBOLI E CHI PAGA TASSE, PRONTI A SCIOPERO =
'A LAVORATORI E PENSIONATI SACRIFICI AL DI SOPRA DELLE LORO
POSSIBILITA''

Roma, 14 ago. - (Adnkronos) - ''Dopo l'incontro con il governo
dissi una cosa precisa: se la manovra avesse avuto tratti di forte
iniquita' noi l'avremmo contrastata anche con lo sciopero generale.
Ora lo confermo. E aggiungo che il 23 agosto ci sara' una riunione
straordinaria dei segretari generali delle categorie e delle strutture
territoriali della Cgil per decidere la data della mobilitazione''. Ad
affermarlo e' il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso,
commentando la manovra annunciata dal Governo e aggiungendo che non
vede altro modo che lo sciopero ''per cambiare l'iniquita' di questa
manovra''. Uno sciopero che la Cgil proporra' anche alla Cisl e alla
Uil perche' ''a lavoratori e pensionati -spiega- si chiedono sacrifici
al di sopra delle loro stesse possibilita'''.

''Siamo assolutamente coscienti e convinti che sia purtroppo
necessario un intervento sui conti pubblici'' sottolinea la Camusso.
''C'era uno sforzo comune per provare a costruire un quadro differente
e soprattutto offrire una prospettiva al paese. E invece, per quel che
finora si e' potuto capire data la scarsezza delle informazioni da
parte del governo, questa manovra -rileva il leader della Cgil-
'parla' solo a chi le tasse le paga gia'''.

Per quanto riguarda l'eventuale giudizio degli investitori sulla
manovra martedi' alla riapertura dei mercati, Camusso non si
pronuncia: ''non voglio pensarci. Sono preoccupata. Spero comunque che
l'Italia non sia sottoposta a una nuova ondata speculativa''.

(Sec-Eca/Ct/Adnkronos)
14-AGO-11 10:33

NNNN

MANOVRA: VENDOLA, TREMONTI HA MANIPOLATO LA REALTA' PER 3 ANNI = LUI E' LA MALATTIA NON LA MEDICINA DELL'ITALIA

MANOVRA: VENDOLA, TREMONTI HA MANIPOLATO LA REALTA' PER 3 ANNI =
LUI E' LA MALATTIA NON LA MEDICINA DELL'ITALIA

Roma, 14 ago. (Adnkronos) - "Tremonti per tre anni ha manipolato
la realta', ha nascosto l'impoverimento dell'Italia reale, e ha spinto
i tagli nella direzione piu' autolesionista, come innovazione e
ricerca". E' il giudizio senza appello che Nichi Vendola, presidente
di Sinistra Ecologia Liberta', esprime sull'operato del ministro
dell'Economia e, in particolare, sul contenuto della manovra
aggiuntiva. "Ormai -osserva il leader di Sel in un'intervista
all''Unita''- e' un personaggio da letteratura, o da psicanalisi".

"Un ministro che si comporta come un intellettuale No Global,
con giudizi sprezzanti sulla finanziarizzazione dell'economia globale.
Dimenticando che lui e' da 10 anni il padrone dell'economia italiana e
non puo' fare l'analista distaccato del fallimento di un ciclo
economico. Lui e' il fallimento dell'Italia, e' la malattia, non la
medicina. Ha bruciato tutti i ponti, ha consumato vendette interne
anche in questa manovra. E' un uomo solo in trincea".

"E' molto probabile che ceda il passo davanti allo scandalo che
lo scalfisce, uno piu' seri della storia recente. In qualunque altro
Paese civile -conclude Vendola- avremmo gia' votato: bastava uno solo
degli scandali che ha travolto questo governo. Eppure vedo una
instabilita' nella maggioranza che si trasforma in una paradossale
stabilita' , dettata dalla paura per la rabbia che monta nella
societa'.

(Pol/Ct/Adnkronos)
14-AGO-11 11:48

NNNN

MANOVRA: VENDOLA, RIBELLARCI PER DIFENDERE VITA ITALIANI CRUDELTA' SOCIALE VA CONTESTATA RADICALMENTE, SI' ALLO SCIOPERO

MANOVRA: VENDOLA, RIBELLARCI PER DIFENDERE VITA ITALIANI
CRUDELTA' SOCIALE VA CONTESTATA RADICALMENTE, SI' ALLO SCIOPERO
(ANSA) - ROMA, 14 AGO - ''Irresponsabile e dilettantesca''
che sembra ''obbedire a Bruxelles'', ma ''in realta' e' una
devastazione senza precedenti dei servizi sociali e dei diritti
del lavoro''. E' la valutazione sulla manovra espressa dal
leader di Sel, Nichi Vendola, in un'intervista a L'Unita'.
''La verita' - osserva il governatore della Puglia - e' che
il sangue piu' che dal cuore del premier si tirera' fuori dalle
vene degli italiani meno ricchi. Per superare la crisi bisogna
capirne le radici negli ultimi 25 anni: un pezzo enorme di
ricchezza e' stato tolto al lavoro e offerto ai riti sacri del
liberismo. E ora che questo turbocapitalismo si schianta, la
destra pensa di uscirne colpendo nuovamente il lavoro? Di fronte
a questa deriva - rileva Vendola - serve non uno, ma cento
scioperi generali. Se la politica non mette in campo
un'alternativa - avverte il leader di Sel - ci saranno processi
di insubordinazione figli di una societa' della precarieta' e
della disperazione. Il nostro compito oggi e' organizzare una
grande ribellione democratica. Senza questa, si rischia un
diffuso ribellismo''.
''Al reazionario Sacconi - afferma Vendola - che pensa che
la distruzione del contratto collettivo sia uno stimolo alla
crescita, domando: e' vero o no che i momenti migliori per
l'economia hanno coinciso con i momenti di maggiore forza per il
sindacato, i redditi, i diritti? Le opposizioni parlamentari la
smettano di parlare di responsabilita' nazionale e di senso
dello Stato - dice il governatore della Puglia - la crudelta'
sociale della manovra va contestata radicalmente. L'unica
responsabilita' che dobbiamo sentire oggi e' difendere la vita e
i diritti di milioni di famiglie''. (ANSA).

RED/TR
14-AGO-11 12:13 NNNN

MANOVRA: CGIL LA BOCCIA, CONDANNA PAESE A RECESSIONE E DISGREGAZIONE SOCIALE = APPELLO A FORZE SOCIALI PER OPPORSI A INIQUITA'

MANOVRA: CGIL LA BOCCIA, CONDANNA PAESE A RECESSIONE E DISGREGAZIONE SOCIALE =
APPELLO A FORZE SOCIALI PER OPPORSI A INIQUITA'

Roma, 14 ago. - (Adnkronos) - Bocciatura completa per la manovra
da parte della Cgil. In un documento il sindacato di corso d'Italia
definisce il provvedimento ''depressivo'' e che ''condanna il paese
alla recessione e alla disgregazione sociale'' per il suo tratto di
inquita'. La Cgil annuncia poi che nei prossimi giorni definira' una
propria proposta per dimostrare che, con gli stessi saldi previsti dal
Governo, ''si puo' ragione di equilibrio dei conti e crescita''.

Nel frattempo la confederazione guidata da Susanna Camusso fa
appello ''alle altre organizzazioni sindacali, alle forze sociali,
alle istituzioni piu' vicine alle comunita', al mondo
dell'associazionismo e del volontariato e della cooperazione sociale
per opporsi alla iniquita' delle decisioni del governo e per impedire
la disgregazione della societa' italiana''.

(Eca/Ct/Adnkronos)
14-AGO-11 12:29

NNNN

FB é di nuovo cambiato senza avvisarci..ATTENZIONE ..................... LEGGETE

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POLIZIA: EROS CERCA CASA, ON LINE PROCEDURE PER ADOTTARE CANE POLIZIOTTO



EX CANE POLIZIOTTO CON L'ARTROSI CERCA UNA NUOVA FAMIGLIA =

Da: 
13/08/2011 22:19


ZCZC
AGI0243 3 CRO 0 R01 /
EX CANE POLIZIOTTO CON L'ARTROSI CERCA UNA NUOVA FAMIGLIA =
(AGI) - Roma, 13 ago. - In congedo a nove anni appena compiuti.
Ma Eros non e' un baby pensionato da guinness dei primati, solo
un cane poliziotto che, al culmine di un onorato servizio e
complice una fastidiosa artrosi articolare, cerca un nuovo
padrone e una nuova casa. I suoi occhi scuri fissano gli
internauti da una pagina del sito poliziadistato.it  , tra
l'intestazione della questura di Palermo (ultimo distaccamento
d'assegnazione) e i dati identificativi: razza (pastore
tedesco), sesso (maschio), mantello (nero grigione), matricola
p.s. (01694), data di nascita (3 agosto 2002), specialita' di
servizio (prevenzione generale e ordine pubblico).
C'e' anche uin'altra immagine, in homepage, ma quella
appartiene all'"altra" vita, quella lavorativa, con un plastico
salto nel cerchio ora Eros aspetta solo qualcuno che lo adotti,
qualcuno in cerca di un "cane da guardia e compagnia" - come
recitano le sue note caratteriali - "tranquillo ed equilibrato"
e, di conseguenza, "adatto a tutte le tipologie di persone".
Eros, come detto, e' stato riformato per motivi sanitari ma
e' prassi che i suoi "colleghi", una volta arrivata l'eta'
della pensione - nel caso in cui il conduttore con il quale
hanno condiviso anni di esperienze non possa tenerli con se' -
finiscano tra quelli "adottabili". A prendersene cura possono
essere sia privati cittadini sia associazioni ma e' necessario,
in ogni caso, che gli interessati abbiano esperienza con cani
da guardia o da difesa: i candidati sono tenuti a compilare
l'apposito modulo e a spedirlo al Centro cinofili di Nettuno,
seguendo le procedure indicate sul sito.
Dopo aver valutato le schede sara' proprio il Centro a
decidere le assegnazioni: all'atto del ritiro l'aspirante
padrone sosterra' un colloquio di verifica della compatibilita'
caratteriale con il cane e della capacita' necessaria alla
gestione dell'animale. Per Eros, l'iter e' ancora all'inizio.
(AGI)
Bas
131636 AGO 11
NNNN
 

EX CANE POLIZIOTTO CON L'ARTROSI CERCA UNA NUOVA FAMIGLIA =



13/08/2011 22:19


ZCZC
AGI0243 3 CRO 0 R01 /
EX CANE POLIZIOTTO CON L'ARTROSI CERCA UNA NUOVA FAMIGLIA =
(AGI) - Roma, 13 ago. - In congedo a nove anni appena compiuti.
Ma Eros non e' un baby pensionato da guinness dei primati, solo
un cane poliziotto che, al culmine di un onorato servizio e
complice una fastidiosa artrosi articolare, cerca un nuovo
padrone e una nuova casa. I suoi occhi scuri fissano gli
internauti da una pagina del sito poliziadistato.it  , tra
l'intestazione della questura di Palermo (ultimo distaccamento
d'assegnazione) e i dati identificativi: razza (pastore
tedesco), sesso (maschio), mantello (nero grigione), matricola
p.s. (01694), data di nascita (3 agosto 2002), specialita' di
servizio (prevenzione generale e ordine pubblico).
C'e' anche uin'altra immagine, in homepage, ma quella
appartiene all'"altra" vita, quella lavorativa, con un plastico
salto nel cerchio ora Eros aspetta solo qualcuno che lo adotti,
qualcuno in cerca di un "cane da guardia e compagnia" - come
recitano le sue note caratteriali - "tranquillo ed equilibrato"
e, di conseguenza, "adatto a tutte le tipologie di persone".
Eros, come detto, e' stato riformato per motivi sanitari ma
e' prassi che i suoi "colleghi", una volta arrivata l'eta'
della pensione - nel caso in cui il conduttore con il quale
hanno condiviso anni di esperienze non possa tenerli con se' -
finiscano tra quelli "adottabili". A prendersene cura possono
essere sia privati cittadini sia associazioni ma e' necessario,
in ogni caso, che gli interessati abbiano esperienza con cani
da guardia o da difesa: i candidati sono tenuti a compilare
l'apposito modulo e a spedirlo al Centro cinofili di Nettuno,
seguendo le procedure indicate sul sito.
Dopo aver valutato le schede sara' proprio il Centro a
decidere le assegnazioni: all'atto del ritiro l'aspirante
padrone sosterra' un colloquio di verifica della compatibilita'
caratteriale con il cane e della capacita' necessaria alla
gestione dell'animale. Per Eros, l'iter e' ancora all'inizio.
(AGI)
Bas
131636 AGO 11
NNNN
 

POLIZIA: EROS CERCA CASA, ON LINE PROCEDURE PER ADOTTARE CANE POLIZIOTTO =

Da: 
13/08/2011 22:19


ZCZC
ADN0785 3 CRO 0 ADN CRO NAZ RSI
POLIZIA: EROS CERCA CASA, ON LINE PROCEDURE PER ADOTTARE CANE POLIZIOTTO =
Roma, 13 ago. (Adnkronos) - Eros ha sette anni, ha prestato
servizio a Palermo nella squadra cinofili della Polizia ed ora e'
stato riformato 'per motivi sanitari', affetto com'e' da una
fastidiosa 'artrosi articolare'. La Polizia cerca una nuova casa per
uno dei suoi cani poliziotto dopo tanti anni di collaborazione nel
contrasto alla criminalita'. E lo fa attraverso il sito
www.poliziadistato.it  , diffondendo on line i moduli e tutte le
procedure da seguire per chiedere l'animale in 'adozione'.
Si tratta, viene spiegato, di un cane dal ''carattere tranquillo
ed equilibrato'', al punto che puo' essere ''adottato da persone senza
particolari requisiti''. Eros e' un ''esemplare ottimo come cane da
guardia e di compagnia''.
Quando per i cani della polizia arriva l'ora della pensione e
dopo anni di lavoro sono rimossi dal loro incarico, generalmente gli
animali vengono affidati al loro conduttore, con il quale hanno
condiviso anni di esperienze. Non sempre pero', rileva la Polizia sul
suo sito istituzionale, il poliziotto ha la possibilita' di vivere in
compagnia del suo ex compagno a quattro zampe. Cosi' e' nata l'idea di
consentire l'adozione dei cani poliziotto. (segue)
(Sin/Col/Adnkronos)
13-AGO-11 19:05
NNNN
 

POLIZIA: EROS CERCA CASA, ON LINE PROCEDURE PER ADOTTARE CANE POLIZIOTTO (2) =



13/08/2011 22:20


ZCZC
ADN0795 3 CRO 0 ADN CRO NAZ RSI
POLIZIA: EROS CERCA CASA, ON LINE PROCEDURE PER ADOTTARE CANE POLIZIOTTO (2) =
(Adnkronos) - Gli ex cani poliziotto possono essere adottati sia
da privati cittadini che da associazioni ma e' necessario, in ogni
caso, che siano persone che abbiano esperienza con cani da guardia o
da difesa. Nelle schede diffuse on line dalla Polizia sono descritti
anche i profili psicologici dei cani in adozione per consentire a chi
vuole prenderli con se' una valutazione appropriata dell'impegno che
intende assumere.
Per adottare un cane bisogna compilare la domanda di adozione e
inviarla al Centro di Coordinamento dei Servizi Cinofili presso
l'Istituto per Sovrintendenti e di Perfezionamento per Ispettori di
Nettuno (Roma). Dopo aver valutato le schede il Centro decidera' le
assegnazioni. L'accoglimento della domanda con il nome del cane
assegnato sara' quindi notificato all'interessato. All'atto del ritiro
dell'animale, il futuro padrone sosterra' un colloquio di verifica
della compatibilita' caratteriale con il cane e della capacita'
necessaria alla gestione dell'animale.
(Sin/Col/Adnkronos)
13-AGO-11 19:21
NNNN
 

DO SONDRIO

MANOVRA: IDV, MANINA HA AGGIUNTO NORMA PER SALVARE FEUDO SONDRIO

MANOVRA: IDV, MANINA HA AGGIUNTO NORMA PER SALVARE FEUDO SONDRIO =



13/08/2011 21:11


ZCZC
ADN0871 5 POL 0 ADN POL NAZ
MANOVRA: IDV, MANINA HA AGGIUNTO NORMA PER SALVARE FEUDO SONDRIO =
Roma, 13 ago. (Adnkronos) - ''Nella notte una manina lesta, pur
di salvare il feudo leghista di Sondrio, nonche' patria del ministro
Tremonti, per quanto riguarda i criteri per abolire alcune province
italiane, ha aggiunto nella manovra una norma in piu'. Sembrerebbe,
infatti, che si salveranno dall'abolizione le province che hanno piu'
di 300 mila abitanti e quelle che, pur avendone meno, hanno
un'estensione che supera i tremila metri quadrati. Stranamente e'
proprio il caso di Sondrio che di abitanti ne ha solo 183 mila ma
supera la superficie richiesta. A pensar male si fa peccato, diceva
qualcuno, ma spesso ci si prende''. E' quanto afferma il vice
capogruppo dell'Italia dei Valori alla Camera, Antonio Borghesi.
''E' vergognoso e indegno - aggiunge l'esponente dipietrista -
questo continuo balletto da parte del governo sulle province, perche'
cosi' si prende in giro la gente e si oltraggia la dignita' delle
istituzioni. Il taglio dei costi della politica e'' una cosa seria ma
l'esecutivo non sa dove e' di casa la serieta'''.
''Il governo la smetta con questa pantomima e questi giochetti
da bar: l'Italia dei Valori ribadisce di volere l'abolizione di tutte
le province ed e' per questo che stiamo raccogliendo le firme per un
ddl di iniziativa popolare'', conclude.
(Pol-Leb/Opr/Adnkronos)
13-AGO-11 21:06
NNNN

MANOVRA: BOCCIA (PD), NO A TRUCCHETTI 'SALVA SONDRIO'



13/08/2011 21:12


ZCZC4254/SXA
XPP48602
R POL S0A QBXB
MANOVRA: BOCCIA (PD), NO A TRUCCHETTI 'SALVA SONDRIO'
(ANSA) - ROMA, 13 AGO - ''Non accetteremo 'trucchi' o giochi
delle 'tre carte'. Non e' giusto penalizzare alcune aree a
scapito di altre e, soprattutto, non e' giusto agevolare le
province leghiste tanto care anche al ministro Tremonti''. Cosi'
Francesco Boccia, coordinatore delle Commissioni economiche del
Pd alla Camera.
''Abbiamo letto - prosegue Boccia - che sarebbero 36 le
province ad essere soppresse, invece analizzando bene il decreto
e facendo un controllo si comprende che all'appello ne mancano
ben otto e tra queste due a guida leghista, Belluno e Sondrio.
Come e' stato possibile un simile salvataggio in extremis?
Semplice, all'articolo 15 all'obbligo di avere almeno 300mila
abitanti e' stato aggiunto 'o la cui superficie complessiva sia
superiore a 3 mila chilometri quadrati'. Et voila', la citta'
del ministro si salva dalla soppressione''.
''Come mai non si e' previsto 2mila chilometri quadrati o
4mila? - conclude Boccia - Sicuramente c'e' un disegno dietro
questa scelta alla quale in aula ci opporremo, perche' non si
puo' accettare che esistano province di seria A e di serie B,
province virtuali o province dimezzate. Serve una discussione
seria in Parlamento senza giochi di palazzo e sotterfugi come
quello di Sondrio''. (ANSA).
FTM
13-AGO-11 20:58 NNNN
 
 

GB: POLIZIA CONTRO CAMERON, "NON CI SERVE IL SUPERAGENTE USA"

GB: POLIZIA CONTRO CAMERON, "NON CI SERVE IL SUPERAGENTE USA" =



13/08/2011 21:09


ZCZC
AGI0332 4 EST 0 R01 /
(Rif. R01 0234)
GB: POLIZIA CONTRO CAMERON, "NON CI SERVE IL SUPERAGENTE USA" =
(AGI/REUTERS) - Londra, 13 ago. - La polizia britannica,
com'era prevedibile, non ha molto gradito la decisione con cui
David Cameron ha assunto l'ex capo della polizia di New York
come consulente per la sicurezza. Bill Bratton, il super
poliziotto della "tolleranza zero" nella Grande Mela, ha
rilasciato solo qualche intervista e gia' partono strali dalle
organizzazioni di rappresentanza dei poliziotti: "Sebbene abbia
una carriera costellata di successi, lui ha un modo di agire
diverso da quello nostro e le stesse gang sono diverse", ha
detto John Tully, presidente della Federazione della polizia
metropolitana, quella che opera nella capitale britannica. Ian
Hanson, capo della Federazione della polizia dell'area di
Manchester e' stato piu' sprezzante: "Non abbiamo bisogno di
uno che vive a 5.000 chilometri di distanza".
La scelta del premier britannico, dunque, non e' destinata
a riportare serenita' nei rapporti tra il governo e gli agenti,
che, accusati da Cameron di aver agito troppo tardi contro le
bande che per quattro giorni hanno liberamente messo a ferro e
fuoco mezza Inghilterra, gli rinfacciano di aver tagliato i
fondi per la sicurezza. Nello stesso tempo, se qualche giorno
fa il premier aveva definito "pura e semplice criminalita'"
quella che si era impadronita di Londra e altre citta', oggi e'
da un autorevole ministro del suo governo che arriva una
lettura diversa delle origini della violenza: ""Vi sono
comunita' che sono state lasciate ai margini dell'economia del
Paese", ha ammesso alla BBC il titolare alle Finanze, George
Osborne, "vi sono problemi di tipo sociale che vanno
affrontati. Ci serviremo di Bratton perche' conosce le gang".
Ed e' lo steso superpoliziotto ad avvertire di non essere in
possesso della formula magica in grado di far sparire i
delinquenti: "Arrestarli e' certamente opportuno, soprattutto i
piu' violenti, gli irrecuperabili, ma molto va fato sul pino
sociale e non su quello di azioni di polizia".
David Cameron ha perso' un bel po' di gradimento popolare
negli ultimi giorni. Secondo un sondaggio commissionato a
Comres dall'Independent, per il 54% dei britannici il premier
non ha ben gestito l'emergenza dei disordini. Cosi' come si
erano gia' autorganizzati per difendersi dai delinquenti e
ripulire strade e piazze, i cittadini hanno capito prima della
classe politica dove risiede l'origine della violenza: oggi 200
persone hanno partecipato a una manifestazione nel nord di
Londra per chiedere che si rafforzi la rete di assistenza ai
giovani che vivono negli squallidi casermoni delle periferie
urbane. "L'incendio e' qui", spiega Elijah Kerr, ex capo di una
gang che lui stesso trasformo' tempo fa in un centro di
assistenza per giovani disagiati, "divampa in una stanza
chiusa, isolata dal resto e quando qualcuno apre la porta si
sprigiona in tutta la casa". (AGI)
Fab
132103 AGO 11
NNNN