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sabato 28 settembre 2024

UCRAINA: VERNI (DIFESA ONLINE) 'ECCO COSA IMPLICA LA NUOVA DOTTRINA DI MOSCA SUL NUCLEARE' =

 

SABATO 28 SETTEMBRE 2024 12.49.13

UCRAINA: VERNI (DIFESA ONLINE) 'ECCO COSA IMPLICA LA NUOVA DOTTRINA DI MOSCA SUL NUCLEARE' =

ADN0319 7 EST 0 ADN EST NAZ UCRAINA: VERNI (DIFESA ONLINE) 'ECCO COSA IMPLICA LA NUOVA DOTTRINA DI MOSCA SUL NUCLEARE' = Roma, 28 set. (Adnkronos) - "Secondo la dottrina attuale la Russia potrebbe utilizzare il suo arsenale nucleare in risposta all'uso di armi nucleari e di altri tipi di armi di distruzione di massa contro di essa e/o i suoi alleati, così come in caso di aggressione contro la Federazione Russa con l'uso di armi convenzionali, quando l'esistenza stessa dello Stato sia in pericolo, mentre, secondo la formulazione della nuova dottrina, si amplierebbe in modo significativo lo spettro dei fattori scatenanti il possibile uso di armi nucleari da parte di Mosca". Lo spiega all'Adnkronos l'avvocato Marco Valerio Verni, referente area Diritto di 'Difesa Online', spiegando le implicazioni delle parole del presidente russo, Vladimir Putin, sull'uso delle armi nucleari. Mosca, riferisce il legale, "potrebbe attingere al suo arsenale atomico sia in via preventiva, ove ricevesse 'informazioni affidabili sul lancio di missili balistici diretti verso il territorio della Russia o dei suoi alleati' sia in caso di una aggressione militare alla Bielorussia, Paese alleato, sia ancora nel caso di 'attacco congiunto alla Federazione Russa, da parte di uno Stato non nucleare ma con la partecipazione o il sostegno di uno Stato nucleare'. Insomma - continua l'esperto - un abbassamento, per certi versi, della soglia di utilizzo prima in essere, dovuta, a dire di Mosca, al cambiamento delle dinamiche militari attuali". Quanto al diritto internazionale e possibile ricorso ad armi nucleari, l'avvocato Verni spiega che "in linea generale, la liceità o meno dell'utilizzo delle armi nucleari è stata una tematica dibattuta sin dalla fine del secondo conflitto mondiale, dopo la devastazione di Hiroshima e Nagasaki ad opera degli Stati Uniti" ma, ad oggi, "non ha ancora trovato una risposta certa e definitiva". "Infatti, tra i giuristi, vi è, da una parte, chi sostiene che esse sarebbero armi indiscriminate che provocherebbero sofferenze non necessarie, i cui effetti, peraltro, finirebbero con il coinvolgere anche stati non partecipanti al conflitto, in contrasto, quindi, con il principio di neutralità - sottolinea il legale - e chi, dall'altra, teorizza un loro possibile utilizzo, in conformità tanto al principio di non discriminazione, quanto a quelli di neutralità e di divieto di provocare sofferenze non necessarie, poiché, come avviene generalmente, la rispondenza di un'arma a detti principi dovrebbe essere valutata in relazione all'importanza dell'obiettivo militare ed ai criteri di necessità e proporzionalità". (segue) (Sci/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 28-SET-24 12:49 NNNN

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