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mercoledì 25 giugno 2014

MEDICINA: SENSORE SOTTOPELLE REGISTRA ARITMIE SILENTI PER PREVENIRE L'ICTUS



MEDICINA: SENSORE SOTTOPELLE REGISTRA ARITMIE SILENTI PER PREVENIRE L'ICTUS =
STUDIO CATTOLICA-CAMPUS BIOMEDICO CON COLLEGHI DI 55 CENTRI
INTERNAZIONALI

Roma, 25 giu. (AdnKronos Salute) (Embargo alle 23.00) - Un
sensore sottopelle registra aritmie silenziose e aiuta a prevenire
molti casi di ictus. Ricercatori dell'Università Cattolica-Policlinico
Gemelli di Roma, insieme a colleghi del Policlinico Universitario
Campus Bio-Medico della Capitale e a 55 centri in Europa, Canada e
Usa, hanno ideato un modo di prevenire molti casi di ictus o
soprattutto le loro recidive. Si tratta di un 'sensore' che, messo
sotto la cute, registra aritmie 'invisibili' ai metodi diagnostici
tradizionali e asintomatiche, quindi più subdole perché non
riconosciute.

Non pochi casi di ictus - apparentemente senza una causa - sono
collegabili a queste aritmie, dette 'parossistiche' perché si
risolvono spontaneamente e sono senza sintomi. Grazie all'apparecchio,
registrando questo tipo di vizio del battito in tempo reale quando si
verifica, il medico può procedere tempestivamente a una terapia
preventiva anti-ictus e scongiurare il peggio. Pubblicato sul 'New
England Journal of Medicine', lo studio rappresenta la più grossa
sperimentazione clinica a livello globale su questo fronte ed è stato
condotto da Tommaso Sanna, cardiologo presso il Dipartimento di
Scienze cardiovascolari del Policlinico Gemelli (diretto da Filippo
Crea), in collaborazione con Vincenzo Di Lazzaro, attualmente
responsabile dell'Unità operativa complessa di Neurologia presso il
Campus Bio-Medico di Roma. (segue)

(Mal/Col/Adnkronos)
25-GIU-14 14:05MEDICINA: SENSORE SOTTOPELLE REGISTRA ARITMIE SILENTI PER PREVENIRE L'ICTUS (2) =

(Adnkronos Salute) (Embargo alle 23) - Il protagonista di questo
successo della ricerca multicentrica è un sistema diagnostico già in
uso in tutto il mondo per altre tipologie di pazienti: si tratta di un
microdispositivo, più piccolo di una 'pennetta' Usb, per la
registrazione continua dell'attività cardiaca, impiantato sottocute in
anestesia locale. Il minuscolo sistema di monitoraggio può essere
'interrogato' direttamente dal paziente, attraverso un telecomando
dotato di una spia rossa. L'accensione della spia segnala che è in
corso un'aritmia cardiaca. Il soggetto può così recarsi
tempestivamente presso un centro ospedaliero per ulteriori
accertamenti. L'apparecchio è in grado anche di trasmettere
l'elettrocardiogramma del paziente per via telefonica allo
specialista.

In Italia si verifica un ictus ogni 3 minuti. Questa patologia
rappresenta la terza causa di morte e la più frequente causa di
disabilità permanente negli adulti, perché solo il 25% dei pazienti
sopravvissuti guarisce completamente e oltre il 50% resta colpito da
un deficit che lo rende non più autosufficiente. Le principali cause
dell'ictus sono l'ipertensione arteriosa, le cardiopatie, il diabete
mellito, l'ipercolesterolemia, il fumo di sigaretta e la stenosi delle
carotidi, cioè delle arterie più importanti che portano il sangue al
cervello. (segue)

(Mal/Col/Adnkronos)
25-GIU-14 14:07
MEDICINA: SENSORE SOTTOPELLE REGISTRA ARITMIE SILENTI PER PREVENIRE L'ICTUS (3) =

(Adnkronos Salute) (Embargo alle 23) - A complicare le cose c'è
il fatto che non di rado l'ictus arriva senza campanelli d'allarme,
cogliendo alla sprovvista medico e paziente e rendendo più difficili
le cure tempestive. Si parla, in questi casi, di ictus
'criptogenetico' o senza causa apparente. Ne fanno esperienza tra i 40
e gli 80 mila italiani ogni anno, ovvero il 20-40% delle quasi 200
mila persone colpite annualmente da questa patologia nel nostro Paese,
stimano i ricercatori. In realtà dietro questi ictus criptici c'è una
causa, spesso subdola perché senza sintomi: la fibrillazione atriale.
Studi hanno dimostrato che questa aumenta da 4 a 5 volte il rischio di
ictus ischemico e ciò vale sia per la fibrillazione atriale
parossisitica (cioè che si risolve spontaneamente), sia per la
persistente (che si interrompe a seguito di un trattamento di
cardioversione) o la permanente (che non può più essere interrotta).

''Con il nostro studio - spiega Sanna - abbiamo osservato che
nell'arco di 3 anni da un ictus ischemico senza causa nota, il 30% dei
pazienti presenta almeno un episodio di fibrillazione atriale, che in
quasi l'80% dei casi è asintomatica''. Questo significa che proprio
quel tipo di fibrillazione atriale potrebbe essere alla base del primo
ictus, ma anche che il paziente rischia di averne un secondo. (segue)

(Mal/Col/Adnkronos)
25-GIU-14 14:09

NNNN

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