Aspettando che?
Su occupazione, salari e servizi, dai dati elaborati dagli istituti di ricerca si sa; in Europa il tasso d’occupazione rapportato alla potenziale forza lavoro è del 68,4%; mentre è inferiore al 60% in Italia, con punte negative del 41,1% in Sicilia; su circa 25 milioni di lavoratori occupati, ben 4 milioni di lavoratori italiani sono precari con contratto a tempo determinato; più 3.200.00 a partite IVA; per un totale precari di sette milioni e duecentomila lavoratori; cioè il 29% sul totale.
Mentre in Europa il tasso nazionale di disoccupazione è mediamente del 6%, in Italia è del 10%; quella giovanile del 48% (contro il 21% del Belgio) e quella femminile dell’11,1%, a fronte di quella europea del 7,2%.
Negli ultimi 30 anni in Europa i salari sono aumentati del 6% in Spagna; del 25% in Austria; del 30% in Grecia; del 31% in Francia; del 33% in Germania; del 63% in Svezia e del 85% in Finlandia. In Italia i salari sono diminuiti del 3%. 1n 21 paesi dei 27 Stati Europei è attuato il salario minimo; in l’Italia e in rappresentanza della Confindustria non lo vuole il Governo Meloni.
Al cospetto dei bisogni della popolazione infantile, in Italia l’offerta è diminuita del 10,3%; Nel 2022 25.000 genitori italiani hanno perso il posto lavoro per l’assenza di asili nido; per i bambini da 0 3 anni, L’Europa ha fissato al 33% la copertura asili; l’Italia è al 24%, metà dei quali sono gestiti da privati; la Campania è al 7,6%.
Dal 2012 in poi i sei Governi succedutisi hanno tagliato 37 miliardi di euro alla sanità pubblica; per on essere da meno, nell’ultimo DEF la Meloni ha tagliato altri 3 miliardi alla sanità pubblica; attualmente il 40% della sanità è gestita dal privato.
Da un’indagine fatta dall’Associazione Cittadinanza Attiva su 13.748 pazienti, la risultanza è che per ottenere un esame specifico sanitario pubblico si può attendere giorni; 50 se cardiologico; 64 se oncologico; 90 se all’esofago; 100 per una colonscopia; 109 se ginecologica; 180 per una risonanza; 270 se oculistico; 300 se reumatologico; 300 se endocrinologico; 300 se dermatologico; 360 se ortopedica; 362 se diabetologico: 365 se cardiologico; 375 per un’ecografia; 460 per una TAC; 720 per una mammografia.
Per quanto riguarda gli interventi chirurgici i giorni d’attesa sono; 180 se oncologico; 270 per un’ernia; 360 se ortopedico; 365 se cardiologico.
I dati ISTAT sottolineano che, malgrado l’indubbio avanzamento del progresso scientifico tecnologico, contraddittoriamente in Italia nei primi cinque mesi del 2023 rispetto al 2022 i decessi registrati sono aumentati del 2% per i 70-80enni; del 4,4% per 80-90enni; del 17,7% per gli ultra 90enni; rubricando così gli attuali rappresentanti del Governo quali potenziali responsabili delle morti di anziani e di poveri in vana attesa di esami sanitari.
Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, i prezzi al consumo sono tendenzialmente saliti del 9%; l’aumento reale dell’inflazione è dell’8%; sui costi dei prodotti energetici; su inflazione e mutui bancari si deve stendere un pietoso velo.
Giorgia Meloni all’assemblea degli amici industriali Lombardi ha detto; “siamo in crescita e saremo sempre la nave più bella del mondo, per questo "non possiamo smantellare la nostra economia per inseguire la transizione ecologica". (viva quindi il mala-ambiente dopo il mala-vita).
Alla festa dei pari amici agricoltori per; difendere i loro interessi e gli allevamenti intensivi torturatori della specie animale domestica, ha dichiarato un’altra volta guerra al Consiglio Europeo e alla Ricerca Universale sul tema di una alimentazione che sappia combattere quelle malattie chi minano il sano sviluppo delle persone. Benito Mussolini aveva inventato il nazionalismo patriottico autarchico con tessera annonaria, guerreggiando per questo con mezzo mondo; se riuscite vedete di trovare la differenza con il patriottismo della Meloni.
Gli strumenti della falsa propaganda di regime sono gli stessi usati 100 anni fa; c’è chi supinamente ancora distrattamente attende gli sviluppi disertando anche il diritto-dovere del voto, o attende inoperosamente il prossimo. Mi chiedo se non sia meglio darsi tutti un appuntamento a Palazzo Chigi per un caffè, che preso in un comune bar lo paghi 1,10 euro, mentre nel Palazzo Giorgia Meloni lo pagava 70 centesimi sino a poco fa; con reddito annuo 2022 pari 160.000 Euro.
Enrico Corti
7 luglio 2023
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