L’invio delle bombe a grappolo mostra come il processo di
sirianizzazione abbia investito l’universo morale degli italiani. Nella
mia interpretazione, la sirianizzazione è un modo di condurre una guerra
e una concezione disumana dei rapporti umani che investe chi osserva la
guerra dall’esterno. Un italiano sirianizzato è un italiano seduto in
divano che sparge la logica della violenza in una società pacificata.
Un esempio?
Prima
della guerra, gli italiani condannavano l’uso delle bombe a grappolo,
ma adesso c’è una guerra quindi sono lecite. Questo scivolamento morale
verso il basso non avrà più fine.
Corriamo il rischio dell’escalation nucleare?
“Sì però non facciamo tante storie: noi italiani dobbiamo capire che c’è una guerra”.
Kiev, cioè noi, assassiniamo ragazze innocenti, letterati e giornalisti russi in stile terroristico o mafioso?
“Sì però non facciamo tante storie: noi italiani dobbiamo capire che c’è una guerra”.
Kiev, cioè noi, spariamo sui minibus e ammazziamo i bambini russi a Donetsk?
“Sì però non facciamo tante storie: noi italiani dobbiamo capire che c’è una guerra”.
Il mio consiglio?
Fermiamo questo orrore prima che aumenti il numero degli italiani sirianizzati.
La Costituzione Italiana promuove la logica della pace e nega la logica della guerra.
Avanzi l’Italia, avanzi la pace.
Risorga il movimento pacifista. (Fonte: Alessandro Orsini)
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