Tumori: seno, trattamenti sottocute nuova frontiera di ricerca =
(AGI) - Glasgow, 20 mar. - (dall'inviato Eliana Ruggiero) - Vie
di somministrazione dei farmaci meno invasive e trattamenti
efficaci per contrastare il tumore al seno. Sono gli obiettivi
da raggiungere per gli oncologi e l'annuale EBCC (Conferenza
europea sui tumori al seno) affronta con un approccio
multidisciplinare i temi del trattamento, della cura e della
ricerca. Da Glasgow, tra le novita' emerge che la via
sottocutanea potrebbe davvero rappresentare il futuro, "una
nuova direzione per la ricerca clinica nell'ambito dello
sviluppo di farmaci", sottolinea Giacomo Allegrini, direttore
dell'unita' ospedaliera complessa di oncologia medica
dell'Ospedale di Pontedera (Pisa). (AGI)
Eli (Segue)
201446 MAR 14
Tumori: seno, trattamenti sottocute nuova frontiera di ricerca (2)=
(AGI) - Glasgow, 20 mar. - La terapia sottocutanea con il
trastuzumab (Roche), e' stata al centro di uno studio
(PrefHER), presentato al Congresso. Il farmaco e' utilizzato
ogni anno nel mondo per il trattamento di 80mila pazienti,
contro il carcinoma della mammella HER2 positivo, il piu'
aggressivo (interessa il 20% delle donne affette da carcinoma
mammario), e viene somministrato per via endovenosa. Ora questa
nuova formulazione sottocutanea, meno invasiva, permette sia un
tempo di permanenza in ospedale minore (5 minuti rispetto ai
30-90 minuti necessari all'infusione) sia un impatto sulla
qualita' della vita delle pazienti. In Italia questo nuovo tipo
di somministrazione e' gia' disponibile attraverso gli studi
clinici e si auspica diventi rimborsabile a settembre. Tornando
alla ricerca PrefHER, dai dati risulta che circa il 90% delle
pazienti preferisce la modalita' sottocute, e non solo per la
durata del trattamento ma anche, continua Allegretti, "per la
riduzione del carico psicologico a cui le donne sono
sottoposte". (AGI)
Eli (Segue)
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Tumori: seno, trattamenti sottocute nuova frontiera di ricerca (3)=
(AGI) - Glasgow, 20 mar. - Inoltre dai risultati di uno studio
registrativo (Hannah) e' confermata l'efficacia del trattamento
sottocute al pari dell'endovenoso, in pratica si e' dimostrato
"come la formulazione sottocute - spiega Allegrini -, associata
alla chemioterapia, fosse non inferiore a quella somministrata
per via endovenosa, in termini di percentuale di risposte
complete patologiche" e si conferma che "il profilo di
sicurezza della formulazione sottocutanea e' sovrapponibile a
quello della formulazione endovenosa". Il trattamento
sottocutaneo di trastuzumab, e' preferibile anche dal 77% degli
operatori sanitari (studio PrefHER). "Tra i vantaggi per i
reparti oncologici e le aziende ospedaliere - continua
Allegretti - vi e' sicuramente l'abbattimento dei rischi legati
alla preparazione e al calcolo del dosaggio dei farmaci
oncologici. Inoltre non c'e' bisogno di tutti i presidi
sanitari necessari per la somministrazione endovenosa. Il tempo
di preparazione del farmaco e quello di somministrazione si
riducono considerevolmente: questo permetterebbe ai day
hospital con alti volumi d'accesso di trattare un numero molto
piu' alto di pazienti, rispetto all'infusionale, nello stesso
arco di tempo". Il tumore al seno e' il primo, piu' frequente
tumore femminile, prima causa di morte fra i 40 e i 50 anni di
eta', nei Paesi occidentali. Si stima che una donna su 10
sviluppera' un cancro alla mammella nel corso della vita. (AGI)
Eli
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