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venerdì 21 marzo 2014

Tumori: con screening uno su quattro si salva da quello al colon =


Tumori: con screening uno su quattro si salva da quello al colon =
(AGI) - Napoli, 21 mar. - Lo screening effettuato dal
gastroenterologo puo' ridurre del 25 per cento la mortalita'
per tumore del colon retto: lo dimostra uno studio presentato
da medici dell'Associazione Italiana Gastroenterologi ed
endoscopisti Ospedalieri (AIGO). Purtroppo, il numero dei
gastroenterologi in Italia e' insufficiente: e', infatti, solo
un decimo di quello necessario, anche perche' le malattie
dell'apparato digerente, con oltre 1.500.000 ricoveri all'anno,
sono la prima causa di ospedalizzazione nel nostro Paese.
Questo e' il dato piu' importante che emerge dal primo
censimento mai effettuato di questi specialisti in Italia e
nato dalla collaborazione tra AIGO e Ministero della salute.
Entrambe gli studi sono stati presentati durante il 20°
Congresso nazionale delle malattie digestive, in corso a Napoli
sino al 22 marzo 2014 e organizzato dalla Federazione Italiana
Societa' Malattie dell'Apparato Digerente (FISMAD) in
collaborazione con AIGO, SIED e SIGE. (AGI)
Red/Pgi (Segue)
211357 MAR 14

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Tumori: con screening uno su quattro si salva da quello al colon (2)=
(AGI) - Napoli, 21 mar. - Lo studio e' stato compiuto in Veneto
dove i programmi di screening colon-rettale sono stati avviati
dalle diverse Unita' Locali Socio Sanitarie (ULSS)
progressivamente, dal 2002 al 2009. Le persone di eta' compresa
tra i 50 e i 69 anni sono stati invitati a sottoporsi ogni due
anni al test del sangue occulto nelle feci. Nel corso degli
otto anni dello studio sono state coinvolte complessivamente
oltre 600.000 persone. Il principale risultato di questa
analisi e' che, nell'intero periodo di osservazione, nelle ULSS
con screening precoce si e' registrata rispetto alle altre una
riduzione di mortalita', gia' riscontrabile a 2-4 anni
dall'avvio del programma di screening e quantificabile attorno
al 25% su base decennale. Infatti, il tasso di mortalita' e'
sceso da 45,7 decessi per 100.000 persone a 36,2. L'effetto
positivo dello screening e' confermato anche dall'aumento
dell'incidenza registrata per la malattia: l'attivazione di
questa pratica, infatti, determina inizialmente un incremento
delle nuove diagnosi di tumore, grazie all'anticipazione
diagnostica di casi che altrimenti verrebbero diagnosticati
successivamente e tardivamente. Lo screening permette, inoltre,
di identificare e bonificare elevati numeri di lesioni
precancerose (adenomi avanzati), con un effetto di prevenzione
primaria sul tumore del colon retto e quindi permette una
riduzione dell'incidenza gia' a due e quattro anni dopo l'avvio
dei programmi. Per esempio, piu' del 50% dei 281 casi di
screening diagnosticati in Veneto nel 2006 erano in stadio I,
rispetto al 12% di una casistica di popolazione rilevata nel
biennio 2000-1. E' plausibile che questo spieghi la riduzione
di mortalita' registrata nelle ULSS precoci gia' prima del
2006. (AGI)
Red/Pgi
211357 MAR 14
Tumori: con screening colon mortalita' si riduce del 25%
Congresso gastroenterologi, insufficiente numero specialisti
(ANSA) - NAPOLI, 21 MAR - Lo screening effettuato dal
gastroenterologo puo' ridurre del 25% la mortalita' per tumore del
colon retto: lo dimostra uno studio presentato da medici
dell'Associazione Italiana Gastroenterologi ed endoscopisti
Ospedalieri (AIGO) che conferma l'importanza della diagnosi
precoce e di questo specialista per la salute pubblica. Tuttavia
il numero dei gastroenterologi in Italia e' insufficiente: e',
infatti, solo un decimo di quello necessario, anche perche' le
malattie dell'apparato digerente, con oltre 1.500.000 ricoveri
all'anno, sono la prima causa di ospedalizzazione nel nostro
Paese. Questo e' il dato piu' importante che emerge dal primo
censimento mai effettuato di questi specialisti in Italia e nato
dalla collaborazione tra AIGO e Ministero della salute.
Questi due importanti studi sono presentati, insieme ai piu'
avanzati strumenti diagnostici e alle piu' recenti terapie contro
le patologie dell'apparato digerente, oggi dagli esperti
dell'Associazione Italiana Gastroenterologici ed endoscopisti
Ospedalieri durante il 20 Congresso nazionale delle malattie
digestive, in corso a Napoli sino al 22 marzo 2014 e organizzato
dalla Federazione Italiana Societa' Malattie dell'Apparato
Digerente (FISMAD) in collaborazione con AIGO, SIED e SIGE.
Secondo Elisabetta Buscarini, presidente dell'Associazione
Italiana Gastroenterologi ed endoscopisti Ospedalieri (AIGO),
"il dato e' indicativo della centralita' della figura del
gastroenterologo nella prevenzione delle malattie dell'apparato
digerente, di cui questa neoplasia e' una delle piu' gravi
rappresentando il tumore piu' diffuso in Italia: e', infatti,
competenza del gastroenterologo intervenire per eliminare quei
polipi, non ancora maligni, che, se trascurati, successivamente
possono trasformarsi in forme tumorali".
Per tale ragione "sarebbe necessario un aumento del numero di
questi specialisti e dei posti letto dedicati alla
gastroenterologia nel nostro sistema sanitario: una misura da
sviluppare non con nuove voci di spesa ma attraverso una piu'
efficiente distribuzione di quelle disponibili". (ANSA).

COM-DT/BOM
21-MAR-14 15:45 NNNN

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