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sabato 12 maggio 2018

BERLUSCONI: DI PIETRO, MA QUALE RIABILITAZIONE? E' CONDANNATO CHE HA SCONTATO PENA



SABATO 12 MAGGIO 2018 16.10.29

BERLUSCONI: DI PIETRO, MA QUALE RIABILITAZIONE? E' CONDANNATO CHE HA SCONTATO PENA =

Faccia un comunicato per ringraziare lo Stato e la giustizia Roma, 12 mag. (AdnKronos) - Ma quale riabilitazione? Berlusconi è stato condannato in via definitiva e, dopo aver scontato metà della pena, la clemenza dello Stato lo 'rimette in campo', offrendogli una nuova possibilità. Antonio Di Pietro non ci sta a far passare la versione di un Cav reso immacolato e purificato dalla decisione del Tribunale di sorveglianza di Milano che, cosa evidentemente più attesa dal presidente di Fi, gli ha restituito il diritto di candidarsi alle elezioni. "Io - premette Di Pietro all'Adnkronos - mi limito a valutare il caso in senso processuale: viene riabilitato chi è stato dichiarato delinquente, perché ha subito una condanna con una sentenza penale passata in giudicato e chi, dopo aver scontato almeno metà della pena, usufruisce del beneficio e della possibilità di poter 'ricominciare da capo'. Ma quelli che per conto di Berlusconi hanno chiesto la riabilitazione, sono dovuti partire dal presupposto che Berlusconi è stato condannato in via definitiva. Quindi non trasformiamolo in un eroe". "Berlusconi - insiste l'ex presidente dell'Idv e pm a Milano - non è una persona condannata ingiustamente o che è stata vittima di un errore giudiziario e che di conseguenza viene 'risarcita' per un torto subito, ma è una persona che, dopo essere stata condannata e aver scontato metà della pena che gli è stata inflitta, ottiene dallo Stato la possibilità di ricominciare da capo a 80 anni e passa e nella speranza che non faccia più danni". (segue) (Ruf/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 12-MAG-18 16:10 NNNN
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(AdnKronos) - La riabilitazione, ricorda l'ex pm di Mani Pulite, "non abolisce gli effetti della condanna" che gli è stata inflitta dalla Corte di appello di Milano nel 2013 e confermata dalla Cassazione per frode fiscale nel processo sui diritti televisivi di Mediaset. "Usare il vocabolo 'riabilitazione' in questi termini è fuorviante. La Legge Severino ha prodotto i suoi effetti", tanto è vero che Berlusconi ha perso il diritto di ricandidarsi alle elezioni. "Io la sentenza, ovviamente, non l'ho letta ma mi pare che si tratti di una valutazione discrezionale e che di conseguenza - nota ancora Di Pietro - può essere oggetto di impugnazione da parte della Procura generale". "Ho letto che in tanti gioiscono per la riabilitazione. Di cosa gioiscono? Che la sentenza c'è stata, la condanna pure e che il condannato ha dovuto scontare metà della pena? Beh contenti loro... Io li capisco: uno viene condannato, sconta la sua pena e esce dal carcere, gioisce quindi per essere tornato libero". "Io mi arrabbio - attacca l'ex magistrato di Mani Pulite - perché io continuo a vedere un'informazione settaria e di parte, che insiste nel voler far credere agli italiani che abbiamo davanti un perseguitato innocente, che è stato ingiustamente privato dei suoi diritti politici. E' proprio l'esatto contrario ed è quello che viene omesso che mi fa salire la pressione: Berlusconi è stato giustamente privato dei diritti politici ma una volta scontata la pena, come avviene per tutti i condannati, può ricominciare rifarsi una vita". "Berlusconi - conclude Di Pietro - oggi dovrebbe fare un bel comunicato per ringraziare la Giustizia e lo Stato italiano che, salvaguardando i suoi diritti, gli dà la possibilità di potersi guardare allo specchio e ricominciare con le mani pulite, se gli riesce". (Ruf/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 12-MAG-18 16:10 NNNN

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