LUNEDÌ 01 LUGLIO 2019 18.24.41
*Fonti Chigi: muro franco-tedesco, Conte difeso ruolo Consiglio Ue
*Fonti Chigi: muro franco-tedesco, Conte difeso ruolo Consiglio Ue Non solo Visegrad: contro il "pacchetto" di nomine 11 Paesi
Roma, 1 lug. (askanews) - Giuseppe Conte al centro di una rete di
undici Paesi per superare la proposta del pacchetto di nomine
caldeggiate dalla Francia e dalla Germania per le istituzioni
europee. E' questa la ricostruzione che fonti di Palazzo Chigi
offrono del braccio di ferro al Consiglio europeo.
Prima di partire domenica per Bruxelles, spiegano le fonti
governative, Conte ha sentito Di Maio e Salvini e ha anticipato
loro che andando a Bruxelles si sarebbe riservato di valutare il
nome di Timmermans, nella convinzione che non servisse un veto ma
piuttosto un atteggiamento di dialogo costruttivo. E che
l'obiettivo era perseguire gli interessi dell'Italia. E che anche
Timmermans poteva dare all'Italia delle garanzie in tal senso.
Nel consiglio europeo, però, Conte si è trovato davanti il muro
franco-tedesco, compatto nel voler imporre un pacchetto "prendere
o lasciare" e un metodo - quello degli spitzenkandidaten - su
cui non c'era unanimità.
Allora per Conte - dicono a palazzo Chigi - è diventata una
questione di principio e di metodo, di rispetto non solo del
ruolo dell'Italia, ma del ruolo stesso del Consiglio europeo,
perché "l'Europa è a 28 e non a due". Su questa posizione Conte è
riuscito a portare anche gli altri Paesi, che già erano contrari
al nome di Timmermans, costruendo una rete e creando un fronte
più ampio di 11 Paesi (non solo Visegrad quindi, per loro l'unico
obiettivo era affossare Timmermans).
Quando si sono ritrovati 11 Paesi, l'asse franco tedesco ha
iniziato a sgretolarsi, dopo 18 lunghe ore di trattative. Nella
mattinata di oggi, nel corso dei lavori, Conte ha fatto un
appello a Germania e Francia, invitandoli a non soffiare sul
fuoco dell'antieuropeismo, facendosi di fatto capofila - è la
lettura degli ambienti della Presidenza del Consiglio - della
battaglia contro l'esautoramento del consiglio europeo.
Bar 20190701T182433Z
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