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lunedì 1 luglio 2019

RICERCA: BATTERIO INTESTINO MIGLIORA SALUTE CARDIOVASCOLARE =

LUNEDÌ 01 LUGLIO 2019 18.37.28


RICERCA: BATTERIO INTESTINO MIGLIORA SALUTE CARDIOVASCOLARE =

ADN1167 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RICERCA: BATTERIO INTESTINO MIGLIORA SALUTE CARDIOVASCOLARE = Roma, 1 lug. (AdnKronos Salute) - Aumentare i livelli di specifici batteri intestinali può avere effetti benefici per le persone in sovrappeso e obese, riporta uno studio clinico pubblicato on line questa settimana su 'Nature Medicine'. L'Akkermansia muciniphila è una specie di batteri intestinali meno abbondante nell'intestino di individui in sovrappeso o obesi o che hanno il diabete di tipo 2 non trattato, o ancora malattie infiammatorie dell'intestino. Questo studio suggerisce che è sicuro somministrarlo e che può apportare miglioramenti della salute di queste persone. Per contrastare le malattie cardiometaboliche, gli scienziati stanno sempre più focalizzando la loro attenzione sugli interventi mirati al microbiota intestinale. Precedenti ricerche avevano rilevato in particolare che l'A. muciniphila ha effetti benefici sulla salute in modelli animali, riducendo l'obesità, l'intolleranza al glucosio, l'insulino-resistenza e l'accumulo di grasso nel fegato. Nel nuovo studio, Patrice Cani e i colleghi della Université catholique de Louvain (Belgio) riferiscono ora che il trattamento con A. muciniphila vivo o pastorizzato è sicuro e ben tollerato negli esseri umani. Un totale di 32 volontari ha ricevuto placebo o A. muciniphila come integratore alimentare per 3 mesi. Solo i partecipanti che hanno ricevuto la preparazione di batteri pastorizzati hanno giovato di una maggiore sensibilità e di livelli ridotti di insulina, di una migliore barriera intestinale e di livelli adeguati di colesterolo nel sangue, rispetto ai soggetti che hanno ricevuto un placebo. Saranno ora necessarie ulteriori ricerche per verificare se gli effetti benefici della A. muciniphila pastorizzata possano essere sostenuti oltre i 3 mesi e per valutare l'efficacia in studi clinici controllati su un numero maggiore di pazienti, concludono gli autori. (Bdc/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 01-LUG-19 18:36 NNNN 

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