LUNEDÌ 01 LUGLIO 2019 11.03.25
ESTATE: IL PEDIATRA, DECALOGO PER SICUREZZA BIMBI AL MARE E IN PISCINA =
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ESTATE: IL PEDIATRA, DECALOGO PER SICUREZZA BIMBI AL MARE E IN PISCINA =
Roma, 1 lug. (AdnKronos Salute) - Ridurre al minimo i rischi e
massimizzare i benefici delle vacanze al mare o in piscina per i più
piccoli. Un'impresa possibile, a patto di rispettare alcune semplici
regole. Il decalogo per la sicurezza del bambino al mare e in piscina
è stato presentato dal pediatria di Milano Italo Farnetani a Praia a
Mare (Cs), in occasione della recente consegna delle Bandiere verdi
dei pediatri alle spiagge a misura di bambino. Eccolo:
1) Nuoto. Il principale pericolo in spiagge e piscine è l'annegamento.
La migliore prevenzione è sapere nuotare. Per questo motivo i bambini
devono imparare a farlo già dall'età di tre anni, ma sotto la guida di
insegnanti specializzati, preferibilmente nel mare, perché devono
imparare a non avere paura di schizzi, acqua profonda, e a saper
nuotare sott'acqua con gli occhi aperti. I bambini che ancora non
sanno nuotare devono entrare in acqua sempre con i braccioli.
2) Mai da soli. Tutti i bambini di meno di 12 anni, compresi quelli
che sanno già nuotare, devono essere sempre accompagnati in acqua da
un adulto che sappia nuotare bene, possibilmente restando sempre
vicino a loro.
3) Salvataggio. Fondamentale la presenza del Servizio di salvataggio,
che non deve essere mai interrotto, provvisto di torrette, garantito
da bagnini professionisti, con uniformi per facilitare
l'identificazione. (segue)
(Mal/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
01-LUG-19 11:02
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ESTATE: IL PEDIATRA, DECALOGO PER SICUREZZA BIMBI AL MARE E IN PISCINA (2) =
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ESTATE: IL PEDIATRA, DECALOGO PER SICUREZZA BIMBI AL MARE E IN PISCINA (2) =
(AdnKronos Salute) - 4) Occhio ai pericoli. Fare il bagno seguendo le
ordinanze di balneabilità dei sindaci. Evitare le zone ove si
praticano sport acquatici, pesca, gare. Rispettare i percorsi,
indicati da corde e boe, che delimitano le vie d'ingresso in acqua di
natanti o surf. Guardare le bandiere del salvataggio: se è issata la
gialla o la rossa non fare il bagno. Indossare sempre le ciabatte
quando si usano docce, servizi igienici o si cammina in zone
pavimentate.
5) In acqua. Entrare lentamente in acqua, per adattare il corpo alla
temperatura del mare, specialmente dopo aver mangiato o quando l'acqua
è fredda. Evitare a di tuffarsi in mare o in piscina senza conoscere
la profondità dell'acqua, per evitare traumi e lesioni.
6) Pelle. Proteggere la pelle dal sole con creme e lozioni protettive
(da preferire agli spray) contenenti filtri chimici e fisici, da
applicare ogni due ore, per evitare irritazioni della pelle. Il
cappellino è una protezione in più e in caso di eritema solare
(scottatura) indossare anche una maglietta in cotone bianco.
7) Sole e caldo. Attenzione all'esposizione tra le 12 e 17,
specialmente quando il bambino ha meno di quattro anni. Chi resta in
spiaggia in questa fascia oraria, deve far bere frequentemente l
bambino, meglio se ogni 20 minuti, e farlo stare all'ombra. (segue)
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ESTATE: IL PEDIATRA, DECALOGO PER SICUREZZA BIMBI AL MARE E IN PISCINA (3) =
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ESTATE: IL PEDIATRA, DECALOGO PER SICUREZZA BIMBI AL MARE E IN PISCINA (3) =
(AdnKronos Salute) - 8) In auto. Quando si viaggia in auto con un
bambino mai fermarsi al sole, nemmeno per soste brevi, ma cercare un
parcheggio all'ombra.
9) Pulizia. L'acqua limpida è una forma di prevenzione degli incidenti
perché permette di identificare gli ostacoli sommersi. La pulizia in
spiaggia è dimostrata anche dalla presenza di cestini e bidoni per
l'immondizia che non devono essere mai pieni, ma svuotati rapidamente
e dall'assenza nella sabbia di conchiglie rotte, vetri, residui di
lattine, rifiuti abbandonati, catrame, alghe non raccolte nella
battigia o nella sabbia. Non deve esserci degrado ambientale di nessun
genere.
10) Formazione. Utile far partecipare, durante il mese di aprile e
maggio, gli alunni delle scuole elementari e medie (primaria e
secondaria) a corsi gratuiti di educazione alla Salute sui i rischi
potenziali del mare e sui corretti comportamenti nell'ambiente marino.
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