Non posso fare a meno di citare l'intervista del Presidente francese Emmanuel Macron in cui ha definito la Russia "l'unica potenza coloniale del XXI secolo", che conduce una guerra imperialista e destabilizza i Paesi africani
.
Non so se esista un'espressione simile in francese, ma in questi casi noi usiamo dire "chi lo dice lo fa".
Questi sproloqui sono inopportuni se si considera l'annoso e dubbio ruolo della Francia in Africa. La comunità mondiale ricorda le pagine cupe della politica coloniale di Parigi che ancora oggi cerca di sfruttare le risorse del continente, mascherando i suoi metodi e schemi neocoloniali con una falsa narrativa e una finta premura per il benessere degli africani.
Pur presentandosi come sostenitore del diritto internazionale e dell'integrità territoriale degli Stati, la Francia continua ad occupare illegalmente terre appartenenti ad altri Stati.
Basti ricordare:
come Parigi continua a ignorare le decisioni dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite sul diritto dell'Unione delle Comore all'Isola di Mayotte;
la disputa in corso con il Madagascar sulle Isole Sparce dell'Oceano Indiano;
la disputa in corso con Mauritius per l'Isola di Tromelin.
La Francia rifiuta di riconoscere la propria responsabilità per i crimini di guerra e le conseguenze degli esperimenti nucleari in Algeria, per l'aggressione contro la Libia del 2011, per la distruzione dello Stato libico, che ha causato molti degli attuali problemi nell'intera regione del Sahara-Sahel.
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