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CINA: LA POLITICA ESTERA SECONDO XI JINPING, UNA NUOVA LEGGE PER LO STRAPOTERE =
ADN0232 7 EST 0 ADN EST NAZ CINA: LA POLITICA ESTERA SECONDO XI JINPING, UNA NUOVA LEGGE PER LO STRAPOTERE = Pechino, 30 giu. (Adnkronos) - Lo strapotere dello strapotere di Xi Jinping, proiettato fuori dai confini cinesi. La CINA si muove verso una nuova legge con cui il gigante asiatico vuole far valere i propri interessi a livello globale. La nuova normativa, riferisce la Bbc, entrerà in vigore il primo luglio e punirà le entità che agiscono in modo "dannoso" per gli interessi della Repubblica Popolare ma non precisa quali siano le linee rosse da non superare e resta da vedere quanto e come verrà attuata. Secondo la legge, "la Repubblica Popolare cinese conduce relazioni estere per sostenere il suo sistema di socialismo con caratteristiche cinesi, tutelare la sovranità, l'unificazione e l'integrità territoriale e promuovere lo sviluppo economico e sociale". Nella norma c'è la precisazione che Pechino porta avanti le relazioni con l'estero "sotto la guida" delle ideologie politiche di Xi Jinping, Mao Zedong e Deng Xiaoping. E per la prima volta viene scritto nero su bianco che è il Partito comunista cinese, non lo Stato, a dettare la linea della politica estera. Per il Global Times si tratta di un "passo fondamentale per arricchire la cassetta degli attrezzi (legali) contro l'egemonia dell'Occidente". Secondo il numero uno della diplomazia cinese, Wang Yi, si tratta - si legge in un editoriale sul Quotidiano del Popolo - di una "misura importante per rafforzare la leadership centralizzata e unificata del Comitato centrale del Pcc sugli affari esteri". Secondo Wang, la nuova legge servirà da "deterrente" per le sanzioni. (segue) (Rak/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 30-GIU-23 10:34 NNNN
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CINA: LA POLITICA ESTERA SECONDO XI JINPING, UNA NUOVA LEGGE PER LO STRAPOTERE (2) =
ADN0233 7 EST 0 ADN EST NAZ CINA: LA POLITICA ESTERA SECONDO XI JINPING, UNA NUOVA LEGGE PER LO STRAPOTERE (2) = (Adnkronos) - Per gli esperti evidenzia la diplomazia 'aggressiva' del Dragone. Jacques deLisle, professore della University of Pennsylvania, ritiene che gran parte della normativa sia "retorica relativamente vuota", ma indizio di una politica estera più assertiva, con il pensiero rivolto agli Usa. E Chong Ja-Ian, di Carnegie China, parla di un "segnale" dell'intenzione di Pechino di "perseguire in modo attivo i propri interessi" con strategie che "includono più coercizione e pressioni" pur mantenendo "l'attrazione di cooperazione e vantaggi economici". "Le aziende straniere potrebbero voler riconsiderare la loro esposizione al mercato cinese o le posizioni che adottano in pubblico, anche quelle politiche, se non lo hanno già fatto", dice Chong, convinto che la normativa fornisca "più basi legali per blitz e indagini su aziende straniere". Di "contraddizione intrinseca" tra desiderio di sviluppo economico e tutela di interessi nazionali e sicurezza nazionale parla Manoj Kewalramani, alla guida del programma di Studi cinesi alla Takshashila Institution, think tank indiano. Xi, il leader cinese più potente della CINA moderna dopo Mao Zedong, ha consolidato lo scorso ottobre il suo potere fino a livelli mai raggiunti da decenni assicurandosi il terzo mandato da segretario generale e capo della Commissione militare centrale, le due cariche più importanti all'interno del Pcc. E' segretario generale del partito-stato dal 2012 e presidente della Repubblica Popolare dall'anno successivo. (Rak/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 30-GIU-23 10:34 NNNN
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