G8:AVV.CORINI, CONDANNATI CHIEDERANNO AFFIDAMENTO IN PROVA
SE NON VENISSE CONCESSO, POLIZIOTTI ANDREBBERO AI DOMICILIARI
(ANSA) - ROMA, 6 LUG - Chiederanno l'affidamento in prova ai
servizi sociali, per evitare di entrare in carcere per la parte
di pena non coperta dai tre anni di condono, i dirigenti della
polizia condannati ieri dalla Cassazione per il pestaggio della
Diaz. Se il magistrato di sorveglianza non glieli concedesse,
allora chiederebbero l'applicazione della legge 'svuotacarceri'
del ministro Severino che prevede la possibilita' di scontare ai
domiciliari i residui di pena. Lo dice l'avvocato Valerio Corini
che ha difeso molti dei 'superpoliziotti' condannati.
''Nei prossimi giorni la procura generale della Corte di
Appello di Genova emettera' l'ordinanza che rende esecutiva la
sentenza della Cassazione sospendendola per 45 giorni entro i
quali i condannati avranno modo di chiedere alla magistratura di
sorveglianza l'affidamento in prova. Questo e' il primo passo
che faremo. Se venisse respinto, cosa che non credo, allora ci
sarebbe la strada della detenzione domiciliare prevista dalla
'svuotacarceri''', spiega Corini. Il legale negli ultimi dieci
anni ha difeso molti dei poliziotti di 'rango' condannati ieri
tra i quali Gilberto Caldarozzi e Francesco Gratteri. Le
condanne variano da quattro anni a tre anni e sei mesi di
reclusione, quindi la pena da scontare con una alternativa al
carcere varia da un anno a sei mesi.
NM
06-LUG-12 19:34 NNNN
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