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venerdì 6 luglio 2012

Spending review/ Gli interventi previsti dal decreto - scheda


Spending review/ Gli interventi previsti dal decreto - scheda
Riduzione per acquisto beni e servizi e trasparenza procedure

Roma, 6 lug. (TMNews) - Di seguito, in sintesi e suddivisi per
argomento, gli interventi previsti dal decreto:

A - RIDUZIONE PER L'ACQUISTO DI BENI E SERVIZI E TRASPARENZA
DELLE PROCEDURE

Il primo insieme di interventi riguarda l'attività negoziale
delle pubbliche amministrazioni, riducendo la spesa per
l'acquisto di beni e servizi e incentivando la trasparenza delle
procedure.
Dall'analisi svolta dal Commissario Enrico Bondi è emerso un
divario significativo tra il volume di acquisti presidiati da
Consip - la società per azioni del Ministero dell'Economia e
delle Finanze che gestisce il Programma per la razionalizzazione
degli acquisti nella P.A. - e gli approvvigionamenti che le
amministrazioni effettuano in autonomia.
Per ridurre il gap tra i due valori e attribuire a Consip (come
prevede la legge) il ruolo di "centrale acquisti" dello Stato,
sono previste le misure elencate di seguito (che non si applicano
al servizio sanitario nazionale, per il quale è prevista una
specifica regolamentazione):

- viene stabilita la nullità dei contratti che non siano stati
stipulati attraverso gli strumenti di acquisto messi a
disposizione da Consip. Sono naturalmente fatti salvi i contratti
stipulati tramite diverse centrali di committenza, se questi
prevedono condizioni più favorevoli per le Amministrazioni
pubbliche;

- si prevede che il Commissario straordinario Bondi istituisca,
tramite Consip, un albo delle varie centrali di committenza e che
riceva notizia in tempo reale dell'avvenuta stipula dei contratti
stipulati dalle stesse centrali di committenza. Consip provvederà
a pubblicare i dati relativi a detti contratti e convenzioni;

- con riferimento a determinate categorie di beni e di servizi
- per il momento si tratta dei seguenti, con facoltà per il
futuro di aumentare il numero: energia elettrica, gas, carburanti
- rete ed extra-rete, combustibili per riscaldamento e telefonia
- fissa e mobile - viene stabilito l'obbligo assoluto per le
pubbliche amministrazioni di acquistare attraverso gli strumenti
di acquisto e di negoziazione messi a disposizione da Consip
ovvero dalle centrali di committenza regionali. I contratti
stipulati in violazione di tale regola sono nulli e costituiscono
illecito disciplinare e sono causa di reponsabilità
amministrativa;

- le amministrazioni pubbliche possono effettuare acquisti
autonomi esclusivamente per la durata e la misura strettamente
necessarie, in attesa della stipula della convenzione messa a
disposizione dalla Consip e dalle centrali di committenza
regionali;

- nei contratti in essere, validamente stipulati, viene inserita
ex lege una clausola che attribuisce alle amministrazioni il
diritto di recesso, qualora le imprese non adeguino il contenuto
delle prestazioni ancora da effettuare alle migliori condizioni
previste in convenzioni Consip successive alla stipula dei
contratti stessi. Il mancato esercizio del diritto di recesso è
comunicato dalla Amministrazione alla Corte dei Conti al fine del
controllo successivo sulla gestione del bilancio e del patrimonio;

- viene poi introdotto un meccanismo di riduzione delle
condizioni economiche in favore delle amministrazioni che fanno
ricorso alle convenzioni-quadro Consip e delle centrali di
committenza regionali;

- i piccoli comuni potranno, in alternativa all'obbligo di
costituire una centrale di committenza, utilizzare gli strumenti
elettronici di acquisto gestiti da Consip o da altra centrale di
committenza;

- Le Amministrazioni statali centrali già dal 2012 assicurano una
riduzione di spesa per l'acquisto di beni e servizi per importi,
che sono accantonati e resi indisponibili degli stati di
previsione dei singoli Ministeri, indicati in un apposito
allegato. Resta salva la facoltà per i titolari dei singoli
Dicasteri di indicare entro il 10 settembre una differente
ripartizione della riduzione degli importi nell'ambito del
proprio stato di previsione;

Red/Orm

060713 lug 12
Spending review/ Gli interventi previsti dal decreto - scheda 2
Riduzioni dotazioni organici e tagli spese Pa e

Roma, 6 lug. (TMNews) -
B - RIDUZIONE DELLE DOTAZIONI ORGANICHE DELLE PUBBLICHE
AMMINISTRAZIONI

Alla riduzione della spesa per l'acquisto di beni e servizi
seguono le misure relative alle dotazioni organiche delle
pubbliche amministrazioni, la cui finalità principale è il
recupero dell'efficienza della macchina burocratica e, per i casi
virtuosi, l'ottimizzazione nell'allocazione delle risorse umane.
Il programma di riduzione - che non si applica al comparto scuola
e AFAM, per cui restano valide le specifiche discipline di
settore, alle strutture del comparto sicurezza, al Corpo
nazionale dei vigili del fuoco, al personale amministrativo
operante presso gli Uffici giudiziari e al personale della
magistratura - si articola nei seguenti interventi:

- le Amministrazioni dello Stato, incluse quelle ad ordinamento
autonomo, le agenzie, gli enti pubblici - economici e non - e
gli enti di ricerca, fermo restando la riduzione degli organici
da operare ai sensi del decreto legge 138 del 2011, devono
procedere ad una ulteriore riduzione degli uffici di livello
generale e di livello non generale, e delle relative dotazioni
organiche, non inferiore al 20% di quelli esistenti. Devono
inoltre procedere a una rideterminazione delle dotazioni
organiche del personale non dirigenziale non inferiore al 10%.
La riduzione favorirà l'equilibrio nelle piante organiche,
migliorando la gestione dei flussi decisionali. Lo conferma il
fatto che, alle riduzioni, il decreto associa l'obbligo di
razionalizzare gli assetti strutturali. Il riassetto
organizzativo è realizzato con un ampio ventaglio di interventi.
Anzitutto, con il riordino delle competenze degli uffici e
l'eliminazione delle duplicazioni. Si prevede poi una
riorganizzazione degli uffici periferici su base regionale o
interregionale, una unificazione delle strutture con funzioni
logistiche e strumentali (gestione del personale e dei servizi
comuni) e si procede alla tendenziale eliminazione degli
incarichi di studi e ricerca ai dirigenti non titolari di uffici.

- le Forze armate ridurranno il totale generale degli organici in
misura non inferiore al 10%.

- Un capitolo importante del decreto riguarda la gestione del
personale in soprannumero. Per costoro si procede, in primo
luogo, alla risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro nei
confronti dei dipendenti che, in base alla disciplina vigente
prima dell'entrata in vigore dell'ultima riforma introdotta dal
decreto legge n. 201 del 2011, avrebbero ottenuto la decorrenza
del trattamento pensionistico entro il 31 dicembre 2014. Il
trattamento di fine rapporto sarà corrisposto al momento della
maturazione del diritto alla corresponsione. In subordine, si
applicheranno le regole ordinarie previste per la mobilità.

C - RIDUZIONE DI SPESE IN MATERIA DI PUBBLICO IMPIEGO

Le razionalizzazione delle piante organiche delle amministrazioni
non esaurisce le misure di spending review dedicate al pubblico
impiego. Il decreto, infatti, prevede un insieme di misure
complementari che, pur nella diversità di contenuto che le
caratterizza, perseguono lo stesso obiettivo: la migliore
allocazione delle risorse disponibili, nell'ottica
dell'efficienza e del buon andamento dell'azione amministrativa.
Gli interventi riguardano le spese in materia di parco auto, gli
incarichi consulenziali, la disciplina dei buoni pasto, delle
ferie, dei riposi spettanti al personale, oltre al sistema di
pagamento dei cedolini.
Per quanto riguarda il parco auto si introduce, a partire dal
2013, un limite pari al 50% della spesa sostenuta per il 2011 da
applicarsi all'acquisto, manutenzione, noleggio ed esercizio di
autovetture, oltre che all'acquisto di buoni taxi. Il limite può
essere derogato, per il solo 2013, esclusivamente per i contratti
pluriennali già in essere. Altre eccezioni sono previste per il
Corpo nazionale dei vigili del fuoco e per i servizi
istituzionali di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica. I
contratti di locazione o noleggio in corso possono essere ceduti
alle Forze di polizia e gli autisti sono assegnati a differenti
mansioni ovvero, qualora provenienti da altra amministrazione,
sono restituiti all'amministrazione di appartenenza.
Si introduce poi il divieto di attribuire incarichi di studio e
consulenza a soggetti, già appartenenti ai ruoli
dell'amministrazione e collocati in quiescenza, che abbiano
svolto, nel corso dell'ultimo anno di servizio, funzioni e
attività corrispondenti a quelle oggetto dell'incarico di studio
o consulenza. Viene inoltre abrogata la normativa in materia di
vice dirigenza.
Per quanto riguarda il valore dei buoni pasto attribuiti al
personale, anche di qualifica dirigenziale, viene stabilito a 7
Euro il limite al valore nominale. Tutte le disposizioni
normative e contrattuali più favorevoli cessano di avere
applicazione a partire dal 1 ottobre 2012.
Le ferie e i riposi spettanti al personale, anche di qualifica
dirigenziale, sono obbligatoriamente fruiti secondo quanto
prevedono gli ordinamenti dell'amministrazione di appartenenza e
in nessun caso danno diritto alla corresponsione di trattamenti
economici sostitutivi. La violazione della norma comporta il
recupero delle somme indebitamente erogate ed è fonte di
responsabilità amministrativa e disciplinare per il dirigente
responsabile.
L'ultimo intervento di razionalizzazione riguarda i cedolini. In
base all'analisi svolta dal Commissario Bondi, la disomogeneità
nei servizi di pagamento delle retribuzioni dei dipendenti
pubblici contribuisce all'aumento della spesa pubblica. Per
eliminare l'anomalia il decreto stabilisce che le amministrazioni
stipulino convenzioni con il MEF per omogeneizzare il sistema di
pagamento degli stipendi, oppure rinegozino i contratti vigenti,
con un abbattimento del costo del servizio non inferiore al 15%.

D - RAZIONALIZZAZIONE DEL PATRIMONIO PUBBLICO E RIDUZIONE DEI
COSTI PER LE LOCAZIONI PASSIVE

Il quinto ordine di misure riguarda il patrimonio pubblico, che
viene razionalizzato, e i costi delle locazioni passive, che
vengono ridotti. In particolare:

- per il triennio 2012 - 2014, non si applica l'aggiornamento
all'indice Istat del canone dovuto da tutte le amministrazioni
pubbliche (comprese le Regioni, gli enti locali, gli enti
pubblici e le autorità indipendenti) per l'utilizzo in locazione
passiva di immobili per finalità istituzionali, prevedendo la
facoltà del locatore di recedere dal contratto;

- si consente l'uso gratuito in favore dello Stato degli immobili
di proprietà degli enti territoriali a condizioni di reciprocità;

- si avvia la rinegoziazione delle locazioni passive di immobili
ad uso uffici di proprietà di terzi (di norma almeno un anno
prima della loro scadenza) al fine di giungere alla riduzione del
15% dei canoni. La rinegoziazione presuppone la permanenza delle
esigenze allocative all'esito dei piani di riorganizzazione delle
strutture amministrative previsti dalle norme vigenti e la
presenza di adeguate disponibilità finanziarie;

- si riducono gli spazi ad uso ufficio a disposizione delle
amministrazioni statali. Negli uffici di nuova costruzione (o
che, in generale, abbiano strutture tali da consentire una
notevole flessibilità nella configurazione degli spazi interni)
il parametro di riferimento è compreso tra i 12 e i 20 metri
quadrati per addetto. Negli uffici che non sono di nuova
costruzione (o hanno limitata flessibilità nell'articolazione
degli spazi interni) il parametro di riferimento è fissato tra i
20 e i 25 metri quadrati per addetto. Spetterà all'Agenzia del
demanio il compito di definire gli strumenti e le indicazioni
metodologiche di supporto alle amministrazioni per il
monitoraggio e la redistribuzione;

- si introducono norme tese a ridurre gli spazi destinati agli
archivi delle amministrazioni statali. Le amministrazioni
procedono, entro il 31 dicembre di ogni anno, allo scarto di atti
di archivio e comunicano annualmente all'Agenzia del demanio gli
spazi resi disponibili;

- si procede ad una ricognizione degli immobili di proprietà
degli enti pubblici non territoriali affinché sia verificata la
possibilità di utilizzarli in locazione passiva dalle
Amministrazioni dello Stato per proprie finalità istituzionali,
prevedendo il pagamento di canoni agevolati (30% valore locativo);

- si accelera la procedura di vendita degli alloggi di servizio
di proprietà del Ministero della difesa;

- l'Agenzia del demanio opera quale centrale di committenza che
stipula accordi quadro con operatori del settore per la
realizzazione di interventi manutentivi posti a carico del
conduttore sui beni immobili di proprietà dello Stato ovvero di
terzi utilizzati a qualsiasi titolo dalle Amministrazioni, al
fine di conseguire risparmi connessi alle maggiori economie di
scala ed all'abbattimento dei costi amministrativi;

- una parte degli avanzi di gestione dell'Agenzia del demanio
sono destinati all'acquisto di immobili per soddisfare le
esigenze allocative delle Amministrazioni dello Stato, oppure
interventi di manutenzione per il recupero di immobili statali;

- si rendono più efficaci talune disposizioni relative alla
valorizzazione ed utilizzazione a fini economici di beni immobili
di proprietà dello Stato;

- si estende il regime fiscale di favore previsto per le SIIQ
(società di investimento immobiliare quotate) alle società di
gestione e valorizazione di immobili pubblici promosse
dall'Agenzia del demanio;
(segue)

Orm

060714 lug 12
Spending review/ Gli interventi previsti dal decreto - scheda 3
Riduzione spesa ministeri, enti territoriali, riduzione province

Roma, 6 lug. (TMNews) -
E -SOCIETÀ PUBBLICHE E IN HOUSE

Un capitolo importante del decreto per la revisione della spesa
pubblica fa riferimento all'articolazione complessiva della
macchina dello Stato, incidendo in particolare sulle società
pubbliche. Le misure principali sono le seguenti:

- Vengono previste disposizioni sulla composizione dei consigli
di amministrazione delle società a totale partecipazione
pubblica. I CDA di queste società dovranno essere composti da non
più di tre membri. Di questi, due devono essere dipendenti
dell'amministrazione titolare della partecipazione, in caso di
società a partecipazione diretta; oppure due dipendenti della
società controllante, per le società a partecipazione indiretta.
Il terzo componente ha funzioni di presidente e amministratore
delegato. Viene, comunque, consentita la nomina di un
amministratore unico;

- è fatto divieto alle pubbliche amministrazioni di detenere
partecipazioni in società controllate, direttamente o
indirettamente che abbiano conseguito per l'anno 2011 un
fatturato da prestazione di servizi a favore di pubbliche
amministrazioni superiore al 90%. Le società a partecipazione
totalitaria verranno sciolte entro il 31 dicembre 2013, ovvero,
in caso di mancato scioglimento, non potranno ricevere
affidamenti diretti di servizi;

- a decorrere dal 1° gennaio 2013 le pubbliche amministrazioni
possono acquisire a titolo oneroso servizi di qualsiasi tipo,
anche mediante la stipula di convenzioni, da enti di diritto
privato soltanto in base a procedure previste dalla normativa
nazionale e comunitaria. In tal caso gli enti privati non possono
ricevere contributi a carico delle finanze pubbliche. Restano
escluse da tale disposizione le fondazioni istituite con la
finalità di promuovere lo sviluppo tecnologico e l'alta
formazione tecnologica;

- dalla data di entrata in vigore del decreto (e fino al 31
dicembre 2015) i limiti per le assunzioni previsti per le società
controllanti si applicano anche alle società controllate
inserite nel conto economico consolidato della pubblica
amministrazione;

- sempre dalla data di entrata in vigore del decreto è fatto
divieto, a pena di nullità, di inserire clausole arbitrali in
sede di stipulazione di contratti di servizio intercorrenti tra
società a totale partecipazione pubblica e le amministrazioni
statali;

- al fine di evitare distorsioni della concorrenza e del mercato
e di assicurare la parità degli operatori nel territorio
nazionale, a decorrere dal 1° gennaio 2014 le pubbliche
amministrazioni devono acquisire sul mercato di beni e servizi
mediante le procedure concorrenziali previste dal codice appalti;

- dal 1° gennaio 2014 l'affidamento diretto può avvenire solo a
favore di società a capitale interamente pubblico nel rispetto
della normativa comunitaria per la gestione in house, a
condizione che il valore economico del servizio o dei beni
oggetto di affidamento sia pari o inferiore a 200mila euro annui.

F - RIDUZIONE DELLA SPESA DEI MINISTERI

Il decreto contiene un capitolo relativo alla riduzione della
spesa dei singoli Ministeri, realizzata prevalentemente
attraverso la riduzione dell'ammontare dei contributi erogati a
fondi e agenzie. Per i Ministeri e gli enti statali sono stati
eliminati eccessi di spesa per un importo di 1 miliardo e mezzo
per il 2012 e 3 miliardi a partire dal 2013
Per quanto riguarda in particolare il Ministero dello Sviluppo
economico e il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti le
misure di razionalizzazione prevedono:

- soppressione dell'Istituto per la vigilanza sulle
assicurazioni private e di interesse collettivo (ISVAP) e della
Commissione di vigilanza sui fondi pensione (COVIP). Le funzioni
dei due enti saranno accorpate dall'IVARP, che nasce come unico
istituto per la vigilanza sulle assicurazioni e sul risparmio
previdenziale, nel pieno rispetto delle indicazioni comunitarie
in materia. Il nuovo ente funzionerà in stretta sinergia con le
strutture della Banca d'Italia, così da assicurare una piena
integrazione dell'attività di vigilanza nei settori finanziario,
assicurativo e del risparmio previdenziale, anche attraverso un
più stretto collegamento con la vigilanza bancaria. L'istituto
diventerà operativo entro 120 giorni dall'entrata in vigore del
decreto, realizzando un risparmio di costi pari ad almeno il 10%
delle spese di funzionamento dei due enti soppressi.

- soppressione dell'Ente nazionale per il Microcredito,
dell'Associazione Luzzatti e della Fondazione Valore Italia. La
soppressione dell'Ente nazionale per il Microcredito avverrà
entro 30 giorni dall'entrata in vigore del decreto. Soppressione
immediata per l'Associazione italiana studi cooperativi 'Luigi
Luzzatti', ente strumentale del ministero dello Sviluppo
Economico - che dunque ne assorbe le competenze - per promuovere
la cultura cooperativa. Con l'entrata in vigore del decreto,
viene soppressa anche la Fondazione Valore Italia, il cui scopo
era la promozione del design italiano, anche attraverso la
realizzazione di un'esposizione permanente. Le sue attività
vengono trasferite nell'ambito dell'attività ordinaria del
ministero dello Sviluppo economico.

- soppressione della società Arcus spa, società vigilata dal
Mibac e dal Mit, la cui mission è la promozione di iniziative
legate ai beni culturali e al mondo dello spettacolo. Le attività
finora svolte dalla società saranno eseguite dalle competenti
strutture del ministero dei Beni culturali.

- ulteriori misure riguardano l'annullamento dell'accordo tra
Mit, Comune di Catanzaro, Provincia di Catanzaro e Regione
Calabria relativo a Centro Tipologico Nazionale; la
razionalizzazione Comitato Centrale per l'albo degli
autotrasportatori; la riduzione dei compensi degli organi delle
Autorità portuali; infine, la riorganizzazione assetto operativo
uffici periferici non coperti da dirigente.

G - RIDUZIONE DELLA SPESA DEGLI ENTI TERRITORIALI

Un capitolo ulteriore riguarda gli enti territoriali. Si riducono
di 700 milioni di euro per l'anno 2012 (e di 1.000 milioni di
euro a decorrere dall'anno 2013) i trasferimenti dello Stato alle
Regioni a statuto ordinario, escludendo dalla riduzione le
risorse destinate al Servizio Sanitario Nazionale. La
ripartizione tra le Regioni di tale riduzione sarà determinata
dalla Conferenza Stato-Regioni, considerando la virtuosità e gli
eccessi di spesa di ciascuna Regione rilevati dal Commissario
straordinario per la spesa pubblica, Enrico Bondi;
Analoghe misure sono previste nei confronti dei Comuni e delle
Province. Per questi la Conferenza Stato Città provvede alla
ripartizione della riduzione dei trasferimenti. Per i Comuni la
riduzione è pari a 500 milioni di euro per l'anno 2012 e 2.000
milioni di euro a decorrere dall'anno 2013. Per le Province la
riduzione è di 500 milioni di euro per l'anno 2012 e 1.000
milioni di euro a decorrere dal 2013.
La partecipazione delle Regioni a statuto speciale e delle
Province autonome di Trento e Bolzano alla realizzazione degli
obiettivi di finanza pubblica avviene, secondo modalità stabilite
in attuazione dei rispettivi statuti, per un importo di 500
milioni di euro per l'anno 2012, di 1.000 milioni di euro per
l'anno 2013 e di 1.500 milioni di euro a decorrere dal 2014
(prevedendo, in fase di prima applicazione, un accantonamento
annuale a valere sulla compartecipazione ai tributi erariali,
sulla base di un accordo in sede di Conferenza Stato-Regioni).
Inoltre, si riduce ulteriormente il limite entro cui gli enti
territoriali possono procedere alla spesa per assunzione di
personale e si pone il divieto per le Province di assumere
personale a tempo indeterminato, fino a che non sarà data
attuazione alla riduzione e razionalizzazione delle Province
stesse.
A partire dal 1° gennaio 2011 i crediti maturati nei confronti
delle regioni, degli enti locali e degli enti del Servizio
sanitario nazionale per somministrazione, forniture e appalti,
possono essere compensati con le somme dovute a seguito di
iscrizione a ruolo. A tal fine il creditore acquisisce l'apposita
certificazione e la utilizza per il pagamento, totale o parziale,
delle somme dovute a seguito dell'iscrizione a ruolo. Viene ora
previsto che qualora la Regione, l'ente locale o l'ente del
Servizio sanitario nazionale non versino all'agente della
riscossione l'importo oggetto della certificazione le somme sono
recuperate mediante riduzione delle risorse dovute, a qualunque
titolo, dallo Stato all'ente territoriale inadempiente.

H - RIDUZIONE E ACCORPAMENTO PROVINCE

Il decreto interviene anche sulle province, prevedendone la
riduzione e l'accorpamento, con l'obiettivo di dimezzare il
numero attuale.
La riduzione avverrà sulla base di due criteri: il primo è la
dimensione territoriale, il secondo è la popolazione. La
definizione esatta dei parametri per la dimensione territoriale e
la popolazione sarà completata entro 10 giorni dalla data di
entrata in vigore del decreto, con apposito provvedimento del
Consiglio dei Ministri.
All'accorpamento e riduzione si giunge attraverso una procedura
che vede il ruolo attivo degli Enti territoriali. Il Governo
trasmette al Consiglio delle autonomie locali, istituito in ogni
regione, la propria deliberazione con i criteri. Successivamente,
ogni Consiglio approva il piano di riduzione entro 40 giorni.
Entro la fine dell'anno sarà completato il piano di accorpamenti.
I Comuni capoluogo di Regione sono esclusi dagli interventi di
accorpamento e riduzione. Le province che 'restano in vita'
avranno le seguenti competenze: ambiente (soprattutto per il
settore discariche); trasporti e viabilità (anche per quanto
attiene la costruzione, la classificazione e la gestione delle
strade). In attuazione del decreto 'Salva Italia', vengono
devolute ai Comuni tutte le altre competenze che finora lo Stato
aveva attribuito alle province.
Entro il 1° gennaio 2014 vengono istituite le Città
metropolitane, dieci in tutto: Roma, Torino, Milano, Venezia,
Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli, Reggio Calabria.
Contestualmente, verranno soppresse le relative province.

I - PUBBLICA ISTRUZIONE, UNIVERSITÀ, ENTI DI RICERCA

Per quanto riguarda la pubblica istruzione, l'Università e gli
Enti di ricerca le misure principali sono le seguenti:

- servizi di tesoreria per le scuole e fondo per il loro
finanziamento. Viene istituito un servizio di tesoreria unica per
le scuole nel quale confluiranno tutte le risorse finanziarie
attualmente depositate presso istituti bancari privati. In questo
modo Banca d'Italia disporrà di una maggiore disponibilità di
cassa di circa 1 Miliardo di euro, con conseguente economia data
dal miglioramento dei saldi di cassa e una minore spesa di
interessi sul debito pubblico quantificabile in circa 8 milioni
per il 2012 e 29 milioni a regime. Le scuole a questo punto
potranno gestire la propria liquidità come fanno già ora gli enti
di ricerca.

- Contabilità speciali scolastiche. Attraverso un'opera di
razionalizzazione nella gestione delle risorse finanziarie del
ministero, 30 milioni verranno messi a disposizione delle scuole
per le proprie spese di funzionamento mentre una ulteriore somma
di pari importo andrà a contribuire ai miglioramenti dei saldi di
cassa.

- controllo di regolarità amministrativa e contabile. In linea
con un orientamento di maggiore equità, la spesa per compensi
aggiuntivi al personale impegnato nell'attività di controllo
sull'attività amministrativa e contabile delle istituzioni
scolastiche porterà un risparmio annuo alle scuole quantificabile
in 8 milioni.

- personale del Miur presso scuole estere e MAE. Si opera una
riduzione del personale scolastico comandato presso il MAE con
funzioni di coordinamento e gestione delle scuole italiane
all'estero. Di concerto, si opera una ulteriore riduzione anche
del personale dei docenti impiegati presso le scuole italiane
all'estero. Da entrambe queste misure sono attesi risparmi per
2,6 nell'anno in corso e di 16 Mln a regime.

- personale inidoneo a insegnamento. Con questa norma si prevede
di impiegare il personale dichiarato inidoneo all'insegnamento ma
con mantenuta capacita lavorativa, in attività amministrative
presso le stesse scuole, nell'ambito regionale. Da questa misura
si ottiene una riduzione di spesa nell'immediato di 38,5 milioni,
che a regime supereranno i 100.

- visite fiscali. Viene trasferita alle regioni una somma
forfettaria di 23 milioni circa che consentiranno alle scuole di
poter usufruire senza oneri finanziari e amministrativi delle
visite fiscali.

- utilizzo del personale docente in esubero. In linea di
continuità con il processo che mira al pieno impiego di tutto il
personale scolastico, viene previsto l'utilizzo in particolare
dei docenti senza cattedra per attività di docenza in materie
affini. Fermo restando l'accertamento delle competenze necessarie
a garantire il risultato didattico atteso. In particolare
verificando il possesso degli idonei titoli di studio.

- vincoli al turn over per il sistema universitario statale e per
gli enti di ricerca. Si prevede per le università e gli enti di
ricerca l'adeguamento alla normativa già in vigore preso le altre
pubbliche amministrazioni, in materia di limitazione alle nuove
assunzioni.

- Altre disposizioni di carattere finanziario ed esigenze
indifferibili. Vengono stanziati 10 milioni per le università non
statali. Questa cifra è inferiore a quella assegnata negli scorsi
anni agli atenei privati, pari a 20 milioni. Si destinano 90
milioni in più per il diritto allo studio. In questo modo si
riporta lo stanziamento al valore storico. Infine, si destinano
103 milioni per la gratuita dei libri di testo nella scuola
secondaria di primo grado ( per le primarie i libri di testo sono
assicurati gratuitamente dai Comuni). In questo caso lo
stanziamento rimane invariato rispetto a quello degli scorsi anni.

L - SANITÀ

L'analisi della spesa sanitaria delle diverse Regioni, delle
singole Aziende sanitarie locali e ospedaliere ha evidenziato una
notevole variabilità dei costi sostenuti per l'acquisto di beni e
servizi (sanitari e non sanitari) di farmaci e di dispositivi
medici. Si è quindi deciso di concentrare gli sforzi per una
riduzione dei costi sanitari su 4 capitoli di spesa:

- condizioni di acquisto e fornitura di beni e servizi. Si
prevede anzitutto la rideterminazione degli importi e delle
prestazioni previsti nei singoli contratti di fornitura nella
misura del 5%, a decorrere dall'entrata in vigore del decreto
legge e per tutta la durata del contratto. Tale misura
straordinaria - finalizzata ad anticipare già nel 2012 le misure
sui beni e servizi previste dal decreto legge n. 98 del 2011 -
produrrà pienamenti i suoi effetti a decorrere dal 2013 e sarà
basata sull'obbligo per le centrali di acquisto di tenere conto
dei nuovi contratti dei prezzi di riferimento che via via
l'Autorità di controllo sui contratti pubblici renderà noti e
disponibili.
Per i contratti già stipulati è prevista invece una
rinegoziazione tra Azienda sanitaria e fornitori, oppure la
possibilità di recesso da parte della struttura pubblica, nel
caso di significativi scostamenti (20%) tra i prezzi in vigore e
quello di riferimento (in deroga all'articolo 1171 del Codice
civile).

- spesa per farmaci. Per il 2012 è previsto un aumento dello
sconto obbligatorio che le farmacie e le aziende farmaceutiche
praticano nei confronti del Servizio Sanitario Nazionale. Lo
sconto passa, per le farmacie, da 1,82% a 3,85% ed è variabile, a
partire dall'entrata in vigore del decreto, per il 2012, 2013, e
2014. Per le aziende farmaceutiche lo sconto passa da 1,83% a
6,5%, per il solo anno 2012, a partire dall'entrata in vigore del
decreto. Per gli anni successivi la revisione della spesa viene
operata tramite una ridefinizione delle regole che prevedono un
tetto di spesa sia per la farmaceutica convenzionata territoriale
che per la farmaceutica ospedaliera. Per la farmaceutica
territoriale viene individuato un nuovo tetto di spesa pari
all'11,5% (rispetto al precedente 13,3%). Per la farmaceutica
ospedaliera il nuovo tetto è del 3,2% (rispetto al precedente
2,4%).
Nel caso di sfondamento del tetto della farmaceutica territoriale
viene confermato il meccanismo di ripiano totalmente a carico
della filiera farmaceutica (aziende, grossisti, farmacisti); per
lo sfondamento della spesa farmaceutica ospedaliera, che fino ad
oggi è stato tutto a carico delle Regioni, viene introdotto un
meccanismo di ripiano che pone a carico delle aziende
farmaceutiche il 50% del totale.

- spesa per dispositivi medici. Per il solo secondo semestre 2012
viene previsto un abbattimento del 5% degli importi e dei volumi
di fornitura. Mentre nel 2013 la revisione della spesa viene
realizzata tramite la fissazione di un tetto di spesa pari al
4,8% per tali dispositivi. Le Regioni sono chiamate a garantire
tale tetto di spesa sia attraverso l'utilizzo dei prezzi di
riferimento, sia attraverso interventi di razionalizzazione nella
fase di acquisto, immagazzinamento e utilizzo degli stessi nelle
attività assistenziali.

- acquisto di prestazioni sanitarie da soggetti privati
accreditati. La misura prevista consiste in una riduzione del
budget assegnato alle singole strutture pari all'1% per il 2012 e
al 2% per il 2013, rispetto al budget 2011.

Orm

060714 lug 12
CONSIGLIO MINISTRI: I CONTENUTI DEL DL SPENDING REVIEW =
(AGI) - Roma, 5 lug. - Il Consiglio dei Ministri ha approvato
oggi il decreto legge "disposizioni urgenti per la riduzione
della spesa pubblica a servizi invariati" (spending review).
Fin dall'insediamento, il Governo ha deciso di procedere non
mediante tagli lineari, bensi' con interventi strutturali
rivolti a migliorare la produttivita' delle diverse
articolazioni della pubblica amministrazione.
Con gli interventi odierni il risparmio per lo Stato sara'
di 4,5 miliardi per il 2012, di 10,5 miliardi per il 2013 e di
11 miliardi per il 2014.(AGI)
Mal (Segue)
060142 LUG 12

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CONSIGLIO MINISTRI: I CONTENUTI DEL DL SPENDING REVIEW (2)=
(AGI) - Roma, 5 lug. - Una prima serie di interventi e' stata
deliberata con il "Provvedimento della PCM e del MEF sullo
"snellimento delle strutture e la riduzione degli organici"
(Comunicato stampa del 15 giugno 2012). Le nuove disposizioni
di revisione della spesa pubblica mirano a tre obiettivi: - Il
primo obiettivo e' quello di iscrivere il funzionamento
dell'apparato statale - e le relative funzioni - entro un
quadro razionale di valutazione e programmazione. Si tratta di
un'operazione strutturale, il cui buon fine e' legato alla
ottimizzazione delle procedure e delle articolazioni dello
Stato, inclusa quella giudiziaria, all'accorpamento o alla
dismissione degli enti non necessari e alla progressiva
riduzione degli organici, privilegiando la distribuzione
razionale delle risorse umane e materiali a disposizione delle
pubbliche amministrazioni. - La riduzione della spesa non
incide in alcun modo sulla quantita' di servizi erogati dalle
pubbliche amministrazioni a favore dei cittadini ma mira a
migliorarne la qualita' e l'efficienza. Stimola, cosi', la
crescita e la competitivita' del Paese, in linea con le best
practices europee e con le sollecitazioni degli investitori
internazionali. - L'eliminazione degli eccessi di spesa - ed e'
questo il terzo obiettivo - produrra' una serie di benefici
concreti per i cittadini. Permettera', anzitutto, di evitare
l'aumento di due punti percentuali dell'IVA per gli ultimi tre
mesi del 2012 e per il primo semestre del 2013. Grazie al
risparmio ottenuto sara' inoltre possibile estendere la
clausola di salvaguardia in materia pensionistica prevista dal
decreto legge "Salva Italia" ad altri 55.000 soggetti, anche se
maturano i requisiti per l'accesso al pensionamento
successivamente al 31 dicembre 2011. Complessivamente,
l'importo a favore dei lavoratori "salvaguardati" e' di 1,2
miliardi ( a partire dal 2014). Sono infine previsti
stanziamenti per la ricostruzione delle zone danneggiate dal
sisma. 500 milioni sono stati gia' stanziati con il decreto
d'urgenza per le zone terremotate. La spending garantira'
ulteriori risorse: 1 miliardo per il 2013 e 1 miliardo per il
2014. (AGI)
Mal (Segue)
060142 LUG 12

NNNNCONSIGLIO MINISTRI: I CONTENUTI DEL DL SPENDING REVIEW (3)=
(AGI) - Roma, 5 lug. - Sara' adottato un terzo provvedimento di
spending review. Esso riguardera' le agevolazioni fiscali, la
revisione strutturale della spesa e i contributi pubblici sulla
base delle analisi effettuate, per incarico del Governo, dal
Professor Giuliano Amato e dal Professor Francesco Giavazzi.

La riduzione degli eccessi di spesa delle pubbliche
amministrazioni, per la parte relativa ai beni e servizi, e'
frutto dell'analisi svolta del Commissario straordinario per la
spending review, Enrico Bondi. L'analisi ha permesso di
individuare un benchmark di riferimento - o indicatore di
valore mediano di spesa - in base al quale stimare l'eccesso di
spesa in capo alle amministrazioni (lo Stato centrale, le
Regioni, le Province, i Comuni e gli enti pubblici non
territoriali). L'indicatore, che tiene conto delle peculiarita'
di ciascuna amministrazione, costituisce la base analitica per
superare una metodologia di riduzione della spesa che colpisce
nella stessa proporzione i soggetti virtuosi e quelli meno
virtuosi, disincentivando il perseguimento di comportamenti
efficienti. Il nuovo metodo allinea i centri di spesa meno
performanti a quelli efficienti ed e', quindi, la premessa per
operare riduzioni di spesa selettive.
Per calcolare la mediana sono stati prese in considerazione
72 merceologie (prendendo spunto anche dalle lettere dei
cittadini). Tra queste, ad esempio, le spese di cancelleria e
quelle per i carburanti; il consumo di energia elettrica; le
spese di pulizia e quelle postali, i buoni pasto, le spese per
pubblicita', quelle per la somministrazione di pasti nelle
scuole e ospedali. Per ciascuna di queste merceologie e' stata
confrontata la spesa di ciascuna amministrazione con quelle
omologhe, prendendo in considerazione il numero di dipendenti e
la popolazione residente.
Per la parte restante, relativa alla riduzione delle
dotazioni organiche delle pubbliche amministrazioni, la
razionalizzazione del patrimonio pubblico, l'organizzazione
degli enti pubblici e la soppressione di enti e societa', la
riduzione della spesa si basa sull'elaborazione svolta dai
Ministeri, ciascuno per la parte di propria competenza.(AGI)
Mal (Segue)
060142 LUG 12

NNNNCONSIGLIO MINISTRI: I CONTENUTI DEL DL SPENDING REVIEW (5)=
(AGI) - Roma, 5 lug. - Di seguito, in sintesi e suddivisi per
argomento, gli interventi previsti dal decreto:

A - RIDUZIONE PER L'ACQUISTO DI BENI E SERVIZI E TRASPARENZA
DELLE PROCEDURE

Il primo insieme di interventi riguarda l'attivita' negoziale
delle pubbliche amministrazioni, riducendo la spesa per
l'acquisto di beni e servizi e incentivando la trasparenza
delle procedure.
Dall'analisi svolta dal Commissario Enrico Bondi e' emerso
un divario significativo tra il volume di acquisti presidiati
da Consip - la societa' per azioni del Ministero dell'Economia
e delle Finanze che gestisce il Programma per la
razionalizzazione degli acquisti nella P.A. - e gli
approvvigionamenti che le amministrazioni effettuano in
autonomia.
Per ridurre il gap tra i due valori e attribuire a Consip
(come prevede la legge) il ruolo di "centrale acquisti" dello
Stato, sono previste le misure elencate di seguito (che non si
applicano al servizio sanitario nazionale, per il quale e'
prevista una specifica regolamentazione):

- viene stabilita la nullita' dei contratti che non siano stati
stipulati attraverso gli strumenti di acquisto messi a
disposizione da Consip. Sono naturalmente fatti salvi i
contratti stipulati tramite diverse centrali di committenza, se
questi prevedono condizioni piu' favorevoli per le
Amministrazioni pubbliche;

- si prevede che il Commissario straordinario Bondi istituisca,
tramite Consip, un albo delle varie centrali di committenza e
che riceva notizia in tempo reale dell'avvenuta stipula dei
contratti stipulati dalle stesse centrali di committenza.
Consip provvedera' a pubblicare i dati relativi a detti
contratti e convenzioni;

- con riferimento a determinate categorie di beni e di servizi
- per il momento si tratta dei seguenti, con facolta' per il
futuro di aumentare il numero: energia elettrica, gas,
carburanti - rete ed extra-rete, combustibili per riscaldamento
e telefonia - fissa e mobile - viene stabilito l'obbligo
assoluto per le pubbliche amministrazioni di acquistare
attraverso gli strumenti di acquisto e di negoziazione messi a
disposizione da Consip ovvero dalle centrali di committenza
regionali. I contratti stipulati in violazione di tale regola
sono nulli e costituiscono illecito disciplinare e sono causa
di reponsabilita' amministrativa;(AGI)
Mal (Segue)
060142 LUG 12

NNNNCONSIGLIO MINISTRI: I CONTENUTI DEL DL SPENDING REVIEW (6)=
(AGI) - Roma, 5 lug. - - le amministrazioni pubbliche possono
effettuare acquisti autonomi esclusivamente per la durata e la
misura strettamente necessarie, in attesa della stipula della
convenzione messa a disposizione dalla Consip e dalle centrali
di committenza regionali;

- nei contratti in essere, validamente stipulati, viene
inserita ex lege una clausola che attribuisce alle
amministrazioni il diritto di recesso, qualora le imprese non
adeguino il contenuto delle prestazioni ancora da effettuare
alle migliori condizioni previste in convenzioni Consip
successive alla stipula dei contratti stessi. Il mancato
esercizio del diritto di recesso e' comunicato dalla
Amministrazione alla Corte dei Conti al fine del controllo
successivo sulla gestione del bilancio e del patrimonio;

- viene poi introdotto un meccanismo di riduzione delle
condizioni economiche in favore delle amministrazioni che fanno
ricorso alle convenzioni-quadro Consip e delle centrali di
committenza regionali;

- i piccoli comuni potranno, in alternativa all'obbligo di
costituire una centrale di committenza, utilizzare gli
strumenti elettronici di acquisto gestiti da Consip o da altra
centrale di committenza;

- Le Amministrazioni statali centrali gia' dal 2012 assicurano
una riduzione di spesa per l'acquisto di beni e servizi per
importi, che sono accantonati e resi indisponibili degli stati
di previsione dei singoli Ministeri, indicati in un apposito
allegato. Resta salva la facolta' per i titolari dei singoli
Dicasteri di indicare entro il 10 settembre una differente
ripartizione della riduzione degli importi nell'ambito del
proprio stato di previsione;(AGI)
Mal (Segue)
060142 LUG 12

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ZCZC
AGI1297 3 POL 0 R01 /

CONSIGLIO MINISTRI: I CONTENUTI DEL DL SPENDING REVIEW (7)=
(AGI) - Roma, 5 lug. -

B - RIDUZIONE DELLE DOTAZIONI ORGANICHE DELLE PUBBLICHE
AMMINISTRAZIONI

Alla riduzione della spesa per l'acquisto di beni e servizi
seguono le misure relative alle dotazioni organiche delle
pubbliche amministrazioni, la cui finalita' principale e' il
recupero dell'efficienza della macchina burocratica e, per i
casi virtuosi, l'ottimizzazione nell'allocazione delle risorse
umane.
Il programma di riduzione - che non si applica al comparto
scuola e AFAM, per cui restano valide le specifiche discipline
di settore, alle strutture del comparto sicurezza, al Corpo
nazionale dei vigili del fuoco, al personale amministrativo
operante presso gli Uffici giudiziari e al personale della
magistratura - si articola nei seguenti interventi:

- le Amministrazioni dello Stato, incluse quelle ad ordinamento
autonomo, le agenzie, gli enti pubblici - economici e non - e
gli enti di ricerca, fermo restando la riduzione degli organici
da operare ai sensi del decreto legge 138 del 2011, devono
procedere ad una ulteriore riduzione degli uffici di livello
generale e di livello non generale, e delle relative dotazioni
organiche, non inferiore al 20% di quelli esistenti. Devono
inoltre procedere a una rideterminazione delle dotazioni
organiche del personale non dirigenziale non inferiore al 10%.
La riduzione favorira' l'equilibrio nelle piante organiche,
migliorando la gestione dei flussi decisionali. Lo conferma il
fatto che, alle riduzioni, il decreto associa l'obbligo di
razionalizzare gli assetti strutturali. Il riassetto
organizzativo e' realizzato con un ampio ventaglio di
interventi. Anzitutto, con il riordino delle competenze degli
uffici e l'eliminazione delle duplicazioni. Si prevede poi una
riorganizzazione degli uffici periferici su base regionale o
interregionale, una unificazione delle strutture con funzioni
logistiche e strumentali (gestione del personale e dei servizi
comuni) e si procede alla tendenziale eliminazione degli
incarichi di studi e ricerca ai dirigenti non titolari di
uffici.

- le Forze armate ridurranno il totale generale degli organici
in misura non inferiore al 10%.

- Un capitolo importante del decreto riguarda la gestione del
personale in soprannumero. Per costoro si procede, in primo
luogo, alla risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro nei
confronti dei dipendenti che, in base alla disciplina vigente
prima dell'entrata in vigore dell'ultima riforma introdotta dal
decreto legge n. 201 del 2011, avrebbero ottenuto la decorrenza
del trattamento pensionistico entro il 31 dicembre 2014. Il
trattamento di fine rapporto sara' corrisposto al momento della
maturazione del diritto alla corresponsione. In subordine, si
applicheranno le regole ordinarie previste per la
mobilita'.(AGI)
Mal (Segue)
060142 LUG 12

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ZCZC
AGI1298 3 POL 0 R01 /

CONSIGLIO MINISTRI: I CONTENUTI DEL DL SPENDING REVIEW (8)=
(AGI) - Roma, 5 lug. -

C - RIDUZIONE DI SPESE IN MATERIA DI PUBBLICO IMPIEGO

Le razionalizzazione delle piante organiche delle
amministrazioni non esaurisce le misure di spending review
dedicate al pubblico impiego. Il decreto, infatti, prevede un
insieme di misure complementari che, pur nella diversita' di
contenuto che le caratterizza, perseguono lo stesso obiettivo:
la migliore allocazione delle risorse disponibili, nell'ottica
dell'efficienza e del buon andamento dell'azione
amministrativa. Gli interventi riguardano le spese in materia
di parco auto, gli incarichi consulenziali, la disciplina dei
buoni pasto, delle ferie, dei riposi spettanti al personale,
oltre al sistema di pagamento dei cedolini.
Per quanto riguarda il parco auto si introduce, a partire
dal 2013, un limite pari al 50% della spesa sostenuta per il
2011 da applicarsi all'acquisto, manutenzione, noleggio ed
esercizio di autovetture, oltre che all'acquisto di buoni taxi.
Il limite puo' essere derogato, per il solo 2013,
esclusivamente per i contratti pluriennali gia' in essere.
Altre eccezioni sono previste per il Corpo nazionale dei vigili
del fuoco e per i servizi istituzionali di tutela dell'ordine e
della sicurezza pubblica. I contratti di locazione o noleggio
in corso possono essere ceduti alle Forze di polizia e gli
autisti sono assegnati a differenti mansioni ovvero, qualora
provenienti da altra amministrazione, sono restituiti
all'amministrazione di appartenenza.
Si introduce poi il divieto di attribuire incarichi di
studio e consulenza a soggetti, gia' appartenenti ai ruoli
dell'amministrazione e collocati in quiescenza, che abbiano
svolto, nel corso dell'ultimo anno di servizio, funzioni e
attivita' corrispondenti a quelle oggetto dell'incarico di
studio o consulenza. Viene inoltre abrogata la normativa in
materia di vice dirigenza.
Per quanto riguarda il valore dei buoni pasto attribuiti al
personale, anche di qualifica dirigenziale, viene stabilito a 7
Euro il limite al valore nominale. Tutte le disposizioni
normative e contrattuali piu' favorevoli cessano di avere
applicazione a partire dal 1 ottobre 2012.
Le ferie e i riposi spettanti al personale, anche di
qualifica dirigenziale, sono obbligatoriamente fruiti secondo
quanto prevedono gli ordinamenti dell'amministrazione di
appartenenza e in nessun caso danno diritto alla corresponsione
di trattamenti economici sostitutivi. La violazione della norma
comporta il recupero delle somme indebitamente erogate ed e'
fonte di responsabilita' amministrativa e disciplinare per il
dirigente responsabile.
L'ultimo intervento di razionalizzazione riguarda i
cedolini. In base all'analisi svolta dal Commissario Bondi, la
disomogeneita' nei servizi di pagamento delle retribuzioni dei
dipendenti pubblici contribuisce all'aumento della spesa
pubblica. Per eliminare l'anomalia il decreto stabilisce che le
amministrazioni stipulino convenzioni con il MEF per
omogeneizzare il sistema di pagamento degli stipendi, oppure
rinegozino i contratti vigenti, con un abbattimento del costo
del servizio non inferiore al 15%.(AGI)
Mal (Segue)
060142 LUG 12

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ZCZC
AGI1299 3 POL 0 R01 /

CONSIGLIO MINISTRI: I CONTENUTI DEL DL SPENDING REVIEW (9)=
(AGI) - Roma, 5 lug. -
D - RAZIONALIZZAZIONE DEL PATRIMONIO PUBBLICO E RIDUZIONE DEI
COSTI PER LE LOCAZIONI PASSIVE

Il quinto ordine di misure riguarda il patrimonio pubblico, che
viene razionalizzato, e i costi delle locazioni passive, che
vengono ridotti. In particolare:

- per il triennio 2012 - 2014, non si applica l'aggiornamento
all'indice Istat del canone dovuto da tutte le amministrazioni
pubbliche (comprese le Regioni, gli enti locali, gli enti
pubblici e le autorita' indipendenti) per l'utilizzo in
locazione passiva di immobili per finalita' istituzionali,
prevedendo la facolta' del locatore di recedere dal contratto;

- si consente l'uso gratuito in favore dello Stato degli
immobili di proprieta' degli enti territoriali a condizioni di
reciprocita';

- si avvia la rinegoziazione delle locazioni passive di
immobili ad uso uffici di proprieta' di terzi (di norma almeno
un anno prima della loro scadenza) al fine di giungere alla
riduzione del 15% dei canoni. La rinegoziazione presuppone la
permanenza delle esigenze allocative all'esito dei piani di
riorganizzazione delle strutture amministrative previsti dalle
norme vigenti e la presenza di adeguate disponibilita'
finanziarie;

- si riducono gli spazi ad uso ufficio a disposizione delle
amministrazioni statali. Negli uffici di nuova costruzione (o
che, in generale, abbiano strutture tali da consentire una
notevole flessibilita' nella configurazione degli spazi
interni) il parametro di riferimento e' compreso tra i 12 e i
20 metri quadrati per addetto. Negli uffici che non sono di
nuova costruzione (o hanno limitata flessibilita'
nell'articolazione degli spazi interni) il parametro di
riferimento e' fissato tra i 20 e i 25 metri quadrati per
addetto. Spettera' all'Agenzia del demanio il compito di
definire gli strumenti e le indicazioni metodologiche di
supporto alle amministrazioni per il monitoraggio e la
redistribuzione;

- si introducono norme tese a ridurre gli spazi destinati agli
archivi delle amministrazioni statali. Le amministrazioni
procedono, entro il 31 dicembre di ogni anno, allo scarto di
atti di archivio e comunicano annualmente all'Agenzia del
demanio gli spazi resi disponibili;

- si procede ad una ricognizione degli immobili di proprieta'
degli enti pubblici non territoriali affinche' sia verificata
la possibilita' di utilizzarli in locazione passiva dalle
Amministrazioni dello Stato per proprie finalita'
istituzionali, prevedendo il pagamento di canoni agevolati (30%
valore locativo);

- si accelera la procedura di vendita degli alloggi di servizio
di proprieta' del Ministero della difesa;

- l'Agenzia del demanio opera quale centrale di committenza che
stipula accordi quadro con operatori del settore per la
realizzazione di interventi manutentivi posti a carico del
conduttore sui beni immobili di proprieta' dello Stato ovvero
di terzi utilizzati a qualsiasi titolo dalle Amministrazioni,
al fine di conseguire risparmi connessi alle maggiori economie
di scala ed all'abbattimento dei costi amministrativi;

- una parte degli avanzi di gestione dell'Agenzia del demanio
sono destinati all'acquisto di immobili per soddisfare le
esigenze allocative delle Amministrazioni dello Stato, oppure
interventi di manutenzione per il recupero di immobili statali;

- si rendono piu' efficaci talune disposizioni relative alla
valorizzazione ed utilizzazione a fini economici di beni
immobili di proprieta' dello Stato;

- si estende il regime fiscale di favore previsto per le SIIQ
(societa' di investimento immobiliare quotate) alle societa' di
gestione e valorizazione di immobili pubblici promosse
dall'Agenzia del demanio;(AGI)
Mal (Segue)
060142 LUG 12

NNNN
ZCZC
AGI1300 3 POL 0 R01 /

CONSIGLIO MINISTRI: I CONTENUTI DEL DL SPENDING REVIEW (10)=
(AGI) - Roma, 5 lug. -
E -SOCIETA' PUBBLICHE E IN HOUSE

Un capitolo importante del decreto per la revisione della spesa
pubblica fa riferimento all'articolazione complessiva della
macchina dello Stato, incidendo in particolare sulle societa'
pubbliche. Le misure principali sono le seguenti:

- Vengono previste disposizioni sulla composizione dei consigli
di amministrazione delle societa' a totale partecipazione
pubblica. I CDA di queste societa' dovranno essere composti da
non piu' di tre membri. Di questi, due devono essere dipendenti
dell'amministrazione titolare della partecipazione, in caso di
societa' a partecipazione diretta; oppure due dipendenti della
societa' controllante, per le societa' a partecipazione
indiretta. Il terzo componente ha funzioni di presidente e
amministratore delegato. Viene, comunque, consentita la nomina
di un amministratore unico;

- e' fatto divieto alle pubbliche amministrazioni di detenere
partecipazioni in societa' controllate, direttamente o
indirettamente che abbiano conseguito per l'anno 2011 un
fatturato da prestazione di servizi a favore di pubbliche
amministrazioni superiore al 90%. Le societa' a partecipazione
totalitaria verranno sciolte entro il 31 dicembre 2013, ovvero,
in caso di mancato scioglimento, non potranno ricevere
affidamenti diretti di servizi;

- a decorrere dal 1° gennaio 2013 le pubbliche amministrazioni
possono acquisire a titolo oneroso servizi di qualsiasi tipo,
anche mediante la stipula di convenzioni, da enti di diritto
privato soltanto in base a procedure previste dalla normativa
nazionale e comunitaria. In tal caso gli enti privati non
possono ricevere contributi a carico delle finanze pubbliche.
Restano escluse da tale disposizione le fondazioni istituite
con la finalita' di promuovere lo sviluppo tecnologico e l'alta
formazione tecnologica;

- dalla data di entrata in vigore del decreto (e fino al 31
dicembre 2015) i limiti per le assunzioni previsti per le
societa' controllanti si applicano anche alle societa'
controllate inserite nel conto economico consolidato della
pubblica amministrazione;

- sempre dalla data di entrata in vigore del decreto e' fatto
divieto, a pena di nullita', di inserire clausole arbitrali in
sede di stipulazione di contratti di servizio intercorrenti tra
societa' a totale partecipazione pubblica e le amministrazioni
statali;

- al fine di evitare distorsioni della concorrenza e del
mercato e di assicurare la parita' degli operatori nel
territorio nazionale, a decorrere dal 1° gennaio 2014 le
pubbliche amministrazioni devono acquisire sul mercato di beni
e servizi mediante le procedure concorrenziali previste dal
codice appalti;

- dal 1° gennaio 2014 l'affidamento diretto puo' avvenire solo
a favore di societa' a capitale interamente pubblico nel
rispetto della normativa comunitaria per la gestione in house,
a condizione che il valore economico del servizio o dei beni
oggetto di affidamento sia pari o inferiore a 200mila euro
annui.(AGI)
Mal (Segue)
060142 LUG 12

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ZCZC
AGI1301 3 POL 0 R01 /

CONSIGLIO MINISTRI: I CONTENUTI DEL DL SPENDING REVIEW (11)=
(AGI) - Roma, 5 lug. -

F - RIDUZIONE DELLA SPESA DEI MINISTERI

Il decreto contiene un capitolo relativo alla riduzione della
spesa dei singoli Ministeri, realizzata prevalentemente
attraverso la riduzione dell'ammontare dei contributi erogati a
fondi e agenzie. Per i Ministeri e gli enti statali sono stati
eliminati eccessi di spesa per un importo di 1 miliardo e mezzo
per il 2012 e 3 miliardi a partire dal 2013
Per quanto riguarda in particolare il Ministero dello Sviluppo
economico e il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
le misure di razionalizzazione prevedono:

- soppressione dell'Istituto per la vigilanza sulle
assicurazioni private e di interesse collettivo (ISVAP) e della
Commissione di vigilanza sui fondi pensione (COVIP). Le
funzioni dei due enti saranno accorpate dall'IVARP, che nasce
come unico istituto per la vigilanza sulle assicurazioni e sul
risparmio previdenziale, nel pieno rispetto delle indicazioni
comunitarie in materia. Il nuovo ente funzionera' in stretta
sinergia con le strutture della Banca d'Italia, cosi' da
assicurare una piena integrazione dell'attivita' di vigilanza
nei settori finanziario, assicurativo e del risparmio
previdenziale, anche attraverso un piu' stretto collegamento
con la vigilanza bancaria. L'istituto diventera' operativo
entro 120 giorni dall'entrata in vigore del decreto,
realizzando un risparmio di costi pari ad almeno il 10% delle
spese di funzionamento dei due enti soppressi.

- soppressione dell'Ente nazionale per il Microcredito,
dell'Associazione Luzzatti e della Fondazione Valore Italia. La
soppressione dell'Ente nazionale per il Microcredito avverra'
entro 30 giorni dall'entrata in vigore del decreto.
Soppressione immediata per l'Associazione italiana studi
cooperativi "Luigi Luzzatti", ente strumentale del ministero
dello Sviluppo Economico - che dunque ne assorbe le competenze
- per promuovere la cultura cooperativa. Con l'entrata in
vigore del decreto, viene soppressa anche la Fondazione Valore
Italia, il cui scopo era la promozione del design italiano,
anche attraverso la realizzazione di un'esposizione permanente.
Le sue attivita' vengono trasferite nell'ambito dell'attivita'
ordinaria del ministero dello Sviluppo economico.

- soppressione della societa' Arcus spa, societa' vigilata dal
Mibac e dal Mit, la cui mission e' la promozione di iniziative
legate ai beni culturali e al mondo dello spettacolo. Le
attivita' finora svolte dalla societa' saranno eseguite dalle
competenti strutture del ministero dei Beni culturali.

- ulteriori misure riguardano l'annullamento dell'accordo tra
Mit, Comune di Catanzaro, Provincia di Catanzaro e Regione
Calabria relativo a Centro Tipologico Nazionale; la
razionalizzazione Comitato Centrale per l'albo degli
autotrasportatori; la riduzione dei compensi degli organi delle
Autorita' portuali; infine, la riorganizzazione assetto
operativo uffici periferici non coperti da dirigente.(AGI)
(AGI) - Roma, 5 lug. -
G - RIDUZIONE DELLA SPESA DEGLI ENTI TERRITORIALI

Un capitolo ulteriore riguarda gli enti territoriali. Si
riducono di 700 milioni di euro per l'anno 2012 (e di 1.000
milioni di euro a decorrere dall'anno 2013) i trasferimenti
dello Stato alle Regioni a statuto ordinario, escludendo dalla
riduzione le risorse destinate al Servizio Sanitario Nazionale.
La ripartizione tra le Regioni di tale riduzione sara'
determinata dalla Conferenza Stato-Regioni, considerando la
virtuosita' e gli eccessi di spesa di ciascuna Regione rilevati
dal Commissario straordinario per la spesa pubblica, Enrico
Bondi;
Analoghe misure sono previste nei confronti dei Comuni e delle
Province. Per questi la Conferenza Stato Citta' provvede alla
ripartizione della riduzione dei trasferimenti. Per i Comuni la
riduzione e' pari a 500 milioni di euro per l'anno 2012 e 2.000
milioni di euro a decorrere dall'anno 2013. Per le Province la
riduzione e' di 500 milioni di euro per l'anno 2012 e 1.000
milioni di euro a decorrere dal 2013.
La partecipazione delle Regioni a statuto speciale e delle
Province autonome di Trento e Bolzano alla realizzazione degli
obiettivi di finanza pubblica avviene, secondo modalita'
stabilite in attuazione dei rispettivi statuti, per un importo
di 500 milioni di euro per l'anno 2012, di 1.000 milioni di
euro per l'anno 2013 e di 1.500 milioni di euro a decorrere dal
2014 (prevedendo, in fase di prima applicazione, un
accantonamento annuale a valere sulla compartecipazione ai
tributi erariali, sulla base di un accordo in sede di
Conferenza Stato-Regioni).
Inoltre, si riduce ulteriormente il limite entro cui gli
enti territoriali possono procedere alla spesa per assunzione
di personale e si pone il divieto per le Province di assumere
personale a tempo indeterminato, fino a che non sara' data
attuazione alla riduzione e razionalizzazione delle Province
stesse.
A partire dal 1° gennaio 2011 i crediti maturati nei
confronti delle regioni, degli enti locali e degli enti del
Servizio sanitario nazionale per somministrazione, forniture e
appalti, possono essere compensati con le somme dovute a
seguito di iscrizione a ruolo. A tal fine il creditore
acquisisce l'apposita certificazione e la utilizza per il
pagamento, totale o parziale, delle somme dovute a seguito
dell'iscrizione a ruolo. Viene ora previsto che qualora la
Regione, l'ente locale o l'ente del Servizio sanitario
nazionale non versino all'agente della riscossione l'importo
oggetto della certificazione le somme sono recuperate mediante
riduzione delle risorse dovute, a qualunque titolo, dallo Stato
all'ente territoriale inadempiente.(AGI)
Mal (Segue)
060142 LUG 12

NNNN
ZCZC
AGI1302 3 POL 0 R01 /

CONSIGLIO MINISTRI: I CONTENUTI DEL DL SPENDING REVIEW (12)=
(AGI) - Roma, 5 lug. -
H - RIDUZIONE E ACCORPAMENTO PROVINCE

Il decreto interviene anche sulle province, prevedendone la
riduzione e l'accorpamento, con l'obiettivo di dimezzare il
numero attuale.
La riduzione avverra' sulla base di due criteri: il primo
e' la dimensione territoriale, il secondo e' la popolazione. La
definizione esatta dei parametri per la dimensione territoriale
e la popolazione sara' completata entro 10 giorni dalla data di
entrata in vigore del decreto, con apposito provvedimento del
Consiglio dei Ministri.
All'accorpamento e riduzione si giunge attraverso una
procedura che vede il ruolo attivo degli Enti territoriali. Il
Governo trasmette al Consiglio delle autonomie locali,
istituito in ogni regione, la propria deliberazione con i
criteri. Successivamente, ogni Consiglio approva il piano di
riduzione entro 40 giorni. Entro la fine dell'anno sara'
completato il piano di accorpamenti.
I Comuni capoluogo di Regione sono esclusi dagli interventi
di accorpamento e riduzione. Le province che "restano in vita"
avranno le seguenti competenze: ambiente (soprattutto per il
settore discariche); trasporti e viabilita' (anche per quanto
attiene la costruzione, la classificazione e la gestione delle
strade). In attuazione del decreto "Salva Italia", vengono
devolute ai Comuni tutte le altre competenze che finora lo
Stato aveva attribuito alle province.
Entro il 1° gennaio 2014 vengono istituite le Citta'
metropolitane, dieci in tutto: Roma, Torino, Milano, Venezia,
Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli, Reggio Calabria.
Contestualmente, verranno soppresse le relative province.(AGI)
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CONSIGLIO MINISTRI: I CONTENUTI DEL DL SPENDING REVIEW (13)=
(AGI) - Roma, 5 lug. -
I - PUBBLICA ISTRUZIONE, UNIVERSITA', ENTI DI RICERCA

Per quanto riguarda la pubblica istruzione, l'Universita' e gli
Enti di ricerca le misure principali sono le seguenti:

- servizi di tesoreria per le scuole e fondo per il loro
finanziamento. Viene istituito un servizio di tesoreria unica
per le scuole nel quale confluiranno tutte le risorse
finanziarie attualmente depositate presso istituti bancari
privati. In questo modo Banca d'Italia disporra' di una
maggiore disponibilita' di cassa di circa 1 Miliardo di euro,
con conseguente economia data dal miglioramento dei saldi di
cassa e una minore spesa di interessi sul debito pubblico
quantificabile in circa 8 milioni per il 2012 e 29 milioni a
regime. Le scuole a questo punto potranno gestire la propria
liquidita' come fanno gia' ora gli enti di ricerca.

- Contabilita' speciali scolastiche. Attraverso un'opera di
razionalizzazione nella gestione delle risorse finanziarie del
ministero, 30 milioni verranno messi a disposizione delle
scuole per le proprie spese di funzionamento mentre una
ulteriore somma di pari importo andra' a contribuire ai
miglioramenti dei saldi di cassa.

- controllo di regolarita' amministrativa e contabile. In linea
con un orientamento di maggiore equita', la spesa per compensi
aggiuntivi al personale impegnato nell'attivita' di controllo
sull'attivita' amministrativa e contabile delle istituzioni
scolastiche portera' un risparmio annuo alle scuole
quantificabile in 8 milioni.

- personale del Miur presso scuole estere e MAE. Si opera una
riduzione del personale scolastico comandato presso il MAE con
funzioni di coordinamento e gestione delle scuole italiane
all'estero. Di concerto, si opera una ulteriore riduzione anche
del personale dei docenti impiegati presso le scuole italiane
all'estero. Da entrambe queste misure sono attesi risparmi per
2,6 nell'anno in corso e di 16 Mln a regime.

- personale inidoneo a insegnamento. Con questa norma si
prevede di impiegare il personale dichiarato inidoneo
all'insegnamento ma con mantenuta capacita lavorativa, in
attivita' amministrative presso le stesse scuole, nell'ambito
regionale. Da questa misura si ottiene una riduzione di spesa
nell'immediato di 38,5 milioni, che a regime supereranno i 100.

- visite fiscali. Viene trasferita alle regioni una somma
forfettaria di 23 milioni circa che consentiranno alle scuole
di poter usufruire senza oneri finanziari e amministrativi
delle visite fiscali.

- utilizzo del personale docente in esubero. In linea di
continuita' con il processo che mira al pieno impiego di tutto
il personale scolastico, viene previsto l'utilizzo in
particolare dei docenti senza cattedra per attivita' di docenza
in materie affini. Fermo restando l'accertamento delle
competenze necessarie a garantire il risultato didattico
atteso. In particolare verificando il possesso degli idonei
titoli di studio.

- vincoli al turn over per il sistema universitario statale e
per gli enti di ricerca. Si prevede per le universita' e gli
enti di ricerca l'adeguamento alla normativa gia' in vigore
preso le altre pubbliche amministrazioni, in materia di
limitazione alle nuove assunzioni. In questo modo si calcola la
possibilita' di una riduzione di spesa a favore dei bilanci
delle universita' e degli stessi enti di ricerca di circa 200
milioni nell'anno in corso, e di circa 300 milioni negli anni
successivi.

- Altre disposizioni di carattere finanziario ed esigenze
indifferibili. Vengono stanziati 200 milioni alle scuole non
statali. La somma e' leggermente inferiore a quella stanziata
negli scorsi anni e rientra nella dotazione che il Miur assegna
tutti gli anni alle scuole paritarie. Vengono poi stanziati 10
milioni per le universita' non statali. Questa cifra e'
inferiore a quella assegnata negli scorsi anni agli atenei
privati, pari a 20 milioni. Si destinano 90 milioni in piu' per
il diritto allo studio. In questo modo si riporta lo
stanziamento al valore storico. Infine, si destinano 103
milioni per la gratuita dei libri di testo nella scuola
secondaria di primo grado ( per le primarie i libri di testo
sono assicurati gratuitamente dai Comuni). In questo caso lo
stanziamento rimane invariato rispetto a quello degli scorsi
anni.(AGI)
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CONSIGLIO MINISTRI: I CONTENUTI DEL DL SPENDING REVIEW (14)=
(AGI) - Roma, 5 lug. -
L - SANITA'

L'analisi della spesa sanitaria delle diverse Regioni, delle
singole Aziende sanitarie locali e ospedaliere ha evidenziato
una notevole variabilita' dei costi sostenuti per l'acquisto di
beni e servizi (sanitari e non sanitari) di farmaci e di
dispositivi medici. Si e' quindi deciso di concentrare gli
sforzi per una riduzione dei costi sanitari su 4 capitoli di
spesa:

- condizioni di acquisto e fornitura di beni e servizi. Si
prevede anzitutto la rideterminazione degli importi e delle
prestazioni previsti nei singoli contratti di fornitura nella
misura del 5%, a decorrere dall'entrata in vigore del decreto
legge e per tutta la durata del contratto. Tale misura
straordinaria - finalizzata ad anticipare gia' nel 2012 le
misure sui beni e servizi previste dal decreto legge n. 98 del
2011 - produrra' pienamenti i suoi effetti a decorrere dal 2013
e sara' basata sull'obbligo per le centrali di acquisto di
tenere conto dei nuovi contratti dei prezzi di riferimento che
via via l'Autorita' di controllo sui contratti pubblici
rendera' noti e disponibili.
Per i contratti gia' stipulati e' prevista invece una
rinegoziazione tra Azienda sanitaria e fornitori, oppure la
possibilita' di recesso da parte della struttura pubblica, nel
caso di significativi scostamenti (20%) tra i prezzi in vigore
e quello di riferimento (in deroga all'articolo 1171 del Codice
civile).

- spesa per farmaci. Per il 2012 e' previsto un aumento dello
sconto obbligatorio che le farmacie e le aziende farmaceutiche
praticano nei confronti del Servizio Sanitario Nazionale. Lo
sconto passa, per le farmacie, da 1,82% a 3,85% ed e'
variabile, a partire dall'entrata in vigore del decreto, per il
2012, 2013, e 2014. Per le aziende farmaceutiche lo sconto
passa da 1,83% a 6,5%, per il solo anno 2012, a partire
dall'entrata in vigore del decreto. Per gli anni successivi la
revisione della spesa viene operata tramite una ridefinizione
delle regole che prevedono un tetto di spesa sia per la
farmaceutica convenzionata territoriale che per la farmaceutica
ospedaliera. Per la farmaceutica territoriale viene individuato
un nuovo tetto di spesa pari all'11,5% (rispetto al precedente
13,3%). Per la farmaceutica ospedaliera il nuovo tetto e' del
3,2% (rispetto al precedente 2,4%).
Nel caso di sfondamento del tetto della farmaceutica
territoriale viene confermato il meccanismo di ripiano
totalmente a carico della filiera farmaceutica (aziende,
grossisti, farmacisti); per lo sfondamento della spesa
farmaceutica ospedaliera, che fino ad oggi e' stato tutto a
carico delle Regioni, viene introdotto un meccanismo di ripiano
che pone a carico delle aziende farmaceutiche il 50% del
totale.

- spesa per dispositivi medici. Per il solo secondo semestre
2012 viene previsto un abbattimento del 5% degli importi e dei
volumi di fornitura. Mentre nel 2013 la revisione della spesa
viene realizzata tramite la fissazione di un tetto di spesa
pari al 4,8% per tali dispositivi. Le Regioni sono chiamate a
garantire tale tetto di spesa sia attraverso l'utilizzo dei
prezzi di riferimento, sia attraverso interventi di
razionalizzazione nella fase di acquisto, immagazzinamento e
utilizzo degli stessi nelle attivita' assistenziali.

- acquisto di prestazioni sanitarie da soggetti privati
accreditati. La misura prevista consiste in una riduzione del
budget assegnato alle singole strutture pari all'1% per il 2012
e al 2% per il 2013, rispetto al budget 2011.(AGI)
Mal
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