Spending review/ Cgil-Uil: Mannaia per P.A., verso mobilitazione
"Pagano sempre i lavoratori e cittadini"
Roma, 6 lug. (TMNews) - "Una manovra d'emergenza priva di
progettualità, una mannaia per i servizi pubblici resi ai
cittadini e per i lavoratori che li offrono". Questo il commento
di Rossana Dettori, Domenico Pantaleo, Giovanni Torluccio,
Benedetto Attili e Alberto Civica, rispettivamente segretari
generali di Fp-Cgil, Flc-Cgil, Uil-Fpl, Uil-Pa e Uil-Rua, sulla
spending review.
"Per fare cassa - dicono - si è preferita una scorciatoia,
negando ogni confronto nonostante la disponibilità mostrata
appena un mese fa dalle organizzazioni sindacali con la
sottoscrizione di un'intesa unitaria frutto di una vera
mediazione. Una disponibilità che avrebbe permesso una riforma e
una revisione di spesa incisive. Siamo invece giunti alla confusa
sommatoria di tagli lineari: al personale, alla spesa sanitaria,
al sistema formativo, alla ricerca, alla presenza dello Stato sul
territorio".
"Una mannaia - aggiungono - che, dal taglio degli organici a
quello ai buoni pasto, passando per un'irrazionale
riorganizzazione del sistema giudiziario e un'insopportabile
colpo alle autonomie locali, si abbatterà ancora una volta sulla
qualità dei servizi. Una riduzione del reddito immateriale delle
persone in carne e ossa che si aggiungerà al pesante aumento
della pressione fiscale. Quanto ai lavoratori pubblici siamo di
fronte alla solita operazione mediatica che punta all'odio
sociale e alla riduzione dello spazio pubblico".
"Ci si accanisce su lavoratori già penalizzati dalle manovre
economiche degli ultimi cinque anni - concludono - e che hanno
subito pesanti perdite del proprio potere d'acquisto a causa del
blocco della contrattazione. Manca invece il coraggio per colpire
i poteri forti, i costi della politica, la giungla di consulenze
e clientele, il sistema degli appalti e delle forniture. Le
misure adottate ieri dimostrano l`inaffidabilità di un Governo
che da una parte sottoscrive gli accordi con le parti sociali e
dall`altra li cancella con un colpo di spugna. Avvieremo un
percorso di mobilitazione che dai singoli posti di lavoro giunga
fino a Palazzo Vidoni, senza escludere lo sciopero generale di
categoria per il mese di settembre".
Red/Vis
061807 lug 12
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