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venerdì 6 luglio 2012

Spending review:"I contratti di locazione o noleggio in corso possono essere ceduti alle Forze di polizia e gli autisti sono assegnati a differenti mansioni ovvero, qualora provenienti da altra amministrazione, sono restituiti all'amministrazione di appartenenza."





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Spending review/ Gli interventi previsti dal decreto - scheda 2
Riduzioni dotazioni organici e tagli spese Pa e

Roma, 6 lug. (TMNews) -
B - RIDUZIONE DELLE DOTAZIONI ORGANICHE DELLE PUBBLICHE
AMMINISTRAZIONI

Alla riduzione della spesa per l'acquisto di beni e servizi
seguono le misure relative alle dotazioni organiche delle
pubbliche amministrazioni, la cui finalità principale è il
recupero dell'efficienza della macchina burocratica e, per i casi
virtuosi, l'ottimizzazione nell'allocazione delle risorse umane.
Il programma di riduzione - che non si applica al comparto scuola
e AFAM, per cui restano valide le specifiche discipline di
settore, alle strutture del comparto sicurezza, al Corpo
nazionale dei vigili del fuoco, al personale amministrativo
operante presso gli Uffici giudiziari e al personale della
magistratura - si articola nei seguenti interventi:

- le Amministrazioni dello Stato, incluse quelle ad ordinamento
autonomo, le agenzie, gli enti pubblici - economici e non - e
gli enti di ricerca, fermo restando la riduzione degli organici
da operare ai sensi del decreto legge 138 del 2011, devono
procedere ad una ulteriore riduzione degli uffici di livello
generale e di livello non generale, e delle relative dotazioni
organiche, non inferiore al 20% di quelli esistenti. Devono
inoltre procedere a una rideterminazione delle dotazioni
organiche del personale non dirigenziale non inferiore al 10%.
La riduzione favorirà l'equilibrio nelle piante organiche,
migliorando la gestione dei flussi decisionali. Lo conferma il
fatto che, alle riduzioni, il decreto associa l'obbligo di
razionalizzare gli assetti strutturali. Il riassetto
organizzativo è realizzato con un ampio ventaglio di interventi.
Anzitutto, con il riordino delle competenze degli uffici e
l'eliminazione delle duplicazioni. Si prevede poi una
riorganizzazione degli uffici periferici su base regionale o
interregionale, una unificazione delle strutture con funzioni
logistiche e strumentali (gestione del personale e dei servizi
comuni) e si procede alla tendenziale eliminazione degli
incarichi di studi e ricerca ai dirigenti non titolari di uffici.

- le Forze armate ridurranno il totale generale degli organici in
misura non inferiore al 10%.

- Un capitolo importante del decreto riguarda la gestione del
personale in soprannumero. Per costoro si procede, in primo
luogo, alla risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro nei
confronti dei dipendenti che, in base alla disciplina vigente
prima dell'entrata in vigore dell'ultima riforma introdotta dal
decreto legge n. 201 del 2011, avrebbero ottenuto la decorrenza
del trattamento pensionistico entro il 31 dicembre 2014. Il
trattamento di fine rapporto sarà corrisposto al momento della
maturazione del diritto alla corresponsione. In subordine, si
applicheranno le regole ordinarie previste per la mobilità.

C - RIDUZIONE DI SPESE IN MATERIA DI PUBBLICO IMPIEGO

Le razionalizzazione delle piante organiche delle amministrazioni
non esaurisce le misure di spending review dedicate al pubblico
impiego. Il decreto, infatti, prevede un insieme di misure
complementari che, pur nella diversità di contenuto che le
caratterizza, perseguono lo stesso obiettivo: la migliore
allocazione delle risorse disponibili, nell'ottica
dell'efficienza e del buon andamento dell'azione amministrativa.
Gli interventi riguardano le spese in materia di parco auto, gli
incarichi consulenziali, la disciplina dei buoni pasto, delle
ferie, dei riposi spettanti al personale, oltre al sistema di
pagamento dei cedolini.
Per quanto riguarda il parco auto si introduce, a partire dal
2013, un limite pari al 50% della spesa sostenuta per il 2011 da
applicarsi all'acquisto, manutenzione, noleggio ed esercizio di
autovetture, oltre che all'acquisto di buoni taxi. Il limite può
essere derogato, per il solo 2013, esclusivamente per i contratti
pluriennali già in essere. Altre eccezioni sono previste per il
Corpo nazionale dei vigili del fuoco e per i servizi
istituzionali di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica. I
contratti di locazione o noleggio in corso possono essere ceduti
alle Forze di polizia e gli autisti sono assegnati a differenti
mansioni ovvero, qualora provenienti da altra amministrazione,
sono restituiti all'amministrazione di appartenenza.
Si introduce poi il divieto di attribuire incarichi di studio e
consulenza a soggetti, già appartenenti ai ruoli
dell'amministrazione e collocati in quiescenza, che abbiano
svolto, nel corso dell'ultimo anno di servizio, funzioni e
attività corrispondenti a quelle oggetto dell'incarico di studio
o consulenza. Viene inoltre abrogata la normativa in materia di
vice dirigenza.
Per quanto riguarda il valore dei buoni pasto attribuiti al
personale, anche di qualifica dirigenziale, viene stabilito a 7
Euro il limite al valore nominale. Tutte le disposizioni
normative e contrattuali più favorevoli cessano di avere
applicazione a partire dal 1 ottobre 2012.
Le ferie e i riposi spettanti al personale, anche di qualifica
dirigenziale, sono obbligatoriamente fruiti secondo quanto
prevedono gli ordinamenti dell'amministrazione di appartenenza e
in nessun caso danno diritto alla corresponsione di trattamenti
economici sostitutivi. La violazione della norma comporta il
recupero delle somme indebitamente erogate ed è fonte di
responsabilità amministrativa e disciplinare per il dirigente
responsabile.
L'ultimo intervento di razionalizzazione riguarda i cedolini. In
base all'analisi svolta dal Commissario Bondi, la disomogeneità
nei servizi di pagamento delle retribuzioni dei dipendenti
pubblici contribuisce all'aumento della spesa pubblica. Per
eliminare l'anomalia il decreto stabilisce che le amministrazioni
stipulino convenzioni con il MEF per omogeneizzare il sistema di
pagamento degli stipendi, oppure rinegozino i contratti vigenti,
con un abbattimento del costo del servizio non inferiore al 15%.

D - RAZIONALIZZAZIONE DEL PATRIMONIO PUBBLICO E RIDUZIONE DEI
COSTI PER LE LOCAZIONI PASSIVE

Il quinto ordine di misure riguarda il patrimonio pubblico, che
viene razionalizzato, e i costi delle locazioni passive, che
vengono ridotti. In particolare:

- per il triennio 2012 - 2014, non si applica l'aggiornamento
all'indice Istat del canone dovuto da tutte le amministrazioni
pubbliche (comprese le Regioni, gli enti locali, gli enti
pubblici e le autorità indipendenti) per l'utilizzo in locazione
passiva di immobili per finalità istituzionali, prevedendo la
facoltà del locatore di recedere dal contratto;

- si consente l'uso gratuito in favore dello Stato degli immobili
di proprietà degli enti territoriali a condizioni di reciprocità;

- si avvia la rinegoziazione delle locazioni passive di immobili
ad uso uffici di proprietà di terzi (di norma almeno un anno
prima della loro scadenza) al fine di giungere alla riduzione del
15% dei canoni. La rinegoziazione presuppone la permanenza delle
esigenze allocative all'esito dei piani di riorganizzazione delle
strutture amministrative previsti dalle norme vigenti e la
presenza di adeguate disponibilità finanziarie;

- si riducono gli spazi ad uso ufficio a disposizione delle
amministrazioni statali. Negli uffici di nuova costruzione (o
che, in generale, abbiano strutture tali da consentire una
notevole flessibilità nella configurazione degli spazi interni)
il parametro di riferimento è compreso tra i 12 e i 20 metri
quadrati per addetto. Negli uffici che non sono di nuova
costruzione (o hanno limitata flessibilità nell'articolazione
degli spazi interni) il parametro di riferimento è fissato tra i
20 e i 25 metri quadrati per addetto. Spetterà all'Agenzia del
demanio il compito di definire gli strumenti e le indicazioni
metodologiche di supporto alle amministrazioni per il
monitoraggio e la redistribuzione;

- si introducono norme tese a ridurre gli spazi destinati agli
archivi delle amministrazioni statali. Le amministrazioni
procedono, entro il 31 dicembre di ogni anno, allo scarto di atti
di archivio e comunicano annualmente all'Agenzia del demanio gli
spazi resi disponibili;

- si procede ad una ricognizione degli immobili di proprietà
degli enti pubblici non territoriali affinché sia verificata la
possibilità di utilizzarli in locazione passiva dalle
Amministrazioni dello Stato per proprie finalità istituzionali,
prevedendo il pagamento di canoni agevolati (30% valore locativo);

- si accelera la procedura di vendita degli alloggi di servizio
di proprietà del Ministero della difesa;

- l'Agenzia del demanio opera quale centrale di committenza che
stipula accordi quadro con operatori del settore per la
realizzazione di interventi manutentivi posti a carico del
conduttore sui beni immobili di proprietà dello Stato ovvero di
terzi utilizzati a qualsiasi titolo dalle Amministrazioni, al
fine di conseguire risparmi connessi alle maggiori economie di
scala ed all'abbattimento dei costi amministrativi;

- una parte degli avanzi di gestione dell'Agenzia del demanio
sono destinati all'acquisto di immobili per soddisfare le
esigenze allocative delle Amministrazioni dello Stato, oppure
interventi di manutenzione per il recupero di immobili statali;

- si rendono più efficaci talune disposizioni relative alla
valorizzazione ed utilizzazione a fini economici di beni immobili
di proprietà dello Stato;

- si estende il regime fiscale di favore previsto per le SIIQ
(società di investimento immobiliare quotate) alle società di
gestione e valorizazione di immobili pubblici promosse
dall'Agenzia del demanio;
(segue)

Orm

060714 lug 12

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