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venerdì 5 aprile 2013

La Commissione europea chiede agli Stati membri di rispettare gli impegni verso i più poveri del pianeta



La Commissione europea chiede agli Stati membri di rispettare gli impegni verso i più poveri del pianeta
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03/04/2013

I dati diffusi oggi dall’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) indicano che nel 2012 l’Unione europea e i suoi 27 Stati membri erano ancora il maggior donatore a livello mondiale, fornendo oltre metà dell'aiuto pubblico allo sviluppo (APS), secondo quanto comunicato dal Comitato di assistenza allo sviluppo.
La Commissione europea chiede agli Stati membri di rispettare gli impegni verso i più poveri del pianeta
La crisi economica e gli stretti vincoli di bilancio cui deve fare fronte la maggior parte dei paesi sviluppati hanno avuto ripercussioni negative sui livelli dell’APS, scesi nominalmente di oltre 8 miliardi di USD rispetto al 2011. L’APS UE collettivo è sceso da 56,2 miliardi di EUR nel 2011 a 55,1 miliardi di EUR, ossia dallo 0,45% allo 0,43% del PNL dell'UE. L'APS totale dei soli 27 Stati membri è sceso da 52,8 miliardi a 50,5 miliardi di EUR, ossia dallo 0,42% allo 0,39% del PNL. Solo quattro Stati membri[1] hanno aumentato i livelli di aiuto pubblico allo sviluppo e sette[2] li hanno mantenuti, mentre sedici Stati membri hanno diminuito il loro impegno in tal senso.
Andris Piebalgs, Commissario allo Sviluppo, ha dichiarato: "Mi rincresce constatare che alcuni Stati membri stanno riducendo i bilanci destinati all’aiuto pubblico allo sviluppo. L’UE rimane ancora il maggior donatore, ma non stiamo facendo progressi verso il nostro obiettivo collettivo di destinare agli aiuti allo sviluppo lo 0,7% del PNL dell’UE. Mi rendo conto che la situazione di alcuni paesi dell’UE è drammatica per via della crisi, ma dobbiamo rispettare i nostri impegni. Vorrei ricordare che anche in tempo di crisi gli Europei si dimostrano profondamente solidali verso i paesi partner: secondo il sondaggio Eurobarometro di Ottobre 2012, l’85% degli europei pensa che l’UE dovrebbe continuare ad aiutare i paesi in via di sviluppo. Faccio appello agli Stati membri perché raddoppino il proprio impegno in modo da portare l’aiuto pubblico allo sviluppo allo 0,7%".
A febbraio 2013 il Consiglio europeo ha ribadito che per gli Stati membri è una priorità rispettare l’impegno formale assunto dall'UE di spendere collettivamente lo 0,7% del PNL destinandolo ad aiuto pubblico allo sviluppo entro il 2015, facendo così decisivi passi avanti verso gli obiettivi di sviluppo del millennio. Tuttavia il livello di finanziamento concordato dai capi di Stato e di governo per il periodo 2014-2020 prevede di destinare agli aiuti esterni 58,7 miliardi di EUR del bilancio UE, meno dei 70 miliardi di EUR proposti dalla Commissione europea.
Il Consiglio europeo ha deciso inoltre di destinare all’11° Fondo europeo di sviluppo (FES), nel periodo 2014-2020, 26,98 miliardi di EUR contro i 30,3 miliardi proposti dalla Commissione europea. Il livello di finanziamento deciso dal Consiglio europeo non consentirà al bilancio UE e al FES di mantenere la quota dell’impegno dello 0,7% dell’APS. Pertanto “gli Stati membri dell’UE dovranno aumentare sensibilmente i propri bilanci nazionali destinati allo sviluppo per rispettare i loro obiettivi individuali e quelli collettivi dell’UE. Come dimostra la situazione attuale del Sahel o del Corno d’Africa, si ottengono più risultati investendo nello sviluppo ed eliminando alla radice le cause della povertà piuttosto che doverne arginare le conseguenze successivamente" ha aggiunto il Commissario.
Dal 2002, quando l’UE ha adottato formalmente per la prima volta gli obiettivi APS, al 2010, l’aiuto pubblico allo sviluppo dell’UE ha avuto in generale un andamento crescente, seppure con alcune fluttuazioni. Purtroppo i cali del 2011 e del 2012 hanno interrotto questa tendenza e hanno segnato il ritorno dell’APS UE a livelli inferiori a quelli del 2008. Ciò è dovuto ai diversi livelli di donazione dei vari Stati membri.
  • In totale, 11 Stati membri hanno aumentato nominalmente il loro APS di 966 milioni di EUR, mentre i cali nei restanti 16 Stati membri ammontano a 3,2 miliardi di EUR. Il rapporto APS/PNL è aumentato in quattro Stati membri.
  • Quattro Stati membri hanno continuato a superare la soglia dello 0,7% APS/PNL (Danimarca, Lussemburgo, Svezia e Paesi Bassi), con Danimarca e Svezia intenzionate a raggiungere l’1% del PNL. Lussemburgo ha raggiunto questa soglia nel 2012. Inoltre, pur rimanendo al livello del 2011 (0,56%) il Regno Unito ha confermato che nel 2013 raggiungerà l’obiettivo dello 0,7%.
  • Per quanto riguarda l’Italia, il calo rispetto al 2011 è tra i più elevati (-34,7%) a causa della diminuzione degli aiuti ai rifugiati dal Nord Africa e ai minori aiuti sotto forma di alleggerimento del debito. Il governo italiano si è però impegnato fermamente ad aumentare i fondi destinati all’APS per raggiungere, nel 2013, lo 0,15-0,16% del PNL. 
Per raggiungere l’obiettivo dello 0,7% del PNL collettivo dell’UE entro il 2015 sarebbe necessario quasi raddoppiare l’APS nei prossimi tre anni, con sforzi notevoli da parte della maggior parte degli Stati membri. L’APS aggiuntivo proveniente dalle risorse proprie della BEI contribuisce ad avvicinarsi all’obiettivo collettivo.
Contesto
Nel 2005 gli Stati membri dell’UE si sono impegnati ad aumentare l’aiuto pubblico allo sviluppo fino allo 0,7% del PNL entro il 2015, fissando un obiettivo intermedio dello 0,56% del PNL entro il 2010. Queste soglie si basavano su obiettivi individuali dello 0,7% del PNL per l’UE 15 e dello 0,33% del PNL per i 12 Stati membri entrati nell’UE nel 2004 e nel 2007. I paesi dell’UE che erano già allo 0,7% o sopra questa soglia si sono impegnati a mantenere i loro sforzi. I capi di Stato e di governo dell’UE hanno confermato il proprio impegno a raggiungere l'obiettivo dello 0,7% entro il 2015 in occasione del Consiglio europeo del 7 e 8 febbraio 2013.
Nessun altro donatore ha sottoscritto impegni così significativi ad aumentare il livello degli aiuti.
I dati si basano sulle informazioni preliminari comunicate dagli Stati membri al comitato OCSE di assistenza allo sviluppo o alla Commissione europea.
L’APS collettivo consiste nella somma della spesa per APS dei 27 Stati membri dell’UE più la spesa delle istituzioni UE non attribuibile ai singoli Stati membri.

[1] Austria, Lettonia, Lussemburgo, Polonia.
[2] Repubblica ceca, Estonia, Finlandia, Lituania, Repubblica Slovacca, Slovenia, Regno Unito.

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