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giovedì 9 gennaio 2014

Manconi:Per testimone caso Uva interrogatorio fuori regole

Manconi:Per testimone caso Uva interrogatorio fuori regole
Interrogazione parlamentare su interrogatorio pm di Biggiogero

Roma, 9 gen. (TMNews) - Il testimone oculare del caso Uva,
Alberto Biggioggero, sarebbe stato ascoltato con modalitàche che
suscitano preoccupazione rispetto alla tutela della serenità e
delle stesse garanzie che il codice prevede per qualunque
testimone". Lo ha detto Luigi Manconi, presidente della
Commissione straordinaria per i diritti umani del Senato.

"Ho appreso - ha spiegato Manconi - che, il 26 novembre dello
scorso anno, Alberto Biggiogero, il testimone oculare portato in
caserma insieme a Giuseppe Uva la notte prima che quest'ultimo
morisse, è stato interrogato dai pubblici ministeri Agostino
Abate e Sara Arduini di Varese. Questo interrogatorio è stato
fatto cinque anni e mezzo dopo la denuncia presentata da
Biggiogero in merito ai fatti di quella notte, e solo dopo che il
ministero della Giustizia aveva presentato richiesta di un'azione
disciplinare nei confronti del Pm Abate per i gravi comportamenti
e omissioni di cui si sarebbe macchiato e, tra essi, il mancato
interrogatorio di Biggiogero. Apprendo -a proseguito Manconi -
che l'interrogatorio a Biggiogero, durato quasi quattro ore, si
sarebbe svolto con modalità che suscitano preoccupazione rispetto
alla tutela della serenità e delle stesse garanzie che il codice
prevede per qualunque testimone".

"Pare - ha continuato Manconi - che il teste sia stato
mortificato attraverso riferimenti al suo stato di salute
risalente a numerosi anni precedenti la morte di Giuseppe Uva,
pare che non gli sia stato concesso di riferire le circostanze
sulle quali era chiamato a deporre attraverso atteggiamenti
intimidatori e verbalmente aggressivi e pare che sia stato
minacciato di arresto nel caso in cui avesse confermato la
ricostruzione dei fatti riferiti nella denuncia del 14 giugno
2008".

"Di conseguenza - ha annunciato Manconi - ho presentato
un'interrogazione parlamentare in cui chiedo al ministro della
Giustizia se non ritenga utile condurre attività ispettive a
proposito delle modalità di quell'interrogatorio per dissipare
ogni possibile dubbio circa eventuali violazioni di leggi o
regolamenti. Se quanto da me appreso corrispondesse al vero, ci
troveremmo di fronte all'ennesimo comportamento, per così dire,
bizzarro - per non ricorrere a termini troppo enfatici - di un
pubblico ministero in evidente difficoltà".

Red/Nes

091436 gen 14

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