Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-03970
presentato da
Interrogazione a risposta scritta 4-03970
MAZZOLI Alessandro
testo di
Mercoledì 12 marzo 2014, seduta n. 188
il 4 marzo 2014, il vice capo della polizia di Stato, prefetto Alessandro Marangoni, ha illustrato le linee guida del progetto di spending review riguardante il comparto di sicurezza. Ai tagli già operati in precedenza si andrà ad aggiungere la rimozione delle sezioni ritenute non-strategiche;
il «piano di razionalizzazione dei presidi sul territorio» comporterebbe la chiusura di 261 presidi territoriali di polizia e la rimodulazione delle competenze di alcuni compartimenti in ambito stradale, ferroviario e della zona di polizia di frontiera;
la polizia postale è quella sottoposta a maggior rischio in quanto il dipartimento vorrebbe mantenere gli uffici di specialità soltanto nei capoluoghi di regione, sedi delle corti d'appello;
entro l'estate, 101 province su 110 conteranno un presidio di sicurezza in meno;
con il suddetto schema di ottimizzazione dei costi verranno colpite anche la polizia ferroviaria e quella postale di Viterbo;
operativa da circa 30 anni, la polizia postale è ormai un indispensabile apporto contro il crimine informatico che registra un crescente aumento di reati quali transazioni finanziarie illecite, gioco d'azzardo illegale, hacking, e-commerce, phishing, stalking, cyber-bullismo e pedopornografia;
nella provincia di Viterbo si raccolgono circa 1.200 denunce l'anno e nei primi due mesi del 2014 sono state già denunciate oltre venti persone;
non meno dannosa sarebbe l'abolizione della polizia ferroviaria che ha fino ad ora soddisfatto ogni esigenza di verifica e controllo nell'area circostante 12 stazioni ferroviarie e all'interno dei treni in transito nelle tratte Viterbo-Roma e Viterbo-Orte;
il personale altamente qualificato garantisce tranquillità ai numerosi pendolari effettuando assidui interventi e pattugliamenti;
tra Viterbo, Orte, Monterosi, Civita Castellana e Tarquinia circa 50 agenti rischiano il trasferimento nelle città considerate «di emergenza» per il basso numero di agenti per numero di abitanti, come Roma, Napoli, Reggio Calabria, Palermo e Milano;
lo smantellamento dei due presidi non garantirebbe alcun risparmio all'amministrazione in quanto le strutture e i mezzi utilizzati sono a carico di Ferrovie dello Stato e di Poste italiane;
questa operazione ad avviso dell'interrogante non è solo inutile ai fini di una revisione economica ma nociva sia per le figure professionali interessate che per la popolazione viterbese, non più tutelata dalla presenza capillare delle forze di polizia sul territorio –:
se il Ministro interrogato intenda riesaminare il piano di razionalizzazione per proteggere il servizio efficiente e competente offerto dalla polizia postale e ferroviaria la cui eliminazione comprometterebbe i livelli essenziali di sicurezza e il corso della giustizia. (4-03970)
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