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venerdì 14 marzo 2014

Atto Senato Interrogazione a risposta scritta 4-01819 presentata da GIANLUCA ROSSI martedì 11 marzo 2014, seduta n.205.."l'Amministrazione sta ultimando uno studio per la revisione dei presidi e degli uffici della Polizia di Stato su tutto il territorio ..



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-01819
presentata da
GIANLUCA ROSSI
martedì 11 marzo 2014, seduta n.205
Gianluca ROSSI - Al Ministro dell'interno - Premesso che:
da fonti sindacali, si apprende che il 19 febbraio 2014 ha avuto luogo presso il Dipartimento della Polizia di Stato una riunione tra il vice capo della Polizia con funzioni vicarie prefetto Alessandro Marangoni ed i segretari generali di tutte le sigle sindacali, nel corso del quale il prefetto Marangoni avrebbe comunicato, secondo il sito web UIL Polizia, che "l'Amministrazione sta ultimando uno studio per la revisione dei presidi e degli uffici della Polizia di Stato su tutto il territorio nazionale in funzione del fatto che la conclamata carenza degli organici, oggi assestata a circa 95.000 unità e che in previsione si prospetta con profili di criticità sempre più accentuati per il mancato ingresso di nuove unità rispetto al turnover programmato, ha reso necessaria un'articolata razionalizzazione delle risorse e dei presidi in considerazione dell'attuale disponibilità di personale che non aumenterà in futuro";
in particolare, nel corso della riunione, il prefetto Marangoni avrebbe comunicato l'intenzione da parte del Ministero dell'interno di modificare il sistema delle specialità;
secondo quanto riportato nel comunicato sindacale, sarebbe stata prevista la soppressione di tutte le squadre nautiche oggi esistenti, la riduzione delle scuole di Polizia a 3 maxi poli per la formazione di base, mentre nulla è stato detto in ordine alla scuole per le specializzazioni; inoltre, sarebbe stata prevista la chiusura e l'accorpamento di numerosi commissariati con la conseguente messa di mobilità del personale interessato, ovvero di migliaia di unità di lavoratori; per quanto riguarda la Polizia postale, si apprende, inoltre, che l'intenzione sarebbe quella di mantenere le sole sedi presenti presso le Corti d'appello;
qualora tale notizia fosse confermata, anche le sedi della Polizia postale di Terni e quella della Polizia ferroviaria di Orvieto sarebbero a rischio di chiusura;
tale ipotesi sta suscitando particolare preoccupazione all'interno della comunità ternana a tutela della quale sarebbe invece opportuno assicurare una maggiore presenza di forze dell'ordine specializzate soprattutto in alcuni settori criminali in aumento come il cyber-bullismo, pedofilia, stalking, frodi informatiche, ludopatie;
l'eventuale soppressione dell'ufficio di Polizia postale di Terni, costringendo i cittadini a recarsi fino a Perugia per poter esporre una denuncia, che disincentiverebbe i cittadini a compiere tale atto, consentendo di fatto alla giustizia di fare il suo corso e compromettendo la sicurezza nel territorio ternano; nel caso della Polfer di Orvieto, si inficerebbe la sicurezza di un bacino turistico di grande ampiezza e rilievo per l'economia umbra,
si chiede di sapere:
se le notizie riportate corrispondano al vero e se il Ministro in indirizzo non ritenga necessario rendere noti gli intendimenti rispetto alla riorganizzazione della Polizia postale, in particolare in termini di garanzia rispetto alla prossimità territoriale che costituisce elemento fondamentale per il presidio della sicurezza;
se la notizia di soppressione delle stazioni di Polizia postale di Terni e quella della Polizia ferroviaria di Orvieto corrisponda al vero e se non ritenga di dover riconsiderare tale decisione in considerazione dell'importanza che il servizio svolto da tali strutture riveste per il territorio umbro;
quali siano gli intendimenti in ordine alla tutela dei tanti turisti che da tutto il mondo raggiungono le mete umbre servendosi del trasporto ferroviario.
(4-01819)

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