Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-03975
presentato da
Interrogazione a risposta scritta 4-03975
PILOZZI Nazzareno
testo di
Mercoledì 12 marzo 2014, seduta n. 188
la polizia penitenziaria svolge la funzione essenziale di garantire la sicurezza e le condizioni di legalità all'interno degli istituti penitenziari nazionali collaborando altresì alle attività di reinserimento sociale delle persone condannate, per l'attuazione del fine costituzionale della pena, sancito nell'articolo 27 della Costituzione;
tra i compiti e le funzioni assegnate al Corpo, quelli di traduzione dei detenuti e degli internati e di piantonamento degli stessi in luoghi esterni di cura, sono balzati all'onore della cronaca negli ultimi tempi per alcuni fatti che hanno notevolmente impressionato la pubblica opinione;
la clamorosa e sanguinosa evasione di Domenico Cutrì, esponente della malavita organizzata calabrese alla fine di gennaio 2014, e l'evasione di due detenuti dal carcere di Rebibbia dell'11 febbraio 2014, entrambe conclusesi con la cattura dei fuggitivi grazie alla competenza e alla professionalità delle forze dell'ordine, hanno però evidenziato le difficoltà e i disagi che vive il Corpo di polizia penitenziaria italiana;
carenza di personale, tagli di bilancio, vetustà delle strutture hanno oggettivamente peggiorato la qualità del lavoro del Corpo con conseguente peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro e dei componenti del Corpo e dei detenuti con i quali vengono quotidianamente in contatto. Sono oramai sempre più evidenti i segnali concreti di disagio, come dimostra l'aumento dei casi di suicidio, di cui l'ultimo il 18 febbraio 2014 a Novara;
tra i compiti svolti dal Corpo di polizia penitenziaria, il servizio delle traduzioni, cioè il servizio di trasporto dei detenuti e degli internati per tutte le esigenze di servizio, processi, esigenze di cura, di spostamento da un istituto ad un altro, è quello che negli ultimi tempi ha sofferto maggiormente delle croniche carenze d'organico del Corpo;
i dati del rapporto servizio traduzioni del 2012, dicono che, nel corso di un solo anno, sono state effettuate ben 176.836 traduzioni per un totale di 358.304 detenuti spostati per tutti i servizi in precedenza elencati sommariamente;
la mole impressionante del lavoro svolto quotidianamente, dimostrata dai numeri citati, evidenzia quanto sia importante questa tipologia di servizio ma anche la complessità dello stesso e la necessità di un'adeguata disponibilità di personale al fine di svolgere al meglio i servizi;
tra le molte difficoltà del Corpo, il caso dell'istituto di Rebibbia e del servizio traduzioni di Roma-Rebibbia è emblematico di tutte le criticità che vivono i lavoratori del Corpo. Il nucleo di Roma è notevolmente sotto organico tanto che, pochissime unità di polizia, devono tradurre quotidianamente al tribunale di Roma tra le 20 e le 30 unità di detenuti per la partecipazione ai processi, senza contare le esigenze di cura o di spostamento che possono insorgere quotidianamente;
tale situazione ha notevolmente aumentato il rischio di evasione dei detenuti, come appunto i recenti fatti di cronaca hanno chiaramente dimostrato, e creato un disagio e una tensione all'interno dell'istituto che rischia seriamente di avere pesanti conseguenze sul delicato lavoro svolto;
non ultimo, presso l'istituto di Rebibbia è recentemente esploso il caso della gestione dei rifiuti prodotti tanto che, nelle scorse settimane, il piazzale dell'istituto si era trasformato in una sorta di discarica a cielo aperto con conseguenti gravi problemi di ordine sanitario –:
se il Ministro interrogato non ritenga opportuno intervenire per potenziare l'organico complessivo del Corpo della polizia penitenziaria italiana, pesantemente sotto organico e privato delle condizioni minime di efficienza;
se non ritenga opportuno, in particolare, potenziare il personale in servizio presso l'istituto di Rebibbia in Roma in cui il servizio traduzioni è oramai al limite della sostenibilità a causa della cronica mancanza di personale. (4-03975)
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