VENERDÌ 28 LUGLIO 2023 12.33.28
Scienza: Artico, rumore umano interferisce su attivita' narvali =
Scienza: Artico, rumore umano interferisce su attivita' narvali = (AGI) - Roma, 28 lug.- Nell'Artico, il rumore indotto dall'uomo interferisce e disturba in modo significativo il comportamento di foraggiamento dei narvali. Lo dimostra una ricerca promossa dall' American Association for the Advancement of Science, pubblicata su Science Advances. Il narvalo e' un cetaceo odontoceto estremamente caratteristico, il cui maschio presenta una zanna molto lunga attorcigliata a spirale che sporge orizzontalmente dalla mascella superiore. Trascorre tutto l'anno nelle acque artiche intorno alla Groenlandia, al Canada e alla Russia. Lo studio suggerisce che il rumore delle navi e le esplosioni degli airgun sismici, strumenti comuni nelle indagini sismiche per la ricerca di petrolio e gas che sono usati in aree marine e che generano onde compressionali emettendo bolle di aria compressa nell'acqua, intralciano il comportamento di foraggiamento di questi cetacei nei loro habitat artici. "I risultati indicano che i narvali sono estremamente sensibili al rumore degli oceani, evidenziando la loro particolare vulnerabilita' con la diminuzione del ghiaccio e all'apertura dell'Artico a un maggior traffico marino e ad attivita' di estrazione", ha affermato Outi Tervo, del Gronlands Naturinstitut, assieme ai suoi colleghi. Dato che le previsioni indicano che molte parti dell'Artico saranno prive dei ghiacci entro il 2050, l'aumento del traffico marittimo, della pesca, del turismo e dell'esplorazione delle risorse creera' un rumore tale da disturbare il comportamento di molti degli animali marini che popolano la regione. Fra questi, vi e' il narvalo. Questi grandi cetacei sono particolarmente vulnerabili ai cambiamenti ambientali perche' i loro habitat preferiti sono di ridotte dimensioni e hanno una capacita' di dispersione limitata. I ricercatori hanno marcato i narvali nella Groenlandia orientale per esaminare come il loro comportamento cambiasse dopo essere stati esposti al rumore delle navi e agli impulsi degli airgun. Gli scienziati hanno analizzato circa 854 ore di dati di profondita', acustici e accelerometrici degli stessi sei narvali maschi per determinare come questi rumori influenzino le attivita' di foraggiamento, in particolare le immersioni e i ronzii. Il gruppo di ricerca ha, poi, esposto i narvali al solo rumore della nave o al chiasso provocato dall'imbarcazione e dagli impulsi di airgun a distanze variabili da 1 a 63 chilometri, riducendo in modo significativo il ronzio, la frequenza e la profondita' delle immersioni profonde, a meno di 350 metri. I cetacei oggetto di studio hanno dimostrato segni di disorientamento, nell'approvviggionamento al cibo, soprattutto quando erano piu' vicini alla fonte di rumore. "Se si vogliono mantenere popolazioni sane di narvali, sara' sempre piu' importante gestire attentamente le attivita' umane nell'Artico", ha sottolineato Tervo assieme ai suoi colleghi. "Questo potrebbe includere il divieto di attivita' umane che generano rumore all'interno di importanti habitat per i narvali", ha concluso Tervo assieme ai suoi colleghi. (AGI)Sci/Pgi 281233 LUG 23 NNNN
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