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sabato 28 dicembre 2024
Cassazione 2024- La Cassazione, con diverse pronunce, ha ribadito che la nomina di un soggetto delegato alla sicurezza sul lavoro non solleva mai del tutto il datore di lavoro dalla sua posizione di garanzia e dalla sua responsabilità in materia di salute e sicurezza dei lavoratori. La responsabilità del datore di lavoro è incontestabile e continua, anche se egli ha delegato compiti specifici in materia di sicurezza a un altro soggetto. Principio di garanzia del datore di lavoro Il datore di lavoro ha una posizione di garanzia verso i propri dipendenti, che implica un obbligo di prevenzione e protezione nei confronti di rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro, come previsto dal Decreto Legislativo 81/2008 (Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro). La responsabilità del datore di lavoro è di natura oggettiva, il che significa che, anche in presenza di una delega, il datore di lavoro può essere ritenuto responsabile se si verifica un incidente o un infortunio sul lavoro, se non ha adempiuto ai suoi obblighi di vigilanza e controllo. La nomina del delegato alla sicurezza Secondo la giurisprudenza della Corte di Cassazione, la nomina di un delegato alla sicurezza (come il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, o RSPP) è un atto che può sollevare il datore di lavoro da alcune responsabilità operative quotidiane riguardo alla gestione della sicurezza, ma non lo esonera completamente dalla responsabilità complessiva. In sostanza, il datore di lavoro resta sempre l’ultimo garante della sicurezza sul luogo di lavoro. La Cassazione ha evidenziato che, anche in presenza di un delegato, il datore di lavoro deve comunque esercitare una vigilanza adeguata sul rispetto delle normative di sicurezza. In particolare, egli deve essere in grado di monitorare e verificare che il delegato compia il suo lavoro in modo corretto e che le misure di sicurezza vengano rispettate in ogni momento. La posizione della Cassazione Ad esempio, nella sentenza Cass. Pen. n. 5060/2017, la Corte ha affermato che la nomina di un delegato alla sicurezza non solleva automaticamente il datore di lavoro dalla responsabilità per infortuni sul lavoro se emerge una negligenza o una mancata vigilanza nelle funzioni delegabili. In altre parole, la responsabilità per gli eventi dannosi che si verificano sul lavoro non può essere completamente trasferita al delegato, e il datore di lavoro continua a essere responsabile per la mancata adozione di misure preventive. Conclusioni La responsabilità del datore di lavoro in materia di salute e sicurezza sul lavoro non è mai totale delegabile a un altro soggetto. Sebbene egli possa delegare compiti specifici, come la gestione della sicurezza, resta comunque responsabile per il corretto funzionamento del sistema di sicurezza, e la sua responsabilità non viene meno nemmeno se ha nominato una persona delegata. La vigilanza e il controllo sulla sicurezza sono un obbligo continuo del datore di lavoro.
Tar 2024-Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) ha annullato un provvedimento che negava delle promozioni a un gruppo di carabinieri forestali, a seguito di una querela per molestie. Questa decisione evidenzia come le questioni relative a condotte personali non debbano influenzare le carriere professionali, a meno che non ci siano prove concrete di comportamenti illeciti che giustifichino tali provvedimenti. Il TAR ha sottolineato l'importanza di garantire un giusto processo e che le accuse devono essere supportate da evidenze prima di poter incidere sulle opportunità lavorative di un individuo. La sentenza potrebbe avere ripercussioni significative sulle politiche di gestione del personale all'interno delle forze armate e potrebbe anche stimolare una revisione delle procedure disciplinari in caso di accuse di molestie. Questa situazione solleva questioni importanti riguardo alla protezione dei diritti dei lavoratori, alla gestione delle accuse di molestie e al bilanciamento tra la sicurezza sul lavoro e il diritto alla carriera. Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) ha accolto il ricorso presentato da una donna contro il Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri e il Ministero della Difesa. Questo ricorso riguardava la negazione delle promozioni all'interno del Corpo Forestale dei Carabinieri, e la decisione del TAR è stata influenzata anche dalla querela per molestie presentata dalla donna. La promozione che le era stata negata è stata ritenuta illegittima dal tribunale, che ha annullato il provvedimento in quanto probabilmente legato a discriminazioni o trattamenti inadeguati. Il TAR ha valutato il caso e ha ritenuto che ci fossero elementi sufficienti per considerare ingiusta la decisione di non promuovere la donna, ordinando di annullare il provvedimento del Comando Generale e del Ministero della Difesa. Questo accoglimento del ricorso potrebbe segnare un precedente importante nella tutela dei diritti dei membri delle forze armate, in particolare riguardo a casi di molestie o discriminazione sul posto di lavoro.
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI - COMANDO GENERALE DEL CORPO DELLE CAPITANERIE DI PORTO GUARDIA COSTIERA DECRETO 15 dicembre 2023 Modifiche al decreto 25 ottobre 2016 recante la «Disciplina dell'addestramento teorico-pratico per la certificazione di marittimo abilitato per mezzi di salvataggio diversi dai battelli di emergenza veloci». (23A06996) (GU Serie Generale n.300 del 27-12-2023)
venerdì 27 dicembre 2024
Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027 165. Le pubbliche amministrazioni di cui di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, anche per lo svolgimento di attività di tutoraggio e di affiancamento ai neoassunti e per esigenze funzionali non diversamente assolvibili, possono trattenere in servizio, previa disponibilità dell'interessato, nel limite del 10 per cento delle facoltà assunzionali autorizzate a legislazione vigente, il personale dipendente di cui ritengono necessario continuare ad avvalersi, ivi compreso quello di cui all'articolo 3 del predetto decreto legislativo n. 165 del 2001, con esclusione del personale delle magistrature, degli avvocati e procuratori dello Stato e del personale delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, ai fini della salvaguardia della specificità della funzione ai sensi dell'articolo 19 della legge 4 novembre 2010, n. 183. Il personale, individuato dalle amministrazioni interessate esclusivamente sulla base delle esigenze organizzative di cui al primo periodo e del merito, non può permanere in servizio oltre il compimento del settantesimo anno di età.
Decreto legge 16 settembre 2024, n. 132 recante “Disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi derivanti da atti dell’Unione europea e da procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano. Modifica art. 6, del decreto legislativo 4 agosto 2008, n, 144 in materia sociale nel settore dei trasporti su strada
Regolamento (UE) 2020/1054 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 15 luglio 2020 che modifica il regolamento (UE) n. 165/2024 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 04 febbraio 2014, per quanto riguarda la presentazione ai funzionari addetti ai controlli delle registrazioni dei tachigrafi fatte nel giorno in corso e nei cinquantasei giorni precedenti nel settore del trasporto di merci e passeggeri.
Corte Costituzionale 2024-La Corte Costituzionale ha stabilito che il blocco degli incrementi stipendiali, previsto dal D.L. n. 78/2010, non può applicarsi agli scatti per invalidità di servizio previsti dall'art. 1801 del codice dell'ordinamento militare. Questa decisione, contenuta nella sentenza n. 207 del 19 dicembre 2024, sottolinea che gli scatti per invalidità di servizio, sebbene aggiungano un beneficio economico, non sono considerati incrementi retributivi volti a migliorare il patrimonio personale, ma rappresentano una forma di tutela per il personale militare che ha subito danni a causa del servizio.
@samu_news Bologna, la Russia 🇷🇺 non è mio nemico 🇮🇹 #samunews #italia #bologna #russia #italia #🇮🇹 #🇷🇺 ♬ suono originale - SamuNews
ISRAELIANI: il popolo più morale e democratico al mondo...............????????????
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OCCIDENTE NON TI VERGOGNI DI CONTINUARE A DIFENDERE SENZA SE E SENZA MA QUEL POPOLO?
@caradici Nicolás Maduro il Presidente del Venezuela afferma che con l'autorizzazione data all'Ucraina di attaccare la Russia con i missili a lungo raggio siamo entrati nella fase di follia dell'imperialismo Americano. #maduro #nicolasmaduro #usa🇺🇸 #russia #guerra #ucraina #presidente ♬ suono originale - caradici
@diegofusarofilosofo __________ 🔥✅ Sostieni il sapere libero -> http://www.filosofico.net/sosteneteci
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