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martedì 31 dicembre 2024

Coerenze politiche e opportunismi (a cura di Enrico Corti)

 

da Enrico Corti

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Corti - Pirola

10:55 (6 ore fa)
a Ccn: me

Coerenze politiche e opportunismi

Mio padre Mario era operaio; fervente cattolico ha realizzato la sua passione politica nella Democrazia Cristiana; segretario della Sezione Comunale del partito; Capogruppo Consiliare, volontario insegnante di religione all’Oratorio; direttore della Banda musicale del paese; morto ancora operaio a 56 anni consumato dal lavoro e dalle sopraggiunte malattie professionali; tutt’ora, per i miei concittadini d’origine il sottoscritto non è l’ex segretario comunista; ma il figlio di Mario Corti.

il simbolo della politica al servizio della gente“.

         Raffaele Fitto a 20 anni entra nelle Democrazia Cristiana ed eletto subito Consigliere Regionale della Puglia; a 25 si laurea: a 30 anni è candidato  europeo per Forza Italia di Berlusconi; grazie a ciò a soli 31 anni diventa Presidente della Regione Puglia con una coalizione politica che comprende anche la fiamma tricolore del Movimento Sociale Italiano; a 39 anni è condannato per associazione mafiosa avendo definito eroe il mafioso Vittorio Mangano; dal 1994 al 2018; in 24 anni ha cambia 8 volte le militanze di partito; a 50 anni aderisce ai neo-fascisti di Fratelli d’Italia.    ; 

         “Il simbolo della gente al servizio del politico“.

         Ancora oggi che il PRR deciso dal Consiglio Europeo dovrebbe essere nella delicata fase decisiva applicativa, il Governo italiano si rifiuta di pubblicare quanto è stato fatto da Fitto; fornendo dei dati disaggregati che rendono impossibile valutare a che punto sono i singoli interventi sui diversi territori del paese; quali quelli che stanno rispettando i tempi d’attivazione o quelli in ritardo; tutto ciò per nascondere le criticità della gestione.

         Per esempio, 800 milioni di euro del fondo PRR per la nazione sono ancora fermi al Comune di Roma perché chi deve attuare le spartizioni non lo ha ancora fatto; o i progetti di spesa sono superiori agli stanziamenti previsti; cosicché nel 2024 Raffaele Fitto ha utilizzato meno del 20% dello stanziamento europeo deciso.

         In “virtù“ della sua straordinaria “coerente carriera partitica e capacità nel “governare e dirigere il PRR“; in rappresentanza di Forza Italia in ginocchio per il compromesso con la “nemica Europa“ Raffaele Fitto è stato nominato uno dei Vicepresidenti della Commissione Europa.

Giorgia Meloni inutilmente si affanni a presentare la nomina come conquista della “patria intera, ma si guarda bene dall informare gli italiani che i vice presidenti europei non hanno portafogli; hanno solo il compito di coordinare per ufficio i lavori della Commissione; di promuovere progetti che solo la Presidente o i Ministri hanno la responsabilità di farli attuare.

Ma in coerenza alla sua dottrina ideologica del dire per non fare, Giorgia Meloni ha fatto suonare le fanfare della propaganda; di conseguenza l’augurio sincero per un buon fine non può che essere quello non del fine anno; ma del regime reazionario neo-fascista governato dalla banda bassotti.

Enrico Corti

31 dicembre 2024

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