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giovedì 9 giugno 2011

salute: maxi-studio, progestinico 'scudo' anti-ictus e infarto in menopausa - menopausa, solo 10% donne cura problemi sessuali - terapia ormonale in menopausa riduce rischio infarti -

SALUTE: MAXI-STUDIO, PROGESTINICO 'SCUDO' ANTI-ICTUS E INFARTO IN MENOPAUSA =
RICERCA EUROPEA IN 7 PAESI FRA CUI L'ITALIA SU 30 MILA DONNE

Roma, 9 giu. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Terapia ormonale
sostituiva 'amica del cuore' delle donne. Secondo un maxi-studio
europeo presentato oggi alla Conferenza mondiale della menopausa, in
corso a Roma, "il drospirenone - un progestinico di IV generazione -
riduce del 60% il rischio di ipertensione e del 50% quello di ictus e
infarto nelle donne sintomatiche in menopausa", spiega Juergen Dinger,
del centro universitario di Berlino, fra i coordinatori dello studio
Euras-Hrt.

Un lavoro che - confronti alla mano - "sancisce definitivamente
anche la sicurezza delle terapie ormonali sostitutive a basso
dosaggio. Si tratta, infatti, di una vasta ricerca internazionale,
iniziata nel 2002 e durata 9 anni, che ha coinvolto oltre 30.000
pazienti - spiega Andrea Genazzani, presidente del Congresso - in 7
Paesi, fra cui l'Italia". Nel lavoro sono state incluse 2.000
italiane.

In tutto 10 mila hanno assunto drospirenone e 20 mila le altre
Tos sul mercato. Ebbene, fra tutte quelle prese in esame "colpisce
l'efficacia del drospirenone, che non aumenta la patologia venosa
(tromboembolismo), e ha decisamente diminuito quella arteriosa (stroke
e infarti del miocardio) con un calo del rischio nell'ordine del 50%",
aggiunge Dinger. Inoltre "lo studio Euras ha rilevato che, se la donna
assume la Tos per drospirenone per almeno 3 anni, l'effetto benefico
si protrae per almeno altri 12 mesi dalla fine della terapia",
conclude Genazzani.

(Mal/Col/Adnkronos)
09-GIU-11 15:17

NNNNSALUTE: MENOPAUSA, SOLO 10% DONNE CURA PROBLEMI SESSUALI

(ANSA) - ROMA, 9 GIU - Nonostante in meta' dei casi portino a
interrompere l'attivita' sessuale, solo una donna su dieci ha il
coraggio di parlare al proprio ginecologo dei problemi relativi
all'apparato genitale legati alla menopausa. Lo afferma uno
studio presentato a Roma durante il congresso mondiale sulla
menopausa in corso fino all'11 giugno.
"Ci dovrebbe essere il riconoscimento del fatto che la
menopausa non e' piu' la fine di qualcosa, ma un 'rinascimento'
per la donna - ha spiegato Rossella Nappi del Policlinico San
Matteo dell'universita' di Pavia - al giorno d'oggi con le nuove
terapie si hanno ottimi risultati contro tutti i sintomi, ma
dalla nostra ricerca su 3500 donne e' emerso che le donne e le
stesse ginecologhe hanno paura a parlare di alcuni effetti come
quelli sulla salute vaginale".
Gli effetti di questa 'reticenza', ha spiegato l'esperta, si
vedono nel fatto che meta' delle donne intervistate ha
interrotto i rapporti con il partner a causa di problemi come la
secchezza e l'atrofia che colpiscono i genitali femminili dopo
la menopausa, e solo una su dieci ne ha parlato con il medico.
nonostante questi sintomi colpissero il 45% delle intervistate.
Le terapie moderne, hanno spiegato gli esperti alla
conferenza stampa di presentazione del congresso, permettono di
risolvere i sintomi con sempre minori dosaggi di ormoni. Un
esempio e' stato portato da Antonio Cano dell'universita' di
Valencia, che ha diretto la sperimentazione di un gel contenente
estriolo a una concentrazione 10 volte piu' bassa di quello
tradizionale: "I risultati sono stati eccellenti - ha spiegato
l'esperto - gia' dopo pochi giorni di applicazione da parte
delle pazienti". (ANSA).

Y91
09-GIU-11 15:22 NNNNSALUTE:TERAPIA ORMONALE IN MENOPAUSA RIDUCE RISCHIO INFARTI

(ANSA) - ROMA, 9 GIU - La terapia ormonale contro i sintomi
della menopausa, che colpiscono sei donne su dieci, non solo non
provoca i danni che le si sono attribuiti in passato, ma per
alcune patologie legate a questa condizione femminile portano
addirittura a miglioramenti. Lo affermano i risultati dello
studio EURAS-HRT presentato al 13mo congresso mondiale sulla
Menopausa in corso a Roma.
"Si tratta di una vasta ricerca internazionale, iniziata nel
2002, che ha coinvolto oltre 30.000 pazienti per un totale di
100.000 anni/donna - ha spiegato Andrea Genazzani, presidente
del Congresso - Fra tutte le terapie ormonali prese in esame
colpisce l'efficacia del drospirenone che non aumenta la
patologia venosa (tromboembolismo), mentre ha decisamente
diminuito quella arteriosa (stroke e infarti del miocardio) con
un calo nell'ordine del 40%".
Lo studio, hanno confermato gli esperti, ha dimostrato anche
la capacita' di questa terapia di abbassare l'ipertensione, un
altro sintomo comune della menopausa: "La terapia ormonale e'
una cura, non una vitamina che si puo' prendere a piacere - a
sottolineato Jurgen Durer dell'universita' di Berlino che ha
coordinato lo studio - ma nelle donne che presentano i sintomi
puo' essere fondamentale anche per prevenire gli effetti sulla
salute a lungo termine".
Secondo i diversi studi presentati al congresso le terapie
ormonali sostitutiva (Tos) hanno effetti anche su altri sintomi
come la demenza precoce, la perdita di collagene e
l'osteoporosi. Alcune ricerche hanno sfatato anche i miti sulla
possibilita' che queste provochino tumori: "Nel caso del seno,
ad esempio, e' stato dimostrato che le Tos non aumentano il
numero di tumori, ma al massimo accelerano quelli gia' presenti
- ha spiegato Genazzani - dall'altra parte pero' e' sicuro che
la terapia protegge da altre neoplasie, come quelle del colon e
dell'endometrio". (ANSA).

Y91-NAN
09-GIU-11 15:25 NNNN

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