Translate

giovedì 9 giugno 2011

Pediatri denunciano, l'Italia non é un paese per bimbi

SALUTE: PEDIATRI DENUNCIANO, L'ITALIA NON E' UN PAESE PER BIMBI =
POCHI SEGGIOLONI NEI RISTORANTI E ASILI NIDO, APPELLO A POLITICI
PER POLITICHE MIRATE

Milano, 8 giu. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - L'Italia? "Non e'
un Paese per piccoli". Parola di pediatri. I camici bianchi dei bimbi,
riuniti a Milano per il 67esimo Congresso della Societa' italiana di
pediatria (Sip), sono sul piede di guerra. Nel Belpaese il partito dei
'no-kids' avanza e la vita per le famiglie si fa sempre piu'
difficile.

"I seggioloni nei ristoranti sono ormai merce rara. Siamo il
Paese maglia nera su questo fronte. Per non parlare degli spazi
dedicati all'allattamento, anche questi insufficienti, soprattutto nei
centri commerciali", lamenta Marcello Giovannini, professore di
pediatria all'universita' Statale di Milano e presidente della
Societa' italiana di nutrizione pediatrica (Sinupe). "Abbiamo una
percentuale di posti negli asili nido che e' tra le piu' basse al
mondo - gli fa eco il presidente della Sip, Alberto Ugazio - Se a
livello europeo e' previsto che il 33% dei bimbi trovi posto nei nidi,
l'Italia si ferma poco sopra il 22%. Siamo indietro anche rispetto ai
Paesi vicini, come Francia e Germania. E ci distinguiamo in negativo
soprattutto per quanto riguarda i nidi aziendali, uno strumento che
cambierebbe radicalmente la vita delle mamme". E a spiccare come
'citta' ostili ai piu' piccoli' sono soprattutto le metropoli, "dove
e' sempre piu' difficile, e poco salutare, circolare a piedi o in
bicicletta", facendosi largo fra le auto con i loro gas di scarico,
sottolinea ancora Ugazio.

Cosi' la battaglia "per un'Italia piu' a misura di bambino"
diventa "l'obiettivo piu' importante e strategico per la pediatria
italiana". I camici bianchi dei piccoli lanciano un appello ai
politici nazionali e locali: "Bisogna riportare il bambino al centro
delle scelte sociali e politiche del Paese, perche' oggi il quadro e'
davvero sconfortante", avverte Ugazio. (segue)

(Lus/Ct/Adnkronos)
08-GIU-11 20:11

NNNNSALUTE: PEDIATRI DENUNCIANO, L'ITALIA NON E' UN PAESE PER BIMBI (2) =
MONITO ANCHE SU SPOT TV, TROPPI DOLCI E CARBOIDRATI E POCHE
VERDURE

(Adnkronos/Adnkronos Salute) - "Siamo il Paese che nel 2010 ha
fatto meno bambini (e' nostro il tasso piu' basso di natalita' al
mondo: 1,2 nati per donna fertile) e gia' questo dimostra lo scarso
interesse per i bambini. Il nostro appello ai politici riguarda anche
la spesa per la famiglia, oggi ferma all'incirca all'1,2% del Pil,
contro una media europea del 2,2% e percentuali che in Germania e
Regno Unito arrivano anche al 3,5%".

Purtroppo, continua, "oggi si registra lo scarso interesse della
politica in generale e delle amministrazioni locali per la mamma, il
bimbo e la famiglia. Forse perche' i bebe' non votano, i loro diritti
passano in secondo piano". Poca l'attenzione anche alla qualita'
dell'aria e alla sicurezza alimentare: "Oggi i nemici del sistema
immunitario - sottolinea Alessio Fasano dell'universita' di Baltimora
- si sono moltiplicati rispetto al passato. Dobbiamo difenderci da
sostanze chimiche e cancerogene, e da alimenti mai visti prima. E non
a caso ci troviamo davanti a epidemie di asma, ad allergie alimentari
sempre nuove. Dobbiamo renderci conto che e' proprio in eta'
pediatrica che si gioca il futuro degli adulti di domani. Spero che la
classe politica ascolti per una volta la classe medica e collabori per
migliorare la qualita' della vita dei piu' piccoli".

La rivoluzione per un'Italia 'baby-friendly', secondo i
pediatri, dovrebbe passare anche dagli spot tv. "Oggi il bambino,
soprattutto per il marketing, e' un oggetto piu' che un soggetto",
osserva Giovannini. Da un monitoraggio sulle pubblicita' televisive
dei due canali italiani piu' seguiti dagli adolescenti (Italia 1 e
Canale 5) emerge uno squilibrio per carboidrati e dolci che insieme
sono protagonisti del 55% degli spot, contro lo 0,6% delle verdure.
Tutti questi problemi, conclude Ugazio, "vanno affrontati al piu'
presto, se non vogliamo che il nostro diventi un Paese di vecchi".

(Lus/Ct/Adnkronos)
08-GIU-11 20:22

NNNN

Nessun commento: