STORIA: GRAMSCI, IN CARTE POLIZIA FASCISTA IL NOME DI CHI PAGO' CLINICA =
SAREBBE STATO L'INDUSTRIALE BORLETTI, PRESIDENTE SNIA VISCOSA
Roma, 18 lug. - (Adnkronos) - Spunta il nome di un famoso
industriale, il cavaliere del lavoro Senatore Borletti (1880-1939),
fondatore e presidente de "La Rinascente-Upim" e presidente della Snia
Viscosa, come pagatore segreto, per conto della famiglia di Antonio
Gramsci, della retta di 120 lire al giorno della clinica Cusumano di
Formia, dove il prigioniero comunista rimase dal 7 dicembre 1933 al 24
agosto 1935. E' quanto ha accertato lo storico Dario Biocca,
professore dell'Universita' di Perugia, autore del saggio ''I
comunisti, il carcere, la liberta' condizionale'' pubblicato sulla
rivista ''Nuova Storia Contemporanea'' (casa editrice Le Lettere),
basato su una serie di documenti inediti conservati tra le carte della
polizia fascista all'Archivio Centrale dello Stato a Roma.
Dalle carte consultate da Biocca, risulta peraltro che Antonio
Gramsci ignorava gli accordi finanziari intercorsi tra il Ministero
dell'Interno e suo fratello Carlo circa la disponibilita' della
famiglia a versare gli importi richiesti dalla direzione della
clinica. Quando apprese della scelta di Formia e della retta
giornaliera, Antonio Gramsci si rivolse al Ministero dichiarando la
spesa insostenibile e chiedendo piuttosto di essere ricoverato presso
l'infermeria di un carcere.
Interrogato da un ispettore di polizia, l'11 ottobre 1933 Carlo
Gramsci, che nell'estate precedente aveva sollecitato il trasferimento
del fratello in clinica dal carcere di Turi rivolgendosi direttamente
a Mussolini, rispose di non disporre di una cifra cosi' ingente
riservandosi tuttavia di parlarne con la cognata Tatjana Schucht. Due
settimane piu' tardi, senza fornire ulteriori spiegazioni, Carlo
Gramsci comunico' alla Questura di Milano di potersi assumere la
responsabilita' dei versamenti richiesti. Il capo della polizia Arturo
Bocchini ne fu sorpreso e dispose che la Questura acquisisse ''con la
massima discrezione'' informazioni circa le reali disponibilita' della
famiglia Gramsci. Ai primi giorni di gennaio 1934 l'ispettore
Francesco Nudi riferi' che Carlo Gramsci era ''simpatizzante
comunista'' e impiegato in qualita' di ragioniere presso la Snia
Viscosa (presieduta da Borletti) di Cesano Maderno. (segue)
(Sin-Pam/Ct/Adnkronos)
18-LUG-12 16:47
NNNNSTORIA: GRAMSCI, IN CARTE POLIZIA FASCISTA IL NOME DI CHI PAGO' CLINICA (2) =
DOCUMENTI INEDITI ALLA LUCE CON UNA RICERCA DELLO STORICO DARIO
BIOCCA
(Adnkronos) - Il giovane Carlo, malgrado le sue opinioni
politiche, godeva della fiducia del presidente Borletti e la sua
assunzione era stata caldeggiata, in particolare, da una giovane
donna, Maria Fouchs, che aveva ''grande ascendente sul Borletti
essendone l'amante''. Maria Fouchs, di origini ebraiche e russa di
nascita, era in stretta relazione con Jacob Heimann, un altro
cittadino russo trasferitosi in Italia e per qualche tempo direttore
di una ''Societa' per il commercio italo-russo''. Heimann era molto
noto nei circoli artistici e finanziari di Milano e gli uffici di
polizia di Vienna lo consideravano ''un agente dell'Internazionale
comunista''.
Nel documento redatto dall'ispettore Nudi si legge che Senatore
Borletti avrebbe fornito regolarmente a Maria Fouchs un'ingente somma
di denaro. Il capo della polizia Bocchini annoto' di suo pugno in
margine al documento: ''Si spiega forse cosi' il pagamento della retta
di 120 lire alla casa di salute di Formia''.
A sua volta Mussolini, al quale la relazione di Nudi fu
inoltrata, appose la dicitura ''Controllare''. Commenta lo storico
Dario Biocca: ''Le carte non indicano se ragioni personali, politiche
o economiche indussero Borletti a fornire le somme necessarie a
coprire le spese del ricovero di Gramsci. La documentazione di
archivio e le corrispondenze indicano che Antonio Gramsci ebbe notizie
imprecise e frammentarie circa le iniziative assunte da altri in suo
favore''.
(Sin-Pam/Ct/Adnkronos)
18-LUG-12 16:54
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