BORSELLINO:PRESIDIO 'AGENDE ROSSE' DAVANTI TRIBUNALE PALERMO
(ANSA) - PALERMO, 18 LUG - Sono arrivati da tutta Italia per
ricordare Paolo Borsellino, il giudice ucciso dalla mafia il 19
luglio di 20 anni fa e, come ogni anno, a simbolo della loro
battaglia per la ricerca della verita' sulla strage di via
D'Amelio, hanno scelto l'agenda rossa in ricordo del diario del
magistrato scomparso dopo l'attentato. Oggi il ''popolo delle
agende rosse'' si e' dato appuntamento davanti al tribunale di
Palermo. ''Siamo qui - dicono - perche'' Paolo si ricorda anche
manifestando solidarieta' ai pm di Palermo che indagano sulla
trattativa Stato-mafia''.
Sugli striscioni che hanno affisso si legge: ''difendiamo chi
indaga sulla trattativa Stato-mafia''. E ancora: ''vogliamo la
verita'''. ''Quando ci sono state le stragi del '92 - racconta
Marco, milanese - avevo 18 anni. Mi e' sempre sembrato giusto
mostrare una reazione civile. Purtroppo il lavoro dei pm e'
molto difficile perche' hanno a che fare anche con tanti
condizionamenti''. Il riferimento e' anche all'intervento del
Capo dello Stato sulle intercettazioni delle sue conversazioni
con l'ex ministro Mancino, indagato nella trattativa. ''Se un
capo dello Stato dice certe cose crea sempre dei problemi'',
dice. Quest'anno con Marco c'e' anche il fratello Francesco, 17
anni. Nel '92 non era nato. ''Anche se non ho vissuto quegli
anni - spiega - ho deciso di venire perche' siamo davanti a
vicende che hanno ripercussioni pesanti sul presente''. Col
popolo delle Agende Rosse anche il fratello di Borsellino
Salvatore che di pomeriggio guidera' il corteo che arrivera' al
Castello Utveggio. (ANSA).
SR
18-LUG-12 10:16 NNNNMAFIA: PRESIDIO 'POPOLO AGENDE ROSSE' DAVANTI TRIBUNALE PALERMO =
ALCUNI MANIFESTI IN DIFESA DEI MAGISTRATI CHE INDAGANO SULLA
TRATTATIVA
Palermo, 18 lug. - (Adnkronos) - Un centinaio di persone del
'popolo delle agende rosse', guidati da Salvatore Borsellino, stanno
presidiando da questa mattina il Palazzo di Giustizia di Palermo per
chiedere "verita' e giustizia" sulla strage di via D'Amelio. Su alcuni
manifesti si legge: 'Stragi del '92-'93. Io non voglio il silenzio'.
Altri manifesti sono invece a favore dei pm che stanno indagando
sulla cosiddetta trattativa tra lo Stato e Cosa nostra, dopo la
decisione del capo dello Stato di sollevare un conflitto di
attribuzione in seguito alle telefonate intercettate tra lo stesso
Napolitano e l'ex ministro dell'Interno Nicola Mancino, quest'ultimo
indagato per falsa testimonianza. Su un manifesto, con lo sfondo le
fotografie dei pm Antonino di Matteo e Antonio Ingroia: 'Difendiamo
chi indaga sulla trattativa Stato-mafia'.
(Ter/Opr/Adnkronos)
18-LUG-12 10:27
NNNN
Nessun commento:
Posta un commento