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mercoledì 18 luglio 2012

STRAGE STAZIONE BOLOGNA: SOCIAL BLOG FA RIVIVERE STORIE VITTIME


STRAGE STAZIONE BOLOGNA: SOCIAL BLOG FA RIVIVERE STORIE VITTIME =
(AGI) - Bologna, 18 lug. - Un social blog per fare rivivere le
storie delle vittime della strage del 2 agosto 1980: cosi' il
Comune di Bologna ha voluto ricordare, quest'anno, tutte le
persone segnate dalla bomba esplosa 32 anni fa alla stazione
centrale del capoluogo emiliano che causo' 85 morti e oltre 200
feriti. I nomi, le immagini e le storie delle persone che
quella mattina passavano per la stazione di Bologna sono
disponibili sul web grazie al social blog
(http://dueagosto.tumblr.com) della rete civica Iperbole. Una
sorta di 'collage'che permette una navigazione web
personalizzabile da chiunque e condivisibile sui social media,
per creare una memoria condivisa. (AGI)
Bo1/Pgi (Segue)
181550 LUG 12

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STRAGE STAZIONE BOLOGNA: SOCIAL BLOG FA RIVIVERE STORIE VITTIME (2)=
(AGI) - Bologna, 18 lug. - Il social blog riportera', inoltre,
materiale audio, video e fotografico fornito dall'Associazione
familiari delle vittime. Il progetto e' nato lo scorso anno in
occasione delle celebrazioni della strage quando lo staff della
rete civica Iperbole lancio' sui social media la costruzione di
un 'ricordo collettivo', chiedendo alla rete sociale (su
Twitter e Facebook attraverso l'hashtag #ioricordo) di
condividere il proprio personale 2 agosto 1980, per coinvolgere
anche chi a quell'epoca non c'era o era troppo piccolo per aver
una memoria precisa. Tante piccole testimonianze insieme hanno,
cosi', formato un unico e nuovo ricordo. L'iniziativa e' stata
accolta con soddisfazione dall'Associazione familiari delle
vittime. "Sovente le vittime - ha spiegato il presidente Paolo
Bolognesi - vengono dimenticate. Spesso in queste grandi
tragedie le vittime appaiono interessanti per gli aspetti
macabri della loro morte. La lapide indica dei nomi con le
eta'. Raccontare le loro storie - ha sottolineato - fa capire
come dietro vi siano state persone con speranze sogni
prospettive violentemente interrotte. Le storie sono in gran
parte quelle di persone che andavano o tornavano dalle ferie,
di famiglie che andavano a trovare parenti altri che andavano
per lavoro. Storie normali -ha concluso - a volte molto
banali". (AGI)
Bo1/Pgi
181550 LUG 12

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