CC AGGREDITI:COCER,INDIGNATI PER MESSA IN COMUNITA'COLPEVOLE
AUTORITA' GIUDIZIARIA RIESAMINI IL PROVVEDIMENTO
(ANSA) - ROMA, 11 SET - Il Cocer dei carabinieri esprime
''tutto il suo piu' profondo sconcerto, oltre che la massima
indignazione, per l'incomprensibile provvedimento di
scarcerazione e affidamento ad una comunita' di recupero di uno
degli autori dell'assassinio dell'appuntato scelto Antonio
Santarelli, ferocemente ucciso mentre era in servizio di
prevenzione in Maremma''.
E' stato il gip di Grosseto, l'altro giorno, a concedere i
domiciliari presso una comunita' a Matteo Gorelli, 20 anni,
unico maggiorenne tra i quattro giovani che aggredirono due
carabinieri durante un posto di blocco nei pressi di Sorano
(Grosseto), nelle vicinanze di un rave party, il 25 aprile 2011.
Uno dei militari, l'appuntato Santarelli, 44 anni, per le
gravissime lesioni cerebrali subite, entro' in coma ed e' morto
l'11 maggio scorso.
Il provvedimento del Gip, afferma il Cocer dei carabinieri,
''non ha mancato di destare forte sgomento tra i militari
dell'Arma, che mai come oggi si interrogano sul reale valore che
la societa' attribuisce al loro ruolo in seno ad essa e,
soprattutto, al loro sacrificio nell'incessante opera di
prevenzione del crimine, non di rado portato fino alle estreme
conseguenze''. Il Cocer - esprimendo ''la massima vicinanza alle
famiglie dei colleghi colpite da questo dramma'' - ''auspica,
pertanto, che l'autorita' giudiziaria competente riesamini il
provvedimento in questione allo scopo di evitare la
reiterazione di simili comportamenti criminali e di ingenerare
la convinzione che, dopo un delitto cosi' efferato, si possa
evitare il regime carcerario ed essere affidati in cosi' breve
tempo a pene cosiddette 'alternative'''. (ANSA).
SV
11-SET-12 17:38 NNNN
Uccise cc, Cocer: Sconcerto e indignazione per scarcerazione
"Evitare la reiterazione di simili comportamenti criminali"
Roma, 11 set. (TMNews) - Il Consiglio centrale di rappresentanza
dei carabinieri in una nota esprime "tutto il suo più profondo
sconcerto, oltre che la massima indignazione, per
l`incomprensibile provvedimento di scarcerazione e affidamento ad
una comunità di recupero di uno degli autori dell`assassinio del
collega, appuntato scelto Antonio Santarelli, ferocemente ucciso
mentre disimpegnava servizio di prevenzione in maremma".
"Tale provvedimento che non ha mancato di destare forte sgomento
tra i militari dell`Arma, che mai come oggi si interrogano sul
reale valore che la società attribuisce al loro ruolo in seno ad
essa e, soprattutto, al loro sacrificio profuso nell`incessante
opera di prevenzione del crimine, non di rado portato fino alle
estreme conseguenze".
Il Cocer "auspica, pertanto, che l`autorità giudiziaria
competente riesamini il provvedimento in questione allo scopo di
evitare la reiterazione di simili comportamenti criminali e di
ingenerare la convinzione che, dopo un delitto così efferato, si
possa evitare il regime carcerario ed essere affidati in così
breve tempo a pene cosiddette 'alternative'".
"Il Cocer carabinieri esprime la massima vicinanza alle famiglie
dei colleghi colpite da questo dramma", conclude la nota.
Red/Sav
111737 set 12
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